C'era una volta un vecchio giardiniere che si vantava di possedere i più bei fiori del mondo. Magro, bianco di capelli, curvo, passava le sue
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tratto, le pareti si allargano, si allungano, ornate di splendide pitture, di sculture in oro e di corone di rari e freschissimi fiori. In fondo c'è il
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scossi da fremiti di vita, e si gonfiavano bocciuoli, si aprivano fiori di ogni forma e colore: rose, garofani, gigli e altri non mai visti. - Fiorita
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campagna a coglier fiori di prato. Vide venirsi incontro una povera donna, né vecchia, né giovane, ma così coperta di stracci che faceva pietà; senza
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sette anni. La bambina passava molte ore della giornata nell'orto dove lei, in un cantuccio, coltivava dei fiori. Ora, da pochi giorni in qua, accadeva
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Reuccio, e si mantenevano freschi, come colti allora allora. Egli domandò alla bambina: - Chi ti ha detto di portare questi fiori alla Reginotta? Non lo
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. - Maestà, poi verrà l'Estate, è vero? E quando andrà via? - Dopo altri tre mesi, Reuccio. Perché? - Troppi fiori in Primavera; troppo caldo in Estate. E
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. Era una tempesta che s'ingrossava per scoppiare poi sul capo del povero capro emissario. Rachele, che la prevedeva, staccò alcuni fiori da un gran
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Accademia della crusca
