mila. Ieri in platea anche Giorgio Gaber. «Gli anni lontani dalle scene, prima erano necessari poi sono diventati insopportabili»
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«Di queste persone mi piace il linguaggio, la gestualità. Come la fantastica essenzialità di Gaber che io continuo a citare come un mio idolo e che
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(Gaber), È più forte di me (Del MonacoPolito), Gi (Pallavicini-Amurri-Bongusto), Guardati alle spalle (Beretta - Pace - Panzerl-Monaldi), Il cammino
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