. — Sei stato proprio tu, invece! Vieni fuori, se hai coraggio! — Son qui! Non mi vedi? Nessuno si vedeva. — Qui, sotto la tavola! Tit guardò sotto la
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La casa è grigia, piuttosto brutta. Per guardare fuori della finestra bisogna salire su di una sedia, e stare molto attenti, perché la sedia zoppica
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Caterinuccia. — Sono Tit, — egli rispose. — Qui fa piú caldo che fuori. Ho bussato al tuo palazzo perché ho fame. Potrai offrirmi un po' di stufato e la
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stato fuori dello sportello, al freddo. — E non gli avete chiesto il suo nome? — Non ha che un soldo bucato, Eccellenza. — Chiedetegli il suo nome. Tit
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orgoglioso d'esser lui, e forse aveva dimenticato la presenza di Caterí. Egli si era alzato in piedi, mentre la carrozza correva, e guardava fuori con aria
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queste parti... — Ma non fu necessario che Tit finisse la minaccia, perché i tre, senza pugnali e senza barba, erano già fuori della finestra.
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Caterina mise fuori prima una gamba e poi un braccio, e finalmente apparvero il suo grembiule e il suo naso. Uscí, dando la mano a Tit e, appena
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dimenticarsene mai, le fece un nodo alla trecciolina. Poi si distese piuttosto stanco e guardò fuori della finestra: — Vedi quelle cupole rosse, — disse
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che i pensionanti lasciano fuori dell'uscio, in casa di Madama Sveglia, ha lìn appartamento davvero splendido. In terra ha disteso tappeti dalle
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mercante. — Io vi aspetterò fuori del cancello, perché non ho il coraggio d'entrare. Se la donna del mio sogno accetterà, uscendo mi direte: « Tutto
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autocarro pieno di principesse. Ogni tanto, mentre le tre sorelle giocavano, un cerchietto d'oro volava fuori e il soldato del Re doveva scendere per
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fuori di casa, sempre fuori dagli schemi. È sempre fuori.
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. Così ha detto. È strano, scrivere. Le gioie e le tristezze le penso in arabo e le scrivo in italiano. Ma vengono fuori lo stesso, è questo che conta.
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fin quasi a cadere, ma poi miracolosamente resta sempre in equilibrio. A un semaforo rosso mollo la bici sul marciapiede, tiro fuori il fazzoletto e
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come un ragno. Si muove con cautela, come se le ossa sporgenti stessero per rompergli la pelle e sbucare fuori dal pelo nero. Si avvicina a larghi giri
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paio di volte, la annusa, poi si siede sulla pancia, la lingua fuori. Sembra un soldato a guardia del suo fortino. Guarda dritto davanti a sé, fermo come
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lasciano guardare fuori. Tutte le porte hanno una tenda per fare ombra. Poco lontano dal mercato c'è la chiesa, dove i nonni vanno a pregare, solo che in
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Sono fuori al supermercato e guardo i carrelli dei clienti che si riempiono a vista d'occhio. Tra tre giorni è Natale e i novaresi non sanno più cosa
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