Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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fissato, cioè alle dieci, era sulla porta del negozio e mi  fece  l'occhiolino come per dire che aspettassi un poco prima di
per dire che aspettassi un poco prima di entrare. Infatti  fece  una giratina in su e in giù e finalmente mi fece cenno, di
Infatti fece una giratina in su e in giù e finalmente mi  fece  cenno, di passare. In quel momento non c'era nessuno,
e si vede che il mangiar così in fretta e furia mi  fece  male, perché appena tornato a casa mi sentii un gran peso
collo le insegne del suo ordine accademico, donna Transita  fece  un leggiero cenno di saluto gridando con voce secca alle
nel 834 all' arcivescovo Angilberto Pusterla, lo stesso che  fece  fabbricare il famoso paliotto che vedremo nella basilica di
Vitaliano Borromeo, il quale, nel 1440, a proprie spese,  fece  riparare la chiesa, dotandola di molte ricche suppellettili
stato soppresso; nel 1625 il cardinale Federico la  fece  ridurre a più moderna architettura da Fabio Mangone tomi
come chiesa di loro juspatronato. _ Il conte Giberto  fece  ricostruire l'antica cappella a destra con pitture ed
coi nomi delle figlie; poi le condusse a palazzo, le  fece  salire a mensa, sui seggi delle tre Principesse: -
- Chiaretta, Doralice, Lionella, povere figlie mie, chi vi  fece  l'onta di chiudervi là dentro? E le baciava amorosamente.
perdonate, ma quelle sono tre scrofe! Il Re, furibondo, lo  fece  immediatamente tradurre in prigione, nei sotterranei delle
quelle non sono le tre reginette, sono tre scrofe. Il Re lo  fece  decapitare all'istante, per lesa Maestà. E la Corte non
lasciar andar l’àncora quando un grido della nostra eroina  fece  sospendere l’opera incominciata. Un primo soffio di
La terribile traversia delle spiagge romane non si  fece  aspettare lungamente. La bufera veniva a man dritta; vele,
a questo mondo: avere un figlio maschio; e la Regina gli  fece  un figlio maschio. Ma il Re appena lo vide rimase di sasso,
e glielo mise sulle spalle, in mano le dette lo scettro, la  fece  seder sul trono e poi emanò un terzo bando. - Comando e
pianto, il Re in- cominciava a temere un inganno. Un giorno  fece  chiamare la vecchina e glielo disse; ma costei rispose: -
cerbiatta non si vede. Alla fine dell'ottavo giorno il Re  fece  chiamare di nuovo la vecchina, le strappò la corona, il
le strappò la corona, il manto, le tolse lo scettro e la  fece  legare dalle guardie. L'aveva ingannato, aveva devastato le
essa non piangeva, non si raccomandava. Il Re quella notte  fece  un sogno. Vide una cerbiatta, con un collare di rose, ago-
tanto, che pareva stesse lì lì per spirare l'anima. Il Re  fece  svegliare tutti i servi, i cortigiani e le guardie, e
dove andava. Il Re dubitava della vecchina; ma costei tanto  fece  e tanto disse; che egli la lasciò in libertà e le permise
un cavallo fra quelli delle sue scu- derie. La vecchina si  fece  sellare un ca- vallo bianco, veloce come il vento, lo in-
finestra per veder se la vecchina arrivava. Appena la vide  fece  suonare le trombe, e la vecchina insieme con la cerbiatta
una capanna di paglia, piccina piccina. Il figliuolo del Re  fece  tanto d'occhi vedendo un gatto che veniva ad aprirgli e lo
non si rammentava neppure che aveva fame. La vecchina lo  fece  sedere e gli disse che essa voleva dargli moglie. Il
disse che essa voleva dargli moglie. Il figliuolo del Re  fece  una smorfia e disse che lui non voleva prender moglie,
sposare la bella ragazza, e insieme ad essa e alla vecchina  fece  ritorno al Palazzo reale. Il Re ordinò gran feste, fecero
dal peplo il suo candido braccio, e alzando la destra  fece  brillare allo sguardo degli assembrati un bellissimo
lavori di Andrea Appiani. _ Giovanni V, re di Portogallo,  fece  levare il disegno di questa chiesa per erigerne altra a
rimase esposto fino all'anno 992, tempo in cui Landolfo  fece  fabbricare la chiesa e monastero di San Celso. _ Filippo
monastero di San Celso. _ Filippo Maria Visconti, nel 1429,  fece  circondare con una piccola chiesa quell'immagine; poi,
questi eresiarchi, come li chiama lei, e il babbo invece li  fece  entrare in camera dell'avvocato che mi fece proprio ridere
babbo invece li fece entrare in camera dell'avvocato che mi  fece  proprio ridere perché disse: - Sono molto contento di
ai piedi del trono. Subito ne balzò fuori l'acqua fatata,  fece  un inchino e cominciò a salire i gradini del trono danzando
