. Osservava ne' suoi conoscenti il fenomeno frequentissimo dell'ipocrisia a rovescio, ossia la dissimulazione dei sentimenti più retti e più nobili
prosa letteraria
appena mettevano piede in Milano, De-Amicis e Giacosa, l'erudizione-fenomeno Molineri e l'altro amicissimo mio, cioè scusatemi, ora l'onorevole amico
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