Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: figli

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Regio Decreto 9 luglio 1939, n. 1238 - Ordinamento dello stato civile.

76031
Regno d'Italia 10 occorrenze
  • 1939
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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Degli atti di nascita - Degli atti di riconoscimento dei figli naturali.

Dei registri di nascita - Degli atti di nascita - Degli atti di riconoscimento dei figli naturali.

Quando contemporaneamente alla celebrazione del matrimonio gli sposi dichiarano di riconoscere figli naturali, la dichiarazione è inserita nell'atto

Negli estratti per riassunto e nei certificati relativi agli atti di nascita e di matrimonio concernenti i figli naturali l'ufficiale dello stato

figli adulterini preveduti nell'art. 250, comma terzo, del primo libro del codice civile, si trascrive il solo decreto reale che ammette il

celebrazione del matrimonio o alla trascrizione del relativo atto, quando egli ha notizia della esistenza di figli legittimati per effetto di detto matrimonio

Ai figli, di cui non sono conosciuti i genitori, è vietato altresì di imporre nomi o cognomi che possono rivelare l'origine illegittima, ovvero

entrata in vigore del presente decreto, quando contengono nomi, e per i figli di genitori non conosciuti anche cognomi, ridicoli o vergognosi o che

stati imposti nomi, e per i figli di genitori non conosciuti anche cognomi, ridicoli o vergognosi o che recano offesa all'ordine pubblico o al buon

L'obbligo di dare notizia al giudice tutelare della morte di persona, la quale ha lasciato figli in età minore a termini dell'art. 343 del libro

Elementi di genetica

413661
Giuseppe Montalenti 40 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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Na, che unendosi con i gameti del recessivo, na, danno tutti figli neri con pelo lungo Nnaa. Invece un eterozigote Nn aa forma due classi di gameti

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Anche in questo caso, come per i batterî, i figli debbono necessariamente somigliare al genitore perché essi sono il corpo stesso del genitore, e

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trasmissione di caratteri da parte del maschio anche a figli concepiti in seguito, dopo accoppiamento della femmina con un altro maschio. Ad esempio una

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Perché dunque i figli risultino in tutte le loro parti simili al genitore, questo deve provvedere, prima di dividersi, a ripetere a benefizio d’uno

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, ricostituzione dei nuclei figli (sec. Dingler).

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Anafase. - Ciascuno dei cromosomi è costituito ora da due parti (due cromosomi figli) che spesso hanno forma di anse eguali e sovrapposte, derivate

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la loro regolare distribuzione fra i due nuclei figli.

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individualità e costituiscono due masserelle cromatiche, dalle quali si organizzano i nuclei figli.

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figli, e siano perciò, almeno in parte, responsabili della loro migrazione verso i poli.

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dei nuclei figli ha il corredo aploide, n, di cromosomi. La divisione successiva, la seconda divisione di maturazione, è invece equazionale: ciascun

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Anche con questo processo il corpo dell’individuo generatore passa nei figli e conferisce loro direttamente le proprie qualità.

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diretta e necessaria del modo come da un individuo generatore si formano i discendenti. I figli sono in tutti questi casi pezzi del genitore, e, in

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figli maschi normali e femmine portatrici del gene «occhi bianchi» in uno solo dei cromosomi X, cioè eterozigote per quel carattere. Poiché lo

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cioè quattro categorie di figli fenotipicamente distinguibili: maschi metà con occhi bianchi, e metà normali; femmine metà con occhi

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due categorie di figli, maschi con occhi bianchi, e femmine apparentemente normali, ma eterozigote, cioè conduttrici, come dimostra la F2:

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cioè quattro categorie di figli, poiché anche le femmine formano qui due sorte di gameti, con X e con X': maschi per metà normali (XY) e per metà con

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Anche l’ultima previsione che si può fare, che accoppiando maschi e femmine affetti dal carattere «occhi bianchi» nascano tutti figli con occhi

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I figli di un padre daltonista sono dunque sani, e non trasmettono la malattia alla loro discendenza, non così le femmine, che trasmettono il

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incrocio, F1) avrà tutti figli maschi daltonisti, e le femmine normali, ma portatrici. Il matrimonio di due daltonisti dà tutti figli affetti da

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figli tutti striati, per la dominanza del carattere «striatura».

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Tre categorie di figli: galletti striati, pollastre metà striate e metà nere.

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Figli maschi striati, eterozigoti, femmine nere. La F2, cioè l’incrocio di un gallo striato eterozigote con una gallina nera, dà:

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che la discendenza è costituita dalle quattro categorie di figli teoricamente prevedibili, ma non nelle proporzioni previste in base alla legge d

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Così l’affermare che i figli sono simili ai genitori e che gli animali e le piante riproducendosi danno origine sempre a individui fatti secondo la

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Le teorie dell’evoluzione fermarono l’attenzione non tanto sulla somiglianza quanto sulla differenza fra i figli e i genitori. Era importante per

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in natura. Su un totale di circa 50.000 individui, figli della Oenothera selvatica, comparvero circa 800 variazioni ereditarie (1,5%).

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Un secondo quesito è questo: sono i figli identici ai genitori? Anche ciò non si verifica, ed è chiaro che sarebbe impossibile quando, com’è il caso

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Il Galton si propose di esaminare quanto i figli ereditano dai genitori, cioè di misurare l’eredità. Si rivolse prima alla specie umana, considerando

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Si vede che, nella popolazione esaminata dal Galton, genitori con statura che supera di 4.4 la media, hanno figli la cui statura supera la media

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Ne dedusse il Galton quella che va sotto il nome di prima legge di Galton, o legge della regressione filiale: i figli tendono a regredire verso la

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organi: non è detto infatti che i figli degli atleti, i quali hanno enormemente sviluppata con l’esercizio la loro muscolatura, abbiano in eredità

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Perciò se un nero F 2, reincrociato con un pollo di razza bianca, dà tutti figli neri, è evidentemente un omozigote, che dà tutti ibridi (Aa) neri

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I figli privi di quel carattere, sposati con individui parimenti privi, daranno tutti discendenti normali. Quelli che invece ne sono provvisti

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Perciò, quando risulti che un carattere si trasmette senza, saltare generazioni e compare nella metà dei figli e non si manifesta nei figli di due

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Se per esempio osserviamo che un carattere si presenta in tutte le generazioni, senza saltarne alcuna, e compare nella metà o nei 3/4 dei figli

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individui, ma si deve contentarsi di risalire ad essa in base alla distribuzione dei caratteri nei figli.

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Il matrimonio di due eterozigoti lascia prevedere 1/4 dei figli provvisti del carattere, 2/4 eterozigoti (portatori) e 1/4 privi:

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dei figli omozigoti recessivi, il carattere cioè compare nei figli di due genitori che non ne sono apparentemente provvisti. La probabilità che avvenga

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che, fra le coppie considerate come pp x pp perché hanno avuto solo figli celesti, se ne siano comprese alcune che siano in realtà Pp x pp, ma che

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mentre le Suffolk ne sono prive. Incrociate, in qualsiasi senso, danno figli (F 1) cornuti se maschi, privi di corna se femmine. Il carattere

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