transetto, della tribuna e della volta della navata con il proposito di condurli a termine più tardi; 3) che, passata la festa e morto nel '55
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pilastri stanno a indicare che le corone sono state appese dopo, per addobbare la nuda armatura architettonica nella ricorrenza della festa che
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tuttavia non angoscioso pensiero della morte, che sale dal profondo e vela appena, con una riflessione morale, la gioia della festa per cui è pronta e
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chiesa non si ha l’impressione di entrare in un’area sacra né in una zona monumentale, ma semplicemente in una piazzetta parata a festa o nell’atrio di un
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di un borgo popolare, un luogo dove alla celebrazione devota s’accompagna lo spettacolo della festa. Eppure poco dopo la metà del secolo, quando il
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paesani, il cui apparato decorativo, ingenuamente vistoso come quello dei vestiti di festa, non ha certamente pretese ideologiche o allegoriche; ma
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, sulle spalle il sacro legno e celebrare la festa della Esaltazione, ti manifesta la Potenza confessata della Croce. Nella bella Maddalena penitente
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, Festa, ecc., che erano, in un certo senso, nuovi a questo genere di ricerche.
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definire vagamente «pop». Perciò resultava oltremodo indicata la presenza d’un’opera come quella di Tano Festa che, nel suo Monumento celeste per la morte
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dalla pop art americana e da certe correnti folcloristiche napoletane e romane (Persico, Bugli, Biasi, Tacchi, Festa, Fioroni, ecc.).
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già in sé compiuti) si sono cimentati, tra gli altri, artisti come Castellani, Calzolari, Giosetta Fioroni, Ceroli, Tacchi, Mauri, Marotta, Festa, ecc
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dell’arte attuale. Così dicasi di un Tano Festa, ancora sempre arieggiante il periodo pop; o di un Angeli le cui raffinate e ben note composizioni
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(e di cui i nostri pop - Festa, Schifano, Pozzati, Recalcati, ecc. - sono soltanto dei pallidi seguaci; non privi, per altro, d’una loro personalità
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, Recalcati, Festa), non si vede allora perché non convenga inserire addirittura la «fetta di realtà», come sta e giace, dentro il dipinto o la
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medaglie d’onore. Tutti gli fanno festa, tutti lo invidiano e desiderano la gloria della guerra. Il quadro sarà benissimo dipinto. — Invece l’inglese
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i 50 anni, tondo e rubicondo, con un panciotto di color chiaro, tutto vestito a festa, un fiore all’occhiello, il cappello sotto il braccio, è in
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. Fu accolto con festa quello della processione dell’angiolino alla SS. Annunziata di Firenze; nè vuol tacersi del grazioso Mercato, e dell’artigiano
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del troppo vino, cominciarono a comportarsi selvaggiamente cercando anche di oltraggiare la sposa e le altre donne dei Lapiti. La festa si trasformò
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Romani, organizzò una festa al Circo Massimo alla quale invitò il popolo dei Sabini; durante i festeggiamenti le donne degli ospiti furono rapite e i
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, sposa la figlia del conte di Coldimezzo e la vede morire l’anno seguente allegramente a una festa quando crolla il pavimento della stanza da ballo nel
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festa nazionale francese, il 14 luglio 1933. Era appena spirato a Taormina nel 1931 il barone Wilhelm von Gloeden, dopo avere passato il tempo a
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festa della liturgia annuale, per chi è mosso da pulsioni pettegole e quindi da voglie antropologiche, è senz’altro la festa di Ognissanti. L’umanità
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manifestano valori trascendenti, non hanno significati traslati. L'allegoria diventa favola o apologo, la celebrazione è festa popolare, la didattica
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abbiano adornato di fiori e di palme la chiesa nel giorno della festa.
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di una stagione, o di una vacanza o di una festa — dell’altro pannello «Pali azzurri»?
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faceva Dufy; soltanto, si sarebbe detto, la cornice di questa festa; perché la natura di De Pisis è sempre stata lirica, evasiva, di chi si accorge con
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, per la sonorità un po’ saputa, ma non inerte, «Forme bianche», «Festa», «Avvenimento in una stanza».
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comporterebbe nella sua organizzazione di festa, ovvia e scontata. Ma non è solo questa specie di «parte per il tutto» che entusiasma ed attrae in
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riuscite per forza evocativa, due nell’ordine della vecchia maniera delle «balle cucite», una terza, di nuova intuizione, degli «stracci in festa
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presenze di Blake, Latham, Phillips, Arman, Christo, Hains, Klein, Raysse, Spoerri, Tinguely, Baj, Baruchello, Festa, Rotella, Schifano, Ultvedt, Fahlstròm
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Accanto all’inchiesta fotografica di Schifano e al vocabolario di Kounellis un altro gruppo di artisti romani, tra i quali Angeli e Festa, apre su un
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le lunghe nevi, qualcosa di bianco, salvo il sudiciume. Questo è da affermare per i dì di lavoro, che, quanto ai giorni di festa, i contadini di
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Persino il famoso Knaus partecipa a codesto indizio di fatica tedesca. Alcune figure del primo piano nel suo quadro della Festa dei bambini sono un
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alla schiera . de’ suoi sonatori, tutti contadini vestiti da festa. Clarino, corno, bombardone, piffero, tromba, e il tamburo, un vecchiotto, e la
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festa. La prima coppia passa sotto ad un arco trionfale di tela dipinta, ricco di festoni; e altri archi simili si vedono via via lungo la strada del
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; e intanto l’artista sbocciava nell’artiere. Sei giorni della settimana erano dati al lavoro manuale, ma i dì di festa che baldoria! Il giovinotto
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Severino a ordinare la festa della sua giostra, e spogliandosi certi staffieri per provarsi alcune vesti d'uomini salvatici, che a questa festa
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, Enrico Baj, cui abbiamo già accennato, e alcuni romani come Franco Angeli, Eliseo Mattiacci, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Mario Schifano e il torinese
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altre figurazioni emblematiche), di Tano Festa (che, a differenza di suo fratello Lo Savio precursore del “minimalismo” si dedicò ad una ironizzazione
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