fecero correre nel cortile e ogni volta che Cipí spiccava il volo e cadeva in terra, i bambini ridevano. Ad un tratto Cipí udí un grido: era la sua mamma
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! — gridò Passerì a tutte quante. Allora le rondinelle si fecero attorno al nido e la passeretta alzò le ali. Erano nati tutti e tre! Cipí saltò al collo
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azzurro, dove Cipí e la sua compagna fecero mille voli, diventò grigio come il fumo, senza un buchino da cui filtrasse un raggio di sole. I piccoli passeri
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Passerì si abbracciarono dalla gioia e andarono a svegliare gli altri, poi insieme fecero un giro esplorativo sulla campagna che, se non fosse stato per la
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Chiccolaggiú e Cippicippi, muti, tristi, con gli occhi rossi di pianto e le piume scomposte. Quando arrivò Cipí tutti fecero silenzio. — Cari compagni del
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rabbioso verso il castello antico. I figlioli fecero festa a Cipí e a casa raccontarono a Passerì la splendida vittoria di papà. Ma Cipí era molto
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metri dal giaciglio: finché la notizia che gli occhi davano, la novella che lo sguardo leggeva, lo fecero finalmente tremare fino alla profondità, e gli
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. In faticosi sussulti, che lentamente si fecero meno ampi e dolenti, si addormentò. Sognò terribilmente. Era il Sultano: non Maometto Secondo ma un
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e voce sorpresero i due carmelitani, e li fecero voltare, ancora rossi di divertimento, che si spense del tutto. Ma mentre fra Diamante, vista la
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