’architetto lorenese Giadod, e la seconda ad un frate carmelitano di Rimini, per nome Giovacchino Pronti; ma le abbiamo per ciò ricordate, chè l’aver ricorso
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ispirazione che guidava i pennelli del frate. — GIOVANNI FUSELLA di Genova, stato prima allievo del Granara nell’Accademia Ligustica, e poi passato a Firenze
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Don Carlo, poi Don Alvaro in abito da Frate.
Frati con ceri ardenti. Più tardi il Padre Guardiano precede Leonora in abito da frate, che s’inginocchia al piè dell’altare e da lui piamente riceve la
Che fantasima d'abate ho scontrato stamattina, sul sentier della collina! Pover'uom, per esser frate, era magro e curvo e smorto: certo il pranzo