Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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si trovarono assicurati, quando la via agli impieghi  fu  loro aperta, quando ebbero conquistato il benessere che
parola comunione, ch'io ho proferita pensatamente, vi  fu  detta dal Cristianesimo, che gli uomini dichiararono, nel
al popolo: il calice al popolo! Nel XV secolo, quel grido  fu  grido di moltitudini sollevate, preludio alla Riforma
qui  fu  descritto l' uomo primitivo, e l' uomo toltosi dal
tutto il complesso delle create cose fra le quali l' uomo  fu  posto, non possono dargli la perfezione sua finale, ma solo
di null' altro abbisogna; ond' è adunque che egli  fu  messo al contatto con altre creature? che a lui fu data
che egli fu messo al contatto con altre creature? che a lui  fu  data altresì quella perfettibilità progressiva nell' ordine
via sempre maggiore del suo Creatore. Ecco adunque quale  fu  questo principio seguìto dalla divina Sapienza nel dare
non è trovato in un modo esplicito, perchè il calcolo non  fu  fatto. Così il dire, che Dio è un bene illimitato, non dice
simbolica. Il perchè ritornando adunque al proposto, onde  fu  mosso tutto questo nostro ragionamento intorno ai principi
dorata. E di recente, or sono soli tre dì che di tanto mi  fu  cortese il cielo, che io dover vedessi con questi occhi
di Dio? Or ben io credo che questo solo fatto, a chi ne  fu  testimonio oculare, debba bastare anche troppo a indurgli
ragionato di sensazioni che nulla significano e a cui pure  fu  annessa una virtù soprannaturale. E dissi sensazioni che
che guariva i ciechi e i sordi, o dall' esser toccato, come  fu  nel caso della Emorroissa. Ove però queste operazioni
trovò cagione per la quale si effettuasse, la quale  fu  la redenzione del mondo. E però quando venne il Cristo a
che percorrevano da quattro bande la terra: il quale pure  fu  riconosciuto per simbolo dall' antichità più rimota. Quell'
e alterò quel sistema così mirabile e perfetto; e questo  fu  il peccato di Adamo, la descrizione del quale diede materia
materia al libro precedente. Or riepilogando noi quanto ivi  fu  detto e tenendo in questo fatto una nuova via, perchè non
che ha rifiutato malamente l' amicizia di Dio; come l' uomo  fu  privato della grazia, che è quanto dire di tutto ciò che
apparteneva all' ordine soprannaturale, così pur la natura  fu  segregata da ogni soprannaturale influenza e abbandonata
e abbandonata alle sole sue forze. In questo abbandono ella  fu  soggetta a tutta quella vicenda di alterazioni e
intatta, ma vulnerata in tutte le sue potenze. La ragione  fu  offuscata e perturbata dalla sensualità e la volontà resa
il bene deve spesso dipendere dall' aiuto di quella. Così  fu  dissipata e guasta la mirabile armonia che era fra il
L' effetto del peccato relativamente a Dio come giustizia,  fu  il debito che l' uomo contrasse, la natura del qual debito
disordine, egli è manifesto che alla creatura, che ne  fu  cagione, agli altri doveri suoi si sopraggiunse il debito
di natura sua irreparabile: nè gli altri momenti in cui Dio  fu  onorato valgono a risarcire quel momento vuoto della debita
presente; e 2. che gli sia restituito anche quello che gli  fu  tolto in passato. E questo secondo sarebbe sempre stato ciò
della positiva volontà di Dio. Riepilogando adunque quanto  fu  detto fin qui intorno all' alterazione che nacque nel
di Dio coll' uomo. Abbiamo detto che lo stato dell' uomo  fu  alterato per l' accidente sopravvenuto del peccato, in due
sopravvenuto del peccato, in due punti, cioè: 1. l' uomo  fu  privato di tutte le forze sopra natura e limitato alle sole
esseri malefici più forti di lui. Abbiamo detto ancora che  fu  alterato il rapporto di Dio coll' uomo: 1. perchè fu
che fu alterato il rapporto di Dio coll' uomo: 1. perchè  fu  violato l' ordine eterno della giustizia, di che ne venne
alla umanità ristabilire l' ordine della giustizia, come  fu  detto. Perocchè a ristabilire il detto ordine conveniva che
uomo è interamente sfidato di salute. Pure la umana natura  fu  salva, e il sistema della redenzione che noi troviamo nel
stessa, perchè è Dio come il Padre. Or l' eterno disegno si  fu  che questo Diletto del Padre si unisse coll' umanità, per
il Verbo fosse identica coll' umanità di Adamo. Però  fu  trovato lo spediente che il Verbo pigliasse l' umana natura
questo fatto del tutto nuovo prodotto spontaneamente da Dio  fu  quello che rese possibile la salute dell' umanità, mentre
senza un risguardo diretto e primario all' uomo: ma l' uomo  fu  racquistato e salvato appunto perchè così esigeva l' amore
al tutto beato e nessuna pena soffrisse. Ora Egli invece,  fu  abbandonato dal Padre al dolore e fino alla morte, e parve
Se gli Angeli dopo il peccato non furono annichilati,  fu  solamente che essi dovevano servire ai disegni di Dio, ad
Nell' ordine della divina giustizia e della divina bontà  fu  trovato che una tale distruzione dell' uomo, che non
questa nel suo complesso; e però la natura umana peccatrice  fu  abbandonata alla sua sorte naturale, cioè alla morte. L'
vittima. Questo fatto pertanto della incarnazione del Verbo  fu  il fatto, come abbiamo detto innanzi, che rese possibile la
si ammaestrasse: ma l' istituzione de' Sacramenti non  fu  se non dalla serie dei segni coi quali Iddio parlava all'
comunicare al corpo della umanità le sue rivelazioni, si  fu  la corruzione di questa: la quale sviata dietro le
bensì negli iniziamenti dello spirito, e tuttavia  fu  immatura alla piena luce di Cristo: laddove le genti
istruttivi che prima dava al corpo intero degli uomini, si  fu  allora che venne istituita la circoncisione e promesso
alquanto. Spacciato poi del padre, cui sepellì in Haran,  fu  nuovamente da Dio chiamato, perchè se ne andasse nella
del figliuolo della promissione era troppo ancora lontano:  fu  solamente ventiquattro anni di poi che la nascita d' Isacco
a mantenergli il promesso facendogli nascere Isacco che  fu  circonciso a riprova del patto: dal che comincia, a mio
che Abramo ricevette, come dicemmo, quando gli  fu  promesso e gli doveva già tosto nascere quell' Isacco la
la terra della santità e della fecondità (2). Quale  fu  poi il tempo preciso nel quale cessò quella serie di segni
Ora questo scopo fisso alla educazione del popolo ebreo  fu  da Dio intieramente ottenuto e compito al tempo in cui
infranta ognora e manomessa col peccato dell' idolatria, ma  fu  stabile e immune da sì fatta abbominazione, come doveva
costante dell' idolatria da questo tempo in poi  fu  tale nel popolo Ebreo, che nè pure le più atroci
popolo Ebreo, che nè pure le più atroci persecuzioni come  fu  quella di Antioco Epifane, non poterono più crollare e
di luce da quanto Dio rivelò a' suoi eletti e che  fu  scritto nei Salmi, nei libri Sapienzali e in quelli dei
che, come dicevamo, l' elezione del popolo Ebraico, non  fu  solo a suo vantaggio, ma in servigio degli altri uomini
della verità Incarnata. Quindi è, che come il Precursore  fu  mandato a dare l' ultima mano alla formazione del popolo
fra l' ordine delle parole e quello delle idee, come prima  fu  detto (3). Quindi se una lingua qualunque si parlasse a un
3. visioni; 4. lingua enigmatica. E tale doveva essere e  fu  il sistema de' segni istruttivi coi quali Iddio rivelò agli
Già abbiamo veduto che tutto l' universo materiale  fu  da Dio imaginato e creato con tale sapienza ch' egli fosse
dal luogo delle delizie e della immortalità. Questo tipo  fu  rinnovellato nella rivelazione data alla famiglia de'
porta celeste della santità, chiusa a tutti fuorchè a Dio,  fu  dato nel tempo della nuova legge nell' utero di Maria, cui
Questo è un tipo antico. Al tempo poi del popolo eletto  fu  rinnovato lo stesso tipo colla separazione di questo popolo
per emblema degli uomini, e nei varii costumi di quelli  fu  espresso e significato il vario costume di questi. Ciò
di vivere: tipo rinnovellato nello sterminio, che da Dio  fu  comandato agli Ebrei, dei Cananei e di que' varii popoli
Alla umanità antidiluviana, tipo dei peccatori,  fu  diniegato di far vendetta di Caino, di Lamec e degli altri
con essa col quale si faceva suo Re (2): questa nazione  fu  cangiata nella umanità tutta mediante il Messia. Il titolo
la Scrittura, che qui Abramo credette e il creder suo gli  fu  riputato a giustizia: [...OMISSIS...] . La cerimonia che
. La cerimonia che sacrò questo patto di alleanza si  fu  da parte di Abramo un sacrificio solenne; e da parte di Dio
che ebbe Abramo caduto in profondo sopore, nella quale gli  fu  mostrato che egli sarebbe morto in buona vecchiezza e il
spirituale, staccandosi dalle cose della terra. Quando  fu  giunto il sant' uomo all' età di novantanove anni, il
toglier da sè il male della carne venuto per origine, si  fu  la circoncisione allora appunto data al santo Patriarca. 7.
come insegna S. Paolo. 2. Legge morale . - Iddio  fu  Re di questo popolo, la cui forma di governo da Giuseppe
di questo popolo, la cui forma di governo da Giuseppe Ebreo  fu  chiamata acconciamente Teocrazia (1). Il Signore pubblicò
come il più caro ornamento (5). c ) Molte cose, come  fu  accennato innanzi, furono prescritte verso gli animali, a
essi una cotale similitudine, analogia, relazione, come già  fu  detto. Lumeggiamo via meglio la cosa con qualche esempio:
la giustizia isolata, la pura astrazione di giustizia; ciò  fu  la soluzione del secondo problema. Per tal modo fece Iddio
Ora tutto il tempo che precedette la venuta di Cristo  fu  speso principalmente nella prima operazione (1): al nuovo
come si può vedere nelle parole dette da Eliseo quando Elia  fu  rapito, il quale sclamò: [...OMISSIS...] . Questo carro
(2). Un' altra insigne visione di questo carro divino  fu  quella che ebbe il solo Mosè e non il popolo sul Sinai
mostrò a Mosè il carro di Dio (4). Questo carro di vittoria  fu  l' esemplare veduto dal Santo Legislatore in quel monte a
Dio è nel Sinai e nel Santuario, cioè nel Tabernacolo dove  fu  riposta poi l' arca (6). L' incarnazione e l' ascensione al
e del Verbo incarnato più manifesta e più compiuta,  fu  quella che ebbe Ezechiello nel quinto anno della
loro, cioè hanno forma di uomo nel tutto insieme, perchè  fu  l' umanità che Dio volle innalzare al di sopra degli Angeli
primitivo e proprio della parola, e quello che le  fu  dato traslatamente. Così nella lingua ebraica un legame
composto di terra. Questo nome, dice la divina Scrittura,  fu  imposto da Dio ad Adamo per esprimere con esso che Adamo
composto di terra. Tanto è vero che lo stesso nome, che  fu  preso a dover significare il primo uomo che fu al mondo, si
nome, che fu preso a dover significare il primo uomo che  fu  al mondo, si usa anche a significare UOMO in genere,
oggetto se non quel tanto che la capacità del nostro senso  fu  atta a ricevere, e in un modo al tutto conformato, per non
come tali predizioni si conciliavano quando Sedecia non  fu  ucciso ma accecato, ed entrò in Babilonia senza vederla.
Egitto? Il fatto è che nato in Betlemme per puro accidente  fu  ritenuto esser di Nazaret patria dei suoi abitatori (sic) e
sua vita, e che fuggito ancor tenerello in Egitto di là  fu  chiamato da Dio nella Giudea. Da tutto quello che abbiamo
prima ricerca di chi si accinge ad una tale storia« quale  fu  la simbolica primitiva?« ricerca nella quale i documenti
alterazioni che sofferì la simbolica primitiva?« che cosa  fu  dimenticato di lei, che cosa aggiunto, che cosa permutato?
in mano l' uomo inventò i nomi e qual parte del linguaggio  fu  prima e qual dopo. Ne darò qui un solo esempio preso da due
modo, onde gli uomini dovettero denominare le cose (2).  Fu  dunque il cielo denominato dall' altezza sua, la terra
in rispetto al cielo, cioè il nome proprio del cielo si  fu  l' alto , il nome proprio della terra si fu« il basso «
del Verbo nell' uomo, e rimote e prossime. Così il Padre  fu  quello che mandò il Verbo al mondo nella incarnazione, e
a quest' altra« il Padre trae gli uomini a me«. Dice che  fu  mandato perchè faccia« l' opera sua«, cioè l' opera del
annunzia in quelle parole [...OMISSIS...] . Perciò il Padre  fu  come uno che favella senza esser veduto. « Ciascuno che udì
sua virtù e sapienza allo spirito umano. Il Verbo incarnato  fu  Cristo che predicò, operò e patì per compire la grande
opera commessagli dal Padre. Così la rivelazione esterna  fu  compita, a cui rispose il compimento dell' interna, cioè la
sempre in misura di quella (3). Però l' umanità di Cristo  fu  il mezzo pel quale venne alle anime umane rivelato il Verbo
luogo del mondo e vicina a tutti gli uomini. Mentre  fu  visibile in terra comunicò della propria autorità e virtù
di questa fede era « autore« » Gesù, quegli stesso che ne  fu  anche il « consumatore« (4) »: autore della fede antica,
in Abramo la giustificazione precedette la circoncisione;  fu  perchè alla circoncisione precedette la fede. V' ebbe nel
di Abramo, dicendo « Abramo credette a Dio, e gli  fu  riputato a giustizia« (1). » Commentando il qual passo l'
della specie umana consiste ne' capi seguenti: 1. L' uomo  fu  creato da Dio innocente. In questo primitivo stato all'
dal peso della propria corruzione precipitava nel male  fu  soccorso da Dio, colla rivelazione e colla grazia. Questo
. Da questa frase S. Paolo argomenta che per la fede  fu  giustificato Abramo non perchè ciò meritasse secondo una
dono della grazia di Dio. Perchè la Scrittura dice: « gli  fu  riputato il suo credere a giustizia«. » Quel « gli fu
« gli fu riputato il suo credere a giustizia«. » Quel « gli  fu  riputato« » viene a dire che non gli era dovuta
l' ascrive tutta alla sua fede, senza le opere. Ella dunque  fu  e non poteva essere che gratuita (3). Ma per un' altra
(1). E veramente la fede di Abramo a bel principio  fu  di cosa naturale, cioè egli credette alla paternità
un' amplissima discendenza, e perciò, dice l' Apostolo, gli  fu  riputato a giustizia« (3) » non secondo il debito ma
e comunicazione che Dio fece di sè agli uomini  fu  solo nella incarnazione (1). Prima di Cristo adunque vi
. Questa è la ragione per la quale venendo Cristo cadde e  fu  tolto quell' ammasso di riti, cerimonie e legalità che
verità riguardanti il Dio Redentore. La prima rivelazione  fu  fatta subito dopo il peccato. Il demonio fu conosciuto come
rivelazione fu fatta subito dopo il peccato. Il demonio  fu  conosciuto come un essere malefico sotto l' indicazione di
comunicazione reale delle cose divine così indicate; il che  fu  fatto solo nel nuovo Testamento. Tali indicazioni di Dio
di Dio Redentore crebbero di mano in mano: in Melchisedecco  fu  conosciuto come sacerdote, in Mosè come legislatore, in
non dipendette dalla legge la materialità colla quale  fu  intesa; ella nel suo intimo fondo era spirituale; ma
positivamente. Questo Dio7incarnato, in una tenebra allora,  fu  rivelato solo nella pienezza de' tempi quando si eseguì
furono tratti di sotto la schiavitù del peccato (5) e  fu  compita in noi « la giustificazione della legge« (6). » Ma
Quando S. Giacopo dice « Abramo nostro padre non  fu  egli giustificato mercè le opere?« (7), » egli parla della
effetto, o carattere dell' antica giustificazione, si  fu  che il regno del peccato non era però ancora interamente
del peccato visse fino alla morte di Cristo, che da Cristo  fu  crocifisso sulla croce, e viene crocifisso in noi nel
serrate tutte le cose sotto « il peccato, acciocchè ciò che  fu  promesso si desse a quelli che credono in virtù della fede
che quelle parole scritte di Abramo « che la sua fede gli  fu  riputata a giustizia« » non sono solamente scritte per lui,
evangelica importa che ogni cristiano sia sacerdote come  fu  Cristo, e tal sacerdote che abbia la vittima in sè medesimo
a Dio: e per riannodare la sua corrispondenza col Creatore,  fu  bisogno che intervenisse un contratto positivo mediante il
attestavano gli uomini di essere dedicati al divino culto  fu  la circoncisione (1). La Scrittura ci rappresenta
intralasciata durante il viaggio del deserto,  fu  ripresa (2). Il tempo che passarono nell' Egitto fu per gli
fu ripresa (2). Il tempo che passarono nell' Egitto  fu  per gli Ebrei stato di tribù, che è lo stato di mezzo fra
le condizioni di questa alleanza. In primo luogo ella  fu  promessa ad Abramo, e promessa gli fu, perchè uomo fedele e
boccone per terra« (1): » così diede il suo assenso. Allora  fu  conchiuso il patto con queste condizioni: che Iddio fosse
ma nè pur nato quando il patto spirituale ed eterno  fu  promesso, e però non in virtù della circoncisione, ma della
virtù della circoncisione, ma della predestinazione di Dio  fu  scelto; e quella scelta si dovette alla fede di Abramo, che
aveva creduto il loro padre Abramo. Egli è per questo che  fu  chiamato Abramo il padre dei credenti. E S. Paolo spiega in
l' uomo vecchio mortificato (2). E perchè l' uomo vecchio  fu  mortificato nella passione di Cristo, perciò quelle
essi soli avrebbe consegnate le sue divine rivelazioni, e  fu  così che quel popolo il depositario de' sacri libri (4).
