In fondo, lampadari e doppieri accesi: nell’antisala una lampada veneziana scendente dal soffitto: fiori in ogni canto.
(Basilio solleva il canestro e lo porge a Olga, la quale depone alcuni fiori in grembo a Fedora: questa li accarezza: ne prende uno, ma le cade tosto
(Fedora, presa la tazza di De Siriex, va a deporla sul tavolino: poi dispone i fiori nei vasi e nelle giardiniere. – Frattanto De Siriex s’è alzato
, majoliche: ninnoli, fiori e fotografie qua e là.
(De Siriex s’inchina. – Marka appare al sommo della gradinata, recando un servizio da thè.– Olga sta fiutando i fiori colti da Fedora. De Siriex le
(Fedora s’è staccata da Loris, e guarda ammirata d’intorno i cespi fioriti: corre poi dall’uno all’altro, e si riempie la gonna rimboccata di fiori
impassibile. – Fedora, appoggiato il capo sul petto di Loris, scorge a un tratto il canestro di fiori già deposto da lei sopra uno sgabello.)
fiori rimasti. – Marka e Basilio s’inginocchiano, segnandosi piamente. – Cade la sera.)
Tutto un sussurro di fiori intorno alla morente!… – Piove il sole sul picciolo corpo aureole irradiate!… Nella suprema agonia Iris finalmente non ha
eccone un’altra del triste verde di alga marina tutta a fiori di paulonia!,
Iris, ove sei?… O fiori del piccolo giardino, ov’è ora la vostra Iris?…
Muore la Vergine colla visione splendente della immortalità; essa vede intorno a sé una fantasia di fiori – tutti i fiori della terra – che allungano
E l’aria passa tra rami e fronde, tra fiori ed erbe, tra piante e case, e palpita!
E l’aria passa tra rami e fronde!, tra fiori ed erbe!, tra piante e case!, e palpita!
Ecco le vesti in viola che vanno nel basso a tramutarsi in rosa fra rami e fiori e a stormi di grigi passeri volanti!, –
albori che si diffondono rispecchiandosi in scintille adamantine entro a le rugiade sui fiori, sulle erbe! – Nel piccolo giardino di Iris, i fiori
gorgheggio delle voci giovanili delle mousmé col biascicar del rosario che fa il cieco e colle parole che la piccola Iris sussurra ai suoi fiori!
silenzii delle sere, – bello e antico Genio dei fiori e dei pittori, non dunque gaiezza di colori vivaci, non bianchi chiarori di lune o distese di prati
! di falchi! Montagne! Laghi! Pesci! Gatti in furore! Una tutta a bimbi! Una tutta a donne nude tra farfalle, fiori e arabeschi vertiginosi! mentre, da
qua e di là, a succhiare il miele dalle erbe e dai fiori e metterlo dentro i favi: e oltre al miele, fabbricavano pure la cera. Dopo spremuto il miele