Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: g

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precede, siamo in grado di assegnare i baricentri G', G",  G  1', G 1'', di ciascuno di questi quattro triangoli. Per la
siamo in grado di assegnare i baricentri G', G", G 1',  G  1'', di ciascuno di questi quattro triangoli. Per la
Per la proprietà distributiva [§ 2, b)] il baricentro  G  del quadrangolo è anche baricentro dei due punti G', G", in
massa (quella del triangolo corrispondente). Ne viene che  G  appartiene al segmento G', G". Per la stessa ragione esso
G". Per la stessa ragione esso deve appartenere al segmento  G  1'G 1'', talché il baricentro G del quadrangolo si ha
appartenere al segmento G 1'G 1'', talché il baricentro  G  del quadrangolo si ha senz’altro come intersezione di G'G"
quadrangolo si ha senz’altro come intersezione di G'G" con  G  1'G 1''.
con G',  G  1' i baricentri dei due poligoni, con G", G 1''quelli dei
con G', G 1' i baricentri dei due poligoni, con G",  G  1''quelli dei rispettivi triangoli (rispettivi nel senso
l’assegnato poligono), si ha, come, sopra, il baricentro  G  nell’intersezione di G'G" con G 1'G 1''.
come, sopra, il baricentro G nell’intersezione di G'G" con  G  1'G 1''.
appunto,  G  è il baricentro delle masse m', m'' localizzate in G', G''
derivata  G  definita dalla (118), o meglio al differenziale , si può
dunque dire che la misura (al tempo t) dell' osservabile  G  + G dt serve a determinare il valore che avrà la G al tempo
dire che la misura (al tempo t) dell' osservabile G +  G  dt serve a determinare il valore che avrà la G al tempo t +
G + G dt serve a determinare il valore che avrà la  G  al tempo t + dt; si noti però che tale misura è
noti però che tale misura è incompatibile con quella della  G  al tempo t. Per dimostrare l'asserto chiamiamo la funzione
lo stato in cui rimane il sistema dopo che la misura  g  ha dato il risultato g': si avrà
 g  0 = G - ω2 R,
0 =  G  - ω2 R,
 g  = G + χ,
g =  G  + χ,
un puro numero che ha il valore di pochi millesimi, avremo  G  = g 0 + ω2 R = g 0 (1 + ε) e potremo quindi esprimere le
puro numero che ha il valore di pochi millesimi, avremo G =  g  0 + ω2 R = g 0 (1 + ε) e potremo quindi esprimere le
ha il valore di pochi millesimi, avremo G = g 0 + ω2 R =  g  0 (1 + ε) e potremo quindi esprimere le componenti di g
R = g 0 (1 + ε) e potremo quindi esprimere le componenti di  g  sotto la forma
+ mg) a  g  = f g;
di S', S'' e G', G'' i rispettivi baricentri, il baricentro  G  di S coincide con quello delle masse m', m'' supposte
(rivelato all’osservazione) che l’accelerazione di gravità  g  va aumentando dall’equatore verso i poli. Basta pensare che
pensare che la forza centrifuga χ è nulla ai poli (sicché  g  si riduce ivi a G) ed ha intensità massima all’equatore,
il polo, attraverso i paralleli intermedi, la variazione di  g  segue sempre nello stesso senso. Si può constatarlo per via
anche più semplice desumerlo dalla espressione esplicita di  g  in termini di λ, che ricaveremo al prossimo n., precisando
segno ai due membri, ove si noti che le componenti di  g  sono - g cosγ, - g sinγ e si abbia riguardo alle (18) e
ai due membri, ove si noti che le componenti di g sono -  g  cosγ, - g sinγ e si abbia riguardo alle (18) e (19), si
membri, ove si noti che le componenti di g sono - g cosγ, -  g  sinγ e si abbia riguardo alle (18) e (19), si ottiene
come nel § 22, dall'espressione analitica dell'osservabile  G  in funzione delle q e delle p, espressione che tiene luogo
e delle p, espressione che tiene luogo di definizione della  G  e che, come si è detto, si costruisce di solito per
i prodotti affinchè la matrice corrispondente a  G  risulti hermitiana. Costruita questa espressione G(q, p),
Caso di  G  = px. Se l'osservabile G è una componente dell'impulso, p.
Caso di G = px. Se l'osservabile  G  è una componente dell'impulso, p. es. , possiamo verificare
corpo rotondo, non attraversato dall’asse di rotazione 0z;  G  o il relativo baricentro; G o l'asse baricentrale parallelo
dall’asse di rotazione 0z; G o il relativo baricentro;  G  o l'asse baricentrale parallelo all’asse di rotazione; R la
parallelo all’asse di rotazione; R la distanza di  G  o dall’asse di rotazione; x l'analoga distanza di un
contata con debito segno) rispetto agli assi baricentrali  G  o ξζ.
che il semicircolo A  G  rappresenti il corso apparente del sole intorno alla terra,
 g  l'accelerazione di gravità (in grandezza e direzione), sarà
del secondo membro non è altro che il momento polare M  g  del sistema rispetto al punto G, si può scrivere
di qui risulta senz’altro che il baricentro  G  è il punto, in cui il momento polare riesce minimo; giacché
minimo; giacché in ogni altro punto P il momento supera M  g  della quantità essenzialmente positiva mPG 2, che si
 g