definitivo. Obbediente, si avviò alla porta, convinta che il direttore non avesse afferrato appieno la gravità della situazione. Fu allora che si ricordò
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, chiamandoli a sé. Poi Melchiorre disse: - Entriamo in casa. Dobbiamo pensare al futuro, lo sapete? - Ah, per me va bene... - fu pronto a ribattere il Carlo
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male fu il nipote Leopoldo, a cui la zia, con dolce perfidia, aveva lasciato in eredità soltanto il cannocchiale dell'intrepido bisnonno. - Stupida
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riconosci? Il cane diede un balzo e gli cadde in braccio, uggiolando di felicità. Ci fu uno scambio frenetico di carezze, leccatine, abbracci e
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informazioni e finalmente fu davanti alla porta giusta, quella della direzione. Bussò subito, prima che il cuore impazzisse di paura, prima che i dubbi
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IL DOTTOR PASTORI fu di parola. Arrivò verso le dieci di sera, più elegante che mai. Spiegò alla Maria Pia che era atteso a una festa in casa di
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dipinta sul volto si trasformava in penoso amaro disgusto. Dopo molti «eh?», «come?», «ma scherzi?», la sua voce non fu più tanto spavalda ed egli abbassò
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per scendere? La risposta si perse in un sordo brontolio. Poi ci fu solo un rumore di passi che si allontanavano giù per le scale.
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. Alla fine fu il giornalaio sotto casa a dire un mezzo sì, in grazia di tutti i quotidiani che gli aveva comprato nel corso degli anni. Il professore
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LA PORTA fu aperta all'improvviso, senza che nessuno avesse prima bussato o chiesto il permesso di entrare. Con passo pesante e strascicato qualcuno
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occhio, una volta ogni tanto. Ma se cominci a contraddirla, troverà il modo per fartela pagare. Questo è sicuro. Intanto fu portato in tavola il
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l'uscita, dove il dottore attendeva impaziente con il motore acceso e la portiera spalancata. Non appena la vecchia signora si fu accomodata, la macchina
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del biberon sul fornellino. Quando fu ora, tirò fuori il biberon ormai sterilizzato, vi versò dentro il latte già tiepido e lo porse alla Pinuccia. Poi
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verso la Pinuccia, che d'istinto strinse più forte la bambina, tanto da farla piangere. Fu questione di un attimo. Argo sgusciò via dalle braccia del
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