, partecipano a' suoi Sacramenti e obbediscono ai Pastori stabiliti da Lui. - Da chi fu fondata la Chiesa? - La Chiesa fu fondata da Gesù Cristo. - Chi è
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entusiasti ammiratori del varo. Ad un tratto si udì un lungo fischio e vi fu silenzio. Una gentile dama ruppe contro la prua tagliente della nave una
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LA GRANDE GUERRA. - Si chiama la Grande Guerra perchè in effetto fu la più terribile di tutte quelle che la storia ricordi. Potentisime nazioni
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E l'Italia? - Giusta domanda. Quando l' Italia entrò in guerra, fu essa a deciderne le sorti. Perchè bisogna, ragazzi miei, che vi mettiate bene in
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i bambini di Betlemme e dei dintorni, al di sotto dei due anni. Il comando fu eseguito fra le lagrime e le grida di dolore delle infelicissime madri.
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passi e di voci, domandò chi fosse. Gli fu risposto che passava Gesù Nazzareno. Allora il povero cieco alzò la voce, implorando: - Gesù, figlio di
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, quando questo fu fatto, disse: - Attingete e portate al maestro di tavola. - I servi obbedirono; e il maestro, che nulla sapeva di quanto era avvenuto
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La moltiplicazione dei pani. Un' altra volta Gesù fu seguito da una gran moltitudine fino in un luogo deserto. Sul far della sera Egli disse agli
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seguiva. Quando fu vicino alla porta della città, incontrò un funerale. Si portava alla sepoltura un giovanetto, figlio unico di una povera vedova. La
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- Scioglietelo e lasciatelo andare, - disse Gesù. Così fu fatto: e Lazzaro, come destato da un sonno, tornò fra i suoi cari. Ed ora, riflettiamo. Un
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IL CAPO DELLA CHIESA. Fondata la Chiesa, cioè il suo Regno, Gesù le diede un Capo visibile, che la governasse. E il Capo fu l'apostolo Pietro. Per
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La pietà dei discepoli e delle pie donne aveva sepolto Gesù, la sera del venerdì. La sua tomba fu fatta vigilare dai soldati. Ma che può la potenza
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fu istituito da Gesù Cristo? - Il Sacramento della Penitenza fu istituito da Gesù Cristo quando disse agli Apostoli, e in essi ai loro successori
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Una sosta. - Voi sapete - seguitava raccontando il signor Goffredo ai tre ragazzi che ascoltavano a bocca aperta - che fu il re Vittorio Emanuele II
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grandi baffi ancora umidi per l'acqua bevuta gli disse: - Si può essere eroi anche zoppetti come sei tu. Il giorno seguente ci fu un grande via vai di
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tanta miseria, anche a costo della vita, e si raccolsero in numerose Società segrete. Una di queste Società si diffuse maggiormente, e fu detta dei
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spettacolo pietoso degli esuli Carbonari che, passando per Genova, s'avviavano a lontane terre straniere. Divenuto sospetto alla polizia, fu obbligato
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ciabattino Pasquale Sottocorno. fu visto attraversare balzelloni, appoggiandosi alla sua gruccia, la strada spazzata da una grandine di proiettili, e
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. Perciò questi principi si erano affrettati a ritirarsi dalla guerra, dando ordine alle loro truppe di ritornare. L'ordine non fu però da tutti eseguito
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guerra. Il suo esercito combattè con accanimento a Novara, ma fu sopraffatto. Carlo Alberto si espose con freddo coraggio al fuoco micidiale delle
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Borbonici e Francesi. Questi ultimi assalirono direttamente Roma. Eroe della difesa di Roma fu un grande Italiano, accorso dall'esilio in Patria non
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spingersi sino alle rive dell'Adriatico ed imbarcarsi. Ma fu scoperto dalle navi da guerra austriache, e costretto a riprender terra. Sua moglie Anita aveva
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lotta gloriosa; e «Re Galantuomo» fu chiamato dagli Italiani il grande Sovrano, per la sua lealtà.
