I Ogni monologo è perduto. Detto una volta e mai più, ogni traccia resta un po' e poi svanisce. Esattamente come le vite. Come la folla di visi che
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A volte, in pochi righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una folla, in cammino verso il giorno o la notte, verso il ricordo o la
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comperato e di quelle più grandi che erano qui da prima - una folla di pioppi silenziosa nel vento di là dalla finestra - senza volerlo contiene la
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udivo la folla scorrere e i rumori cupi dell'inverno. Oh! ricordo!: ero giovine, la mano non mai quieta poggiata a sostenere il viso indeciso, gentile
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feconda urgente al mare: Genova canta il tuo canto! ... Entro una grotta di porcellana Sorbendo caffè Guardavo dall'invetriata la folla salire veloce Tra
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tocca, mi stringe il core convulso e caldo m'ottenebra gli occhi il sangue di quanti ho amato esso tace ancora o fanciulla. E quando m'irride la folla e
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Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e
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, e la folla beata osanna al ciel mugghiò. Tu, tu, fatal pontefice, vecchio dal cor di bronzo, tu, mitrata putredine, sognante un'orbe gonzo, tu i vivi
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Coppie eleganti della vaga festa, c'è alla porta una folla di signori di vario sesso, di diversa vesta, amici che vi aspettano di fuori. Son tanti i
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coglierne le note alle tue soglie: presto si muor la mammola se al margin suo si toglie. Guarda la folla, o giovine! É una stoltezza o un fallo là
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mondo è un rachitico fratello, di cui ti stanca la elegante posa; e tu cali il telone, schiudi i tubi, lasci la folla vana e vanitosa agli ombrelli
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li irraggi della lor terra natìa. Però, scenda del Tevere alla valle, o salga al Campidoglio, o dai quadrivii del suburbio sbocchi, la folla, senator
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chi cerca alcuno nella folla, né il vede, s'alza, scende, fa sosta, si dilegua, riede... E' sparita! - Ma dove? - Dove il vento conduce: forse in
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bara scote il torpore del mio suol natìo, fra i tardi inchini della folla avara posso prostrarmi anch'io! Eravam giovinetti, eravam belli; il frutto
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