prima volta di Ginevra. XVII. V'é minor bisogno di raccomandare l'allegria; quindi anche le nonne ripetono che «nè a festa » né a mensa non si
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festa; quindi si conducevano questi pazzi sulla sommità di una montagna, e tra le punte delle interposte balze venivano precipitati in profondo
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; » O poveretti voi, a cui la testa » Mai non sta salda, e gira come ruota » D'un calesso di Roma il di di festa ». troppo alta, congiunta a passo lento
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festa delle libazioni funebri. Dopo lungo silenzio Apemanto disse: Fa d'uopo convenire, o Timone, che il nostro pranzo è molto allegro; e questi
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. Il re marcia in cerimonia » sulle teste insanguinate dei principi vinti o dei » ministri disgraziati. Alla festa della tribù quando » tutti i suoi
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musei si veggono tuttora di questi corni con guarnitura d'argento. Ora negli almanacchi del Nord del XVII secolo ed antecedente i giorni di festa
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festa della dedica di questa » chiesa, non già con preghiere ma con bagordi. Invece » d'inni si cantavano canzoni bacchiche. Preti » e laici, tutti
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altri » santi». Allorché Edmondo I. re d'Inghilterra, celebrò la festa di sant' Agostino, l'apostolo degl'Inglesi, a Puckle-Church nel Glocestershire
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destinato all'esercizio dell' arco, specialmente presso alle chiese delle parrocchie e ne' giorni di festa, ove ciascuno potrà comparire e tirare
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» bene spesso in un tiro solo la loro libertà personale. » In diverse tribù queste partite di giuoco » si rinnovano frequentemente, e ad ogni gran festa
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de' pontefici, delle leggi de' sovrani. « Memoranda sarà mai sempre la festa detta dei » pazzi celebrata per molti secoli in quasi tutta l'Europa
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al clero d'assistere a queste rappresantazioni. Pietro Asario descrive una festa che verso la metà del XIV secolo fu data sopra una pubblica piazza di
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