popolo d' Israele: [...OMISSIS...] . Or in questa occasione  fu  istituito un nuovo Sacramento, cioè l' ordinazione de'
al culto divino e n' era segno la circoncisione, così  fu  peculiarmente stretto da Dio un patto colla famiglia di
uomo con Dio. Cominciò colla famiglia di Adamo peccatore e  fu  violato dagli uomini. Fu rinnovellato colla famiglia di
famiglia di Adamo peccatore e fu violato dagli uomini.  Fu  rinnovellato colla famiglia di Noè, e i suoi discendenti il
di Noè, e i suoi discendenti il violarono di nuovo. Allora  fu  scelta la famiglia di Abramo, e per segni di questo patto
sue promesse ed ogni passo che diede in ridurle ad effetto  fu  a lui occasione di rinnovare il patto antico e di stabilire
occasione il Sacramento della consecrazione sacerdotale  fu  istituito a segno e memoria perenne di quel benefizio di
degli uomini. Ma posciachè il Verbo s' incarnò, esso Verbo  fu  comunicato all' umanità tutta. In questo consisteva la
il debito dell' uman genere venne realmente pagato, non  fu  già dilazionato il pagamento, il che solo otteneva l'
maestà come sul Sinai; ma sì bene nel segreto dello spirito  fu  stretto col reale e personale congiungimento del Verbo e
manifesti alle creature; e presso gli Ebrei questo segno  fu  esterno e carnale, la circoncisione, ma presso noi fu posto
segno fu esterno e carnale, la circoncisione, ma presso noi  fu  posto nell' anima stessa, e suggellatovi dallo Spirito
vi poteva avere compiuta e reale santificazione. « La legge  fu  data per Mosè, la grazia, la verità fu fatta per Gesù
« La legge fu data per Mosè, la grazia, la verità  fu  fatta per Gesù Cristo« » disse Giovanni Battista, il quale
leggi e ben parse condizioni (2). Però appena che Cristo  fu  concepito e che nacque, non tutta si fece manifesta questa
cominciò il divino suo pubblico ministero. Al cominciamento  fu  battezzato da Giovanni, e i Padri della Chiesa
non era solennemente promulgata la legge Evangelica, che  fu  solo il dì della Pentecoste (1). Potrebbesi domandare, se
all' essenza del Battesimo di Cristo appena ch' egli  fu  istituito; perocchè produceva i due effetti del carattere e
operazione soprannaturale (2). Tostochè dunque il Battesimo  fu  da Cristo instituito, esso fu suo Battesimo, potente a
Tostochè dunque il Battesimo fu da Cristo instituito, esso  fu  suo Battesimo, potente a rigenerar l' uomo col carattere e
primo dei quali è l' acqua. Convien riflettere a quello che  fu  già detto altrove, cioè che quando l' uomo acquista la vita
animale. E veramente il Battesimo non è istituito, come  fu  per noi detto, se non a fine di santificare la punta dell'
che ne' battezzati lo Spirito non era ancor venuto, e che  fu  mestieri confermarli acciocchè venisse in essi (3). Quando
lo Spirito Santo non era venuto«. » Ben è vero però, come  fu  detto, che se lo Spirito Santo vien dato nella
insegnamenti formano alla lor volta una riprova di quanto  fu  detto. A ragion d' esempio S. Giovanni Grisostomo in una
nelle anime il Verbo. Così S. Ambrogio parlando di chi  fu  confermato, dice: [...OMISSIS...] . Per questo l' unguento
al Padre. Negli Atti degli Apostoli si legge che Cristo  fu  unto dal Padre (2), e S. Paolo spiega di Cristo il Salmo
a simbolo dell' acqua spirituale. S. Giovanni Battista  fu  ripieno di Spirito Santo col solo avvicinarsegli Gesù nell'
cominciò se non dopo la Pentecoste, questa necessità non ci  fu  mai per gli Apostoli, perocchè dopo aver ricevuto lo
d' usarla che fa la Scrittura indica sovente ciò che non  fu  fatto fino a quel momento, non ciò che far si deva in
po' considerate, non fanno la minima opposizione a quanto  fu  proposto. Ma senza di ciò egli è certo che il corpo e il
fece tutte le azioni della sua vita privata, quello che  fu  battezzato da Giovanni, quello che digiunò, predicò, patì,
si mostra essere solo apparente e non solida da quello che  fu  detto di sopra. Le particelle del pane e del vino
» volendo significare l' identità del suo sangue; il quale  fu  sempre identico anco emettendo o ritenendo quelle
anco emettendo o ritenendo quelle particelle divise, perchè  fu  continuamente informato da una stessa vita o certo da una
operata da Cristo nelle nozze di Cana (1). Or quell' acqua  fu  bensì della natura del vino, ma non fu mutata in un vino
(1). Or quell' acqua fu bensì della natura del vino, ma non  fu  mutata in un vino determinato e preesistente, e molto meno
Cristo si sottrasse a tali leggi, conseguenza delle quali  fu  pure l' esser nato Cristo bambino, e poi cresciuto fino a
di morire o morendo; le piaghe erano aperte. A tutto ciò  fu  riparato nella Risurrezione: perocchè il corpo risorto non
è annichilata, senza bisogno poi di cercare il modo onde  fu  annichilata, e se avvenne con un' azione terminante in tale
nessuna parte del pane, e tuttavia insegna rimaner ciò, che  fu  pane, di guisa che dir si possa veramente: ciò che fu pane,
che fu pane, di guisa che dir si possa veramente: ciò che  fu  pane, ora è corpo di Cristo (3). Ma anzi egli è tanto
il quale non trova necessario, che rimanga ciò che  fu  pane, e a provarlo reca delle similitudini naturali
non perisce, e però può dirsi che rimanga tutto ciò che  fu  legno ed acqua: e che la materia che rimane sia stata
sostituirgliene un' altra per poter dire che la prima cosa  fu  nell' altra convertita e transmutata? Niuno mai dirà ciò.
ma bensì quello che essendo diventato carne di Cristo  fu  distrutto in questo, e per questo, che fu cangiato in
carne di Cristo fu distrutto in questo, e per questo, che  fu  cangiato in meglio? E si noti il modo onde S. Gaudenzio
in meglio? E si noti il modo onde S. Gaudenzio dice il pane  fu  trasmutato: « Cristo passò in lui«. » Che vuol dir ciò? non
ancora dopo l' incarnazione cosa della Vergine, e non  fu  più tosto tutto e solo cosa di Cristo, cioè suo proprio
provare che l' immutazione che nasce del pane e del vino  fu  solita la Chiesa di risguardarla come una ineffabile
della umanità sacratissima di Cristo. Il perchè  fu  detto: [...OMISSIS...] . Dunque non pur Cristo come Dio ma
si trasforma bensì, ma non che si distrugge? e tuttavia non  fu  ella al soffio divino convertita tutta quella materia nelle
a quello strano sistema della cessazione di un essere, che  fu  introdotto solo da' moderni; per non sapere essi trovar
questo ragionamento fatto un cenno di sopra: L' acqua non  fu  già mutata in un vino particolare preesistente, nè la verga
già mutata in un vino particolare preesistente, nè la verga  fu  mutata in un serpente preesistente: ma solo quella prese
di vino, questa di serpente: non però l' essere elementare  fu  essenzialmente annichilato nè dell' acqua nè della verga.
nè dell' acqua nè della verga. Però quando quell' acqua  fu  convertita in vino, e quella verga in serpente, si trovò al
l' altra entità. Ricorreremo per esser brevi a ciò che  fu  stabilito intorno alla natura del corpo nel Nuovo Saggio
determinata dalla estensione. Quest' aggiunta  fu  creata da Dio? perocchè se non fu prodotta dall' aggiunta
Quest' aggiunta fu creata da Dio? perocchè se non  fu  prodotta dall' aggiunta di una materia nuova preesistente,
nuova preesistente, nè da materia da Dio creata, ella non  fu  fatta in modo alcuno: e però cadremmo in contraddizione
grande peccatum (1), » il Figliuolo di Dio si fece carne e  fu  crocifisso. Egli illuminando gli uomini ciechi a conoscere
all' eternal beatitudine, fondò il Cristianesimo. Laonde  fu  sempre riconosciuto, che l' attentato di distruggere il
fatto umanitario, che riscosse l' attenzione più profonda,  fu  quello della corruzione dell' uomo. Tutti i secoli e tutte
a cui l' uomo soggiace, agli angeli, uscita da Samaria,  fu  propagata nella Siria dall' antiocheno Saturnino, e nell'
platoniche : gli angeli ebbero delle genealogie: il mondo  fu  creato dagli angeli inferiori, il capo de' quali era il Dio
di Cerdone, dice: [...OMISSIS...] . Marcione che gli  fu  discepolo insegnò la stessa dottrina de' due principii, e
una necessità di natura: il sistema del necessitismo  fu  compiuto, ebbe forme sistematiche e certe: non gli mancò
manichea portata alla sua perfezione. Questa dottrina  fu  sempre condannata dalla Chiesa come contraria alla
condannata dalla Chiesa come contraria alla rivelazione:  fu  anche sempre riprovata dalla ragione, alla quale non fu
fu anche sempre riprovata dalla ragione, alla quale non  fu  difficile il dimostrarla generatrice di assurdissime
(2). Con questa filosofica scoperta l' eresia dei Manichei  fu  atterrata nel suo principio: fu annullata in teoria per
l' eresia dei Manichei fu atterrata nel suo principio:  fu  annullata in teoria per sempre. Ma come accade che l'
Io trascriverò qui, acciocchè si vegga di che vita tenace  fu  l' errore dei Manichei, cominciato co' primi eresiarchi che
la Chiesa, voglio dire da Dositeo e Simone, anche dopo che  fu  teoreticamente distrutto da S. Agostino, quanto si legge
prima forma completa che prese nella Chiesa il necessitismo  fu  l' eresia manichea , così la prima forma completa in cui si
la prima forma completa in cui si manifestò il razionalismo  fu  l' eresia pelagiana . Se si cercano le traccie di questa
Da questa conseguenza nacque, che l' eresia pelagiana  fu  chiamata «anamartesias,» cioè dell' impeccabilità (.), o
quanto la ragione dimostra estendersi la virtù, tanto egli  fu  costretto d' estendere le forze dell' arbitrio, sola causa
state queste forze [tali] da produrla. Indi l' error suo  fu  chiamato non solo dell' impeccabilità «(anamatesias)» ma
derivano ineluttabilmente, si fa manifesto, che come  fu  detto a ragione del manicheismo che conteneva nel suo seno
. Dopo Origene vennero i suoi discepoli, in fra i quali  fu  forse il più celebre Didimo d' Alessandria. Questi aveano
bevendo sempre al fonte d' Origene; il qual libro  fu  fatto conoscere alla Chiesa occidentale dalla versione
dunque della loro mente, che li travolse nell' eresia si  fu  non aver osservato che fra la natura irrazionale e la
necessità, venendo tutti informati dalla libertà con cui  fu  commesso da Adamo il primo peccato. Che anzi la dottrina di
del peccato, allora conviene ricorrere alla volontà che ne  fu  causa: [...OMISSIS...] . Ma nel rispondere appunto a questa
perchè invece di ricorrere a una volontà libera, come  fu  quella di Adamo, ricorre alla volontà del bambino stesso,
che non è in suo potere di fare. [...OMISSIS...] Onde  fu  giustamente condannata anche quest' altra proposizione:
colla disubbidienza al divino precetto, e come questo  fu  il punto fondamentale, sul quale si accese la controversia
atto, non si conservi e permanga la forma del peccato che  fu  messa in essere coll' atto della prevaricazione, ma
Laonde nel libro Della vera e della falsa penitenza, che  fu  attribuito a S. Agostino, si definisce la penitenza così:
questi affetti non possono cadere se non in colui che  fu  causa libera del peccato. E appunto perchè il peccato
vero peccato. Onde il celebre compendio della Teologia che  fu  attribuito a S. Tommaso e ad altri insigni dottori, dice
e di demerito, se non come prodotto dalla libera causa che  fu  la volontà di Adamo: apparirà chiaro, che si può dire già
però che è l' effetto di una prima causa libera, che  fu  quella di Adamo, alla quale si riferisce l' imputazione e
vita, e relativamente alla volontà libera di Adamo che ne  fu  causa, da cui viene la nozione di colpa. Pe' quali due
proprio di un tal peccato, non esistette che in Adamo, che  fu  il solo agente che avesse il dominio del proprio atto; e
come vero peccato, la colpa poi riferirsi in Adamo che ne  fu  la libera causa: il che ho comprovato in più opere con
niun peccato può essere imputato a colpa propria in chi non  fu  libero a riceverlo o a commetterlo, e che può stare il
di questa asserzione, essa potrà convenire ad Adamo che  fu  veramente vestito e poi spogliato della grazia santificante
(non però per sempre): ma il bambino che nasce da Adamo non  fu  mai vestito, e però non fu mai spogliato da Dio. Rispetto
bambino che nasce da Adamo non fu mai vestito, e però non  fu  mai spogliato da Dio. Rispetto poi ad Adamo egli fu
non fu mai spogliato da Dio. Rispetto poi ad Adamo egli  fu  spogliato della grazia santificante a cagione del suo
la grazia non poteva essere il peccato di Adamo che ne  fu  la giusta causa, ma solo la pena e la conseguenza del
di specie. [...OMISSIS...] Ma rispondono, se il bambino non  fu  spogliato di fatto, fu spogliato di diritto, perchè aveva
Ma rispondono, se il bambino non fu spogliato di fatto,  fu  spogliato di diritto, perchè aveva diritto alla grazia. Ma
di Cristo ai credenti. Ma ai bambini che nascono non  fu  fatta alcuna promessa: essi non conoscono quando nascono,
degli autori a cui noi rispondiamo) (3), unicamente perchè  fu  un effetto della libera trasgressione di Adamo? E` dunque a
di Adamo? E` dunque a considerarsi che quella proposizione  fu  condannata in Baio, perchè questo Dottore parlava dell'
alla natura umana, e che medesimamente in virtù di esso gli  fu  tolta, ed essendogli tolto ciò che gli era dovuto, questo
alla ragione: [...OMISSIS...] . 61. Questa distinzione  fu  sconosciuta o trascurata non meno dai Pelagiani che dai
della medesima. - Si risponde allo stesso modo, che Iddio  fu  l' autore della natura umana, buona e perfetta, e
la guastò nella sua parte accidentale e mutabile; che Iddio  fu  l' autore della natura umana in Adamo innocente; che uscì
Giovanni, ma Evangelo di G. C. secondo Giovanni, perocchè  fu  Gesù Cristo quegli che apportò agli uomini il buon annunzio
del Signore, ovvero [...OMISSIS...] dono di Dio )  fu  figliuolo di Zebedeo e di Salome da Betsaida «(Matth.,
ma può dirsi che tutto ciò che espressero gli Evangelisti  fu  detto da Cristo fino al valore d' un apice e d' un jota. -
di questo mondo creato, perchè quell' atto si dice che  fu  fatto nel principio del tempo, piuttosto che in qualsiasi
che quell' unico e semplicissimo atto col quale il mondo  fu  creato risponde e, per così dire, si combacia non solo col
«(VIII, 23 7 31) »: « « Fui ordinata ab eterno » » (quando  fu  generato il Verbo, fu ordinato il mondo; l' ordine al Verbo
« Fui ordinata ab eterno » » (quando fu generato il Verbo,  fu  ordinato il mondo; l' ordine al Verbo è essenziale, al
della divina sussistenza, e però dell' intera Trinità,  fu  quella che determinò quali speciali limitazioni dovesse
ente finito ch' ella voleva creare; questa determinazione  fu  ella fatta a pieno arbitrio senza alcuna ragione? ». La
poteva sussistere, salvi quegli attributi; 2 Che Iddio  fu  mosso a creare dall' amore che essenzialmente porta a se
essenzialmente porta a se stesso, e quindi che la creazione  fu  fisicamente libera, benchè moralmente necessaria (2); 3 Che
non è diverso in Dio dall' atto della creazione col quale  fu  distinto e specificato, rimanendo indistinti nella
l' infinito; 5 Finalmente che questo tipo istesso non  fu  trovato da Dio per via d' alcun discorso, ma gli fu sempre
non fu trovato da Dio per via d' alcun discorso, ma gli  fu  sempre presente ed appartiene al Verbo divino. Queste due
per Iddio, cioè per conoscerlo ed amarlo. Il mondo dunque  fu  fatto perchè Iddio si rendesse manifesto alle intelligenze
creato coll' increato e divino, così completandolo. Il che  fu  preso da Niccolò Malebranche come un vedere le cose in Dio,
il Verbo salendo al principio di tutta quella sapienza che  fu  data agli uomini da Gesù Cristo, e così ponesse la prima
Verbo, la quale non s' ha se non per quella percezione che  fu  data agli uomini quando il Verbo personalmente prese carne
La differenza fra il lume naturale e il lume soprannaturale  fu  da noi collocata in questo che il lume naturale è
et illae sunt quae testimonium perhibent de me (1) ». E  fu  soltanto dopo la gloriosa sua risurrezione che a' suoi
in Cristo lo stesso Verbo del Padre, il quale annunzio  fu  riserbato specialmente all' ultimo degli Evangelisti, al
prima istituzione significa vicinanza di luogo, dalla quale  fu  poscia trasportata a indicare vicinanza o relazione intima
del versetto di S. Giovanni, « « e senz' esso nè pur una  fu  fatta di quelle che furono fatte » », tagliano affatto una
le cose furono fatte pel Verbo, eccetto il Verbo stesso che  fu  fatto dal Padre. Poichè, se si ripone il Verbo fra le cose
che dice l' Evangelista che nè pur una delle cose fatte  fu  fatta senza il Verbo (1). Oltrediciò, se il Verbo era già
il Verbo era già in principio appresso il Padre, dunque non  fu  fatto, perocchè quello che è non ha bisogno di esser fatto.
dal Verbo, pel quale furon fatte tutte le cose; errore che  fu  in appresso de' Macedoniani che professavano lo Spirito
sine , o extra com' altri interpretano, dimostra che non  fu  solo a creare, ma col Padre, « apud Deum », come hanno
quod factum est »; contuttociò non è men vero quello che  fu  osservato da altri, essere consuetudine degli Ebrei, si può
le divine, un valore novello. La particella per adunque  fu  istituita a significare o piuttosto indicare il mezzo ad un
dire egualmente: « Iddio fece il mondo », ovvero « il mondo  fu  fatto da Dio o per Dio », cioè per mezzo di Dio causa
a tutte tre le persone, potendosi dire: « il mondo  fu  fatto pel Verbo », egualmente che pel Padre, o per lo
della causa, come a ragion d' esempio: « Questo scanno  fu  fatto per l' ascia e la sega del falegname; questa statua
fatto per l' ascia e la sega del falegname; questa statua  fu  scolpita per lo scalpello del tale autore », di maniera che
principio, con un pronunciamento di Dio come intelligenza,  fu  egualmente generato il Verbo, e furono creati gli enti
dell' Universo sia stata fatta nel Verbo è una verità che  fu  annunziata in un modo iniziale e negativo fino al
Il Verbo, secondo l' interpretazione di molti Padri,  fu  annunciato come principio delle cose già nelle prime parole
Nelle antiche carte non è solo accennato che ogni cosa  fu  fatta nel Verbo, ma altresì pel Verbo. Già Mosè, lo storico
sua parola: « « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la luce  fu  fatta »(1) », e così parimenti in tutte l' opere delle sei
i precedenti cieli visibili. Onde S. Paolo disse che  fu  rapito al terzo cielo, che è l' ordine delle cose
indi lasciando i cieli angelici, s' estende a narrare come  fu  ordinata la terra, cioè l' universo dell' uomo, dove
formata è maggior proprietà di parlare il dire che  fu  fatta pel Verbo, come lo scultore fa la statua pel suo
ma che nelle parole che soggiunse: « « e senza di lui non  fu  fatta nè pure una cosa » », secondo la forza della parola
sè, distingue le appartenenze del Verbo dal Verbo stesso,  fu  fatta quest' obbiezione: L' oggetto informante lo spirito
« il Verbo della vita » » in queste parole: « « Quello che  fu  dal cominciamento, quello che noi udimmo, che noi vedemmo
e tre le persone divine, onde S. Paolo dice: « « colui che  fu  fatto da Dio a noi sapienza »(6) », attribuendo al Padre la
nella faccia di lui lo spiracolo della vita, e l' uomo  fu  fatto in anima vivente (1) » », conviene intendere per
luce e che è nel Verbo. E però è da dire, che il primo uomo  fu  costituito non già nel solo ordine naturale, al quale nulla
ideale dato da intuire allo spirito; ma ben anco che  fu  costituito nell' ordine soprannaturale, al che si esige che
sia reale, e quindi abbia in sè vita: onde al primo uomo  fu  fatta una cotale comunicazione dello stesso Verbo di Dio. E
Verbo di Dio. E questo dichiara meglio in che modo l' uomo  fu  creato a imagine e similitudine di Dio secondo quelle
(2) » ». La quale imagine e similitudine di Dio, a cui  fu  fatto l' uomo, si vede primieramente in questo, che anche
che si riferisce altresì quello che già nelle antiche carte  fu  scritto della Sapienza, che « « ella è un vapore della
quale è luce, o vita lucente per se stessa. L' uomo adunque  fu  istituito ad imagine di Dio, cioè colla percezione del
in quella maniera che spiegheremo in appresso, e quindi  fu  collocato in uno stato soprannaturale, dotato della divina
della grazia, di modo che non l' idea mera dell' essere  fu  loro comunicata, ma altresì una incipiente visione del
dice S. Paolo a que' di Efeso, e vestite l' uomo nuovo che  fu  creato secondo Dio nella giustizia e nella santità della
unicamente dell' uomo nuovo formato da Cristo, che  fu  una cotal creazione, senza ricorrere all' esempio di Adamo;
un corpo spirituale, siccome è scritto: Il primo uomo Adamo  fu  fatto in anima vivente (1), il novissimo Adamo in ispirito
», le quali dal sacro storico sono dette di Adamo quando  fu  creato innocente, di conseguente prima d' aver peccato.
