A Colonia però, infestata dagli Unni, tutti trovarono la morte; solo Orsola fu risparmiata in un primo momento, perché il capo dei barbari la voleva
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del martirio; a Roma il Pontefice l’accolse con tutti gli onori e da questi fu accompagnata nel viaggio di ritorno.
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Il primo importante contributo alla “lettura” di un’opera d’arte fu quello fornito dalla teoria della pura visibilità, messa a punto da Konrad
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causa della lunga durata dell’assedio, la città stava per capitolare, la giovane e ricca Giuditta si recò con la sua ancella nel campo nemico, dove fu
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con la palma del martirio e la spada, con la quale fu decapitata.
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attività di critico d’arte, ma fu Heinrich Wölfflin, storico dell’arte svizzero, a perfezionarlo, mettendo ordine in quei concetti che Fiedler, von
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San Bartolomeo: Martire che ha come attributo un coltello, strumento del martirio, con il quale fu scorticato vivo, e la sua pelle adagiata su un
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quale fu martirizzato.
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anche con una spada, arma con la quale fu uccisa, e con la palma del martirio.
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rappresentazioni compaiono altri attributi, come la palma del martirio e un coltello conficcato nella gola, che si riferisce proprio al modo in cui fu
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. La terza prova consisteva nel riempire una brocca d’acqua, attingendola da una fonte sacra situata sulla sommità di un monte altissimo; questa volta fu
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fu inevitabile anche perché furono le Muse a svolgere il molo di giudice, così per punizione il povero sileno venne legato ad un albero e scorticato
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identità. La reazione di Procri fu quella di fuggire via per divenire sacerdotessa di Diana, ma quest’ultima fece in modo che i due tornassero a
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nuovamente; la risposta degli dei fu sibillina poiché invitava i due coniugi a coprirsi la testa e a gettare alle loro spalle le ossa della loro madre
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Paride, figlio di Priamo re di Troia, fu indicato da Giove come unico, possibile giudice (poiché era un uomo bellissimo) per decidere chi fosse tra
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testa in giù con accanto Dedalo che prosegue il suo volo oppure osserva la scena dal basso. La storia di Icaro fu molto rappresentata nel XVI e nel
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un altro essere; fu trasformata in un albero, dal quale nacque Adone, frutto dell’incesto. Crescendo Adone divenne talmente bello da essere desiderato
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Fetonte nel fiume Eridano che secondo alcuni studiosi potrebbe identificarsi col fiume Po. Anche questo tema fu usato per i suoi risvolti morali in
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parole di Narciso. Narciso fu punito dalla dea Nemesi che lo fece innamorare della propria immagine riflessa in uno stagno, cosicché volendo egli
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Euridice, sposa di Orfeo, mentre correva per sfuggire alle attenzioni di Aristeo figlio di Apollo, fu morsa da un serpente velenoso e morì. Orfeo
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al suo inseguitore. Così Pan si ritrovò ad abbracciare un fascio di canne che al soffio del vento produssero un suono melodioso; Pan fu così colpito da
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tentazione di raccoglierli perse la gara, e fu costretta a concedersi. L’iconografia più consueta è quella che mostra il momento della corsa con
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parte avversa, i Curiazi; Roma ottenne la vittoria poiché l’unico sopravvissuto nello scontro fu uno degli Orazi. L’iconografia tipica è quella
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era stato donato da Ares (Marte). Ercole fu incaricato di rubare il cinto, poiché Euristeo intendeva farne dono alla figlia. Per raggiungere il suo
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Ercole fu affidato il compito di catturare l’animale e di portarlo ad ELiristeo. Disceso nell’Ade l’eroe ebbe il permesso di compiere la sua missione
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Sotto questo aspetto è di particolare interesse la ritrattistica augustea specie quella avente per tema Augusto stesso, che fu raffigurato più volte
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In Italia fu Rosalba Carriera, con i suoi delicatissimi pastelli, ad esprimere la svaporata delicatezza della sua epoca; la galleria dei suoi
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all’inferno, come avverte l’episodio narrato dal Vangelo di San Luca (bisogna ricordare che Epulone fu condannato alla pena dell’inferno per aver
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caducità dell’uomo, diviso nella lotta tra il bene (il pappagallo) e il male (il topo o la mosca). Floris van Dijck fu forse il più famoso dei pittori
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ghirlanda, che hanno una valenza simbolica. Daniel Seghers, allievo di Jan Bmeghel il vecchio, fu uno degli artisti che con successo si dedicarono a
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Questo genere fu meno praticato rispetto a quelli che abbiamo già citato; gli artisti rappresentavano piccole porzioni di sottobosco, rendendole in
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le iconografie, prova la sua importanza. All’inizio il nudo fu soltanto maschile, ispirato a quella emozione sublime che i giovani nudi in palestra
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“legno azzurro”. Il bianco invece fu in origine ricavato da cristalli di calcite, da conchiglie, da argille e in seguito da carbonato di calcio
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La prima rudimentale tecnica pittorica fu quella degli uomini delle caverne, che utilizzavano colori tratti dalle terre e dai cristalli di calcite
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primo ad usare questo termine fu Cesare Ripa, che nel 1593 pubblicò Iconologia, libro corredato da illustrazioni, nel quale cataloga attentamente tutte
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(collegato alla vicenda del Profeta Giona, che restò nel ventre della balena tre giorni, come Cristo nel sepolcro, e che quando fu rigettato a riva si
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