Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il codice della cortesia italiana

184622
Giuseppe Bortone 9 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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, o ci fu, e c'è il dolore, ed è un immiserirlo e, ripeto, profanarlo dargli una forma, una veste appariscente e una scadenza fissa; o la morte ci ha

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È il punto di partenza del matrimonio, la base della famiglia; come questa è il punto di partenza delle nazioni, la base della società civile. Ci fu

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fu educato costantemente ed esclusivamente in famiglia, dai genitori e da precettori privati, e quello che fu educato nelle scuole pubbliche, c'è, a me

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d'Assisi, il quale viveva in mezzo agli animali, ne comprendeva il linguaggio e fu il loro piú fervente amico e protettore. Quanto allo studio e al

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. - Un bel tacer non fu mai scritto. - Ex abundantia cordis os loquitur. Purtroppo, se questa virtú fosse apprezzata al suo giusto valore, la maggior

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« gentilezza d'animo »; e che nessuna educazione fu e sarà mai piú virile di quella dei nostri grandi condottieri, i quali furono sempre ben lieti

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Ci fu un tempo in cui la carta di visita era una vera e propria cosina d'arte. E allora si soleva anche molto largamente usare. Ora si adopera meno

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sostituzione venne di moda. Poi, come tutte le cose di moda, l'uso si venne rarefacendo, fin che fu quasi completamente abbandonato . Qualche anno fa

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nella taverna co' ghiottoni e col cortesia fu lui esser villano - e pensiamo che il miglior modo di riprendere gli sgarbati, e di affermare la nostra

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Cosima

243775
Grazia Deledda 23 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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domestico: fu combinata una gita ad un orto di proprietà della famiglia, vicino alla casa del fotografo, e tutto, questa volta, riuscí bene; la testa

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di pensare dunque a lei, di essere all'altra riva del solitario oceano di sogni dov'ella viveva. Fu il suo primo amore lontano, tutto suo, poiché

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irrimediabilmente inutile a se stesso e dannoso agli altri. Nella casa delle fanciulle ci fu una relativa tranquillità: ma l'ombra del dolore la

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tutto, luce, suoni, colori, accresceva la luminosa illusione di Cosima, che si vedeva trasportata in un mondo fantastico. Fu proprio da quel tempo

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, che anche lei, del resto, cavava fuori le parole con diffidenza sospettosa, come gemme da uno scrigno. Or dunque, quale non fu la meraviglia di

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uno straccio bagnato. Fu solo un po' di paura: ma alla sera il vecchio ebbe qualche brivido di febbre, e si fece piú rigido del solito. All'alba però

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E fu certo una giornata di miracolo quella. Tutto sembrava trasformato; tutto, nell'orto, nella vigna sebbene spoglia, nella brughiera riarsa, tutto

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diverso dalle altre ragazze del luogo: quasi sembrava della razza di lui, e forse fu questa specie di affinità che lo attirò. D'un colpo, con una

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E fu proprio in quei giorni che Dio parve compensare Cosima in altro modo piú consolante. Una grande rivista straniera domandava la traduzione del

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, veramente eccezionale. Vedi Comincia a nevicare... in Il dono di Natale (1930) pp. 17-20. Fu l'inverno del 1880. Pag. 42. Sul carattere della madre

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l'uscio, la sollevò come lo scaccino quando accende in alto le candele: l'ape volò via, un grappolo fu afferrato, ma a metà discesa scappò dai denti della

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cominciarono ad arrivare le visite. Dapprima fu don Sebastiano, il fratello della puerpera. In quel tempo i preti sceglievano la loro carriera per non

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FU,quello, un inverno lungo e crudelissimo, quale mai non s'era conosciuto. Prima venne una gran neve che seppellí i monti e i paesi; davanti alla

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LA neve durò parecchi giorni; piú disastroso fu un periodo di pioggie torrenziali che per quattordici giorni diluviarono ininterrottamente

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aperta sull'azzurro scuro di una notte stellata. Fu promossa senza esame: la maestra le consegnò una letterina per il signor Antonio, con la fausta

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, nelle poche settimane che rimaneva in paese, viveva come in una torre d'avorio, studiando, o fingendo di studiare. Fu il primo, il lungo amore di Cosima

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precipitarono in un abisso. Fra gli illusi da loro travolti, vi fu anche, con dolore del signor Antonio, e di tutta la famiglia, anche il giovane servo

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matrimonio piú sollecito e solido, aumentò la loro passione. Fu una vera passione, alimentata dal carattere quasi violento dei due ragazzi. Gioanmario si

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dormire la notte. Per fortuna nella casa c'era ogni provvista, e le ragazze si contentavano di nulla. Il lutto per il padre fu lungo : per mesi interi le

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irresistibile. Per la morte di Enza fu ripreso il lutto, chiuse ancora le finestre, ripresa una vita veramente claustrale. Ma un lievito di vita, un germogliare

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che la composizione letteraria, dove del resto si raccontava di una fanciulla quasi simile a lei, fu questa prima epistola ad aprirle il cuore del

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poiché lo scilinguagnolo sotto la sua lingua era eccessivamente corto: e le fu tagliato; cosa che tutti, per il resto della vita, le rinfacciarono. «A te

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trascorrere con lei il tempo della novena, passò i giorni piú belli della sua vita. Fu proprio un sogno, bello, completo, pieno di cose misteriose, come i

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