. Queste facciate si dicono perciò esposte a levante o a mattino (fig. 1). Pare poi che il sole si innalzi nel cielo fino a mezzogiorno e poi discenda
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chiese illuminate dal sole che tramonta si dicono esposte a ponente o a sera (fig. 2). Mettetevi ora con la faccia rivolta verso ponente. La parte
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e, in fondo, la linea dell'orizzonte. Essa è più lontana e più larga di quella che si vedeva stando in basso (fig. 3). Imaginiamo di salire su una di
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in cui il sole tramonta, e di mezzanotte (fig. 5). Il sole però non si leva sempre nello stesso punto della parte di levante, e non tramonta, sempre
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sud è dietro le spalle, l'est a destra e l'ovest a sinistra (fig. 6).
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nella figura. Venite così a incontrare una piccola stella: quella è la stella polare (fig. 7). La si riconosce anche perché essa fa parte di un'altra
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sempre all'ombra (fig. 8).
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terra, non vede più nessuna cosa, non una torre, nè una collina, nè una cima di montagna presso l'orizzonte. Solo cielo ed acqua, acqua e cielo (fig. 9
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diretta quasi al punto Sud (fig. 10). Questo avviene perchè l'ago fu, con certi espedienti. calamitato, ridotto cioè come una certa pietra naturale, che
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disegnare entro la scuola i banchi, il tavolo del maestro e la lavagna (fig. 11).
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come nebbia, formata da tante gocciolino piccolissime sospese nell'aria. Anche le nuvole non sono che nebbia alta nel cielo (fig. 12), e da esse la
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oppure ad un molino o a un opificio (o, come si dice, una fabbrica, uno stabilimento) dove le macchine sono mosse dall'acqua (fig. 15). Ma anche
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. Qualche volta si capisce subito che è un canale costruito dall'uomo per portare l'acqua ai campi (fig. 14), per irrigarli
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precipita da un gran sasso, da una rupe, in una cascata (fig. 17): là rallenta e si allarga in un piccolo lago nel quale si specchia l'azzurro del
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sempre più maestoso, fino al mare (fig. 19).
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, abitate da genti diverse, con piante ed animali diverse dalle nostre Sparse pel mare vi sono poi molte isole (fig. 20); anche le grandi terre sono
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il mare formando come una piccola penisola, che dicesi capo o promontorio (fig. 21). In un altro tratto è il mare che penetra entro terra, formando
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oltre il mare (fig. 23).
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L' ITALIA BELLA. L'Italia è il più bel paese del mondo. Dalle cime maestose delle Alpi, sulle più alte delle quali brillano al sole i ghiacciai (fig
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): Milano, la città possente per industrie e commerci, che ha una delle più belle chiese (fig. 27),
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il Duomo: Venezia, una delle più belle città del mondo, che pare sorga dall'acqua del mare nella laguna (fig. 28). Laguna è un golfo tranquillo, con
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ridenti e diversi. In una pianura chiusa fra colline sorge Firenze (fig. 30), dove nacque DANTE ALIGHIERI, e vi è il più bel campanile del mondo
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Più giù ancora, in un golfo azzurro ed incantevole, sta la più popolosa città d' Italia, Napoli (fig. 31). Vicino ad essa sorge un monte, il Vesuvio
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Catania e Messina (fig. 34) ai piedi dell' Etna. Messina non molti anni fa venne distrutta da un grande terremoto; ma è già risorta grande come prima
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, nè lava, nè fumo. In Sicilia vi sono pure delle grandi città: Palermo (fig. 33) in un meraviglioso golfo;
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(fig. 35).
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compresa fra due suoi punti si dice un segmento, e i due punti si dicono gli estremi del segmento (fig.1).
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Nella fig. 3 sono rappresentate tre coppie di punti e le tre rette che le contengono. 65. Le due parti in cui una retta è divisa da un suo punto si
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In tal caso si dice pure che ciascuno di esci è un prolungamento dell'altro. Si vegga la fig. 2 nella quale sono rappresentati, l'uno in pieno
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è ciò che si dice la sua origine (fig. 4).
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ANGOLI. - RETTE PERPENDICOLARI. - DISTANZE. 66. Due rette di un piano, che si incontrino in un punto, lo dividono in quattro regioni (fig. 5), ognuna
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69. Nella fig. 9 sono disegnati, coi lati a tratto pieno, due angoli, (1) e (2). Come mostrano le
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Se dopo ciò si spiega il foglio e si spiana sopra una tavola, la figura a forma di croce che vi è rimasta impressa (somigliante a quella della fig. 7
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ad essi (vedi fig. 10) ha lunghezza maggiore della loro distanza.
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tutti i punti di una qualunque di esse hanno dall'altra la stessa distanza, le due rette si dicono parallele. Nella fig. 12 sono segnate due coppie
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intrecciata o sciolta secondo che possiede, o non, lati che si incontrino in punti diversi dai vertici. Delle spezzate 1, 2, 3, 4, della fig. 13, 1 e 3
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75. Si guardino i due poligoni della fig. 14 e di cui sono disegnati a tratteggio i prolungamenti dei lati. Per l'uno accade che vi sono
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lati eguali; scaleno, se ha tutti i lati diseguali (vedi fig. 15).
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rettangolo, se ha un angolo retto; acutangolo, se ha tutti gli angoli acuti (fig. 16). A questo proposito è bene avvertire espressamente che non
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triangolo, l'altezza ad essa relativa (fig. 17) è la distanza della retta che la contiene dal vertice opposto. Naturalmente se un triangolo è
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81. Chiamasi parallelogrammo ogni quadrangolo con due coppie di lati paralleli (fig. 19). Base di un parallelogrammo è uno qualunque dei suoi lati; e
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LE VARIE SPECIE DI QUADRANGOLI. 80. Si dice trapezio (fig. 18) ogni quadrangolo con due lati paralleli. Le basi di un trapezio sono i suoi lati
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altra cosa che un rettangolo con tutti i lati eguali (vedi fig. 21).
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triangoli eguali. 82. Si dice rettangolo ogni quadrangolo che abbia tutti gli angoli retti (fig. 20).
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descritta una linea (come quella della fig. 22), i cui punti avranno tutti la medesima distanza dal punto rappresentato dal capo dello spago che è tenuto
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risultano tutte eguali. Una qualunque di esse è ciò che si dice l'apotema del poligono. Nella fig. 23 è disegnato un esagono regolare, con la
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