da Cristo sopra quelli che ebbe ricevuto Adamo quando  fu  creato. E questa sopraeccellenza dell' uomo in Cristo
», [...OMISSIS...] . Onde viene a dire che il primo Adamo  fu  semplice uomo, ma il secondo Adamo fu Dio, fu il Verbo
che il primo Adamo fu semplice uomo, ma il secondo Adamo  fu  Dio, fu il Verbo divino, proveniente non dalla terra, ma
primo Adamo fu semplice uomo, ma il secondo Adamo fu Dio,  fu  il Verbo divino, proveniente non dalla terra, ma dal cielo
proveniente non dalla terra, ma dal cielo sede di Dio;  fu  il Signore, [...OMISSIS...] , di tutte le cose ed anco
in grazia come quello che è l' autore della grazia (4) e  fu  unto dal Padre (come uomo) e mandato nel mondo (come Dio)
. Nelle quali parole da una parte è detto che l' uomo  fu  fatto ad imagine di Dio, dall' altra non gli è assegnato
delle principali differenze fra la condizione in cui da Dio  fu  posto Adamo, e la condizione del Cristiano, si è che in
pel peccato, l' essersi reso l' uomo inetto al fine per cui  fu  creato. Da questo principio muove S. Paolo nella sua
poscia rifondersi in altri individui. Onde quella che peccò  fu  la natura umana in Adamo; per la qual cosa il peccato
e divina di trasformare gli uomini in altrettante divinità.  Fu  probabilmente ingannato dalla grandezza della natura
della vita intellettuale nuda separata dalla morale,  fu  pure espresso da S. Paolo così a que' di Corinto:
beatitudine della povertà proclamata da Cristo, alla quale  fu  promesso il regno de' Cieli (1); sente ancora quell' altra
che avevano già predetto gli antichi profeti (2). Il che  fu  l' eterno gran disegno di Dio, pel quale anche permise la
mundi hujus, et in me non habet quidquam (5) ». Maria SS  fu  certamente immune da ogni invasione del diavolo per grazia
della morte [...OMISSIS...] . Della morte poi dell' uomo  fu  occasione il diavolo, il quale aveva tolto a correre una
diabolico, soggetta alla morte. L' uomo naturale adunque  fu  reso inutile: condannato alla morte, posseduto dal diavolo,
di Spirito Santo il Verbo, e così l' uomo che ne nacque  fu  non solo uomo ma Dio ad un tempo. Quest' uomo aveva la
quale nel bene morale primieramente consiste. Questa dunque  fu  l' opera commessa dal Padre al Figliuolo mandato da lui nel
mandato da lui nel mondo; questa volontà del Padre  fu  l' unica e costante regola della condotta di Cristo:
lo spontaneo sacrificio della vita. Onde la morte di Cristo  fu  al tutto spontanea ed effetto d' amore: ma, perchè questa
abbandonato nelle mani degli uomini peccatori (3), egli  fu  crocifisso in odio della verità e della giustizia che
ed il Padre suo, permise appunto che avvenisse. Ora, qual  fu  l' eterno disegno, l' ineffabile mistero che si racchiudeva
croce. E se mandò l' angelo a refocillarlo nell' orto,  fu  unicamente acciocchè non morisse nella tristezza e nell'
e compenso del patimento sofferto e non meritato; e questo  fu  il lasciargli podestà non solo di risorgere egli stesso
della morte di Cristo, dalla quale risorse glorioso,  fu  accettevole ed efficace per sempre a rimettere i peccati e
là appunto dov' egli è (non dice dove sarà, perchè Cristo  fu  sempre appresso Dio, non solo come Verbo, ma ben anco, in
di Cristo la nostra giustificazione; giacchè, se questa  fu  meritata dalla Passione di Cristo, fu però attuata e
giacchè, se questa fu meritata dalla Passione di Cristo,  fu  però attuata e compiuta mediante la risurrezione; per la
bui (2) de' poeti, e il loro ferreo ed eterno sonno. Questa  fu  una delle cause per le quali alcuni filosofi, che non
altri negarono l' immortalità dell' anima: e il loro errore  fu  di crederla annullata o disciolta, non distinguendo fra
l' anima di Cristo, e che perciò la persona di Cristo non  fu  soggetta alla morte, perchè quella persona era il Verbo.
che a suo tempo sarebbesi sviluppata e manifestata, il che  fu  nella resurrezione; e 4 Finalmente la vita gloriosa dopo la
altro albero della vita, assai migliore del primo, e questo  fu  Gesù Cristo; e il cibo eucaristico, la vita di Cristo
cibo noi possiamo acconciamente chiamarlo frutto, perchè  fu  impetrato da Cristo appresso il Padre e meritato colla sua
sua reverentia (3). » Ora dalla morte naturale Cristo non  fu  immune, non fu esaudito; e, quantunque ne sia poscia stato
(3). » Ora dalla morte naturale Cristo non fu immune, non  fu  esaudito; e, quantunque ne sia poscia stato campato colla
ordine naturale, qual è l' eucaristica; in tal caso egli  fu  esaudito, perchè non fu mai senza qualche maniera di vita.
è l' eucaristica; in tal caso egli fu esaudito, perchè non  fu  mai senza qualche maniera di vita. E` anche da osservarsi
terra perchè composto del sangue della Vergine, e però  fu  potuto abbandonare alla morte: ma il corpo eucaristico ha
il titolo, con cui sono morti, di un diritto ad rem, che  fu  poscia effettuato da Cristo, quando diede loro il possesso
vita. Conviene riflettere che il concetto del sacrificio  fu  sempre eguale dal principio del mondo, nè fu solo
del sacrificio fu sempre eguale dal principio del mondo, nè  fu  solo conservato presso gli Ebrei, ma presso tutte le genti.
Questo concetto costantissimo presso tutte le nazioni, non  fu  effettuato in antico se non simbolicamente; ma Cristo
potessero altresì partecipare gli uomini, e questo alimento  fu  il pane ed il vino divenuti sua carne e suo sangue. E se
dell' Uomo », quasi volendo dire: Il figliuol dell' uomo  fu  corrotto dal peccato per insidia del diavolo: ora, a scorno
intatto il secondo, giacchè l' albero della vita non  fu  potuto profanare nè dal demonio nè dall' uomo. Al frutto
della risurrezione del Signor nostro, colla quale gli  fu  dato il diritto di distribuire agli uomini la vita
Sanctorum . Onde, quando morì Gesù Cristo, questo velo  fu  scisso, perchè, entrato una volta in esso Sancta Sanctorum
è l' ajuto e il conforto del cibo eucaristico, del quale  fu  simbolo il pane e l' acqua recato dall' angelo al profeta
e la nostra vita occulta si manifesta: ingresso che ci  fu  aperto col sangue di Cristo, e del quale la carne mortale
d' un individuo, e il supremo principio operativo in Cristo  fu  il Verbo. La persona divina adunque del Verbo, come a me
(3). » Nel qual luogo dicendosi che il mistero di Cristo  fu  manifestato ai Santi, e non dicendosi a tutti quelli cui fu
fu manifestato ai Santi, e non dicendosi a tutti quelli cui  fu  predicato, ben s' intende che l' Apostolo parla d' una
sia da credere che nell' umanità di Cristo la volontà umana  fu  talmente rapita dallo Spirito Santo ad aderire all' Essere
». Un' altra obbiezione si cava dalla Psicologia. In questa  fu  da noi detto che se due principii senzienti avessero lo
corpo naturale, come abbiamo di sopra accennato, e per cui  fu  esaudito, come dice S. Paolo, quando pregò d' essere
dalla morte: onde l' Eucaristia si chiama pane vivo, e non  fu  giammai pane morto come fu morto il suo corpo naturale. E
si chiama pane vivo, e non fu giammai pane morto come  fu  morto il suo corpo naturale. E il pane ed il sangue
corporale, come lo Spirito di Cristo procede da Cristo,  fu  quella che Gesù Cristo domandò al Padre nella sublime
della loro virtù a tutte le parti dell' uomo, di che  fu  figura la maniera usata da Eliseo a risuscitare il figlio
suo cammino. E gli ostacoli furono rovesciati: la libertà  fu  conquistata: durò per anni in molti paesi: in alcuni ancora
diritti si trovarono in urto con quelli degli altri,  fu  guerra: guerra non di sangue, ma d'oro e di insidie: guerra
imperfezione di pensare il fine della società civile non  fu  mai pienamente definito e precisato nei suoi confini: si
in quanto egli tiene una relazione alla società civile  fu  da noi applicata la denominazione di diritto extrasociale .
officŒ di quelli che presiedettero alle società civili  fu  di essere giudici: di che in tutte le società civili si
aristocratiche v' ebbero in Europa dopo che ella  fu  illuminata dal cristianesimo, e le ultime furono quelle che
quella almeno che abbia avuto un grande effetto popolare,  fu  la francese; le resistenze dei Borboni l' occasionarono. Ma
perchè la soluzione di questo problema difficilissima  fu  eseguita secondo la misura della scienza popolare e però
di tutti i suoi atti: la responsabilità di questo giudizio  fu  pel maggior numero de' suoi atti abbandonata puramente alla
dalla costituzione, e vuol sapersi se di quel diritto  fu  abusato, tocca al Tribunale politico decidere perchè questa
e del diritto che dee premettersi volendo rilevare se vi  fu  il caso d' abuso. Del pari la censura di tutti gli atti del
e di determinare la legge costituzionale per sapere se  fu  violata dal governo in se stessa o nelle sue conseguenze.
la teoria della medesima. Questa teoria per tanto non  fu  mai chiaramente veduta e stabilita, nè mai si cercò di
questo dovere, secondo che ciascuno se ne sentì penetrato,  fu  più virtuoso, o meno dominato dall' avarizia. Ma nessuno,
dei meno ai più: ed in fatti l' infallibilità del popolo  fu  proclamata nello stesso tempo che si vide disporre col
fatta, e sopra cui si rivolge la presente discussione, non  fu  già detto solo, che ciascuna specie di diritti dovesse
e in tal modo formerebbe quella associazione che testè  fu  proposta fra i proprietarŒ e che, sebbene meno utile dell'
con ciascuna a parte; e primieramente colla prima, che  fu  quella che occupò la quinta sessione dell' assemblea. La
libertà. Richiameranno adunque la vita, dopo che a loro  fu  tolta? aspetteranno le figliuole che sia tolto loro l'
alla classe dei mercenarŒ. In conseguenza di quanto  fu  discusso nella sessione precedente l' assemblea addottò un
molto sopra un tale principio, e il rese così evidente che  fu  generalmente approvato. Una delle ragioni radicali proposte
esaurito tutti gli onesti mezzi, e rimasto quel solo. Vi  fu  chi declamò contro la durezza dei proprietarŒ nel solo
società civile i mercenarŒ, e l' articolo che essa propose  fu  il seguente: « I mercenarŒ che possono provare di
la produzione, la rende più celere e meno costosa. Egli  fu  questo effetto della divisione del lavoro, che venendo vie
tessitura, ed altre alla facitura delle vestimenta. Egli  fu  in tal modo che si moltiplicarono i mercenarŒ: fu in tal
Egli fu in tal modo che si moltiplicarono i mercenarŒ:  fu  in tal modo che una famiglia si rendette dipendente dall'
così forte ed evidente che è difficile il conoscere che  fu  introdotta nell' umanità, e di cui non porta in sè medesima
ed aumenta, come avrà una rappresentazione stabile? Non  fu  parlato di una rappresentazione stabile, rispose la
per allora che se ne farà di proposito trattazione. Ciò che  fu  detto, e che fu fin qui accordato dalla Assemblea, diede la
ne farà di proposito trattazione. Ciò che fu detto, e che  fu  fin qui accordato dalla Assemblea, diede la via alla
l' amministrazione della società civile. Il principio  fu  enunciato così: « Il potere amministrativo debbe esser
nelle imaginarie regioni di un' aerea speculazione. Egli  fu  a costoro, i quali coi loro discorsi indisponevano gli
esaminato da una Giunta apposita e dall' Assemblea stessa,  fu  finalmente ammesso. L' articolo delle elezioni per la
morali, tutti gli uomini giunti all' uso di ragione. Questa  fu  l' idea generale seguita dalla Commissione, e suggerita
natura del detto Tribunale. Ma nel tradurla in una legge  fu  cauta di non obbliare le relazioni naturali, che legavano
dalla Commissione sugli elettori del Tribunale politico  fu  distinta negli articoli o paragrafi seguenti: 1 I voti sono
i capi di famiglia coll' obbligarli a dare il voto. Ognuno,  fu  detto, debbe poter rinunziare quand' egli voglia al proprio
intendere per capo di famiglia; e dopo varie proposte  fu  convenuto, di estendere la definizione del capo di famiglia
al volere del marito. D' altro lato i genitori, come  fu  già osservato, hanno sopra i loro figli un diritto, non già
pel mantenimento d' un uomo. La proposta dichiarazione  fu  ammessa ad unanimità. » Gli elettori stabiliti dalla
dall' idea generale della società civile regolare,  fu  da noi anticipata e descritta nel Libro Primo di quest'
equità. Il primo lavoro adunque del Tribunale politico si  fu  di preparare la via alla formazione dell' Amministrazione
un tal piano in tale esecuzione pratica quale da noi  fu  descritta. Ciò che nell' ultima Assemblea rimane privo di
in cui le Assemblee inferiori si dovessero convocare, e  fu  adottata sopra di ciò la legge seguente: 1 L' Assemblea
abdicavano il potere di giudicare da per se stessi. »1) »  Fu  questa l' opera della Religione divina. Ed il principio che
questa Religione per operare un tanto mutamento di cose  fu  quella massima: « « Per me regnano i re: »2) » la massima
società cristiana tende a tanta perfezione. Il primo passo  fu  quello di rendere possibile la Monarchia fondandola sulla
come sta la cosa nel fatto; e si potrà conoscere che così  fu  sempre, e che sarebbe contro la natura delle cose supporre
si distingua in che consista questa tendenza, la quale  fu  occasione fino dal nascere della Chiesa delle calunnie che
Tutto ciò a cui si sono potuti elevare i romani si  fu  di staccare l' elemento intellettuale dall' elemento
che fu, per adorarlo come l' ottimo, ma a rilevare ciò che  fu  per conoscere l' umana natura, gli umani bisogni, e quelle
»1) » La division che fece Romolo del popolo romano  fu  un' istituzione famigliare; poichè essa ebbe riguardo alle
cioè gli Albani, i Sabini, e gli Stranieri. Ciascuna tribù  fu  divisa pure in dieci curie, e ciascuna curia ebbe la sua
e che diede delle instituzioni in armonia colla medesima  fu  Servio Tullio, institutore della divisione del popolo
secondo i gradi della ricchezza. Il censo sotto di lui non  fu  solamente la numerazione del popolo: fu ancora l' estimo
sotto di lui non fu solamente la numerazione del popolo:  fu  ancora l' estimo delle sostanze di ciaschedun cittadino. La
un nuovo potere politico che tantosto comparve. Nel 1301  fu  ammesso per la prima volta agli stati generali della
due ordini. In tal modo si formò la costituzione francese:  fu  la proprietà che determinò il governo per una forza della
nuova distribuzione della proprietà in un modo giusto, qual  fu  quello della francazione delle città appartenenti ai dominŒ
L' antica legge dell' equilibrio della proprietà col potere  fu  disconosciuta: la distinzione dei tre stati, che era l'
dei loro antenati, e l' espressione della detta legge,  fu  tolta: i principŒ furono sostituiti alle cose; e il terzo
le assalì di fatto, dall' istante che il maggior potere  fu  dato in mano di quelli, che non erano proporzionati
che non erano proporzionati proprietarŒ, dall' istante che  fu  introdotta la teoria della rappresentazione personale. Il
naturale della debolezza a cui s' erano ridotti; non  fu  difficile spogliare i ricchi indeboliti, spaventati,
che la forma di governo stabilita in Firenze nel 12.2  fu  interamente mercantile, giacchè i sei Priori delle Arti
caso veggiamo avvenire in Siena. [...OMISSIS...] Qual  fu  l' effetto di questa forma di governo nella quale non
libera: il primo passo che fece questa popolazione  fu  di diventar proprietaria: il secondo passo fu di
popolazione fu di diventar proprietaria: il secondo passo  fu  di presentarsi agli antichi padroni, pretendendo di avere
» dice Arturo Joung, «che ebbe luogo negli antichi tempi,  fu  una rappresentazione di proprietà non mai di persone »1) »
che come un peccato dell' umana perversità. Il suo partito  fu  generoso, perchè rimise dei diritti proprŒ, perchè la
dello stato riuscisse più solida: il suo partito  fu  anche avveduto, poichè è regola certissima di prudenza di
sulla medesima, vie più si confermò. Il Sig. Raynal  fu  spettatore delle conseguenze funeste della rivoluzione
frutto dei principii ch' egli stesso avea pubblicati, e ne  fu  inorridito, manifestando il suo orrore colla Lettera che
argomento si accampa un sofisma pernicioso di Rousseau che  fu  poi messo in bocca dal Sismondi alla parte dei mercatanti
dimostra lo stesso fatto che il principato assoluto. Questa  fu  la prima cosa di cui Dio ammonì gli Ebrei, quand' essi
questa la costituzione da preferirsi. In tutta l' Europa vi  fu  un tempo in cui il Monarca si unì per sostenersi col terzo
tempo fronte alla nobiltà. In Italia dove il sovrano potere  fu  ben presto annullato, non cessò la pugna tra la nobiltà e
stata di quest' ultima la vittoria, la forza italiana  fu  divisa in minute parti, mediante il democratismo, e quasi
mediante il democratismo, e quasi ridotta in polvere,  fu  dissipata con essa la nazione. La storia politica delle
dei Carolingi non possedeva più nulla in proprio; e questa  fu  la ragione, perchè egli non potè più sostenere la sua
il capo della Milizia; ma la mutazione della seconda stirpe  fu  operata dalla prevalenza della proprietà. Ugo Capeto era
eleggersi un capo, nol volevano mai troppo ricco, e questa  fu  la ragione per cui dopo il grande interregno si
e non sulla realtà. Per altro la finzione di cui parlo  fu  universale di tutta Europa: e sembrerebbe a dir vero strano
conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però non vi  fu  introdotto in questo modo, ma mediante un' istituzione
ed il potere. E questa debilezza del potere sovrano  fu  realmente sentita: ed è appunto ciò che ha fatto ritrovare
sì dagli inimici esterni che dagli interni. Poiché non  fu  già introdotto il feudalismo in tutte le nazioni d' Europa
d' Europa per la stessa causa della conquista, ma in alcune  fu  introdotto come una instituzione atta a rendere forte la
intimamente legati col principe. Un simile espediente  fu  suggerito alle nazioni conquistatrici dalla stessa natura
che finora vi ha fatto trionfare di tutti gli ostacoli,  fu  il seguire con unanimità il vostro comandante, e
tolse per dir così dalle mani del re la nobiltà: altri non  fu  più tenuto a seguire il re alla guerra se non quanto questa
gelosia farebbe versare tutto quel sangue che pur rimaneva.  Fu  fatta questa legge che la nobiltà non verrebbe astretta a
invasione. »2) » Si rileva da Nitardo che questo trattato  fu  fatto dalla nobiltà. Fino dunque che il principe poteva
Carlo Martello, seguendo la conghiettura dell' Abate Mably,  fu  il primo che invece di darli a tempo come per innanzi,
con un figliuolo, questi pure le godesse a vita. Ciò  fu  un primo passo dei feudi ereditarŒ in perpetuo. Il secondo
passo dei feudi ereditarŒ in perpetuo. Il secondo passo  fu  quello di rendere i feudi ereditarŒ in linea retta
ereditarŒ anche in linea collaterale: il quarto finalmente  fu  quello di renderli ereditarŒ anche in linea femminile.
