in mente che l'oggetto artistico è una cosa da godere, lo considerano unicamente per un oggetto della loro « critica » Esprimono una frase
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un poco e sviluppare più gradatamente il tema, per non troncare il filo della conversazione con una frase che non tollera opposizione. Teniamo
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un ordine con la parola « dice... dice.... dice ». E' dunque da evitarsi ogni frase fatta, perchè i presenti non riportino di noi una impressione
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persone presenti e generalmente è di sicuro effetto. Per dare un esempio, se fra i presenti vi fossero numerose signore una frase come, « voi donne
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deviando da una cosa all'altra il pensiero di colui che deve indovinare di che cosa si parla. Colui che ha data l'ultima frase, da cui viene indovinato di
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, ma semplicemente ripetere la frase: « Chi ami più di tutti! » e la ripete finalmente sollevata dalle sue pene di non dover più dire: chi! Se invece
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Sopra un foglietto di carta rettangolare si scrive una frase e piegato in forma di triangolo, viene messo alla posta, cioè: dentro l'oggetto
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, sibbene una frase, l'anagramma, allora, si addimanda a frase. Esempio: Parlamentario: in te parla amor; e se ne sortono più frasi, allora s'ha
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Francia dalla frase: de rebus quae geruntur raccolta di satire che gli scribi di Baroche, in Piccardia, leggevano nelle strade i giorni di carnevale
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riposa. Qui tacet, consentire videtur. Chi tace, consente. Quod erat demonstrandum. Ciò che era da dimostrare. (Frase usata dal matematico Euclide, circa
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