INDICE GENERALE Ai lettori pag. XI Principio » 1 La moglie » 5 Il marito (Dono di nozze di una madre a suo figlio)» 31 Genitori e figli » 59 Tra
, secondo me spiegabilitàssimo. Conviene pensare, che la povera donna ha vissuto vent'anni o venticinque, o trenta con il figlio o la figliuola; che forse
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misura di onestà e di istruzione e le cose a misura di utilità vera. Il vero giovine gentiluomo, non può a meno di essere figlio amorevole e rispettoso
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nozze con un gran pranzo e un ballo. Il ballo è aperto dal padre con la figlia maggiore o la nuora, e dalla madre con il figlio maggiore o il genero.
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nero; ma è però bene che lo faccia, specie se porta il lutto di vedovo o di figlio. Ed in tal caso vestirà di panno nero opaco, con cravatta nera
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metto sotto i tuoi occhi, mio caro figlio. Mi guarderei bene di presumere, che altri giovani sposi o mariti, volessero interessarsi di quanto io vado
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figlio di un impiegato, il quale guadagnava per la numerosa famiglia cinquemila lire l'anno, un superbo cavallo, vantandogli i vantaggi conosciutissimi
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bambini buoni, sono i re Magi; cioè i padroni della magìa, i quali, guidati dalla stella, mossero dall'estremo oriente per recare i loro doni al figlio
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moda o atto di schietta amicizia? Il marito . Dono di nozze di una madre a suo figlio. Lo sposo accorto 32 Bisogna saper conservare nella donna le
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Prima di chiudere il libriccino della mia esperienza, lascia, caro figlio, che io aggiunga di mio alcune parole, alcuni consigli tutti materni
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nuovi. Si dimenticano le spine per non ricordare che le rose. Il nostro cuore è debole e indulgente per la parte della vita trascorsa. Figlio mio
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nel fanciullo non vi ha nulla che giustifichi l'amore del padre e della madre; nè sentimento, nè intelligenza, nè bellezza. Ma è loro figlio e ciò
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impressioni formano il fondamento del loro cuore e della loro mente. Il figlio che nasce fra persone per bene e educate, le quali con parole dolci
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figlio, o della figlia, il sentimento dell' individualità; fare che non diventi egoismo, non personalità invidiosa, non individualismo che isola dai
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cura di formare il cuore del figlio con la piacevolezza e l'amore, lasci dunque che il babbo cerchi di ottenere lo stesso effetto con la forza
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dei genitori. Questi segnano già al loro figlio, appena aperto gli occhi alla luce, la sua carriera; deve essere magistrato, matematico, naturalista
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, non può essere solamente marito, padre, figlio e fratello; egli è anche uomo e cittadino; ha cioè doveri e diritti privati e pubblici. E questi
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dell'anima non sostiene forse ogni giorno, ogni momento il coraggio della madre, del figlio, del marito, della sposa, del fratello che si vedono rapiti
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posizione. Tocca alla mamma, ogni volta che gliene si presenta ì'occasione, d'insegnare a suo figlio il modo corretto di comportarsi con le persone e
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è poi, lo dirò per finire, un figlio espurio, come diceva l'onorevole Gussoni, ma è figlio legittimo dei nostri studi, come tutti gli altri articoli
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la inglesina e il figlio del Sindaco? - Che male ci sarebbe? La ragazza è bella, è giovane, è ricca ... - Tutti gli sciocchi, scusate, ragionano come
commettevano gli ultimi sfoghi stroncando qua e là alberi di aranci sul passaggio ... È stato imprudente! ... Fidava forse nella sua qualità di figlio del
Come il canonico aveva previsto, il figlio del Sindaco (non lo chiamavano altrimenti, quasi il nome di Paolo Jenco fosse stato più lungo a
principio. - Ma io ho quasi quarant'anni, e lei può essermi figlio. La sciocchezza più grande la farebbe lei ... Io, che non ne ho fatte nel fiore
Solmo, che ne comprese il significato, si buttò su una seggiola, con le mani nei capelli, singhiozzando: «Figlio, figlio mio!». La desolata tenerezza
nella stanza, esclamò: «Marchese, figlio mio, sei contento? Avremo finalmente la pioggia!». Infatti lampeggiava e tuonava da far credere che tra poco
fondo a tutto il suo patrimonio; e suo figlio è più matto di lui. Della nepote non ragioniamo; ha disonorato la famiglia. Vive in peccato mortale
non spiega nulla», egli disse. «Vostra eccellenza scuserà l'ardire», balbettò il vecchio. «Questi è mio figlio.» «Me ne rallegro con voi; bel pezzo di
con l'affettuoso nome di figlio. Vive qui da tanti anni, quasi da parente. Ed è così buona, così affezionata!» In quel punto mamma Grazia si era
che vorrebbe venire a baciargli le mani, e che verrà un giorno o l'altro. E mi ha domandato se il padrone ha già avuto un figlio.» «Che gliene importa
Mamma Grazia, vedendola ricomparire, nell'anticamera, l'aveva rimproverata. «Siete contenta? Quasi gli mancassero dispiaceri a quel povero figlio mio
Mamma Grazia, portandogli il caffè, gli diede la buona notizia: «Figlio mio, sta' tranquillo; tuo cugino è fuori pericolo. Ha mandato a dirtelo la
ripulirò, per l'altro mondo! Oh, morrei contenta, se fosse vero!» Non osava di credere alla notizia. Come mai suo figlio non glien'aveva fatto neppure
dovuto soffrire in silenzio per non dar dispiacere al figlio marchese, allorché era stata costretta a servire quell'intrusa venuta a far da padrona là
corpo del figlio ancora intatto ... Ma la botte non diede più vino! ... Bisogna ammazzare qualche santo, caro marchese», concluse il notaio ridendo
provargli che le persone della Santissima Trinità sono quattro: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo e il Dio che vien formato dalla riunione di
arte, da quel prete. Si sfogò con mamma Grazia: «Ci mancava lui per venire a smungermi!». «È un santo, figlio mio!» «I santi ... stiano appiccicati al
mio padre, e che fu di mio nonno e che doveva essere dei figli di mio figlio, orfani da due anni! Rimarranno poveri e nudi in mezzo alla strada, perché
antichità! Scava ossa di morti, vasi, brocche, lucerne, monetacce corrose, ed ha la casa piena di cocci. Suo figlio se ne è andato a Firenze a studiare
accorreva. «Che vuoi, figlio mio?» Ed egli la intratteneva con un pretesto qualunque, fino a che la interna visione non si affievoliva, non si scancellava e
, che il cavaliere, dimenticata la grave offesa della non permessa esplorazione di Casalicchio, gli aveva steso la mano: «Infine, sei figlio di mio
!», soggiunse il marchese. «Dunque non siete pentito del fallo, figlio mio!», esclamò il prete riprendendo alquanto la sua calma. «Sono qui, ai piedi vostri
, figlio della fortuna; ma prima di chiudersi in camera, andò a rassicurare sua moglie. - Sai? mi sono fatto amico del signor Rook. - Tu? - chiese essa
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Accademia della crusca