Ma se questa legislazione era di mere parole,  fu  ella men dannosa allo stato? non bastò essa per dar il modo
che avvenne della Carta data da Enrico I? « « Questa Carta  fu  rotta per gradi, e le precedenti oppressioni furono
qualche modificazione, da Enrico III suo figlio. »1) » E  fu  l' essersi i re d' Inghilterra e quei di Francia appigliati
poichè la proprietà ancora non vi è, o se vi è non  fu  ancora divisa in parti molto diseguali, o finalmente non ha
non alla Amministrazione stessa presa in astratto. Poichè  fu  sempre impossibile agli uomini lo spogliarsi di ogni idea
e rinforzarsi nelle menti degli uomini; perciò egli  fu  impossibile, che le nazioni specialmente cristiane
spargere queste opinioni di ingiustizia e d' usurpamenti,  fu  l' arma dei facinorosi onde sollevarono i popoli contro i
non è che un ramo del potere supremo, il quale per innanzi  fu  solito di trovarsi unito in un solo corpo esercitante i due
imperfezione di pensare il fine della società civile non  fu  mai pienamente definito e precisato nei suoi confini: si
in quanto egli tiene una relazione alla società civile  fu  da noi applicata la denominazione di diritto extrasociale .
officŒ di quelli che presiedettero alle società civili  fu  di essere giudici: di che in tutte le società civili si
aristocratiche v' ebbero in Europa dopo che ella  fu  illuminata dal cristianesimo, e le ultime furono quelle che
quella almeno che abbia avuto un grande effetto popolare,  fu  la francese; le resistenze dei Borboni l' occasionarono. Ma
perchè la soluzione di questo problema difficilissima  fu  eseguita secondo la misura della scienza popolare e però
di tutti i suoi atti: la responsabilità di questo giudizio  fu  pel maggior numero de' suoi atti abbandonata puramente alla
dalla costituzione, e vuol sapersi se di quel diritto  fu  abusato, tocca al Tribunale politico decidere perchè questa
e del diritto che dee premettersi volendo rilevare se vi  fu  il caso d' abuso. Del pari la censura di tutti gli atti del
e di determinare la legge costituzionale per sapere se  fu  violata dal governo in se stessa o nelle sue conseguenze.
la teoria della medesima. Questa teoria per tanto non  fu  mai chiaramente veduta e stabilita, nè mai si cercò di
questo dovere, secondo che ciascuno se ne sentì penetrato,  fu  più virtuoso, o meno dominato dall' avarizia. Ma nessuno,
dei meno ai più: ed in fatti l' infallibilità del popolo  fu  proclamata nello stesso tempo che si vide disporre col
fatta, e sopra cui si rivolge la presente discussione, non  fu  già detto solo, che ciascuna specie di diritti dovesse
e in tal modo formerebbe quella associazione che testè  fu  proposta fra i proprietarŒ e che, sebbene meno utile dell'
con ciascuna a parte; e primieramente colla prima, che  fu  quella che occupò la quinta sessione dell' assemblea. La
libertà. Richiameranno adunque la vita, dopo che a loro  fu  tolta? aspetteranno le figliuole che sia tolto loro l'
alla classe dei mercenarŒ. In conseguenza di quanto  fu  discusso nella sessione precedente l' assemblea addottò un
molto sopra un tale principio, e il rese così evidente che  fu  generalmente approvato. Una delle ragioni radicali proposte
esaurito tutti gli onesti mezzi, e rimasto quel solo. Vi  fu  chi declamò contro la durezza dei proprietarŒ nel solo
società civile i mercenarŒ, e l' articolo che essa propose  fu  il seguente: « I mercenarŒ che possono provare di
la produzione, la rende più celere e meno costosa. Egli  fu  questo effetto della divisione del lavoro, che venendo vie
tessitura, ed altre alla facitura delle vestimenta. Egli  fu  in tal modo che si moltiplicarono i mercenarŒ: fu in tal
Egli fu in tal modo che si moltiplicarono i mercenarŒ:  fu  in tal modo che una famiglia si rendette dipendente dall'
così forte ed evidente che è difficile il conoscere che  fu  introdotta nell' umanità, e di cui non porta in sè medesima
ed aumenta, come avrà una rappresentazione stabile? Non  fu  parlato di una rappresentazione stabile, rispose la
per allora che se ne farà di proposito trattazione. Ciò che  fu  detto, e che fu fin qui accordato dalla Assemblea, diede la
ne farà di proposito trattazione. Ciò che fu detto, e che  fu  fin qui accordato dalla Assemblea, diede la via alla
l' amministrazione della società civile. Il principio  fu  enunciato così: « Il potere amministrativo debbe esser
nelle imaginarie regioni di un' aerea speculazione. Egli  fu  a costoro, i quali coi loro discorsi indisponevano gli
esaminato da una Giunta apposita e dall' Assemblea stessa,  fu  finalmente ammesso. L' articolo delle elezioni per la
morali, tutti gli uomini giunti all' uso di ragione. Questa  fu  l' idea generale seguita dalla Commissione, e suggerita
natura del detto Tribunale. Ma nel tradurla in una legge  fu  cauta di non obbliare le relazioni naturali, che legavano
dalla Commissione sugli elettori del Tribunale politico  fu  distinta negli articoli o paragrafi seguenti: 1 I voti sono
i capi di famiglia coll' obbligarli a dare il voto. Ognuno,  fu  detto, debbe poter rinunziare quand' egli voglia al proprio
intendere per capo di famiglia; e dopo varie proposte  fu  convenuto, di estendere la definizione del capo di famiglia
al volere del marito. D' altro lato i genitori, come  fu  già osservato, hanno sopra i loro figli un diritto, non già
pel mantenimento d' un uomo. La proposta dichiarazione  fu  ammessa ad unanimità. » Gli elettori stabiliti dalla
dall' idea generale della società civile regolare,  fu  da noi anticipata e descritta nel Libro Primo di quest'
equità. Il primo lavoro adunque del Tribunale politico si  fu  di preparare la via alla formazione dell' Amministrazione
un tal piano in tale esecuzione pratica quale da noi  fu  descritta. Ciò che nell' ultima Assemblea rimane privo di
in cui le Assemblee inferiori si dovessero convocare, e  fu  adottata sopra di ciò la legge seguente: 1 L' Assemblea
abdicavano il potere di giudicare da per se stessi. »1) »  Fu  questa l' opera della Religione divina. Ed il principio che
questa Religione per operare un tanto mutamento di cose  fu  quella massima: « « Per me regnano i re: »2) » la massima
società cristiana tende a tanta perfezione. Il primo passo  fu  quello di rendere possibile la Monarchia fondandola sulla
come sta la cosa nel fatto; e si potrà conoscere che così  fu  sempre, e che sarebbe contro la natura delle cose supporre
si distingua in che consista questa tendenza, la quale  fu  occasione fino dal nascere della Chiesa delle calunnie che
Tutto ciò a cui si sono potuti elevare i romani si  fu  di staccare l' elemento intellettuale dall' elemento
che fu, per adorarlo come l' ottimo, ma a rilevare ciò che  fu  per conoscere l' umana natura, gli umani bisogni, e quelle
»1) » La division che fece Romolo del popolo romano  fu  un' istituzione famigliare; poichè essa ebbe riguardo alle
cioè gli Albani, i Sabini, e gli Stranieri. Ciascuna tribù  fu  divisa pure in dieci curie, e ciascuna curia ebbe la sua
e che diede delle instituzioni in armonia colla medesima  fu  Servio Tullio, institutore della divisione del popolo
secondo i gradi della ricchezza. Il censo sotto di lui non  fu  solamente la numerazione del popolo: fu ancora l' estimo
sotto di lui non fu solamente la numerazione del popolo:  fu  ancora l' estimo delle sostanze di ciaschedun cittadino. La
un nuovo potere politico che tantosto comparve. Nel 1301  fu  ammesso per la prima volta agli stati generali della
due ordini. In tal modo si formò la costituzione francese:  fu  la proprietà che determinò il governo per una forza della
nuova distribuzione della proprietà in un modo giusto, qual  fu  quello della francazione delle città appartenenti ai dominŒ
L' antica legge dell' equilibrio della proprietà col potere  fu  disconosciuta: la distinzione dei tre stati, che era l'
dei loro antenati, e l' espressione della detta legge,  fu  tolta: i principŒ furono sostituiti alle cose; e il terzo
le assalì di fatto, dall' istante che il maggior potere  fu  dato in mano di quelli, che non erano proporzionati
che non erano proporzionati proprietarŒ, dall' istante che  fu  introdotta la teoria della rappresentazione personale. Il
naturale della debolezza a cui s' erano ridotti; non  fu  difficile spogliare i ricchi indeboliti, spaventati,
che la forma di governo stabilita in Firenze nel 12.2  fu  interamente mercantile, giacchè i sei Priori delle Arti
caso veggiamo avvenire in Siena. [...OMISSIS...] Qual  fu  l' effetto di questa forma di governo nella quale non
libera: il primo passo che fece questa popolazione  fu  di diventar proprietaria: il secondo passo fu di
popolazione fu di diventar proprietaria: il secondo passo  fu  di presentarsi agli antichi padroni, pretendendo di avere
» dice Arturo Joung, «che ebbe luogo negli antichi tempi,  fu  una rappresentazione di proprietà non mai di persone »1) »
che come un peccato dell' umana perversità. Il suo partito  fu  generoso, perchè rimise dei diritti proprŒ, perchè la
dello stato riuscisse più solida: il suo partito  fu  anche avveduto, poichè è regola certissima di prudenza di
sulla medesima, vie più si confermò. Il Sig. Raynal  fu  spettatore delle conseguenze funeste della rivoluzione
frutto dei principii ch' egli stesso avea pubblicati, e ne  fu  inorridito, manifestando il suo orrore colla Lettera che
argomento si accampa un sofisma pernicioso di Rousseau che  fu  poi messo in bocca dal Sismondi alla parte dei mercatanti
dimostra lo stesso fatto che il principato assoluto. Questa  fu  la prima cosa di cui Dio ammonì gli Ebrei, quand' essi
questa la costituzione da preferirsi. In tutta l' Europa vi  fu  un tempo in cui il Monarca si unì per sostenersi col terzo
tempo fronte alla nobiltà. In Italia dove il sovrano potere  fu  ben presto annullato, non cessò la pugna tra la nobiltà e
stata di quest' ultima la vittoria, la forza italiana  fu  divisa in minute parti, mediante il democratismo, e quasi
mediante il democratismo, e quasi ridotta in polvere,  fu  dissipata con essa la nazione. La storia politica delle
dei Carolingi non possedeva più nulla in proprio; e questa  fu  la ragione, perchè egli non potè più sostenere la sua
il capo della Milizia; ma la mutazione della seconda stirpe  fu  operata dalla prevalenza della proprietà. Ugo Capeto era
eleggersi un capo, nol volevano mai troppo ricco, e questa  fu  la ragione per cui dopo il grande interregno si
e non sulla realtà. Per altro la finzione di cui parlo  fu  universale di tutta Europa: e sembrerebbe a dir vero strano
conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però non vi  fu  introdotto in questo modo, ma mediante un' istituzione
ed il potere. E questa debilezza del potere sovrano  fu  realmente sentita: ed è appunto ciò che ha fatto ritrovare
sì dagli inimici esterni che dagli interni. Poiché non  fu  già introdotto il feudalismo in tutte le nazioni d' Europa
d' Europa per la stessa causa della conquista, ma in alcune  fu  introdotto come una instituzione atta a rendere forte la
intimamente legati col principe. Un simile espediente  fu  suggerito alle nazioni conquistatrici dalla stessa natura
che finora vi ha fatto trionfare di tutti gli ostacoli,  fu  il seguire con unanimità il vostro comandante, e
[...OMISSIS...] Si rileva da Nitardo che questo trattato  fu  fatto dalla nobiltà. Fino dunque che il principe poteva
Carlo Martello, seguendo la conghiettura dell' Abate Mably,  fu  il primo che invece di darli a tempo come per innanzi,
con un figliuolo, questi pure le godesse a vita. Ciò  fu  un primo passo dei feudi ereditarŒ in perpetuo. Il secondo
passo dei feudi ereditarŒ in perpetuo. Il secondo passo  fu  quello di rendere i feudi ereditarŒ in linea retta
ereditarŒ anche in linea collaterale: il quarto finalmente  fu  quello di renderli ereditarŒ anche in linea femminile.
Ma se questa legislazione era di mere parole,  fu  ella men dannosa allo stato? non bastò essa per dar il modo
che avvenne della Carta data da Enrico I? « « Questa Carta  fu  rotta per gradi, e le precedenti oppressioni furono
qualche modificazione, da Enrico III suo figlio. »1) » E  fu  l' essersi i re d' Inghilterra e quei di Francia appigliati
poichè la proprietà ancora non vi è, o se vi è non  fu  ancora divisa in parti molto diseguali, o finalmente non ha
non alla Amministrazione stessa presa in astratto. Poichè  fu  sempre impossibile agli uomini lo spogliarsi di ogni idea
e rinforzarsi nelle menti degli uomini; perciò egli  fu  impossibile, che le nazioni specialmente cristiane
spargere queste opinioni di ingiustizia e d' usurpamenti,  fu  l' arma dei facinorosi onde sollevarono i popoli contro i
non è che un ramo del potere supremo, il quale per innanzi  fu  solito di trovarsi unito in un solo corpo esercitante i due
questa consumazione delle eresie nella incredulità, e  fu  sagacemente detto che il razionalismo è l' eresia del secol
razionalismo . Ora, si noti ancora, che il protestantismo  fu  combattuto da prima nelle sue forme , come dovea essere:
da questo inconsiderato trasporto della parte buona, e  fu  che per esso rincrudì l' eresia. Si volevano distruggere
del Bajanismo: [...OMISSIS...] . Da questa spinta adunque  fu  precipitato Giansenio a' suoi errori, che tanto danno alla
(1) e altrove i protestanti biblici, di cui un cattolico  fu  precursore, il P. Arduino, discepolo anch' egli alla sua
maggiori, quanti mali non cagionarono; il minore de' quali  fu  la discordia sparsa nel seno della Chiesa! Poichè, chi era
stesse calunnie di Bajanismo e di Giansenismo colle quali  fu  il Noris perseguitato, ricompariscono ogni istante nel
che trovavasi così trascorsa nelle opinioni, e che non  fu  spenta giammai, che ella scegliesse l' umile mia persona a
sua, assalendomi; della qual nuova eruzione l' occasione  fu  questa. La sana dottrina della Chiesa insegna (1), avervi
abbiamo detto le tante volte, anche il peccato originale  fu  evitabile un tempo dalla natura umana, cioè non dai bambini
nè pure dee dirsi dalla legge vietato. Il qual principio  fu  certamente, chi ben considera, una delle funeste cagioni da
una delle funeste cagioni da cui nacque il lassismo,  fu  cagione, segreta o palese non importa, di quella morale che
e raccolta tuttavia dal P. Giumenio (2) in quel libro, che  fu  pure condannato col breve d' Innocenzo XI del 16 settembre
poteva ben godere de' suoi atti; onde il papa Innocenzo XI  fu  costretto di condannare la proposizione [...OMISSIS...] che
nel che sono tanto più riprensibili, quanto che non ne  fu  loro data nessuna, nè pure apparente, cagione.
