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mondo organico, e quelli rappresentati dai fossili.
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conservarsi allo stato fossile, nonché del fatto che soltanto una minima parte della crosta terrestre è stata esplorata per la ricerca dei fossili, ci si
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somigliante. Rettili (Ittiosauri fossili) e Mammiferi (Cetacei) che conducono vita nel mare hanno un aspetto pisciforme. Questo fenomeno si chiama
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, indipendentemente dai fossili, e da questa poi poter desumere quanti anni hanno i fossili in essa contenuti.
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Esaminiamo ora l'altro ordine di documenti, i fossili, che rappresentano l'archivio storico della natura. Vediamo come essi ci permettono di
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soprattutto sui tipi di fossili caratteristici delle varie rocce, ai quali i paleontologi assegnavano una certa anzianità, fondandosi soprattutto sulla
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che si può dire di possedere oggi un mezzo per stabilire con sufficiente approssimazione la cronologia di alcune rocce indipendentemente dai fossili
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, ma tutte superiori ai due miliardi di anni. Nelle rocce più antiche non vi è traccia di strutture riconoscibili come fossili di esseri viventi. Si può
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Che nei terreni più antichi non si trovino tracce evidenti di fossili non può stupire. I primi organismi comparsi sulla terra dovettero essere di
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L’era seguente si chiama Secondaria o Mesozoica, è durata all’incirca 150 milioni di anni, ed è assai ricca di fossili.
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comparsa, testimoniata dai resti fossili, di numerosissime e varie forme di vita.
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I più antichi fossili di Cianoficee (alghe azzurre) sono costituiti da depositi calcarei di struttura lamellare, di dimensioni macroscopiche, che
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Talvolta la presenza di organismi viventi, ancorché non documentata direttamente da strutture fossili, si può arguire in base alla presenza di
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da oggi, la vita esplode con una gran quantità di forme che hanno lasciato cospicui resti fossili, mentre alla fine dell’Archeozoico, cioè nel
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. L’assenza di strutture mineralizzate non ha consentito la formazione di fossili permanenti. Nel Cambrico invece compaiono numerose forme provviste
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Non si può dire che tutti i problemi relativi alla scarsità dei fossili precambriani e alla apparente esplosione di forme viventi nel Cambrico siano
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fossili che sian potute giungere fino a noi.
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Nell’era Mesozoica assistiamo, sempre attraverso le rivelazioni dei fossili, a fenomeni spettacolari, drammatici. I Rettili, che erano comparsi verso
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Ma ci si può domandare: in questa successione di forme si possono costruire in base ai resti fossili, degli alberi genealogici attendibili? E, quando
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cui abbiamo nozione nei fenomeni astronomici. Quei fossili che sono accumulati nello spessore di pochi metri, o decine di metri della crosta terrestre
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Alcuni di questi gradini di evoluzione non sono comprovati da resti fossili che rappresentino gli «anelli di congiunzione» o forme di transizione
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periodo successivo, il Silurico, si trovano i primi resti fossili di Pesci provvisti di mascelle, i Placodermi, che ebbero grande sviluppo, con numerose
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poi giuocato le mille variazioni, senza estinguerne nessuno (che praticamente tutti i grandi tipi strutturali che si trovano tra i fossili sono tuttora
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famiglia, i Celacantidi, di cui si conoscevano soltanto resti fossili del Triassico, e che si credeva estinta da 180 milioni di anni. Anche il gruppo
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organismi che non hanno presentato variazioni per una serie lunghissima di secoli, i cosiddetti «fossili viventi», i cui rappresentanti nella forma e nella
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specie che non sono rimaste immutate, ma si sono evolute notevolmente. I fattori che hanno determinato l’immobilità evolutiva dei «fossili viventi» sono
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struttura degli animali e delle piante, quindi delle loro affinità e differenze, e la conoscenza e l’esatta interpretazione dei fossili.
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pubblicato. Non parliamo poi delle reazioni degli incompetenti: uno ebbe a scrivere: «Non si trovano uomini fossili, perché Dio non ha voluto che i
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con l’aumentare dell’età) non è facile impresa la datazione e l’interpretazione precisa dei resti fossili umani più antichi.
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I più antichi fossili sicuramente riferibili a resti umani (la famosa mandibola di Mauer, presso Heidelberg scoperta nel 1903) si possono forse
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potè finalmente scoprire, nell’isola di Giava, i resti fossili di un essere scimmiesco, ma, per vari caratteri, simile all’uomo. Le ossa del bacino e
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Pitecantropi come appartenenti al genere Homo, e hanno attribuito questi fossili alla specie Homo erectus. Rozze armi di selce, e ossa semilavorate furono
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si trovò un’altra serie di resti, cui fu dato il nome di Praezinjanthropus. Insieme a questi fossili si trovarono ciottoli forse ritoccati e molto
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giacimenti che vanno dal Pleistocene inferiore, al medio, al superiore, con resti di ossa fossili e manufatti, che testimoniano resistenza di stanziamenti
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Altre forme fossili rinvenute in Asia e in Africa, alcune delle quali, a giudicare dai soli resti fossili che si sono trovati (denti e mascelle
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Le affinità relative e la successione di questi fossili sono ancora allo studio, e le opinioni di diversi antropologi sono in parte discordanti
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famiglia Hominidae? Su questo punto regna ancora molta incertezza: non si sono trovate finora serie fossili che possano sicuramente rappresentare il
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Dall’esame dei resti fossili che si conoscono, sembra plausibile ammettere che i Primati si siano differenziati dagli Insettivori, ai primordi
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Vari resti fossili sono stati descritti, e le loro relazioni con il ramo degli Ominidi, o con quello dei Pongidi, sono state variamente attribuite
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Nell’insieme, i documenti fossili relativi all’evoluzione degli Ominidi non sono molto abbondanti. Per taluni gruppi di Mammiferi, come per esempio
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R. Moore, Uomo, tempo e fossili, trad. it., Garzanti, Milano 1954.
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Fin dal suo arrivo a Parigi il Cuvier mise gli occhi sopra alcune ossa di elefanti fossili che il Buffon aveva acquistato e il Daubenton studiato. Il
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cave di gesso, dalle quali, ogni tanto, venivano portate al Muséum ossa fossili. Cuvier le osservò e tanto se ne interessò che si recò personalmente a
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percorsero tutta la regione parigina, quasi tutta l’Ile-de-France, scavando, studiando i fossili e le rocce in cui erano contenuti. Videro così che le cave
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si chiama stratigrafia, furono accolte con grande stupore e interesse non soltanto dagli scienziati, ma anche dal pubblico. Raccogliere fossili divenne
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, che fu d’uopo ristamparle, nel 1812, in quattro volumi dal titolo Recherches sur les ossements fossiles (Ricerche sulle ossa fossili). Una terza
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sperimentando. Durante il viaggio sul Beagle mi aveva molto colpito lo scoprire nella formazione pampeana grandi animali fossili ricoperti da armature
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fossili.
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riscontrano negli organismi fossili e attuali. Quindi è necessario ammettere che vi sia stato qualche altro meccanismo che abbia consentito una
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fossili o viventi, e le sole speculazioni teoriche non erano sufficienti a risolvere i numerosi problemi posti dall’evoluzionismo. Occorreva sperimentare
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