memoria di questo illustre fiorentino, quando attesto che nello insegnamento di sì nobile arte, laciò tali e tanti esempj, ai quali s'appigliarono i
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fiorentino Giotto, come riassume efficacemente la formula coniata da Cennino Cennini, che lo indica come «colui che rimutò l’arte del dipingere di greco in
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Quattrocento fiorentino, tema cui dedicheremo l’intero prossimo capitolo, e passiamo direttamente ad alcuni esempi tardo-quattrocenteschi particolarmente
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sorpresa ottica, dell’ingegnosità scenotecnica e della spettacolarità coreografica. Uno scenografo come il fiorentino Bernardo Buontalenti portò questo
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fiorentino Pierfrancesco Borgherini, ci spostiamo in un’epoca caratterizzata da una forte componente di sperimentalismo linguistico, di cui il Pontormo è uno
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del primo Quattrocento, tributa ad Antonio Averulino detto il Filarete, lo scultore ed architetto fiorentino autore di una porta bronzea della
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. 61. Maestro fiorentino, Croce dipinta, 1180 ca., Firenze, Galleria degli Uffizi. Fig. 62. Andrej Rublëv, Icona della Trinità. 1415 ca., Mosca, Galleria
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Crocifisso fiorentino (fig. 65), si può dire che Giotto abbia rappresentato, appeso sulla croce, un uomo in carne ed ossa. La tensione dei muscoli e dei nervi
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Il conte LUIGI CAMBRAY DIGNY fiorentino (n. 1779, morto 22 febbraio 1843) fu anch’esso della bella scuola. D’ingegno pronto e fatto sicuro dai buoni
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Georgofili e un premio dal governo.— GIUSEPPE MARTELLI fiorentino (n. 1791) è fornito di perizia e buon gusto, come addimostrano diverse opere che
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rifiorire tra noi, dandole maggiore incremento e molto più utili applicazioni. A chi ha veduto il R. Museo fiorentino di Fisica e Storia Naturale, non sono
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nella pittura dei manieristi che esso trova la sua più interessante applicazione. Valga come riferimento uno dei capolavori di Rosso Fiorentino, la
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giglio è emblema fiorentino gli artisti si trovarono nella condizione di doverlo eliminare. La scena avviene in genere all’interno di un portico e la
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Lo Sposalizio della Vergine dipinto da Rosso Fiorentino per la Chiesa di San Lorenzo, a Firenze, pur muovendosi in linea di massima nell’ambito della
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Come esempio potremmo ricordare la Strage degli innocenti realizzata dal Maestro Fiorentino nella volta del Battistero di Firenze.
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I pittori manieristi hanno spesso interpretato l’episodio e tra tutti si distingue Rosso Fiorentino con la sua Deposizione nella Pinacoteca di
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Anche FERDINANDO FUGA (1699-1782) è fiorentino ma, fortunatamente, ha tutt’altre idee: si vede dal confronto della facciata di Santa Maria Maggiore
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A questa corrente borghese, che poteva fare di Roma una città comoda e moderna, pose fine Clemente XII, chiamando il fiorentino ALESSANDRO GALILEI
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, si è fatto più ampio e non v’è studioso d’arte contemporanea, che non abbia dedicato la sua attenzione all’artista fiorentino. Nel nostro piccolo
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’arte del maestro fiorentino alla generazione successiva alla sua: assai suggestiva, per esempio, la riproposta della «preistoria» di Rosai, i suoi
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senso fiorentino. Qui è infatti una inondazione lineare curiosissima che dà ai più di questi riquadri una morvida aria preraffaellita, tanto distante
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E, allora, procedendo con pacato tradizionalismo quali avrebbero ad essere le qualità pittoriche di Monna Lisa, pittura di Leonardo, fiorentino del
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d'arte: un secolo dopo il tardo goticismo illustrativo del Besozzo attira ancora più dello stilismo fiorentino: Van Eyck piace più di Masaccio: Van der
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Io non posso decidere se l'opera vada posta nel periodo fiorentino, cui pare riportarsi il gioco di luce come notturno, e l'acre e un po' spinosa
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-impressionismo di tocco che non diventa mai vero impressionismo soltanto perché le preoccupazioni scenografiche e formali di stampo fiorentino non
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seicento (si salvi la cronologia) poiché la forma ch'egli vuole adoperare è già irretita, involontariamente, negli schemi del disegno puro fiorentino. Ora
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ripudiato l'astrattezza dell'intellettualismo corporeo fiorentino.
