Noi siamo figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le piume svolazziam muti, attoniti, affamati, sull'agonia di un nume. Nebbia remota è lo
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uscito a coglier gigli di una regina per i biondi figli!... Il falco sghignazzava nell'azzurro del ciel come buffone, e il mesto animo mio gli perdonava
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il dorso; inseguirli, e cantare: - Quando voi venivate a quel gradino, in ginocchio, a pregare pei vostri figli e per le vostre spose, noi morivam
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figli morir, la moglie spirò... Ma, basta!... io non dico, non dico di no! " Povero vecchierello! bevi, bevi, ché il vin ti accende un lumicin di fede
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a faccia sono i secoli di noia e l'ora lieta, volando si ricambiano il perdono. Seguita, va'! Figli d'Adamo, avanti, che già la noia è al limitar
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