e c’è una stradetta vicinale che passa per i Campi e | finisce | in quel di Caravaggio, che mi son piaciuto di rifare. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e pacifica, soprattutto così costante ed organica che si | finisce | per prendere sul serio tutto questo suo mondo quatto e |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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palmo e dove l'enorme semplicità struttiva del corpo umano | finisce | per conversare d'accordo con la mobilia costruita a puntino |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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è un tormento di spirito. Si ammira tanto che l’ammirazione | finisce | in uno sbadiglio. Tra tanta roba non si guarda più a nulla, |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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che fa l'elemosina a un vecchio mendicante [figura 173]. | Finisce | per fermarsi sul nome di Velazquez, che, a detta sua, |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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stilistica e così, eliminato il lato irrazionale o barocco, | finisce | neoclassico. BERNARDO VITTONE (1702-1770) è un ottimo |
Manuale Seicento-Settecento -
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estrosa del Juvarra ad una solida prassi costruttiva e | finisce | per fissare, nelle sue molte costruzioni a Torino e in |
Manuale Seicento-Settecento -
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delle immagini si è dimostrato tanto laborioso, e | finisce | ogni volta in un'impasse, quando dall’indagine sui messaggi |
Le due vie -
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che racchiude un colore molto presente, sicché la linea | finisce | per essere subordinata al colore. In questo genere di |
Leggere un'opera d'arte -
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per via della concezione arrotondata e blanda della forma, | finisce | troppo spesso per soggiacere alla dolce sfumatura. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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quale sia la grandezza specifica della pittura gotica si | finisce | dopo qualche esitazione per pronunciare la parola linea. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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spinti a trovare una ossessione psicologica, una paura, che | finisce | per travolgere, malgrado ogni buona intenzione razionale, |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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martirio del Santo - acquista spesso un riposo serrato che | finisce | per non turbare troppo come delimitazione di campi |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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sui fondi chiari finemente distesi delle architetture e si | finisce | talora per creder di poter assistere alla nascita di un |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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la creatività dell’uomo si trasforma in feticcio e | finisce | col diventare soltanto moneta di scambio mercificata e |
Il divenire della critica -
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moltiplicatore di ispirazione, di qualità espressiva, e | finisce | per favorire proprio quel successo che, negato in vita, |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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fili, lo spunto iniziale, passando da un artista all’altro, | finisce | per subire tali e tante trasformazioni da rendersi |
La storia dell'arte -
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«vuota» anche quando esteticamente essa sia completa; e si | finisce | a considerarla una specie di magazzino dove, quando |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ad oggi, si assiste ad una fluttuazione che per altro | finisce | sempre collo sfociare nel riconoscimento di qualche |
Le due vie -
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la cui intonazione invece che dorata è argentina, e | finisce | nel colorismo magnifico ma neutro di Lotto. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Anche la scomposizione cubista, che frammentando l’immagine | finisce | per identificare lo spazio con la forma, si avvale di |
Leggere un'opera d'arte -
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spazi. Il congegno spaziale escogitato da Paolo Uccello | finisce | così per apparirci come una sorta di racconto dello spazio |
La storia dell'arte -
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dove affiora di nuovo la natura; e giacché nella natura | finisce | per sfociare anche l’uomo storico e tecnologico, simile |
Pop art -
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In tal modo l’attenzione potenzialmente sociale dei pop | finisce | per collocarsi agli antipodi dell’individualismo esasperato |
Pop art -
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in Arman, quanto un occultamento d’identità, col quale si | finisce | per conferire una presenza enigmatica all’oggetto, dove |
Pop art -
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un film che incomincia quando Christo ha i capelli neri e | finisce | quando li ha bianchi. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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«oggettualizzazione» della sua «idea creativa», che | finisce | per condurre inevitabilmente al costituirsi d’una merce, |
Il divenire della critica -
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Poi, quando arriva a Beuys, quando arriva ad Andy Warhol, | finisce | tutto con uno schianto. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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televisivo o nelle attualità cinematografiche. L’abitudine | finisce | per annullare la carica di choc che forse in origine |
Pop art -
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Mantegnesco che comincia con la Trasfigurazione Correr e | finisce | con la Pala di Pesaro. Esso infatti è certamente posteriore |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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seimila abitanti che regna su un principato di centomila. | Finisce | ministro, lo fanno nobile e s’innamora della signora Von |
L'arte di guardare l'arte -
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e non li oltrepassa. Il tempo dell’artista universale | finisce | col Bernini, comincia il tempo dell'artista-specialista. |
Manuale Seicento-Settecento -
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da canonico e da segretario comunale: e Daniele Crespi | finisce | per andar sempre a scuola da gente inferiore a lui; ora, |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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densità materica dei colori; la ripetizione quantitativa | finisce | per innalzare gli oggetti in una dimensione estetica |
Pop art -
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predomina vi sono brani ineffabili a leggersi. E notate: | finisce | forse per predominare più spesso non l'antico elemento |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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una linea continua, che al basso comincia curva e all’alto | finisce | retta. Cosucce insignificanti, di cui un critico a notarle |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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e inconsolabile per il mancato ritorno di Ulisse da Troia, | finisce | per non riconoscerlo quando egli appare davanti a lei sotto |
La storia dell'arte -
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larga circolazione sociale e culturale, il campione dei pop | finisce | per acquistare il valore di sintomo: di una situazione, di |
Pop art -
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trasforma l’oggetto in immagine, in parola e in funzione, | finisce | per conferire al quadro la sua definitiva fisionomia |
Pop art -
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quasi magico, perde a poco a poco della sua quintessenza, e | finisce | per suonare un poco falso. L'impasto è apparentemente |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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reso con una forma di realismo così crudo ed efficace che | finisce | per trasformare il personaggio in una sorta di simbolo |
Leggere un'opera d'arte -
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di un’arte sempre più partecipata, dove anche il pubblico | finisce | per avere un ruolo rilevante nella realizzazione e nella |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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alla creazione dell’oggetto, un altro tipo di design che | finisce | per ridursi ad un «metadesign» (come del resto era già |
Il divenire della critica -
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l’evoluzione della fisiognomica stessa in psicologia. | Finisce | cioè il mondo magico in cui un’idea di “psiche” ancora |
Le tre vie della pittura -
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mai, mostrandosi impastoiato, stretto, premuto, tormentato, | finisce | col produrre un’impressione penosa e, a lungo andare, anche |
Saggi di critica d'arte -
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implicazioni matematiche della teoria dell’informazione, si | finisce | per arrivare ad «una realtà dell’arte come realtà |
Le due vie -
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tutto diverso. Infatti l’integrazione dello spettatore, se | finisce | per rientrare nella struttura dell’opera, non avviene |
Le due vie -
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