potea valere in vece di parole di pentimento. Ma quale  fu  poi il mio stupore e il mio disinganno al vedere uscire ben
reso al finto Eusebio quella giustizia che si meritava.  Fu  risposto al primo vittoriosamente dal signor teologo
però della dottrina. Ma quella inesattezza di parole  fu  adoperata altre volte dagli eretici. Dunque sembra che voi
quale sia la morale del razionalismo , quella morale che  fu  condannata in teoria da Innocenzo XI e da altri sommi
», non solo inteso il voluntarium per libero , qual  fu  in Adamo, ma inteso anche per volontario semplice e non
ch' egli impugnava, andò senza effetto; perocchè ne  fu  gabbato lo stesso Fozio quattro secoli dopo, che veramente
nel formale, cioè ne' suoi sentimenti. E in quella da voi  fu  provato, che il Rosmini ammette colla Chiesa, che
convien ricorrere alla colpa del primo padre, da cui  fu  liberamente il primo fallo commesso, cagione vera di tutto
nostri più moderni, intorno al peccato d' origine. La quale  fu  immaginata per buon fine a principio, cioè per allontanarsi
naturale la giustizia soprannaturale e che per questo  fu  condannata (1). Il Zorzi del pari cita la proposizione LV
potea essere nello stato di mera, ma sana natura, ma vi  fu  anche nello stato di grazia, in cui fu Adamo costituito. Se
sana natura, ma vi fu anche nello stato di grazia, in cui  fu  Adamo costituito. Se poi s' intende un vizio nella facoltà
d' un guasto relativo allo stato soprannaturale in cui  fu  Adamo costituito, non d' un vero guasto della natura umana
decaduto solo rispetto all' ordine soprannaturale in cui  fu  costituito, ma rispetto all' ordine naturale? E` ella
pena, ma anche il proprio peccato. E in Adamo, il peccato  fu  egli la sola perdita della grazia? Cessando l' atto
è un atto dell' affetto; nè niuno di noi certo dirà che ci  fu  ne' bambini un atto compiuto di tal sorte. E pure di quelle
(1) e con S. Tommaso (2), che non l' ebbe, perchè non  fu  generato dal seme infetto, perchè ricevette bensì da Adamo
che volle assumere il Verbo, non era dovuta la grazia; anzi  fu  predestinata all' unione personale col Verbo, e il Cristo
predestinata all' unione personale col Verbo, e il Cristo  fu  unto per libero decreto del Padre. Se dunque non era dovuta
assunse la grazia, perchè tuttavia l' umanità di Cristo non  fu  obnoxia al peccato? Se il peccato non è che la mera
obice è posto dalla seminale generazione, la quale non  fu  quella di Cristo operata per ispirito Santo. Essendo dunque
poi che sia venuto in essa questo accidentale difetto, qual  fu  il peccato, ch' ebbe luogo nel primo padre; esso difetto si
ancora peccato per denominazione continuata, cioè perchè  fu  prima tale, e così pure si dice materia di peccato: dicesi
peccato in sè stessi, ma la mutuano dal peccato libero che  fu  loro causa; divenendo anco un male fisico morale, se è
ch' egli così la pensi, se si può: questo testo non  fu  mai addotto, nè mai s' addurrà: se ne possono all' incontro
mortal ferita nella stessa natura morale dell' uomo.  Fu  provato, che a questa Iddio non potrebbe abbandonare un
Questa perdita della possessione della propria natura  fu  oggetto d' una definizione di Papa Celestino, il quale in
nella causa prossima (la volontà istante), vi è o vi  fu  la libertà nella causa rimota (la volontà che liberamente
sponte , dice S. Agostino, [...OMISSIS...] . Il qual dogma  fu  espresso dal Concilio di Trento: [...OMISSIS...] . Questo
natura è servo tutto il mondo, è egli necessario o libero?  Fu  libero prima di commettersi; ma commesso, è già divenuto
dopo di ciò la parola di Dio; e nè pure dopo Cristo a tutti  fu  applicato col battesimo il merito della sua passione, come
. Che se anco degli uomini adulti, a cui non  fu  annunziato il Vangelo, non potendo colle proprie loro forze
di Trento (6), onde anche tale dottrina razionalistica  fu  dannata dal Papa Innocenzo XI (7). XI Di più, è ancor certo
leggi della volontà e dell' intendimento, come natura,  fu  da me espressa in queste parole, che dispiacquero a' nostri
. Egli dunque non intese che l' abito buono non  fu  da me posto qual condizione dell' azione libera, ma quale
la questione fa comparir Bajo un lassista, mentre finqui  fu  tenuto per rigorista, e dichiara il Rosmini ancora più
Diamone un chiaro esempio. Uno degli errori di Bajo si  fu  che i moti della concupiscenza, intesa come un mero istinto
libera prevaricazione di Adamo, là dove, se la necessità  fu  figliuola delle loro proprie libere colpe che ingenerarono
consente, quantunque necessariamente, se questa necessità  fu  libera in causa. Ma i nostri teologi introducendo la
« Risposta al finto Eusebio ». Ma nella stessa « Risposta »  fu  distinto un cotal consentire necessario della volontà, e
Nella « Dottrina del peccato originale (n. XCIII 7 CI) »  fu  dimostrato come si conciliano le opinioni apparentemente
a cui egli, il battesimo, è soprannaturale rimedio.  Fu  dimostrato, che ritorna in fondo sempre la stessa dottrina
altro di questi casi vi può esser colpa in causa, se questa  fu  libera; ma in tali atti in sè considerati e prescindendo
eresia traboccasse in essa miseramente. Lo sbaglio primo si  fu  l' aver confuso la volontà colla libertà; e il non avere
E che altro mai se non questo umano e fallibile ragionare  fu  quello che in occasione de' riti Cinesi gettò fra i
quelle debolezze che ad essa natural sapienza conseguitano  fu  la cagion vera di quegli errori che difesi ostinatamente
il Razionalismo pratico introdotto prima nella teologia  fu  applicato all' educazione della gioventù, e recò pur troppo
in seno gli increduli. Conviene persuadersi: l' educazione  fu  per lungo tempo in Europa e in Francia massimamente un
la rivoluzione. Chi ben ha penetrazione, m' intenderà. Dove  fu  mai educata quella gioventù francese, che diede al mondo il
logica si suol dire che è un' arte, e arte della perfezione  fu  intitolato un libro che tratta della morale bontà; sebbene,
giudicare di pittura o di poesia o di altra arte liberale  fu  sempre tenuto per cosa interamente diversa dal saper
non eccedono i confini della ragion naturale, le quali però  fu  utilissimo l' essere rivelate per la troppa difficoltà che
non hanno ancora la grazia, come in vero a tutti gli uomini  fu  ordinato da Cristo che fossero predicate. E certamente
doni di Dio e la rivelazione stessa, a malgrado di questo  fu  stimato distruggere l' essenza del Cristianesimo e non ne
e onde germoglia la nostra eterna salute. Di tal fede è che  fu  detto: [...OMISSIS...] . L' esito adunque di questa fede è
potenza di diventar ragionevole, di diventar uomo; questo  fu  il sistema de' sensisti: l' altro che fa nascer l' uomo
i nostri sentimenti ad appetirla, allora la nostra volontà  fu  mossa fortemente, ella se ne è dilettata, ha fortemente
se ne è dilettata, ha fortemente voluto. Questa volontà che  fu  così una volta mossa, si conserva piegata e inclinata di
e degli affetti dilettevoli, de' godimenti di cui questa  fu  alle volte accompagnata: ma la memoria ossia il ritenimento
o inclinazione (involontaria) della volontà; e questa  fu  chiamata da molti carità . Quelli che così l' hanno
del Verbo, la causa o principio della quale incarnazione  fu  la Triade augustissima, e il termine suo fu il Verbo
incarnazione fu la Triade augustissima, e il termine suo  fu  il Verbo incarnato. La operazione deiforme, avendo per
senza che possa mai trovare posa. La ragione di ciò  fu  esposta da me nei Principii della Scienza Morale , e nasce
[...OMISSIS...] . E poco appresso: [...OMISSIS...] .  Fu  detto che si può conoscere l' operazione della grazia esser
unione fra le possibili della divinità coll' uomo, perchè  fu  tale che Cristo dicendo ego , quest' ego suonava il Verbo
noi non abbiamo percepito dell' essere se non ciò che  fu  da lui operato nei nostri sentimenti: questa è operazione
che hanno descritti questi fatti soprannaturali, di cui  fu  consapevole il loro spirito, parlando separatamente ora di
in amore dell' oggetto amato, si può anche mentire: e indi  fu  l' idolatria dell' amore, indi le personificazioni dell'
udito si riceve (2). Ora la rivelazione delle divine verità  fu  data agli uomini per una serie successiva di secoli: non
sempre della contemplazione di un tanto Essere: e allora  fu  che la divina Provvidenza gli mise fra le mani il Vangelo
e per questa tutto il misterio della Santa Trinità gli  fu  disvelato. [...OMISSIS...] Quindi essendo il cristianesimo
il compimento e perfezionamento della divina rivelazione,  fu  dato in esso tutto quel più che si può conoscere di Dio,
esprime così: « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la luce  fu  fatta« »; egli viene con ciò a dire che Iddio fece la luce
di tutto quel sistema religioso che all' Ebraico popolo  fu  assegnato. Il perchè giudiziosamente Dionigio Petavio, dopo
nella quale la cognizione che Dio diede agli uomini  fu  completa e procedendo in bell' accordo l' interna
da sè stessi a pensare, molto meno ad imaginare, come  fu  veramente, avendo così ordinato che il figliuolo di Abramo
era però un dono della stessa occulta sapienza. A quanto  fu  detto sin qui si moverà contro il sembrare che alcuni
(4). Ora ciò io punto non nego (5): solo affermo che questo  fu  favore straordinario conceduto a' quei pochi personaggi
quei Santi antichi è però questa: che quel congiungimento  fu  dato per via di eccezione e solo di passaggio; ma il
la santità stessa. Del Verbo, principio della rivelazione,  fu  parlato (2): ora qualche cosa dello Spirito, a mostrare che
è per questo che la terza persona della Santissima Trinità  fu  chiamata Spirito , come osserva S. Tommaso, poiche « il
nuova legge, quella di cui dice S. Giovanni: « la legge  fu  data per Mosè; la grazia e la verità fu fatta per Gesù
« la legge fu data per Mosè; la grazia e la verità  fu  fatta per Gesù Cristo« (2) ». In tal modo il Verbo divenne
divina persona. Questi caratteri, come risulta da ciò che  fu  detto, sono due, il primo che con quel sentimento noi
e a cui li riterrete, sono ritenuti« (1) ». E certo  fu  quello un dar loro lo Spirito Santo; ma il fine di quella
Santo; ma il fine di quella comunicazione del Santo Spirito  fu  il darlo come fonte dell' autorità di legare e di
divine Scritture. Ma la promessa dello Spirito Santo non  fu  ancora compita prima d' ascendere al cielo; non disse già
come la dilezione (1); tuttavia lo Spirito stesso  fu  promesso da Cristo e mandato, come dicevamo, solo il giorno
mandato , perchè possiamo dire d' averlo in noi, e altresì  fu  necessario che come mandato s' incarnasse. E quindi è che
nel tempo come mandato dal Padre: onde l' incarnazione non  fu  che un comunicarsi alla umanità come generato dal Padre
dalla parola; e 2 sapere altresì che questa parola  fu  istituita a significare quella idea. Or come abbiamo noi le
mossi, tutti si convertono (1). Di vero questa questione  fu  sempre fra gli increduli e i credenti: ma nei nostri tempi
alla cui santa anima ha dedicato il suo libro (1): che  fu  quel celebre: « stat pro ratione voluntas ». Non sarà
del suo ingegno il tipo, l' ideale della religione? Vi  fu  mai un tal genio sulla terra? Vi può essere? Forse che
io mi credo di dover dubitare che se tal persuasione  fu  ferma veramente, non fosse ella però troppo certa e
nostro professore razionale a produrre quell' argomento, si  fu  solo il non aver avuto ragione che bastasse a pur intendere
tale similitudine delle ombre dopo averla trovata Platone,  fu  ripetuta da tutta l' antichità; il quale consentimento
e medesimo essere. E quelle parole che seguono: « E l' uomo  fu  fatto in anima vivente« »; si devono intendere non meno
loro l' esser in cotal modo perfette. E tale certamente  fu  da Dio fin dal momento costituito questo universo, sì nelle
assegna il fine prossimo e più basso pel quale l' uomo  fu  creato e messo dentro il paradiso: [...OMISSIS...] . In
era sottomesso al Dio del cielo, al Creatore del tutto, gli  fu  dato il fatale precetto. Ora in tutta questa descrizione
Ora in tutta questa descrizione apparisce che l' uomo  fu  posto, per così dire, in basso luogo rispetto a Dio, fu
fu posto, per così dire, in basso luogo rispetto a Dio,  fu  rivolto a lavorare e governare gli esseri privi di
dell' uomo peccatore: perciocchè l' uomo peccatore  fu  condannato alla morte e non può andar vana la parola
risorto, dopo che l' umanità prima progenerata da Adamo  fu  distrutta colla morte. L' umanità dunque riassunta e
organi esterni, ecciterebbero. Il perchè così mirabilmente  fu  costituita l' umana natura che essa due come sensorii
il male ideale, ma il male reale e quel male reale che  fu  sperimentato nei sensi. Perocchè questa facoltà dell'
eterno« (1) ». E tal prezzo aveva Adamo innocente. Ma quale  fu  poi questa grazia di Adamo, considerata relativamente alla
alla sua efficacità? S. Agostino dice che questa grazia  fu  un cotal dono, una cotal potenza, l' uso della quale fu
fu un cotal dono, una cotal potenza, l' uso della quale  fu  lasciato al libero arbitrio dell' uomo (2). La ragione,
questo dono di Dio (cioè la perseveranza nel bene), ma  fu  lasciato in suo arbitrio il perseverare o non perseverare,
in suo arbitrio il perseverare o non perseverare, si  fu  che la volontà sua, istituita senza alcun peccato e senza
alla grazia. La ragione di ciò consegue da tutto ciò che  fu  detto. L' atto si attribuisce sempre alla potenza onde
per la quale la morale dignità di Adamo, quella cioè in cui  fu  costituito, dovesse passare a' figliuoli suoi. E di vero,
le sue facoltà anche intellettive sulla materia che gli  fu  posta e messa innanzi dall' universo materiale. E questo è
assegnata all' attività umana in quei primi momenti non  fu  direttamente lo studio della sapienza e la contemplazione
della sapienza e la contemplazione dell' essenza divina, ma  fu  il lavoro materiale dell' agricoltura, la formazione e
uomo reale a lui medesimo. Uno dei sistemi di cui parliamo,  fu  quello che trovando nell' uomo due principii
si confonde coll' origine stessa delle cose, è quella che  fu  rivelata da Brahmƒ, il creatore del mondo, e da esso prende
(che come ognuno si accorge è il fatto di cui parliamo)  fu  nel suo fondo creduto da tutti i popoli, come abbiamo
uso della ragione? E come castigati d' un peccato che non  fu  in loro arbitrio il non ricevere e che essi stessi non
che è quanto dire l' unica religione vera che  fu  sempre al mondo. Poichè questa si presentò al mondo con un'
senza più avervi difficoltà sulla parola di Dio. Così  fu  la Fede quella che soccorse al bisogno degli uomini a cui
volontà il libero arbitrio propriamente detto. Dopo di ciò  fu  facile di concepire che la volontà poteva esistere nell'
moto della volontà rispondente alla grazia divina (2),  fu  l' originale inclinazione al bene dell' uomo innocente, e
era costituito e col quale dovevasi propaginare. L' uomo  fu  costituito da Dio perfettamente fino dal primo istante, nè
costituito da Dio perfettamente fino dal primo istante, nè  fu  un tempo anteriore, nel quale egli fosse posto nel solo
primo uomo mossa originariamente dall' oggetto assoluto,  fu  poi privata dopo il peccato di questo oggetto. Perocchè
che alla volontà attuata e piegata verso l' infinito  fu  sottratto il suo oggetto, ella però rimase così piegata e
vietato, il mangiare del quale per la menzogna del demonio  fu  creduto atto a render l' uomo sapiente e trarlo in istato
anco la facoltà di eleggere , non solo quella di volere,  fu  storta, e datale mala piega, datole un abito vizioso; e
in che guisa. Egli è manifesto che l' atto onde Adamo peccò  fu  atto di libera volontà. Ora atto di libera volontà non è
atto tutto libero, tutto procedente dal soggetto di Adamo  fu  quello che ingegnerò nel soggetto medesimo, in questa forza
della libera energia, che è atto immediato del soggetto,  fu  cagione della rovina delle potenze dell' intendimento e
bisognosa di un bene infinito; poi privata di questo,  fu  volta a cercare di fingersi una infinità di bene nelle
(inclinazione al falso) (3). L' istinto animale finalmente  fu  reso violento e senza il freno delle potenze superiori,
è colpa personale: ad Adamo poi che lo commise liberamente  fu  imputabile eziandio a colpa. Egli è così che conviene
peccato, ma nei peccati: [...OMISSIS...] . Or da quello che  fu  esposto apparisce come le potenze, non solo prese in
nelle potenze attive la difficoltà di fare il bene (1). Vi  fu  altri che, analizzando la difficoltà di fare il bene, trovò
forza per cui l' uomo è atto alle cose difficili, e che  fu  detta irascibile ; e finalmente dalla concupiscenza che
salute che è come il frutto, a portare il quale l' uomo  fu  creato. Perciò Cristo illustra il suo detto: « voi senza di
bisogna rammemorare. Conciossiachè risulta da quanto colà  fu  detto che la operazione soprannaturale fa due cose nell'
Iddio si separò: la causa dell' uomo da quell' ora non  fu  più la causa stessa di Dio. L' uomo peccatore non poteva
col Creatore. Rimase adunque l' uomo una semplice creatura:  fu  abbandonato alle proprie forze: la natura stessa e tutti
rimase il vero Capo e il vero fine dell' universo: e questo  fu  l' Uomo Redentore anche degli altri uomini. Perocchè Iddio
è fatto speciale conquista del demonio, come di quello che  fu  il tentatore e la cagione della lamentevole caduta che
essere sono costituiti in un ordine soprannaturale. E tale  fu  Adamo, come abbiamo provato. All' opposto, privo lo spirito
natura umana si trovò congiunta coll' ente completo, ella  fu  fornita di tutto ciò che appartener potesse alla sua
ordine soprannaturale, non gli rimase che la natura. Egli  fu  da quel momento che l' essere universale non fu congiunto
Egli fu da quel momento che l' essere universale non  fu  congiunto alla natura umana che idealmente, non più in una
nuovamente ingenerati: e di questa sentenza fra gli altri  fu  pure Origene. Altri pretesero che come il corpo ingenerava
infuse ne' corpi, mano mano generati: e di questa sentenza  fu  pure Innocenzo III, che così esprime la origine dell' anima
anche Pietro Lombardo. La prima di queste tre opinioni  fu  al tutto di qualche autore particolare e non seguìta. Circa
quasi direi, per ecclesiastica tradizione, a tale che  fu  tenuta da taluno qual parte della cattolica verità. Così S.
cum semine (3) ». E dopo di lui si ritenne per cosa certa e  fu  universalmente ammesso da' Teologi, che non venisse
come i corpi e vengano da quell' una che nel primo uomo  fu  creata? (4). Parlasi dunque di trar l' anima dall' anima; e
Il primo anteriore al pelagianismo, nel quale essa non  fu  mai trattata di proposito, nè sottoposta a un rigor
e questa sua sentenza fermò ogni altra investigazione e  fu  tenuta per indubitabile almeno sette secoli. E il terzo, a
sta appunto tutto il forte della questione (3). Leibnizio  fu  seguitato dal Canzio (4) ma principalmente da Cristiano
i discendenti del primo uomo con quell' atto stesso con cui  fu  data al primo uomo. In tal modo non è che l' animale e
di Giacobbe« (.) ». E quelle di S. Paolo ove dice che Levi  fu  decimato nei lombi di Abramo (9). E chi volesse sostenere
Ma la cattolica dottrina anzi insegna che Cristo ne  fu  immune: e ciò non per alcun privilegio, ma sì bene perchè
e ciò non per alcun privilegio, ma sì bene perchè egli non  fu  concepito per opera umana, ma dello Spirito Santo. Sicchè è
sono indicati dall' Apostolo in quel passo: « Il primo uomo  fu  fatto in anima vivente; e il secondo in spirito
un altro essere ne è divenuto, e non più quello che  fu  conceputo dal padre. Che se questo nuovo essere è venuto da
e cui sentendo ha sua vita (2). Ed egli, chi ben considera,  fu  da un consimile ragionamento che fu provata la immortalità
chi ben considera, fu da un consimile ragionamento che  fu  provata la immortalità e la semplicità dell' anima dai
immortale, di eterno, a cui la trovarono essere aderente.  Fu  perchè la videro dotata della cognizione della verità e
in Adamo guastò e corruppe la natura. Che la natura guasta  fu  comunicata ai posteri per generazione. Che nei posteri la
punto contro a quella decisione apostolica con la quale  fu  condannata questa proposizione di Baio: [...OMISSIS...] .
mantenere la cognizione e la fede del peccato originale,  fu  la circoncisione; e quelli si avevano per soggetti alla
dire che fanno le divine Scritture, che tutta l' umanità  fu  pel mangiamento di quel primo frutto in potestà del demonio
quel primo frutto in potestà del demonio e che ogni carne  fu  da lui posseduta? Non mostra la santa Chiesa negli
morbosa qualità di cui è infetta la carne, nella quale egli  fu  generato. Ora egli sembra, che se la concupiscenza si
con quel vigore di vita e con quel sentimento che in lui  fu  suscitato e acceso pure in generandolo. Sicchè la causa
rimanendosi egli sempre inviluppato fino al momento, in cui  fu  depositato nel corpo purissimo di Maria Vergine Immacolata,
depositato nel corpo purissimo di Maria Vergine Immacolata,  fu  protetto per modo, che non venne mai tocco nelle
intorno alla ragione per la quale Cristo naturalmente  fu  immune da peccato. Perocchè innumerevoli sono i luoghi de'
sono i luoghi de' Padri co' quali affermano che ciò  fu  perchè non vi intervenne uman seme; e molti pure e evidenti
e molti pure e evidenti sono quelli nei quali si legge che  fu  perchè non vi intervenne alcuna concupiscenza. Questo
questa concupiscenza, è vero l' uno e l' altro, che Cristo  fu  immune dal peccato perchè non ci intervenne l' uso del
Abramo, perocchè la Vergine Maria ond' egli tolse la carne  fu  di quel seme propagata, tuttavia egli non fu sottoposto
tolse la carne fu di quel seme propagata, tuttavia egli non  fu  sottoposto all' azione di quel seme, non venendo da viril
col Creatore; e per la stessa ragione questo fatto  fu  di sua natura proprietà della cristiana teologia. Quindi
e riformare la umana natura in quelle parti, nelle quali  fu  più vulnerata dal peccato originale: onde è suo proprio
fede sta immobile e sicura nel fondo dell' anima sua. Vi  fu  infusa col santo Battesimo, e fortificata con tutti gli
l' adito a tutti i buoni cristiani di unirsi in essa,  fu  necessario non mettervi vincoli od obbligazioni di
pensava a se stesso; anzi quando Iddio lo volle mandare ne  fu  sbigottito, e nella sincerità del suo cuore pregò Iddio di
della maturanza venne Cristo. Al tempo della maturanza  fu  scoperta l' America. Ogni nazione entra nella Chiesa solo
senza almen farne lamento, che Maria giunta a Betlemme  fu  sorpresa dai dolori del parto? Non vi offende, non vi
Or dove avete trovata che sia fatta per Maria la legge, che  fu  solo intimata ad Eva peccatrice, « in dolore paries »? Non
le concezioni, cagione che non potè cadere in Colei che non  fu  sposa effettiva d' altri che di Dio, coniugio spirituale
concepimenti delle altre donne? Ora Maria a qual mai uomo  fu  soggetta? Perocchè Giuseppe, giuridicamente suo sposo, la
e non vedeva certo in essa la sua soggetta. A chi dunque  fu  soggetta veramente Maria, se non a Colui, di cui disse ella
e con tutti i devoti della gran Vergine) che, allorquando  fu  compiuto il tempo in cui dovette nascere il Redentore, ella
trattengo dal dire, che quella frase orientale ed ebraica  fu  eletta non a caso da Dio, come acconcissima ad esprimere
come acconcissima ad esprimere ciò appunto che Dio voleva,  fu  eletta cioè a limitare quella legge per modo, che ella
intemerata. Non dunque da dolori, ma da gaudii ineffabili  fu  accompagnato il parto della Vergine, di quella che fu
fu accompagnato il parto della Vergine, di quella che  fu  sempre « hortus conclusus, fons signatus »: parole
»; di quella finalmente che ad altro dolore forse non  fu  soggetta mai, se non a quello atrocissimo e tutto
quando compatì il Figlio in croce, e la passione del Figlio  fu  riflettuta e rinnovata nell' anima della Madre. Io spero,
destinato a questo piccolo lavoro nel passato autunno, mi  fu  tutto rubato da minuti affari e convenienze a cui la carità
beneficenze del Conte Masino, a cui non mancarono, come mi  fu  scritto da Torino, nè pure nell' ultima malattia gli aiuti
ed una delle più grandi e delle più prossime cagioni  fu  il meschino disegno, le anguste proporzioni a cui si
possono invocarlo e dimandare che loro sia aperto, se prima  fu  loro chiuso, e, riconoscendo il potere di legare e di
della chiesa anglicana. Non si può negare che l' eresia  fu  considerata sempre nella Chiesa per un giusto motivo di
qualche leggera macchia tenesse questa carissima anima, che  fu  viatrice per questo cammino del mondo, tutto fango e
interiore. Ad ottenere tale doppio intento l' Istituto  fu  esentato dalla giurisdizione vescovile, acciocchè i propri
dell' Istituto stesso, cesserebbe ogni difficoltà; perciò  fu  pure stabilito come regola precipua, che qualora alcuno
che i membri dell' Istituto usano il rito romano; ma questo  fu  detto unicamente per escludere i diversi riti occidentali,
desiderabile che l' Occidente abbia un rito solo; ma non  fu  detto per escludere i riti orientali. Per altro, come Ella
di amore. Chi sa da quanti pericoli, da quante colpe,  fu  salvato il suo Augusto? Forse era questa l' unica via di
gran fiducia nella divina bontà il carissimo defunto, che  fu  sempre raccomandato al Signore anche prima della sua fine:
Egli ebbe ripieni i suoi giorni di buone opere:  fu  un di quelli che portò il calore ed il peso della giornata;
io lo conobbi intimamente questo caro nostro fratello, che  fu  uno dei primi, di cui gustassi lo spirito: l' ho venerato
edificazione del prossimo. [...OMISSIS...] 1.49 Ier sera mi  fu  recata la veneratissima sua scrittami per ordine di N. S.
