... - Ah, com'è bella la festa!... Che bel divertimento vuol essere! Ne romperanno delle costole, quei cavalli!... Ne abbruceranno delle faccie
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. - Maledetta la festa ed il suo santo! Ella portò le mani alle orecchie, per non sentire. - Non bestemmiate queste sante giornate, scomunicato! - e andò a
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... con la festa del diavolo!... Sono morto... Aiuto!.. - E spalancò la bocca, come per vomitare. Allora lei fu presa da uno spavento. - O santi del
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volta che mi comanda. E ci sarete anche voi? - Mi tocca questa seccatura. Per lui fu una festa. Il suo mandolino non aveva mai cantato così dolce
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si è in una certa posizione, vi sono degli obblighi. Nostro cugino il conte ha dato una festa, a Trapani, che è stata una meraviglia. - Volete dire
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principale, andava alla sartoria, dove gli facevano sempre una festa, e cominciava a pigliar confidenza con la Nunziata. Donna Michela, vedendo che le cose
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mondo, caro te! - Quando venne Umberto, bisognava vedere!.. E la parata alla Villa!.. - E la festa di Piedigrotta! - E la festa di San Gennaro! - Niente
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potrebbe vendemmiare tutta la contrada di Sant'Alfio. Ma non bisognava venire oggi, a quest'ora, per vedere la festa che c'è tutto il giorno! Quattro
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- Viva San Placido! - Vogliamo la festa!.. Viva la festa!.. Viva San Placido, o diamo fuoco al Municipio!.. Napoleone, il procaccia che faceva anche
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(il fuoco divampa. I soldati s’affollano a festa intorno alle tavole della taverna)
una specie di festa. Coraggio adunque; che Torino non appaia minore di Napoli.
rappresentante. Noi abbiamo passato quasi dodici anni senza sentire il nome d'Italia, unito a nessuna festa, a nessun ricevimento, a nessuna opera di beneficenza
costume antico era esattamente osservato. Questo spettacolo, diretto dal celebre Goethe, ci procurò l'ignoto piacere di una festa teatrale dei tempi
piangere. Una sera, in casa sua, c'era festa da ballo. Gigino, non volendo sfigurare di fronte agli altri, andò per tempo a chiudersi in camera: e lì si
diceva così: R. TEATRO PAGLIANO Domenica sera gran Festa di Ballo con ingresso alle Maschere. La mascherata che sarà giudicata più bella e più sfarzosa
un'altra festa da ballo. Anderemo a quella." "E il premio delle cento lire?", domandarono Orazio e Pierino. "C'è anche il premio." Lesti lesti
dopo otto giorni arrivò la festa di Natale o il Ceppo, come lo chiamano i fiorentini. Finita appena la colazione, ecco che la Contessa disse sorridendo