fosse la mamma, come si divertirebbero! Onde si può immaginare con che festa ogni mattina andava dal padre e dalla mamma a dimandar loro se avevan avuto
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qualche superiore, si scopriva rispettosamente il capo; se era qualche amico di casa, gli correva incontro a far festa; ma in fretta senza perdere tempo
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festa; ed egli a salutarli con giubilo. Indi andava dal suo Maestro, e dagli altri superiori, e con rispetto e con grazia li salutava. Né lasciava di
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rivedevano sempre con una festa; con un’espansione di affetto, come se fosser mill’anni, che non si fosser veduti, e si avviavano lieti a casa
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visitare le officine delle strade ferrate; quella fu una festa per Enrichetto! Egli era già nelle scuole liceali, e quindi atto a conoscere e ad apprezzare
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aspettava la risposta, col suo spirito di osservazione si pose a guardare. Vecchi contadini coll'antica giubba di festa entravano nella chiesa, e con un
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Un anno la famiglia di Enrichetto con altri amici andò alla festa di Soperga il dì 8 settembre. L'aria sottile e pura di quel colle e la passeggiata
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peso per molti, e una festa per alcuni; ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto. Quindi ben a riprendere devono essere coloro che
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domenica! Bella soddisfazione! Non dico di non far un po' d'allegria la festa; ma quando sei pieno come l'uovo, perché vuoi ancora mangiare, che non senti
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perchè l'orchestra suoni e non ha ultimate due battute, si urla perché cessi. E questo è spirito. Esce un'artista abbigliato da festa: è accolto
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festa nelle bettole per divenire inconsci assassini di notte, contingenti di galera negli anni avvenire. È un malvezzo di non pochi credere che il giorno
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con la perdita di dieci anni di vita». E scriveva il sapientissimo Seneca, che «i compositori delle leggi ordinarono i dì di festa, acciocché gli uomini
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ordinerebbe da un maggiordomo un pranzo od una festa, essi traslocano un reggimento, ordinano una repressione, intimano una levata di soldati..... o di
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talora avviene, vittoria per le sue sconfitte equivale sovente al rallegrarsi di aver veduto a soccombere la giustizia, equivale al far festa; perché si
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al governo delle greggie e degli armenti. Vesti, calze, scarpe come non si vedono dalle nostre contadine nei giorni di festa; alcune stavano lavorando
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razione di ossigeno messa a disposizione degli astanti. Da ciascuna di quelle allegre fiamme, astri della festa, schizza uno spruzzo impetuoso di acido
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artisti avevano cortesemente aderito alle istanze di alcuni soci, perché volessero rendere più bella la festa colle dolci armonie dei loro istromenti
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, ovvero tra loro litiganti e nemiche, per non dar occasione a dispute che turbino la serenità della festa. Questa precauzione veniva rigorosamente
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