Prefetto l' Eminentissimo signor Cardinale Brignole, questa  fu  di unanime consentimento, approvato poi dal Santo Padre,
pienamente al decreto della sacra Congregazione che  fu  poi approvato dal Santo Padre. E perchè non intendo di
». La cosa mi venne assai improvvisa, perchè mi  fu  tenuta secretissima: si fece in un' adunanza della sacra
mi sia tenuto segreto il motivo, il quale, a dir di taluni,  fu  più politico che religioso. - Mi ha dato non leggera
e ciò perchè non è da prendersi affanno che del peccato.  Fu  retta l' intenzione con cui furono scritte, la coscienza mi
spese per provvedermi del corredo cardinalizio, se ne  fu  differito il conferimento per la fuga del Papa da Roma, se
e a quelle dolcemente ci abbandoneremo. Nessun motivo mi  fu  comunicato della proibizione, e proibendosi certi libri non
essere da noi servito. Il nostro caro fratello D. Luigi  fu  profeta, quando, udita la promozione intimatami dal Papa,
e validi indizi da far parere verosimile che il Papa non  fu  libero in tal negozio, che pronunciò contro il suo
a me manifestato più volte, e che la conferma del decreto  fu  ottenuta orretiziamente e surretiziamente, e per una umana
che l' effetto della proibizione e della mia sommissione,  fu  più favorevole a noi che contrario; tanto in Roma quanto in
non ha potuto togliermela; nè il modo segreto con cui  fu  condotta, nè i maneggi d' ogni specie che vi si
conforta l' essere stato assicurato che la proibizione non  fu  fatta perchè si fosse trovata nelle dette mie operette
di là venni a sapere ciò che si lavorava in Napoli, di cui  fu  effetto la congregazione straordinaria che proibì le mie
pure ho consegnata l' acchiusa per l' Em.mo Tosti, a cui  fu  aggraditissima. Non è facile a dire quanto La ami e La
imperfezioni lo angustiavano e pressavano d' ogni parte,  fu  suo cibo il fare la volontà del Padre suo, e per fare
Io non accettai nè questo invito nè altri posteriori.  Fu  la Santità di Pio IX che (essendo già pubblicate le due
e quello di una moderata indipendenza dai medesimi, quale  fu  stabilito dal sacro Concilio di Trento. Fu provato che un
medesimi, quale fu stabilito dal sacro Concilio di Trento.  Fu  provato che un ordine religioso universale è alla Chiesa
dover essere tentato e provato in varie guise; ma colui che  fu  chiamato a questa felice sequela è obbligato a respingere
impedisce di leggere e di scrivere, unito alle occupazioni,  fu  cagione, che io differissi finora a riscontrare la
concepì la più rozza forma di casa o di nave; eppure vi  fu  chi divisò d'ostruire con pietre e legni le aque nei passi
mentre colà il rame e il ferro erano affatto ignoti. E  fu  l'oro che a memoria nostra attrasse il torrente
propagarsi a tribù a tribù, almeno a brevi distanze.  Fu  osservato che intorno alle palafitte lacustri sulle quali
d'altre idee-madri. Quella nuova fonte di calore e di luce  fu  anche in età successive trasmessa come cosa sacra. Nel
seguente calamità. Laonde se l'uomo selvaggio da Hobbes  fu  detto puer robustus, iù giustamente potrebbe dirsi puer
mitigava i calori della latitudine. La terra meno propizia  fu  l'Australia, erché la natura le negò i grandi fiumi, i
ancò anche l'opera della società. a vita del pensiero  fu  impossibile. E così avvenne che ammessa pure anche per quei
qualche mostro invisibile; quando la luna non risplendeva,  fu  creduta discendere in terra, costretta da voce potente o da
sette della Grecia, tutto divenne eredità d'un popolo che  fu  più grande di tutti, perché abbracciò in sè quanto faceva
e servili. Epperò un medesimo ordine d'idee he dapprima  fu  progresso ivien poscia decadimento. anno bisogno i popoli
« separazione dello Stato dalla Chiesa ». La società civile  fu  istituita, come abbiamo veduto, acciocché tutti i diritti
venne al mondo la moderna Antropolatria . Dopo che l' uomo  fu  divinizzato a questo modo, era naturale che ancor più s'
dunque altrettanto scempio quanto brutale, è quello che  fu  denominato Statolatria . Gli autori e i fautori di questo
chi non sa che cosa voglia dire la lotta dei partiti?  Fu  detto che il governo costituzionale è la guerra incruenta:
durerà sino alla fine del mondo; vi rispondiamo ancora, che  fu  certamente anche del medio evo questa dottrina, perché
anche allora si professò la Religione Cristiana, ed essa  fu  quella che nel medio evo concepì, e più tardi partorì la
tirannia. Questo rimedio e questo mezzo di emendazione non  fu  trovato, né si poteva trovare avanti Gesù Cristo: quindi
di Gesù Cristo, secondo un divino decreto eterno,  fu  quello di provvedere e di soccorrere da tutti i lati e
fondamento della civiltà e della libertà civile e politica.  Fu  provveduto in questo modo al povero popolo, provveduto ai
di cui noi abbiamo veduto l' erroneità e l' impossibilità,  fu  riprodotto sotto diverse denominazioni, tra le quali sotto
forse il più efficace, il più prudente e coperto,  fu  quello che essi applicarono al raffazzonamento delle
civili che dà materia alla nostra presente questione e  fu  chiamato la legge atea . Quello che è più singolare, e che
dopo quello che abbiamo detto di sopra e quello che ne  fu  scritto in occasione de' progetti di legge presentati al
legge presentati al Parlamento piemontese. Che anzi, se ci  fu  mai legge che fino dalla sua origine portasse con sé i
Costituzione politica che si diede la Francia nel 1791  fu  inserito questo articolo: [...OMISSIS...] - Era appunto il
la sua parola, che è parola di verità, il matrimonio non  fu  mai e non è un contratto civile. A quella Costituzione
spiegazione della Costituzione stessa; e questa conseguenza  fu  la dissolubilità del matrimonio: [...OMISSIS...] - Ecco di
queste leggi, in aperta contraddizione alla Religione si  fu  l' indebolimento d' ogni affetto domestico, e si vide in
rappresentate senza raccoglimento e senza bona fede (4).  Fu  necessario che Massimiliano Robespierre, trascorsi pochi
promulgò una legge che stabiliva la libertà di coscienza,  fu  al tempo della Convenzione, e sotto questa legge di libertà
al tempo della Convenzione, e sotto questa legge di libertà  fu  abolita la religione! E` troppo noto come il procuratore
mezzo aggiunge, che rispose accortamente (2). Il qual fatto  fu  seguito dall' abolizione della religione, e da tutte quelle
un' altra questione. Qui ci basta di riconvenirli, che non  fu  dunque il princìpio della libertà di coscienza, com' essi
princìpio, di cui fecero pompa nei motivi della legge,  fu  quello della libertà di coscienza, cioè quello che andavano
se le schiere della virtù hanno portato pieno trionfo, egli  fu  però atroce e sanguinoso; ed il suo aspetto è simile ad uno
sostegno in cui si ritrova il cuore umano dopo ch' egli  fu  isolato dalle sue antiche affezioni sociali e domestiche,
ad essa appartenessero i mancamenti degli uomini. Ed egli  fu  il gran numero di cotesti, male istruiti e per ignoranza
anzi che la empietà dai cuori non pervertiti, dove essa  fu  sempre impotente a stabilirvi il suo impero. Sciagurati
parti: e questa si è l' unità della medesima. Dopo che  fu  detto che l' educazione dell' uman genere debb' essere
tirati colti, e di piante domestiche e mansuete. In fatti  fu  il Cristianesimo quello che additò e chiaramente scoperse
doveva essere infelice, e però non tentabile: ma  fu  perchè la passione della propria eccellenza sì fattamente
nuovo Adamo fino dal primo istante di sua esistenza, non  fu  già abbandonato a se stesso, anzi confirmato in grazia,
ed all' uso di tutte le cose. E questa sapienza medesima  fu  sempre lo spirito della cristiana educazione, cominciando
di Dio. Nelle quali scienze anche quel poco che ha studiato  fu  un guasto, perchè v' introdusse dottrine materialistiche,
cristiana società. Può essere messo in questione, come  fu  messo per molti, se l' educazione pubblica si debba
Questo spirito di superficialità col pretesto di facilità  fu  introdotto pur troppo nelle scuole: che furono ridotte ad
tanto più rovineremo in quello sconcio che di sopra  fu  tocco, di voler conformare uomini da natura variatissimi
di molto senno nella composizione dei libri scolastici non  fu  ancora da me toccata. Tale necessità consegue naturalmente
conciossiachè non si tratta che d' eseguire ciò che  fu  dai molti concepito. Ma la dignità dell' opera, l' ampio
passi, e grande lo spazio percorso; quella rapidità però  fu  vinta e smarrita nel campo immenso della natura, e nei
bontà. Come poi nella Grammatica oltre lo studio delle cose  fu  necessario lo studio delle lingue, istrumenti al
della Chiesa; e specialmente come una storia di ciò che  fu  l' umanità, perchè al suo confronto risplendesse
opera nazionale, come ne' secoli precedenti appresso di noi  fu  in costume, e si lamentava, perchè così bello costume fosse
di ciò ch' egli ha detto agli uomini nel primo tempo, onde  fu  suscitata la prima volta l' umana spontaneità? chi fu la
onde fu suscitata la prima volta l' umana spontaneità? chi  fu  la prima cagione di quello spontaneo movimento? Chi offerse
de' giovanetti affidatigli. Nel che ognuno sa quello che  fu  sottilmente scritto per tanti savi, sicchè è vano su di
sotto questo aspetto principale, specialmente dopo che essa  fu  riconosciuta e proclamata come un diritto in molte
per se stessa, quanto a cagione de' sofismi, ne' quali ella  fu  involta dalle passioni degli uomini prepotenti, ambiziosi,
cioè a quella parte della Chiesa Cattolica, a cui  fu  da Gesù Cristo affidato, e che si chiama Chiesa docente .
fatto, lungi dall' offendere la libertà dell' insegnamento,  fu  quella che ne assunse, sola al mondo, la tutela,
politiche effettive e non di puro nome, e finora non  fu  sciolto il problema, almeno nella pratica. La nostra
Consiglio sul luogo, che la rappresenti e la governi. Tale  fu  il primo Governo di diritto sociale, il nucleo di tutti i
diverso dello Stato. Infatti lo Stato si può concepire e  fu  concepito in tre diverse maniere: o come una signoria , o
il vero progresso? L' albero dell' umanità vecchia  fu  già sviluppato a pieno senza contrasto pel corso di quattro
un uomo che gli rispose con evidenza di ragione, e questi  fu  un laico, che lo stesso articolista nomina bensì con onore,
più celebrati. Cagioni perchè alle scienze filosofiche non  fu  applicato il giusto metodo. - Disposizioni degli
Quindi GESU` Cristo non lasciò cosa alcuna in iscritto, e  fu  sollecito in quel cambio di mandare a' suoi Apostoli lo
(.). Quanto a' buoni, anche Ezechiello preso dallo spirito  fu  legato dai domestici, credutolo forsennato: ma fu Iddio che
spirito fu legato dai domestici, credutolo forsennato: ma  fu  Iddio che dispose così, come gli aveva detto (1); e fu per
ma fu Iddio che dispose così, come gli aveva detto (1); e  fu  per un fine grande, come sono tutti quelli d' Iddio, cioè
egli sarebbero ancora migliori. La morte stessa di Cristo  fu  figliata da trista ignoranza, e non sarebbe avvenuta, se «
nel non rimuoversi dalle vestigia dei « Santi, a' quali  fu  data la fede sola una volta » (2): avete già alle mani que'
, e l' Orazione del Signore , ai quali da' nostri padri  fu  ridotto il cattolico insegnamento. Questi adunque porgono
ed eccitamento alle virtuose operazioni. Colla storia si  fu  che i primi padri mandarono ne' figliuoli il dogma e la
parte, come abbiamo detto, da unico principio, da Cristo,  fu  il primo passo dentro a noi col Battesimo e colla Fede, e
da cui tali doni agli uomini si derivano. Come Pontefice  fu  predetto da Mosè colla storia misteriosa di Melchisedecco
già messi amministratori in tutta la casa di Dio quale  fu  Cristo come figliuolo, Mosè come servo nell' Antico
a cui d' altro. Vero è che l' unico sapiente architetto  fu  Cristo (2). Ma come Mosè fece ogni cosa secondo l'
futuro si dimostrarono. Ma presso gli Ebrei la profezía non  fu  finzione, ma verità, e d' origine divina. Colla
facile il rendeva a venire ingannato. Per l' altra gli  fu  vantaggiosa: poichè vegliando Iddio alla sua custodia,
di qualche divina illustrazione ad insegnamento del popolo  fu  chiamato presso gli Ebrei ora veggente, ed ora profeta (2).
la danno. La dottrina, o sia la Legge nell' antico patto  fu  data dal solo Mosè come profeta e bocca del Verbo. Nel
Arabia, indi si tornò a Damasco, e solo trascorsi tre anni  fu  a Gerusalemme dagli Apostoli a visitar Pietro, col quale
della Siria e della Cilicia, e, quattordici anni passati,  fu  di nuovo a Gerusalemme per rivelazione a confrontare col
i pastori e dottori . La ragione perchè nell' antica Chiesa  fu  sì lungo il tempo della missione straordinaria, e sì breve
da essa assorbito, di straordinario potere appresso non  fu  bisogno per reggerla. L' essere stata poi fondata con sì
voleano appellare in tal modo. Il vocabolo di dottori poi  fu  anche appresso gli Ebrei di significato generale; con cui
in mia commemorazione » (1). L' altra podestà da Cristo  fu  promessa prima di sua morte (2), ma conferita agli Apostoli
di sua morte (2), ma conferita agli Apostoli poscia che  fu  risorto, [...OMISSIS...] . E con grande ragione disse
vite. « Innanzi a' cui occhi », scrivea Paolo ai Galati, «  fu  dipinto Gesù Cristo tra voi crocifisso (1), dipinto » colla
ma non in ispirito; si peccherebbe come coloro, a cui  fu  detto: Questo popolo mi onora colle labbra; ma il loro
soli esercizŒ principali della cristiana pietà, cioè, come  fu  indicato innanzi, del Sacrosanto Sacrifizio; poi degli
nelle reliquie onora quella spoglia, che, sebben di carne,  fu  già il tempio di Dio, e un giorno, ricomposta a vita, verrà
della penitenza antica; di cui, se mutata è la lettera, non  fu  nè sarà mai abrogato lo spirito; noi possiamo in quell'
con cui avea pur allora raffrenati i nemici dell' Impero,  fu  visto piangere fra i pubblici penitenti. [...OMISSIS...]
