Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 29 occorrenze

, peccaminoso e mortale che connota molte opere d’arte antica. Secondo Karl Rosenkranz, che fu discepolo di Hegel e che fu il primo a legittimare

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che esista un bello universale, valido per tutti, è possibile fu la posizione di Kant e di Hegel ma è anche sempre più difficile da sostenere. Questa

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colse in alto mare, mentre navigava indifeso su un guscio a vela di pochi metri: l’imbarcazione fu ritrovata dopo quasi un anno, al contrario del corpo

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. Quest’ultimo, nel 1952, fu sede di quello che è stato indicato come il primo happening, ancor prima che Allan Kaprow coniasse il termine nel 1959, e

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dell’artista. Ognuno di quei cumuli è misurato in base al peso che fu quello di Gonzàlez-Torres e per questo diventa un suo ideale autoritratto

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Possiamo individuare tre momenti più intensi di altri. Un primo momento fu l’epoca delle avanguardie, che nacque con il Cubismo delle Demoiselles

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un'attitudine «selvaggia», intrisa di drammaticità e culminante in una rappresentazione gestuale e piena di pathos, l’altro centro propulsore fu l’Italia

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illuminista; non a caso fu solo nel Settecento di Rousseau che si iniziò a prestare attenzione ai metodi educativi, quelli con cui, appunto, si plasmavano le

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nelle teorie e nelle pitture che riguardano la prospettiva centrale, da Leon Battista Alberti a Piero della Francesca. In età moderna fu Paul Cézanne

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Graham, fu resa di nuovo attuale dal filosofo Richard Wollheim circa un trentennio dopo. In un articolo pubblicato sulla rivista americana «Art

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progettuale, in un’idea che può restare immateriale. Fu così che sculture e quadri si smaterializzarono in tracce, testimonianze e intenzioni

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alla collettività fino a quando il modello di produzione fu rurale, venne preferibilmente personalizzato dopo che il modello di successo economico

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ha messo in rilievo Cornelia Lauf in un saggio del 2011. Uno dei primi artisti a rilasciare questo tipo di attestati fu Piero Manzoni, quando, nel

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si tenevano al Bauhaus, dove fu professore, Paul Klee si esercitò con acquarelli fatti di soli caratteri.

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leganti, dalla gamma cromatica standard, fu una rivoluzione che fece diventare una scelta e non più una necessità le abilità artigianali necessarie

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emettono rumori una composizione musicale che fu l’atto più radicale con cui si potesse comunicare quanto i procedimenti dell’arte si stessero discostando

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della riproducibilità». Certo però sbagliare è facile. Anche un occhio appuntito come quello di Robert Hughes, che fu per anni la penna caustica del

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, come se tra le due cose ci fosse una differenza etica spiccata. Ma fu Peggy e non Hilla a cambiare il corso dell’arte americana. A partire dagli

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intellettuale: da Guillaume Apollinaire ad André Breton, da Kasimir Malevic e Filippo Tommaso Marinetti a Marcel Duchamp, che fu anche tra i maggiori

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(1936-2008), che fu al contempo un artista; il curatore di retrospettive molto precoci nel comprendere l'importanza dell’autore, come quella che dedicò a

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, Gustave Courbet organizzò una collettiva intitolata Le Réalisme, che iniziò un'epoca nuova in pittura. Nel 1873, fu la volta del fotografo Nadar, che lasciò

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La Prima Fiera Internazionale Dada, che inaugurò a Berlino nel luglio 1920, fu organizzata e messa in scena da George Grosz, Raoul Hausmann, John

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condanna moralistica verso l’Aids, incominciando con quell’anti-Biennale del Whitney Museum che fu, nel 1985, la rassegna chiamata provocatoriamente

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Insieme alle collezioni aziendali è nata la figura del consulente, un critico-curatore che inizialmente era un personaggio sofisticato come lo fu

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contraria alla mercificazione. Si pensi che Bas Jan Ader, artista olandese che fu un ribelle già dagli anni di scuola, secondo il suo compagno di studi Ger

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scomparsa, le fu ridato corpo per esigenze commerciali, proprio attraverso le testimonianze video e fotografiche e i frammenti che l'artista lasciava

