Che festa, quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti in onore di Cipí e
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specchio. Era una festa di colori e Cipí volava guardando giú incantato e diceva: — Che bello, Mamí! Guarda là, guarda lí! — Quando fu sopra al fiume
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rabbioso verso il castello antico. I figlioli fecero festa a Cipí e a casa raccontarono a Passerì la splendida vittoria di papà. Ma Cipí era molto
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belli». «Come si chiama la tredicesima?» chiedeva Gentile, e intanto suonava sul liuto un'aria di festa, una melodia padovana che ben conosceva. «Che ti
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nessun luogo della nostra regola, messere, è scritto che non si debba onorare Dio con la risata, che è come la festa dell'anima. Quanto a sbarrare la
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proiettili, donne belle ed eleganti osservavano l'accampamento avversario come una festa di parata. E, a ben osservare, che altro facevano i cavalieri
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cosí. Quella battaglia non c'era. — Pensa se lo sapessero gli spagnoli, che festa farebbero! — disse Sakumat. — Ma adesso riposa, Madurer. Il bambino
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burban tenendo una mano del figlio fra le sue, — avevo promesso un dono per la tua undicesima festa, e ti avevo annunciato una sorpresa, perché l'attesa
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