del Sacramento della Comunione qui, dove il discorso  fu  della Messa, perchè elle sono cose congiunte. Il comunicare
alla Messa si fa all' intenzione della Chiesa, che, come  fu  detto, ordina in plurale le orazioni del Sacerdote,
uomini. Per questo l' antichità tutta e tutto il mondo  fu  sempre pieno di religiosi costumi: sebbene solo nella
una voce sola, e un solo costume con noi. Perchè sempre uno  fu  lo spirito di quella adunanza di giusti, che cominciata in
che cominciata in Adamo penitente, terminerà col mondo.  Fu  adunque quando Cristo fondò il nuovo Israello, che dall'
compite le preci secondo i bisogni: e con leggi e rubriche  fu  reso costante e uniforme il numero, l' ordine, il modo di
ed iscrizioni, come più suntuosamente si fa nelle nostre. E  fu  allora quando a Dio piacque di convertire Costantino
maschera; e fino povertà di mondane cose; come povera vita  fu  quella di Cristo. In questo avvi ad osservare, che l'
il merito di suo sacrifizio opera del suo spirito, Cristo  fu  veramente e altare e vittima e sacrificatore. Onde Giovanni
anche da' fatti della Passione di Cristo. A Prima  fu  condotto da Pilato: a Terza crocifisso colle lingue de'
agl' Inferi: a Vespero si depose di croce: e a Compieta  fu  collocato nel monumento. Col sovvenirsi de' quali fatti può
cristiani desiderŒ, pe' quali il Vangelo in tutto il mondo  fu  scritto in sui cuori degli uomini. Dopo tale solennità
scritti dei dottori, alla vita de' confessori suoi, da cui  fu  fecondato, illuminato, santificato. La Domenica della
morì e scese nel sepolcro, morì allora l' uomo vecchio e  fu  seppellito. Così Paolo. L' uomo vecchio fu insieme con
uomo vecchio e fu seppellito. Così Paolo. L' uomo vecchio  fu  insieme con Cristo crocifisso, perchè il corpo del peccato
fece sè stesso vittima. Frutto del suo sacrifizio  fu  la corona di re sopra tutte le podestà nemiche. Ogni
», che ha per titolo « Le forme dell' essere », gli  fu  necessario esporre in qual maniera concepisse e divisasse
su tale argomento. Ma postosi all' opera, la sua attenzione  fu  trattenuta dall' intimo nesso che congiunge le dieci
se in questo fondo si trovava davvero un solo sistema, come  fu  supposto fin qui, ovvero s' avesse in fine soltanto un
tutta intera la dottrina del maggior discepolo di Platone.  Fu  dunque separata dal rimanente questa parte, sopraccresciuta
ch' io voleva dire, mi parve che in questo tempo, nel quale  fu  richiamato a nova vita lo studio di Aristotele, in Germania
del secolo XVIII: si sa come la dottrina aristotelica non  fu  appieno conosciuta dai moderni sensisti per un soverchio d'
nelle cose fisiche, quell' ammirazione piena ed assoluta  fu  scossa, e i suoi credenti rimasero da prima come pusilli
necessariamente in una specie di triteismo, errore che  fu  condannato e da lui ritrattato nel concilio di Soissons del
cadde nell' errore opposto, cioè nel sabellianismo (1) e  fu  condannato anch' egli dal concilio di Soissons nel 1121, e
conseguenze erronee ed assurde, e Gilberto della Porretta  fu  condannato dal concilio di Reims del 114. per aver dedotta
senza acutezza e verità Abelardo nel concilio di Sens, dove  fu  condannato, rivolse, se è vero quel che narrano, a Gilberto
tra l' essenza e la realizzazione dell' essenza , e però  fu  sospinto alla mostruosa sentenza, che l' essenza nella sua
in pari tempo lo determinava a un significato solo; il che  fu  un indubitabile vantaggio recato alla filosofia. Il
somma facilità questa realità che è in fatti il senso a cui  fu  poi ristretta questa parola. In una tale condizione delle
, che è la potenza e l' atto d' intendere. Platone  fu  il primo, per quanto pare, che, avuto l' indirizzo da
pare che in alcuni luoghi s' elevi Platone, o almeno così  fu  inteso dai platonici nei tempi cristiani e da alcuni padri
non esistono: sono puri nomi. Coloro la cui attenzione  fu  più colpita dalla prima proposizione che « le specie sono
rende unica da tutte le altre la filosofia di Platone, non  fu  ereditato dai suoi successori, e ben presto non si seppe
regnava ugualmente nel preteso platonismo di Filone, che  fu  uno dei primi tra gli alessandrini, nella Cabala di Akibha
nostra come eterne conoscibilità delle cose : e con ragione  fu  osservato che questa prevalenza d' Aristotele spiega l'
lor cura gli scrittori ecclesiastici. Ma questo gran lavoro  fu  storpiato dalla violenza dei barbari, che coll' impero
antiche filosofie e dalla loro degenerazione: ma non ci  fu  campo, nè tranquillità sufficiente a richiamare in esame i
senza però che osasse metter fuori le unghie: nè ci  fu  alcuno degli ultimi filosofi cattolici, nè Boezio, nè
comparve nella cristianità, l' uno e l' altro errore vi  fu  combattuto, e se rimase tuttavia il realismo delle idee,
lotta, il primo errore cioè il mistico e panteistico,  fu  del tutto vinto e dovette nascondersi per fare soltanto
schermendosi con ridicole ed insolenti distinzioni, qual  fu  quella celeberrima della doppia verità, la filosofia e la
doppia verità, la filosofia e la teologia. L' aristotelismo  fu  dunque condannato da prima nel 1209, poi nel 1215 e 1231;
condannato da prima nel 1209, poi nel 1215 e 1231; vi  fu  condannato, come l' avevano esposto gli arabi, insieme col
Federico e da Manfredi, corruppe tutto il secolo XIII, che  fu  pure maestro all' empietà del XIV, nè la tradizione d'
(m. 1641), cioè più di trecento anni. E questa non  fu  la minore delle deplorabili calamità a cui questa nazione
l' apologia di Ockam, e nello stesso secolo il nominalismo  fu  rivestito a nuova foggia dall' Hobbes, e si rimase poi
dello stesso principio. Questa dunque del nominalismo  fu  la faccia razionalistica che mostrò l' aristotelismo nel
del gusto e non più oggimai tollerabile sulle cattedre?  Fu  tutto questo l' effetto d' un semplice riscaldo di testa,
massima di dire sempre un po' di bene di tutto ciò di cui  fu  detto male, e un po' di male di tutto ciò di cui fu detto
di cui fu detto male, e un po' di male di tutto ciò di cui  fu  detto bene. Quanto a noi, siamo d' avviso che tutte le
a conoscere con sicurezza l' intero sistema filosofico che  fu  nella mente del nostro pensatore, se pure ce ne fu
che fu nella mente del nostro pensatore, se pure ce ne  fu  veramente uno intero. Ma soprattutto a chi attentamente
tutti, e questo solo ritengono dal comune maestro. E non  fu  questa certamente la meno efficace delle ragioni per le
quel gran monumento aere perennius della sillogistica . E  fu  questa parte dialettica appunto che innamorò di sè, a buona
l' ebraica stirpe, nella quale l' antica tradizione  fu  conservata per speciale provvidenza, noi vediamo i più
tra i gentili il suo apice per opera di Platone. Aristotele  fu  il più celebre dei suoi discepoli, ingegno di gran lunga
universali, il non dar essi le stesse essenze ai sensibili  fu  cagione che unissero in un medesimo queste contraddittorie
non solo essere, ma essere un altro che. Questo pensiero  fu  mosso da Socrate per le definizioni, come abbiamo detto
Il punto dunque, che cagionò lo scisma aristotelico  fu  la separazione delle idee. Egli riconosceva: 1 che senza le
nulla di comune coll' altre cose, e se l' intendere, come  fu  detto prima, è un certo patire, in che modo la mente
non si possa spiegare la cognizione delle cose esterne,  fu  da noi dimostrato (10 7 11). Laonde si ricorse dagli
per anima « la vita animale e sensibile ». E probabilmente  fu  tratto Aristotele a considerare l' anima come un istrumento
reali » ». O bisogna dunque convenire che Aristotele  fu  incoerente, o intendere che la mente vede gl' intelligibili
vivente sarà il subietto e non l' anima? A questa sentenza  fu  tratto Aristotele da' suoi principŒ dialettici, come si
Per non essersi distinte queste due maniere di cognizioni,  fu  erroneamente creduto che Aristotele riducesse l' origine d'
indissolubile che avea pronunciato a principio, egli  fu  sbalzato in una regione molto più lontana dalla materia e
sostiene, che questa appunto della Creazione  fu  la sentenza professata da Platone (5). E nel vero se le
dell' esemplare non è l' anima del mondo, ma quella da cui  fu  ricopiata. Ma Iddio che fece e l' esemplare e il mondo
se ne compose il concetto per via di ragioni (2) e così  fu  obbligato a comporre questo concetto d' un certo numero d'
nature. La sostanza dunque media di Platone, su cui tanto  fu  disputato, altro non è che il subietto stesso dell' anima,
. .diviso . 256. Così la sostanza trina ed una dell' anima  fu  distinta in membra rispondenti alle ragioni, in cui è
i Greci non usarono giammai nelle loro musiche, come già  fu  osservato da Adrasto presso Teone Smirneo (1). Così la
per una serie di numeri rappresentanti ragioni armoniche,  fu  divisa da Dio tutta per lungo, di che si ebbero due serie,
. Nel qual luogo s' osservi che: 1 Dice che il corpo  fu  fatto da Dio tosto dopo ultimata la costituzione dell'
dice Iddio più antico (perchè da Dio, sebben ab aeterno ,  fu  formato), e perciò stesso più potente [...OMISSIS...] .
di ammettere un ente creatore e ordinatore, tuttavia gli  fu  necessario di stabilire un principio , ed un fine del
eterno composto tutto d' idee, conforme al quale ogni cosa  fu  fatta e si fa di continuo. In tale supposizione adunque le
stesse cose, od ometteremo o toccheremo leggermente quanto  fu  già detto innanzi, per la necessità di mantenere la serie
un' esistenza via più spiegata; e generalmente gli  fu  suggerito dal vedere le cose percettibili essere limitate .
la forma di cui lo veste, e ciò che essendo negativo  fu  da lei reso per via della forma positivo, torna a vestirlo
sul passato; e però se nell' attualità dell' atto non vi  fu  riflessione, neppure passato l' atto, vi può più essere, se
diletto. L' esempio, che noi abbiamo dato a provar ciò,  fu  quello dell' appetito del sonno, fenomeno che appartiene
uscitogli così pronto sulle labbra, nella mente sua  fu  indubitatamente il risultato di questo lungo raziocinio
proclive al pensiero presente, a cui venne tostochè gliene  fu  data una minima occasione. Ma quello che è più notabile si
una delle prime verità, che gli si pararono innanzi, si  fu  la falsità delle forme umane e dei costumi umani dalle
dei costumi umani dalle plebi attribuite agli Dei. E questo  fu  il pensiero di Pitagora e di Senofane (1); del quale ultimo
reali in cui lo stesso oggetto si considera (2). E  fu  per questa connessione appartenente al sintesismo della
ond' è che la spontaneità da sè stessa non cangia corso,  fu  da noi collocata in questo, che la legge d' inerzia si
luogo del cibo. Che se la serie degli stati intermedi non  fu  da lui sperimentata, nè per conseguenza segnata nel
formula che esprime quale sia la regolarità delle curve,  fu  amplissimo fonte di nuove cognizioni alla mente; il
Ora, l' aver confuse queste due questioni distintissime  fu  cagione che alcuni uomini di gran mente, fra i quali
all' attività istintiva dell' animale. Questa attività  fu  da noi partita in due grandi istinti, che abbiamo
quel consenso ammirabile fra i diversi organi viventi, che  fu  proclamato così solennemente dalla più remota antichità.
ciò che non si vide forse mai chiaramente e pienamente si  fu  come il movimento ed il sentimento sono fenomeni
e quando dico noi, dico un sentimento sostanziale, come  fu  dichiarato; è un fatto innegabile che non sorge in noi un
a cui soggiacquero i filosofi in così importante argomento,  fu  questa. Vi sono dei corpi extra7soggettivi nei movimenti
nulla in un corpo di veramente interno; questo interno non  fu  mai veduto; solo l' immaginazione umana suppose qualche
in molti. Ed ecco spiegata quella legge patologica, che  fu  reputata una delle più belle scoperte di Broussais, la
Ma questa lotta è ella forse non più che apparente? Come  fu  tentata la conciliazione fra le forze brute e l' istinto
chiaro da un esempio. E` cosa notoria che colui, al quale  fu  amputata una gamba, soffre dei dolori al luogo della gamba
come anni sono avvenne nella mia patria, che quando  fu  vinto il partito di rifondere le campane di San Marco, un
il sentimento gaudioso, acceso nella sua parte razionale,  fu  stimolo al suo sentimento ed all' istinto che ne
dalle materie indigeste e nocive, che l' aggravano.  Fu  quella sapienza che collocò l' organo dell' odorato e del
tenda a liberarsi dai mali con dei movimenti opportuni  fu  osservato in tutti i tempi, e lo stesso Ippocrate scriveva:
dominio del principio animale a beneficio dell' animalità  fu  detto dallo Stahl «autokratia» naturae; sulla quale scrisse
e succede quella condizione morbosa che dai moderni  fu  denominata diatesi . Queste due qualità del corso alternato
la quale si risveglia con maggiore facilità dove  fu  un' altra volta e per più leggeri motivi; di che il
forze. La passività, da cui Brown fece dipendere la vita,  fu  tanta che egli ne trasse il suo celebre canone, esaurirsi
del sistema browniano. Grande impedimento a questo si  fu  la guerra indiscreta e cieca mossa agli animisti; si ebbe
di cui morì la notte; un deposito di materie gli  fu  trovato nel talamo ottico destro, il quale aveva infiammata
alcune: I sintomi . - Qui è da rammentare quel tanto che  fu  detto contro la medicina sintomatica . Certo è che i medici
al metodo curativo degli illustri fondatori di quella che  fu  denominata, non so se a ragione o a torto, nuova dottrina
Ciò che non si conobbe adunque da questi medici si  fu  la somma difficoltà di cavare delle illazioni logiche da
località, secondo l' organo della passione animale che  fu  suscitata. A ragion d' esempio, l' ira, la vendetta, e
dietro a sè una lotta, almeno se giunge a certo grado, come  fu  detto innanzi, ma resta sempre separato il concetto della
unita a debolezza rispettiva di vitalità universale; e  fu  probabilmente questo caso che indusse i medici a stabilire
mal disposta si sottrae sempre più al dominio della vita;  fu  probabilmente questo caso che indusse i medici a stabilire
cervello sembra accrescersi negli uomini dati agli studi.  Fu  detto che la grossezza maggiore, che aveva il cranio degli
invece di farsi sentire alla sola estremità esterna, dove  fu  applicata la causa violenta, si propaga lungo tutto il
non sia in tal caso violento solamente al luogo dove  fu  applicato lo stimolo, unendo poi il movimento sensorio
siccome pure a tutti gli studiosi di Psicologia, quale  fu  il mio intendimento. Nei moderni tempi gli scienziati hanno
di essere riusciti) restituirle quell' onore, di cui  fu  spoglia da tanto tempo, che da lei dipendesse la scienza
effetto di così varie e di così sublimi attività, di cui  fu  ornata dal Creatore l' anima umana? Quale è il naturale
umana? Quale è il naturale voto di lei? Che destino le  fu  assegnato da Colui che le diede l' essere? In sapere questo
maturo della dottrina intorno all' anima, il quale non  fu  ancora da noi raccolto. I nostri lunghi ragionamenti ci
il primo oggetto che s' offerse a quella speculazione si  fu  la natura materiale. E così doveva essere, perocchè la
definì l' anima così: [...OMISSIS...] . La qual sentenza  fu  suggerita ai filosofi evidentemente dall' osservare il
il molteplice. Fra quelli che così opinarono, celebre  fu  Dicearco, di cui Plutarco scrive: [...OMISSIS...] .
perciò che non apparteneva agli elementi materiali, non  fu  agevole passo, nè si fece d' un tratto. Con questo
nella natura delle idee; poichè Aristotele dice che  fu  Platone che aggiunse ai numeri le idee, togliendole dal
età nella quale fioriva lo studio della filosofia, come si  fu  quella di Empedocle, al cui tempo i filosofi ionii, e più
al tutto materiali? Oltracciò il filosofo nostro non  fu  mai dall' antichità collocato nel novero dei filosofi
della scuola pitagorica e dell' eleatica, nella quale  fu  istituito Empedocle. Empedocle riconosce Iddio qual pura
[...OMISSIS...] i quali versi rammentano, come già  fu  osservato, versi simili di Senofane (2), e mostrano siccome
essere Dei; il che poscia da Platone e dai Platonici  fu  detto appunto delle idee. Aristotele afferma che, secondo
la consistenza e l' unità. Potenti dialettici entrambi (e  fu  il secondo che della Dialettica fece una scienza), non si
cosa di eterno, che desse loro esistenza e consistenza,  fu  forse il maggior lume che mai rischiarasse la mente di
Parmenide e da Zenone considerando la natura dello spazio,  fu  da Platone dedotta, con un ragionamento simile, anche dalla
e non sarebbe allo stesso tempo, ossia l' istante, in cui  fu  messa in essere, sarebbe l' istante, in cui ella fu
in cui fu messa in essere, sarebbe l' istante, in cui ella  fu  annullata, il che è contraddizione. Dunque in un altro
massimamente che, oltre essere stato Empedocle pitagorico,  fu  anche discepolo, come da Alcimada si riferisce, dello
altro che specie; [...OMISSIS...] . L' uno pitagorico (5)  fu  denominato da quei filosofi in varie maniere (6): e fu
(5) fu denominato da quei filosofi in varie maniere (6): e  fu  detto Dio, Apollo, materia, caos (7). L' amicizia di
filosofi e inserita nello stesso « Timeo » di Platone,  fu  esposta da Lucrezio in questi versi: [...OMISSIS...] Dove
furono confuse in una sola, nell' essenza ideale . Vi  fu  un' altra cagione ancora più efficace a travolgere le menti
da Proclo e da altri Platonici (1). Ora, a questo mondo  fu  imposto simbolicamente il nome di «sphairos», e datogli una
questa dottrina alla stessa scuola pitagorica (3). Questo  fu  poscia il sistema di Epicuro. Dove si vede che la dottrina
nelle sentenze di un filosofo, che aveva scritto in poesia,  fu  da Platone dichiarato; di poi quello che mancava fu
poesia, fu da Platone dichiarato; di poi quello che mancava  fu  aggiunto. In Platone rimane dichiarato come si dovesse
a ciò che mancava in Empedocle e che aggiunse Platone, sì  fu  l' aver questi veduto una verità bellissima e fecondissima,
ciò che è sempre diverso da sè; e questo circolo interiore  fu  poi da lui diviso in altrettante orbite, quante sono quelle
a sè medesima e di varie quasi sfere composta, Aristotele  fu  pronto ad assalirlo come d' assurdità, e, pigliando tutto
d' assurdità, e, pigliando tutto materialmente, non gli  fu  difficile confutare una tale dottrina. Ma pigliandosi
d' aver veduto quel principio, che da tutta l' antichità  fu  consentito, e di cui noi ci siamo giovati in quest' opera:
per altro gratuitamente) produceva a sè stesso; e l' opera  fu  assunta a farsi da Fichte. Kant descrisse e anatomizzò la
è Dio. Eppure questo passo, a cui il soggettivismo  fu  spinto dalla logica imperterrita di Fichte, non si poteva
in tali assurdi colla prima parola della sua filosofia, si  fu  che egli prese l' Io bello e formato, qual' è nel
tutti gli oggetti determinati comprende. Schelling adunque  fu  colpito da ciò che aveva detto Fichte, che « l' Io e il
confuse lo spirito conoscente cogli oggetti conosciuti, si  fu  quel pregiudizio, di cui abbiamo parlato, che « lo spirito
aggiunta distrugge e rinnega tutti i principŒ, coi quali  fu  stabilita la prima proposizione. La ripugnanza dunque e l'
manifesta. La dottrina, che svolge la prima proposizione,  fu  nominata da Schelling Idealismo trascendentale ; la
; la dottrina, che svolge la seconda proposizione,  fu  nominata Filosofia della Natura . La prima muove dal
cadde sul secondo elemento, e il suo Io primitivo non  fu  sentimento, non fu riflessione o coscienza, ma fu ciò che
elemento, e il suo Io primitivo non fu sentimento, non  fu  riflessione o coscienza, ma fu ciò che sta in mezzo a
non fu sentimento, non fu riflessione o coscienza, ma  fu  ciò che sta in mezzo a questi due estremi, semplice
che esso racchiude, da niuno più che dai discepoli di Hegel  fu  nudamente proclamata e professata. « La stessa idea di Dio
l' ira, che lo acceca, ebbe luogo un' età, che neppur essa  fu  atta a giudicare equamente dell' aristotelica filosofia.