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nuovo impulso di vita e di disciplina date che al piccolo stato gli assicurò la stima della Francia e dell'Inghilterra. E fu pronto a coglier
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CAMILLO BENSO, CONTE DI CAVOUR. L'opera per la preparazione della rivincita durò dieci anni, e Vittorio Emanuele II fu in essa mirabilmente
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Sebastopoli non tardò ad arrendersi, e la pace fu trattata in un solenne Congresso a Parigi. Il Cavour ottenne che il piccolo Regno di Sardegna vi
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patibolo con la fronte alta e serena. A Milano un umile tappezziere, Antonio Sciesa, fu colto dai poliziotti, mentre di notte affiggeva un manifesto
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dolore di Vittorio Emanuele II e con immenso sdegno del Cavour, stipulò un armistizio a Villafranca. L'Austria rinunciò alla Lombardia, che fu riunita
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Palermo fu presa, ed a Milazzo l'eroe mise novamente in fuga il nemico, dopo un'aspra battaglia, in cui egli stesso poco mancò non lasciasse la vita
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del popolo! Il 14 marzo 1861 fu solennemente proclamato il Regno d'Italia, e Vittorio Emanuele II assunse per sè e per i suoi successori il titolo di
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il giogo austriaco. Fu perciò lieto di accettare l'alleanza con la Prussia, quando questa nel 1866 mosse guerra all'Austria. Ed ecco accorrere
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sua capitale Roma. Ma nel 1870 quest'ostacolo scomparve. La Francia fu vinta dalla Germania in una guerra disastrosa: Napoleone III cadde prigioniero
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mura. presso Porta Pia, fu aperta a colpi di cannone una breccia, e attraverso di essa i nostri soldati entrarono in Roma. La popolazione li accolse
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ROMA CAPITALE DEL REGNO D'ITALIA. 1871. L'anno dopo Roma fu solennemente proclamata capitale del Regno d'Italia. L'unità della nazione italiana ed il
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IL DISSIDIO TRA IL PAPATO ED IL REGNO D'ITALIA. Il Parlamento italiano approvò subito una legge speciale, che fu detta delle Guarentigie, perchè si
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chiamato il «Re Buono», il «Padre del popolo». Egli fu sempre pronto a portare il conforto delle sue amorevoli parole, il prezioso concorso della sua opera
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il rischio cui si esponeva il Sovrano. E l'augusta consorte di Umberto I, Margherita di Savoia, fu donna di alto intelletto e di squisito sentire, ben
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LA NECESSITÀ DI COLONIE ITALIANE E LA CONQUISTA DELLA ERITREA. Il regno di Umberto I fu illustrato non soltanto da opere di bontà, ma anche
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La guerra durò un anno, e fu vittoriosa. Nella presa di Tripoli rifulse l'eroismo dei nostri marinai, comandati da Umberto Cagni. Bengàsi fu
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giovinetti non ancora ventenni del 1899. L'invasione fu arginata; fu subito data opera a preparare la rivincita. L'Italia non si lasciò abbattere dalla
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vittoria italiana provocò in Austria lo scoppio della rivoluzione: fu abbattuto l'Impero, ed i vari popoli che prima ne facevano parte formarono
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Patria, anche Fiume e la Dalmazia, per quanto italianissime. Nella Dalmazia, solo Zara potè essere riunita all'Italia nel 1920 il resto fu dato alla
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, sopraffatto dal numero, cade nelle mani degli Austriaci. Riconosciuto, processato come colpevole di alto tradimento, fu condannato a morte. Due giorni
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presto il terrore del nemico. Pur troppo il suo sottomarino s'incagliò su le coste nemiche, e Nazario Sauro venne catturato il 30 luglio 1916. Egli non fu
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offrivano di nuovo la vita all' Italia per salvarla dai suoi nemici interni. La lotta fu infatti cruenta. Il sacro suolo della Patria fu bagnato dal
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L'Italia nelle colonie. Anche nelle nostre colonie la prodigiosa attività di Benito Mussolini fu feconda di bene. In Lilia il dominio italiano fu
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punto fu chiamato, molti secoli fa, e si chiama ancora, il punto Est; il secondo fu chiamato e si chiama Ovest. È, così pure, il punto di mezzo della
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di tre al timone curvo all'insù di un carro da buoi. Per questo la figura, o costellazione, fu detta il Gran Carro del cielo. Guardate ora le due
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Generosità italiana. Fu appunto in quel momento che Guccio compì un'azione generosa, degna di un balilla. Aveva ancora il corpo indolenzito per le
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ricchezza degli alberi, e la salute e la forza che l'uomo acquista nel coltivarli. In ultimo tutti sedettero sull'erba, e fu servita una refezione composta
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