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H. FOLNESICS, Niccolò Fiorentino, ein unbehannter Donatello-schüler («Monatsh, f. Kunstwiss n, 1915, VI) (in: 'L'Arte', 1917, p. 171-72).
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che la ricostruzione di Niccolò Fiorentino non presenta segni di grande coerenza.
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La ricostruzione della personalità di Niccolò Fiorentino quale viene tentata qui da Giovanni Folnesics fa parte di un più ampio saggio dal titolo
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Secondo il Folnesics, Niccolò Fiorentino si individuerebbe come l'unico seguace intelligente dei modi di Donatello nel violento periodo padovano. Ma
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senza influsso fiorentino.
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Flagellazione a Berlino non può essere di Niccolò fiorentino, per avere anzi servito di modello a quella di Giorgio Orsini nell'altare di Sant'Anastasio a
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La dichiarazione di sfiducia vera e propria sull'arte del fiorentino cui il Berenson giunge traverso pagine equilibrate, soppesate a carati
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Intorno a questa affermazione egli tesse ora tutta la ricostruzione della personalità rimarchevolissima dello scultore fiorentino non senza - come è
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Ma perché in un «occhiello» della seconda edizione del catalogo fiorentino anche il mio nome è citato tra quelli che «diedero in particolar modo
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893. Nascita della Vergine. Firenze, Accademia. Di un anonimo fiorentino fra il '5 e il '600 [recentemente è stato affacciato, per ipotesi, il nome
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enigmatico era il quadro con la Sacra Famiglia (958) del Prof. Grassi a Firenze. [Soltanto pochi anni dopo mi avvidi che apparteneva al fiorentino
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L'idea vasariana del naturalismo artistico del primo Quattrocento fiorentino ripresa e ribadita da Burckhardt ha servito non solo a far credere che
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coloristi gotici. Ora se i suoi quadri così affannosamente prospettici ci danno un senso di colore che nessun gotico e nessun fiorentino della corrente
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prospettica, canta una volta sola nella Madonna del Louvre l'addio nostalgico a un Pier dei Franceschi fiorentino quale egli avrebbe dovuto sortire.
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sue composizioni, e che decorre naturalmente dal tono giallo di sole che in Piero si velava talora di una patina verdognola di antico senso fiorentino
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Severo in alcuni sensi come questo del Grita, ma più vario e pieghevole ci sembra l’ingegno fiorentino di Adriano Cecioni. Anni addietro era
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Tornò presto a Firenze. A Firenze la pittura era in quegli anni come un riverbero, non più dell’arte del Benvenuti, ma di quelle del fiorentino
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gentile Firenze, quegli poco siciliano nell’arte, questi poco fiorentino, poichè in Sicilia inclinano al realismo trivialuccio ed in Toscana ad un
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Più scorretta, ma più animosa è la modellatura del Nerone, che il fiorentino Gallori mandò da Roma a Firenze per saggio della sua pensione accademica
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Insieme all’antico studiano i Quattrocentisti ed il vero. Il Cantore fiorentino del Dubois ha sapore di Verrocchio e di Donatello: un giovinetto che
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via fiancheggiata di basse case: opera non tanto sottile nella intenzione pittorica quanto costumi per solito nelle cose sue l’artista fiorentino. E in
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misura, dell’abilità meccanica dei Lombardi. A questa si accosta invece soverchiamente il fiorentino Caroni nel suo Dispaccio d'amore, e un poco anche il
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, Di Salvatore, Mazzon, Pantaleoni), fiorentino (Nativi, Monnini, Moretti), romano (Accardi, Dorazio, Penili) e di alcuni artisti sparsi come i torinesi
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