Mi conferma in questa opinione il vedere che Aristotele  fu  inteso dai suoi interpreti nelle guise più disparate, e gli
che è la solita ragione dei sensisti, la cui leggerezza  fu  già da noi dimostrata (3), dice che dunque è uopo che
perchè è l' intelletto quello che vede come ciò che  fu  esperimentato può replicarsi all' infinito, cioè vede il
E questo, che si doveva diligentemente vedere e cercare,  fu  dimenticato affatto dal filosofo; nè manco gli venne in
cose. Il quale errore di Aristotele debbo dire che non  fu  scoperto giammai da veruno, per quanto è a mia cognizione;
oggettivisti, e dei teofisti. Il quinto sistema poi, che  fu  l' aristotelico, evita in parte, come dimostrai, gli errori
unificatrice alle nazioni disgiunte. La vita d'Italia  fu  vita di tutti. Due volte Roma fu la Metropoli, il Tempio
La vita d'Italia fu vita di tutti. Due volte Roma  fu  la Metropoli, il Tempio del mondo Europeo: la prima, quando
è opera del Caso; la parola Caso non ha senso alcuno, e non  fu  trovata che ad esprimere l'ignoranza degli uomini su certe
io so che quella parola non può creare se non egoisti, e  fu  in Francia, ed altrove, e comincia ad essere pur troppo in
egli dipende dal concetto di cui è elemento, e onde  fu  astratto; e nel pensiero totale dell' uomo non è mai solo
e che doveva trarre l' attenzione de' primi speculatori,  fu  l' unità che tutto unisce; perchè è questo che cerca la
pose, come osserva Aristotele, [...OMISSIS...] . Così  fu  tolta da Platone la confusione, che stava nelle idee de'
de' precedenti, riformarono gradatamente quella dottrina; e  fu  Platone, che, come abbiamo detto, finì di perfezionarla,
uno, per distinguerlo dall' uno in ogni altro significato,  fu  chiamato «to proton hen», talor anco il quaternione, talora
appunto la deficienza dell' indefinito dall' uno, quello  fu  significato colla diade . Ma conviene distinguere due diadi
6 art. VI, e p. 15 7 16), supponendovi un subietto massimo,  fu  il Dio di Platone corrispondente al «to proton hen» dei
la materia stessa a' numeri si conforma; da Platone poi  fu  detta partecipazione delle specie (2) ( «methexis»), onde
[...OMISSIS...] . E ancora dice, che il Mondo reale  fu  fatto da Dio come un solo vivente simile al Mondo
si può intendere se non nell' uno e per l' uno. Ora, poichè  fu  dimostrato anche che l' uno è identico e diverso da ciò che
faccia intorno a qualunque cosa non può esser mai falso ».  Fu  dunque obbligato Platone a investigare la natura del non
, o viceversa, è fallace e mentitore. Così la sofistica  fu  recisa fino dalla sua più profonda radice. Ma noi dicevamo
possono sussistere in sè gli uni dagli altri separati, onde  fu  obbligato ad unirli in un ente compiuto, la Mente. Plotino
si può dividere certamente in più sˆtte, delle quali una  fu  quella de' Gnostici. Come furono divisi i Gnostici in due
( Logic. , n. 972). Il non aver fatto questo abbastanza,  fu  sempre la rovina della dialettica, degenerante in
denominazione di nomi analogici . Ma, ogniqualvolta un nome  fu  trasportato ed esteso dall' uso da un significato ad un
significato più ampio della latina parola proportio; e se  fu  ristretto a indicare proporzione, anche in questo vocabolo,
relativamente a' diversi oggetti, a cui significare  fu  trasferito. Nel primo caso i due oggetti significati, l'
ella apparisce meno imperfetta che pigliandola come  fu  intesa dagli scoliasti greci, e da' loro discepoli gli
e così pure la parola «syneches», che suona continuo , e  fu  usata dagli Eleati appunto a significare il continuo esteso
aveano d' attorno pel lavorìo soggettivo della mente,  fu  presa dallo Stagirita come fosse anch' essa entità vera a
e classificare queste sue produzioni. Tale adunque  fu  il campo, in cui si esercitò il filosofo di K”nisberga.
del giudizio negativo, si riduce all' affermazione , onde  fu  detto giustamente che giudicare è affermare . Quindi è del
e la cui esistenza è troppo evidente; e di questi uno  fu  Kant. Che fecero adunque questi sensisti? Falsarono la
e dell' intuizione che fa di essi la mente. Ma qual  fu  la classificazione dei giudizŒ di Kant? Fu qual dovea
mente. Ma qual fu la classificazione dei giudizŒ di Kant?  Fu  qual dovea essere, erronea del tutto, dopo che avea
Della quale difficoltà lo stesso Kant ebbe sentore; e  fu  costretto a confessare che la determinazione non potea
e però artificiato «( Psicol. 67 7 .1) ». Ma da che  fu  mosso Fichte a dare il nome di Io a ciò che si trova nell'
nulla è cagione del tutto , creando così quel sistema che  fu  detto del nullismo. Costoro 1 partono sempre dal principio,
che è nulla , e che dal nulla venne l' ente; perchè l' ente  fu  posto veramente in virtù del principio del suo atto. Questo
qui con qualche accuratezza gli argomenti da' quali Fichte  fu  indotto a credere, che affermare sia un porre, un creare.
Ma che cosa è questo affermare? Agli occhi di Fichte  fu  un porre gli esseri, un crearli; e ciò perchè altramente si
al suo Io puro, dove aveva collocato l' assoluto. E questo  fu  l' addentellato a cui raggiunse Schelling la sua fabbrica.
l' unico vero divino »(1) ». Quindi nacque quel sistema che  fu  intitolato dall' identità assoluta . La maniera dunque di
filosofia della natura e la filosofia trascendentale , che  fu  la detta eredità, avessero il medesimo oggetto, cioè Dio
fosse il modo di esistere di Dio: onde il panteismo di cui  fu  accusato. Ma se l' identità assoluta esiste solo come
la sua « Filosofia della Natura ». Perocchè la natura  fu  ridotta da questo filosofo ai soli fenomeni materiali, e
L' unica cosa forse, in cui si dipartì dal suo maestro, si  fu  che sostenne non doversi cominciare dall' intuizione dell'
importantissima tra il verbo della mente e l' idea  fu  da noi esposta nel « Nuovo Saggio »: io prego il lettore di
umano e non al divino. Questo primo errore di Schelling  fu  il primo passo che lo travolse al panteismo. Ma all' errore
di rendere l' errore coerente a sè stesso, per quanto gli  fu  possibile. Confondere l' idea col verbo, il concetto col
Il sentire il principio di questa santa sua impresa a me  fu  d' incredibile consolazione, perchè ne spero ogni bene: e
stessa vittima divina! Questa intelligenza retta e fondata  fu  la divozione ferma e magnifica istituita dagli Apostoli
me l' ha reso, non che dilettevole. Infatti presso di Lei  fu  che ho conosciuto quella rara società di personaggi e dotti
apostolica, ed una del Vangelo con altre loro preci. Così  fu  composta la prima e la più antica parte del Breviario, cioè
sento che recitando degnamente questa forma di prego, che  fu  quella di tutti i Santi, e che è quella di tutta la Chiesa,
di conoscerla sommamente difficile a conseguire, e tale che  fu  da tutti i santi uomini a tutto loro potere fuggita. - Alla
dato Gesù Cristo ai membri della società da lui istituita,  fu  quella di amarsi scambievolmente. Le istituzioni umane,
dell' opera stessa ». Quanto a quest' ultimo riguardo  fu  detto che la principale regola che ne risulta è quella di «
cara vostra fra le molte cose che udii con piacere, una  fu  che mi dolse, quel sentirvi sempre intonare i versi «Solo e
che questo spirito non è già nuovo, anzi che questo  fu  sempre lo spirito e il desiderio della Chiesa. S. Agostino,
de' suoi Canonici premonstratensi; sicchè quest' opera  fu  più volte nella Chiesa dagli uomini santi e in diversi
debbano essere pastori; e forse perchè la disposizione  fu  troppo generale, essa non si potè giammai mantenere a lungo
fa essere più sollecito questa volta a scrivervi, che non  fu  la prima, dandomene anco argomento alcune cose della
inconsideratamente e con precipizio, come riconoscerà che  fu  tentata più volte di fare, e che qualche volta anche cadde;
per notificarvi la mia presentazione al Papa Pio VIII che  fu  ieri a otto giorni. Mi presentò un Cardinale che ha della
soddisfatti. Tutto il discorso che mi tenne il santo Padre  fu  un discorso pieno di spirito di Dio, di una saviezza che
estenderci a cose maggiori del nostro povero stato. Questa  fu  la conferenza che ebbi col Papa, e questo il profitto che
fede nel Signore e che è pur tanto di pochi a dì nostri, mi  fu  un regalo doppiamente prezioso, e perchè un monumento d'
principio il nostro diritto di dire mamma a Maria, e che  fu  legalizzato, quasi direi, colle parole di Gesù, ecco la
che è il pensare, come la Maternità di Maria verso noi  fu  proclamata in mezzo alle pene? E` nelle pene nostre,
nostre. Io voleva partire di qui già è molto. Vedo che  fu  assolutamente la divina Provvidenza quella che mi
per tre giorni pregando Iddio che rischiarasse le menti, ma  fu  tutt' uno. In fine accettò di esser capo provvisoriamente
e sangue le « Massime »: perchè il giorno d' Ognissanti  fu  considerato come il principio della Prima Prova , che si
da pochi giorni un altro compagno, di cui spero bene:  fu  la Provvidenza sola che ce lo mandò: riceviamo ciò che ci
con qualche solennità e molto concorso di popolo, che ne  fu  molto edificato. E` la settima abiura che riceviamo per
»: abbandonandomi così nella stessa divina Provvidenza. E  fu  questo il motivo che, dopo sottoposti i riflessi che
[...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.31 Vi assicuro che mi  fu  una notizia sopra modo dolorosissima il sentire che l'
nella città dell' ultimo sacrosanto Concilio Ecumenico, che  fu  contro tutte le eresie moderne: e penso che non senza
ci abbia la divina Provvidenza chiamati in Trento, dove  fu  il Vescovo che ci volle; e le cose procedono, per la sola
in una specie di cose sì, e in un' altra specie no? Se  fu  la Provvidenza, quella che m' impegnò in qualche opera,
Le ha ispirato Maria santissima. Oh il bel pensiero, che  fu  questo! Lo eseguisca senza perdere tempo, ed Ella
questo dolcissimo santuario della passione di Cristo, che  fu  la culla, come sapete, del minimo Istituto nel quale Dio
ordine, egli li ha scelti « ab eterno. Ego elegi vos »; non  fu  scelto da loro: « non vos me elegistis »; sicchè l' uomo in
de' reclusori de' poveri, io ho variato di sentimento.  Fu  un tempo nel quale io accoglieva con entusiasmo tutti
dalla casa di Trento. Ora sono con voi, la cui lettera mi  fu  carissima, per le notizie genuine che di voi stesso mi
di vendetta, d'ogni pensiero d'ingiustizia verso chi vi  fu  ingiusto. Dovete dunque cercare, e otterrete questo come
la materia per non ripetere troppo di quello che già  fu  acconciamente detto da molti, e per condurre i ragionamenti
e di più quella tra queste rose, che così capricciosamente  fu  nominata da' giardinieri, perocchè tutto ciò significa
le quali sono espresse da vocaboli isolati. Questo  fu  rivelato dall' esperienza a Vitale Rosi (1), e perciò
La ragione che m' ha inclinato a questa risoluzione  fu  la seguente. L' attenzione , come abbiam veduto, è quella
lo ammigliora, la quale si chiama grazia ; 2 Questa grazia  fu  annessa a certi riti esteriori, di cui è depositaria la
opera che il bambino dovette compiere nella seconda età, si  fu  quella, quanto all' ordine sensibile, di mettere in armonia
appartiene alle intellezioni del secondo ordine, che  fu  da noi definito « intellezioni, che hanno per oggetto i
dello studio dei pedagogici; ed è ciò in pari tempo che  fu  fin qui al tutto dimenticato: non si sospettò neppure che
a trarre a sè l' attenzione. Il linguaggio pure, che gli  fu  strumento ad eseguire questa grand' opera d' estrarre dagli
sempre la sua attenzione agli oggetti sensibili, perocchè  fu  di questi, che sentì dirsi dalla madre o dalla nutrice «
oggetti li contempla e li ama o li abborrisce. Quindi  fu  giustamente osservato ne' bambini un mirabile disinteresse
e le paure incussegli o con parole o con atti: ma di questo  fu  già parlato da tanti che è inutile il fermarvisi. Solo farò
nell' incertezza sulla loro favorevole o avversa natura.  Fu  già osservato da altri, che al comparir nella mente del
amore incipiente più tosto che formato: esso è l' amore che  fu  denominato platonico, e che non ha luogo ne' bambini e nè
non entra ora nel nostro discorso. L' amor nostro che  fu  da noi descritto, dicemmo aver per oggetto l' ente nella e
la percezione di un oggetto, e la percezione di più oggetti  fu  ciò che trasse in inganno Bonnet, al quale parve d' avere
che non parrebbe doverne avere da ciò che per noi  fu  detto innanzi, che ogni numero è un ordine nuovo d'
poi si raccorciarono in geroglifici: la scrittura letterale  fu  probabilmente l' ultima ad essere inventata. Fu già
letterale fu probabilmente l' ultima ad essere inventata.  Fu  già proposto di tenere il medesimo andamento col bambino;
al quale rimetto il lettore (1). La moralità nei bambini  fu  giudicata diversamente: la più parte degli uomini non ve ne
Si deve proseguire in questa età il culto a quel modo che  fu  da noi dichiarato nella sezione precedente. Ma dopo qualche
quella. Uno dei prodotti dell' analisi del terz' ordine si  fu  quello dei concetti astratti delle azioni: le azioni dopo
Egli è uopo che il bambino noti un avvenimento che  fu  ieri, e lo distingua con quello che accade oggi, mettendolo
magnetismo animale , per convincere il lettore, che tutto  fu  creduto possibile da certi uomini alle forze segrete
alle quali l' avrebbe dovuta anteporre e dalle quali egli  fu  sedotto. L' osservò già una madre. [...OMISSIS...] La
nelle idee, nelle cognizioni. Questo gran principio  fu  conosciuto nell' antichità: fu proclamato nei tempi moderni
Questo gran principio fu conosciuto nell' antichità:  fu  proclamato nei tempi moderni ed anco in Italia nostra; e
nei tempi moderni ed anco in Italia nostra; e tuttavia non  fu  ancora ridotto alla pratica con quella diligenza e costanza
quelli che meglio tra di noi ne intesero l' importanza si  fu  il Taverna, il quale raccomandandolo in un discorso, che
partecipare dell' altrui sentire e intendere, che simpatia  fu  chiamata. [...OMISSIS...] Non si dee tuttavia omettere di
l' essere perfettissimo si è reso così vicino al fanciullo,  fu  conosciuto qual principio di tutti i beni; non v' ha allora
ordine è la terza specie di sintesi. La prima specie si  fu  la percezione (prim' ordine): la seconda specie si fu la
si fu la percezione (prim' ordine): la seconda specie si  fu  la predicazione delle qualità delle cose (terz' ordine):
che mostrava il cammino alla sua attività individuale, si  fu  « il rispetto dovuto alla natura e alla volontà
più degna. La bontà e dignità intrinseca dell' intelligenza  fu  quella, che rivelò da principio al fanciullo, quanto l'
abitudini: l' imaginazione li tradì, ma l' imaginazione non  fu  che la maga, di cui i genitori, gli amici, gl' istitutori,
reali: l' idolatria n' è la prova. E l' idolatria non  fu  solo presso i popoli antichi o fra selvaggi; ma non fu
non fu solo presso i popoli antichi o fra selvaggi; ma non  fu  detto a torto che nel mezzo stesso dei popoli cristiani e
il concetto ideale dar vita a' suoi marmi immortali. Qual  fu  dunque l' opera che prestò la mente ai grandi artisti, e
l' opera che prestò la mente ai grandi artisti, e quale  fu  quella che prestò loro la mano? L' opera della mente fu l'
fu quella che prestò loro la mano? L' opera della mente  fu  l' ideale concepimento, l' opera della mano fu l'
della mente fu l' ideale concepimento, l' opera della mano  fu  l' esecuzione materiale e reale di quel concepimento; il
si copersero in breve tempo i mari ed i fiumi: e qual  fu  la regola, qual fu il tipo su cui si eseguirono tanti
in breve tempo i mari ed i fiumi: e qual fu la regola, qual  fu  il tipo su cui si eseguirono tanti battelli? Sempre fu
qual fu il tipo su cui si eseguirono tanti battelli? Sempre  fu  quella prima, quella originale idea del battello a vapore.
l' idea del Teseo dagli enti reali da lui veduti. Ma  fu  appunto per prevenire questa obbiezione, che io vi chiamavo
del reale, che rimane in noi dopo l' affermazione? Tale  fu  la questione che noi abbiam proposta in sulla fine della
nostro s' induca a giudicare che sussiste. Ma anche questo  fu  da noi dichiarato, essendo già riconosciuto che la passione
quel sì, col quale egli afferma. Ma quando questo sì  fu  già pronunciato, non ci ha più bisogno della presenza del
mettere in dubbio la cognizione dell' essenze? E che se  fu  messa in dubbio, ciò non prova altro, se non che quelli che
della filosofia occidentale, il primo loro pronunciato  fu  il panteismo. Ricordatevi, miei signori, di Senofane e di
ta panta» (1). Ma un tale sistema non si tenne in piedi:  fu  assai breve il trionfo, o, per dir meglio, la tirannia che
può dire che quegli che più ingegnosamente il difese, qual  fu  Zenone, ne preparò altresì l' irreparabil caduta,
altri stupirete a queste parole. Stupirete a sentire che vi  fu  al mondo un uomo che negò, che l' idea della concretezza
quello stesso dell' ordine delle cose fuori della mente,  fu  sempre graditissimo ai panteisti tutti, siccome quello che
considerare altri brani delle opere d' un autore, che  fu  letto avidamente in qualche parte di questa nostra
confessa che Iddio è causa libera; ma chi non sa che questo  fu  detto anche da' più spacciati panteisti (2)? e che gli
quello che maggiormente dovete notare, o signori, si è, che  fu  già a pieno dimostrato dal Rosmini, che l' essere in
Ente come intelligibile, che è quanto dire come quello onde  fu  astratta la sussistenza, il quale, secondo lui, s'
a non esser vero. Imperocchè egli è indubitato, che  fu  sempre mai conosciuta questa potenza del soprannaturale
che la facoltà del soprannaturale e dell' incomprensibile  fu  sempre conosciuta e positivamente annunziata dai savj; come
relazioni, o in quanto ritiene dell' essere divino da cui  fu  preciso, e intanto non è creatura, ma ritiene delle
è una creatura in quanto ritiene dell' essere divino da cui  fu  preciso, lo concedo: benchè non gli possa perciò competere
soffra l' Istituto della Carità dall' avere un capo, che  fu  così trattato, e che tuttora è tenuto sotto un processo di
d' ubbidienza, di cui tutta la stessa vita di Cristo  fu  informata, dicendo egli medesimo: « sicut mandatum dedit
divin foco ci s' accenda e ci consumi! Per le quali ragioni  fu  cosa giusta e naturale se io e noi tutti ci siamo
gioia riuscì anche più viva, perchè la vostra risoluzione  fu  per me improvvisa. Non vi pentirete giammai d' aver rimosso
è un ministero regale, anzi ministero del Re dei re, che  fu  costituito dal Padre suo sul monte della giustizia
opere caritatevoli. Ora per ubbidire alla voce di Dio,  fu  deliberato di mandare voi, Fratello carissimo, a quella
1 Che i religiosi convivano insieme nella stessa Casa . Ciò  fu  trovato così importante, che la S. Chiesa medesima ha
è falsa, che mette in angustie le anime, e anche che ne  fu  fatto abuso. Perciò guardatevi dall' essere troppo stretto
temerità colla quale volevano accorrere alla sua difesa:  fu  un rimprovero ch' egli fece alla loro fede, quando disse
popolazioni di scadere a stato selvaggio: questa unità  fu  proclamata dai più insigni savi delle Indie, di Grecia e di
il cuore. [...OMISSIS...] In quanto al modo, col quale  fu  governato l' Istituto fin qui, credetemi, carissimo mio
la lettera, che io ho diretta a questo sacerdote e che  fu  tradotta anche in francese. L' attenersi alle dottrine
miei, se io avessi così scritto, perchè il mio avversario  fu  il primo ad offendermi e ferirmi nella parte più delicata,
sua prima venuta abbia mai operato per vendetta , la quale  fu  intieramente da lui riserbata per la seconda sua venuta.
le care parole, la dolce consuetudine di Colei che ci  fu  tolta; se all' improvviso ella ci si affaccia alla mente
E` così ». Lo dica pure; ma chi l' autorizza poi a dire che  fu  sempre così? Qui l' abbandona l' esperienza; e senza questa
era l' evento accidentale, e per questo filo la sua mente  fu  obbligata ad uscire dell' ambito della natura, a cui pur
sistema d' Aristotele diveniva impossibile, e quindi egli  fu  spinto a rigettarne una: mantenendo la prima sacrificò l'
che il luogo più basso si tenesse dalla mera potenza , che  fu  detta anche materia prima , e il luogo più di tutti sublime
propria natura (1). Ora l' atto compiuto di ciascuna cosa  fu  da Aristotele chiamato specie (2), e la potenzialità della
esclusa dall' anima la sola materia. In quest' ultimo senso  fu  inteso da' commentatori. Ma ciò involge l' assurdo, che la
mi pare che derivi quella duplicità di dottrina, che  fu  già osservata da molti eruditi moderni in Aristotele. In
Aristotele non fa di queste, due menti , come inesattamente  fu  detto, ma due differenze nella stessa mente, come
obiettivamente, riducendosi in un solo primo intelligibile,  fu  detto di sopra. Ma rimane a domandare se sia una
autorità superstiziosa del gentilesimo (1). Mirabile certo  fu  il lavoro che con materiali così imperfetti seppe comporne,
Dio e diverso in ciascun uomo. E l' obiettività della mente  fu  anche cagione a Platone delle sue idee, di cui Aristotele
e le menti , e le forme sieno veramente divine. Questo  fu  cagione che Aristotele fosse sempre accusato dagli antichi
la sua mente, alle quali dà certe risposte, di cui non  fu  bene intesa generalmente la forza. Avea detto, che la mente
poi la mente raccolga tali intelligibili per induzione,  fu  da noi veduto. La mente subiettiva dunque nell' uomo,