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talenti come Keith Haring, Jean-Michel Basquiat e Kenny Scharf. Fu così che un'arte originariamente nata senza alcuno scopo né valore commerciale si

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scopa via un paio di statue cubiste, un collage dadaista e dei quadri espressionisti. Non fu solo uno scherzo, dal momento che davvero, nel 1937, tutta

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Può addirittura accadere, come fu per Richard Serra prima che iniziasse a realizzare le sue monumentali strutture in acciaio corten, che un’intera

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L'arte di guardare l'arte

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Daverio, Philippe 12 occorrenze

La crisi avvenne con il passaggio dal XII al XIII secolo. Il Barbarossa affogato in Oriente (1190) fu come il segno della fine della gloria delle

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Nel XVI secolo la fioritura dei nuovi ordini regolari, in risposta alla Riforma protestante, fu motore di una trasformazione sostanziale di stile e

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Il nucleo di ciò che sarebbero diventati i gesuiti fu fondato nel ferragosto del 1534 in una chiesa di Montmartre a Parigi, sei studenti animati di

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grande mutamento dovuto alla nascita degli ordini mendicanti ne fu conseguenza e a sua volta motore. Ai monasteri benedettini, trasformati in una miriade

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Il terzo fra gli ordini regolari, quello dei teatini, fu in realtà il primo fondato, a Chieti (in latino “Teate”) dal sacerdote Gaetano di Thiene e

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in volute il rigore dorato delle cornici dei rinascimentali. Perché il Barocco fu il più travolgente movimento popolare delle arti, sorto in Italia e

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Un Sacro Monte derivato fu costruito a partire dagli anni Novanta del Cinquecento a Orta, sempre in quella medesima area prealpina; vi lavorò in

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, senza grande successo. Fu la Francia a sancire l’affermarsi di un nuovo gusto proprio con l’esposizione e con la cortese manovra diplomatica dell

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Sante Caserio per andare ad assassinare il presidente francese Carnot: fu ghigliottinato. Era partita dal parmense, per farlo nascere in un

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illuministi del XVIII secolo. Certamente fu il Barocco musicale, sin dai primi anni del Seicento, il momento massimo di applicazione della mutazione di

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L’ideologia del traditore di Achille Bonito Oliva è del 1976 e fu un libro allora assai dirompente perché ebbe tre effetti: rese noto per la prima

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dargli. Si sa che fu allievo di Thomas Hart Benton, e si attribuisce solitamente a questo periodo della sua vita solo lo scontato percorso di un

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L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte

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Sgarbi, Vittorio 9 occorrenze
  • 2012
  • Grandi Passaggi Bompiani
  • Milano
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, che fu anche poeta, scrittore, editore e grafico, c’è il binomio letteratura-pittura/ scultura come condizione naturale. Guardando le sue meravigliose

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fu Francesco Arcangeli, che era insieme sensibilissimo storico dell’arte e grande critico; il secondo fu Giovanni Testori, storico dell’arte e

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In quel rapporto tra cose lontane, un altro stimolo straordinario fu quello degli accostamenti che Arcangeli ci indicava fra il Piero della Francesca

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francese sul pensiero di Baudelaire e dei fratelli de Goncourt; quella dell’avanguardia cubista sulle teorie di Apollinaire, che fu grande amico di

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Nel 1951, la grande mostra in cui questo quadro fu ospitato a Milano consacrò Caravaggio come massimo artista sia del suo tempo sia del nostro. Si

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fu sfortunatissimo perché legato ai fasti della Roma imperiale e quindi a una visione solenne e retorica che si identificava con il fascismo. Ecco

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più goderne. Come è avvenuto con un grande scrittore come Guido Morselli, che, morto suicida per il dolore di non vedersi pubblicato, fu pubblicato

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mostra la più forte fu certamente l’incontro con due sculture di López García, un uomo e una donna così intensi da sembrare vivi.

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Quello che mi colpì quando una notte andai al Leoncavallo fu che quel centro sociale era un luogo di produzione di idee e di visioni, tanto che

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