Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Come presentarmi in società

199901
Erminia Vescovi 19 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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bene educata attenua il rumore dei passi, tien sommessa la voce, e se vi è un «cicerone» sta vicino a lui più che sia possibile, al fine di non

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cordialmente, alla fine di un piacevole colloquio. Nel presentare una persona all'altra, le si daranno i suoi titoli e, se è necessario, l'indicazione del

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discorrere, di battere il tempo, di cantarellare in sordina. Alla fine d'ogni pezzo la cortesia vuole che si applauda, anche se l'esecuzione non sia

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, si mena anche qualche pugno e alla fine i piccoli nemici si staccano malvolentieri dal campo di battaglia, per ritirarsi a casa a raccontar le cose

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tramuterebbero questo mondo in una selva di arrabbiati, come a lui fu mostrato in una specie di visione, dove interviene alla fine madama Civiltà, con le

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cordiale ringraziamento alla fine dell'anno scolastico. Gli auguri scritti per Natale e Pasqua vanno ormai sparendo, a tutto beneficio dei portalettere

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adatto alla condizione della sposa e alla vita che dovrà condurre: si preferisca roba solida, di qualità fine e ben lavorata, a quel subisso di trine, di

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gioielli. L'elegante Savioli, alla fine del Settecento, consigliava la dama a non affrettarsi troppo, per essere puntuale, a tutto danno della sua

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confidenza con la signora visitata non permette di trattenersi, per meno male, sino alla fine del nuovo atto. E anche nell'uso del cannocchiale ci sia

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la fine, si traduca colla formula: non ti applaudo perché hai parlato, ma perché hai finito! Colui dunque che vuol parlare in pubblico, dopo aver

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prolungare la festa.. ma tutto deve avere una fine a questo mondo, e la musica tace, e la brigata si scioglie con mille ringraziamenti agli ospiti gentili e

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tempo in poi! Tuttavia c'è chi repugna ancora a usarla, e preferisce la parola domestico. E sia pure. Ma osserviamo che, alla fine, il domestico è

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clienti, che in fine son poi come ospiti, e di dar loro quegli agi e quel trattamento che si convengono ai patti stabiliti, mettendovi di più

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. L'argenteria abbondante e massiccia, la fine porcellana, i cristalli delicati sono la gloria e l'eleganza della mensa, oltre la biancheria. E' troppo giusto che

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: tuttavia la realtà non corrisponde sempre a questo principio. Perciò fu detto che a tavola e a tavolino si rivela la gente. La persona fine e saggia si

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lutto. Nel secondo anno si ammette qualche guarnizione sul vestito e si toglie il crespo. Verso la fine dell'anno, comincia ad essere ammessa qualche

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amabili facezie. Se la compagnia è numerosa, generalmente si divide in gruppi, e le conversazioni si avviano più intense tra vicini. Alla fine del pranzo

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un bruto, ma chi tocca appena i cibi, chi mangia a fior di labbra, chi crede di mostrar la sua continenza e la sua fine educazione col rifiutar quasi

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continue interruzioni; bisogna aspettare la fine di un discorso prima di far una domanda superflua o un commento forse inopportuno. E bisogna tollerare con

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