lamento di una bellezza funebre nei versi greci è tutto di amore. Simetha non piange la verginità perduta, ma l'amante involatosi dietro un altro
curato morì, quantunque di animo mite andò a veder passare il corteo funebre, perché altrimenti non gli sarebbe parso di esserne sicuro. Intanto la sua
lasciare il passo, mentre da ventimila petti usciva quell'urlo terribile che è suonato agli orecchi degli europei come una tromba funebre durante le