ripresentare questo libro, che espone in forma succinta i principali dati storici e attuali relativi all’evoluzione biologica.
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trasforma in una seconda forma larvale anch’essa caratteristica dei Crostacei, la quale poi inietta le proprie cellule nel corpo del granchio e si
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forma schematica dalla figura 7. Alcune si sono mantenute pressoché costanti,
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) e gli Ittiosauri (fig. 12), che hanno avuto probabilmente origine ed evoluzione indipendente. Gli Ittiosauri avevano una forma assai simile a quella
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Si assiste dunque, nell’evoluzione degli Equidi, alla trasformazione del piede da una forma a quattro dita, attraverso forme a tre, fino alla forma
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somiglianza, cioè affinità di forma, di struttura, e getta così le basi di quella classificazione degli animali e delle piante che ancor oggi
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. Preesiste, nella mente divina, un’«idea», o «forma» o «tipo» del cane, del gatto, dell’aquila, della ranocchia, della quercia, e via dicendo, che viene
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si dispongono su di un «fuso» di citoplasma, che si forma nella cellula, e, verso il termine della mitosi (stadio di anafase) ciascuno dei due
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di Mendel. Quando un eterozigote Aa forma le proprie cellule sessuali, uova o spermatozoi, ciascuno di questi riceve uno solo dei cromosomi di ogni
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cromosoma X o cromosoma sessuale. Questo gene può presentarsi sotto una forma mutata, cioè come allele del gene normale, e allora determina la
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diversi dei fiori, forma delle foglie, attitudini fisiologiche varie, come il singolare modo di camminare dei topi cosiddetti danzatori, o di volare dei
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eterozigoti Thth, che li rendono riconoscibili dai normali: sono affetti da una lieve forma morbosa chiamata microcitemia o talassemia minore. Invece
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ricoprono. La varietà carbonaria si trova quindi in condizioni di vantaggio: la colorazione che prima la rendeva evidente ora la protegge, mentre la forma
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forma normale si mimetizza, quella melanica è nettamente visibile; il contrario accade su un tronco annerito dalla contaminazione fuligginosa, che
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principali centri industriali; nei cerchi più grandi il settore nero indica la percentuale della forma melanica rispetto a quella normale.
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casi è immediato, perché riunendo i gameti dell’uno con 3 e quelli dell’altro con io cromosomi, si ha una forma con 15, che non è più capace di formare
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Queste nozioni sulla struttura del gene, che abbiamo riassunto in forma molto schematica, illuminano innanzitutto sulla natura del processo di
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riferisce solitamente ai «caratteri» (per es. colore dell’occhio, forma e distribuzione delle setole sul corpo degli insetti; colore dei petali, forme delle
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organismi che non hanno presentato variazioni per una serie lunghissima di secoli, i cosiddetti «fossili viventi», i cui rappresentanti nella forma e nella
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che una linea di bovini non si evolverà, in un tempo più o meno lungo, verso una forma di farfalla o di chiocciola; ma non possiamo prevedere con
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presunto fatto - stesse a dimostrare l’esistenza ubiquitaria di forze vitali capaci di organizzare la materia dandole forma e conferendole le facoltà
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antropologi lo considerano come una specie diversa dall'Homo sapiens e lo hanno chiamato Homo neanderthalensis, distinguendone una forma più antica e
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riferiti al genere Australopithecus, nel quale si distinguono una forma più tozza (A. robustus) e una più grande e gracile (A. africanus).
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milioni di anni dal presente. Agli Australopiteci sarebbe seguito Homo habilis, che è una forma intermedia fra Australopithecus e Homo erectus. Da
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dell’isola di Rusinga nel lago Victoria, è probabilmente una forma affine ad un antenato comune dei Pongini e degli Ominidi. Oreopithecus (figg. 44
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forma di ascia le selci, i diaspri e le pietre di fulmine, che si credevano cadute dalle nubi, e formate dal tuono, e che nulla di meno non sono che i
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- Des premiers vertébrés à l'homme, Albin Michel, Paris 1963; trad. it. L'origine della forma umana, Boringhieri, Torino 1966.
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più convincersi che l’impronta della loro forma non è inalterabile, che la loro natura... può variare o anche cambiare assolutamente col tempo, che
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Lamarck, che seppe svilupparlo e dargli forma e coerenza enunciando la prima completa e consapevole teoria evoluzionistica.
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Floreale dell’anno VIII e in una introduzione a un libretto, Sistema degli animali senza vertebre, è espressa in forma piena e organica
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dovuto vivere e ha dato ad ogni specie un’organizzazione costante, nonché una forma determinata e invariabile nelle sue parti, le quali obbligano ogni
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Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al
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a qual tipo di cranio corrispondessero quei tali femori o quelle tali scapole, ma gli consenti anche di prevedere la forma di alcune ossa che, negli
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faticosamente cercano di adattarsi. Cade quindi nella sua forma tradizionale e statica, il concetto del mirabile disegno preordinato, della
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quelle teorie, quando ero molto giovane, abbia preparato il terreno favorevole a quella dottrina che più tardi, in forma diversa, ho sviluppato nell
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vivamente di inviargli una mia fotografia e qualche tempo dopo ricevetti gli atti di una riunione, da cui risultava che la forma della mia testa era
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avrebbero fatto) e da una inezia come la forma del mio naso! Ho sempre avuto coscienza che a questo viaggio io debbo il primo vero allenamento della mia
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scetticismo e ben lontano dal credere alla frenologia: quando tornai dal viaggio, appena mi vide si volse alle mie sorelle dicendo: «Guardate, la forma della
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male. Invece il saggio di Wallace era scritto in forma mirabile e con grande chiarezza. Nonostante tutto, le nostre due pubblicazioni richiamarono
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esempi; se in ciascuno di questi animali si osservano le particolarità di struttura (forma raccolta in modo da presentare il minimo attrito col mezzo
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individui che ne differivano sensibilmente per alcuni caratteri, per esempio la statura (nana o gigantesca), la forma delle foglie, la colorazione delle
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interpretativo. «Le scienze naturali non son altro che edifici di pseudoconcetti e propriamente di quella forma di pseudoconcetti che abbiamo denominati
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