ed eccessivi dei due visitatori, come quelli, se non l'hai notato finora, di ciascuno che ti stia davanti, sia il tuo fiato...» «Il mio fiato? Cosa
poter portare l'elmo, e salvarti così durante il viaggio dal mio fiato mortale...» Blabante mise il ginocchio a terra e disse: «Perdono!» «Molto più
. Quanto al poi, che viene sempre, nacquero tre bambini bellissimi e quieti: il loro fiato sapeva di fiori. Quello di uno sapeva di timo. Quello di
stesso Narco degli Alidosi al quale, passato l'effetto degli sciacqui vegetali, il fiato era tornato più turpe che mai. Sicché cadde la masca
prima: era più risentita e voluta, meno totale. E allora spingeva, spingeva, soffiando fuori il suo misero fiato come fa la balena quando sgorga dal
Blabante sopra la sciarpa, la videro e a tutti e due sembrò così bella da non poter parlare. Poi, col nascosto fiato ansante, Narco bisbigliò: «Io
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non il terrore per il mio fiato maledetto? Che altro fu l'una e l'altra volta a dissolverla come un sogno, se non la pestifera aria che dal corpo mi
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, cotto e stracotto e filtrato, per farne sciacqui in bocca. Che almeno per qualche minuto il tuo fiato sia come un testimone pauroso, e non sappia di
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vero: il tuo fiato non lo posso curare, ma posso dirti come si cura, e come scompare». «Mago, che devo fare?» «Lasciare il tuo potere: perché a rare
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convocò Terpione, che curava nobili e villani, e conosceva rimedi anche per i malanni delle bestie. Costui annusò il fiato di Narco e, appoggiandosi al
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d'autore: procedimenti di questo tipo sono ancora utilizzati soprattutto, da complessi di strumenti a fiato con intento divulgativo a livello