tutta l'istoria pietosa delle tre giovinette. La matrigna  fece  per ghermire e disperdere l'acqua delatrice ma la toccò
arcivescovo di Milano, il cardinale Federico Borromeo  fece  costruire da Fabio Mangone solida e semplice fabbrica per
il babbo andò davvero a trovare il maestro, e gli  fece  una bella lavata di capo, da ricordarsene per un pezzo:
vero che quando Masino tornò a scuola, il maestro gli si  fece  incontro tutto mortificato, e tenendo il berretto in mano,
Agli esami della fin dell'anno, il bravo Masino si  fece  moltissimo onore, e il suo babbo e la sua mamma gli
su disegno di Aurelio Trezzi. _ Federico Borromeo lo  fece  perfezionare nel 1596. _ Contiene l'interno di buone
L'importanza dei capi d'arte che vi sono raccolti  fece  sì che la chiesa di San Paolo, come il Monastero Maggiore,
Busca. _ Apparteneva già alla famiglia Serbelloni. _ Lo  fece  innalzare Giovanni Galeazzo Serbelloni, di poi consultore
di Umiliate. _ San Carlo Borromeo nell'anno 1579 lo  fece  demolire, ed affidò l'incarico all'architetto Fabio Mangone
 fece  udire quella sera stessa, sopra un piano scellerato, la
all'indietro, tempestando con le braccia e con le gambe. Mi  fece  udire, con gli altri pezzi il duetto originalissimo di
ed opaco. Prima della coscienza fu desta l'abitudine che le  fece  allungare la mano a cercare sotto il guanciale, l'ovulo di
Gavarìa propramente necessità ..." "Di cosa?",  fece  l'ingegnere seccato. La porta si aperse e comparve la
a quela manera lì? Coss'el dis, scior parent?" "Sentite",  fece  l'ingegnere. "Invece di menar la lingua, non fareste meglio
Marianna se n'andò brontolando e il signor Giacomo si  fece  a informare l'ingegnere pregiatissimo con molti ma, se,
come dire, come definire il suo interlocutore, non  fece  che gonfiar le gote, mettendo un lungo mormorio, una specie
lo fermò di botto. "Eh!", rispose sospirando. "Ah!",  fece  l'ingegnere. "Cossa vorla?", riprese l'altro dopo una breve
identità dei due aggettivi indicativi, il signor Giacomo  fece  le guance grosse, soffiò con vivacità e si decise a
"Corpo de sbrio baco!", diss'egli. L'ingegnere gli  fece  coraggio. "Su, signor Giacomo! Per amore della Luisina!" Il
parola. "Ma no semo miga a sti passi?", diss'egli. "Eh!",  fece  l'ingegnere, molto serio. "Speriamo in Domeneddio."
dell'impiccio principale in cui s'era messo. "Aspetti",  fece  l'ingegnere. Un fil di luce usciva dalla porta della
armoniosa, sussurrò: "Che strepito, zio!". "Oh bella!",  fece  patriarcalmente l'ingegnere, "ho da picchiar col naso?" La
gli turò la bocca con una mano, lo tirò dentro con l'altra,  fece  un saluto grazioso al signor Giacomo e chiuse la porta;
... me consolo propramente ...". "Grazie, grazie",  fece  Luisa, "passi, La prego, devo dire una parola allo zio."
sul petto, tenendogli le braccia al collo. "Ciao, neh",  fece  l'ingegnere quasi resistendo a quelle carezze perché vi
c'è stata una mezza scena con la nonna." "Oh povero me!",  fece  l'ingegnere, che quando udiva di qualche sproposito altrui
di preparar un paio di stanze a Oria." "Oh povero me!",  fece  l'ingegnere. "Ci voglion due mesi per questo? Non par
non me movo, perché, con la mia povera vista ..." "Luisa!",  fece  la signora Teresa. "Porta fuori un lume. Ma ha sentito,
per baciarla. "Povero Franco!", diss'ella dolcemente. Lo  fece  alzare e sedere vicino a sé. Doveva parlargli, disse; e si
della sua vita, l'anima dell'anima sua. "Povero Franco!",  fece  la signora Teresa teneramente, sorridendo. "No, ascoltami,
le rendeva il respiro difficile e più difficile il parlare.  Fece  un gesto negativo a Franco che avrebbe pur voluto
Chiese il suo libro di preghiere, si accostò il lume,  fece  aprire le finestre e l'uscio della terrazza per respirar
All'udirsi domandare "che lettera?" ella capì,  fece  "oh!", ritirò le mani, se ne coperse il viso e pianse
da uno scrupolo, accennò a richiamarlo. "Ma cosa mai!",  fece  l'ingegnere. "Ma, Piero!" "Ma cosa?" Le antiche tradizioni
la signora, "suonate il campanello." "Signor Giacomo",  fece  l'ingegnere senza scomporsi, "dobbiamo suonare il
gli sposi, incoraggiato dall'insistere della signora,  fece  uno sforzo, diventò rosso rosso e buttò fuori la sua
alle cinque e mezzo per la messa." "Oh povero me!",  fece  lo zio Piero. "Quante miserie! Insomma, sono marito e
del povero papà, si diceva noi. Cosa ti pare?" "Hm!",  fece  lo zio, che non accettava facilmente le novità. "Mi pare
a quando vi potessero scendere la mamma e lei. "Oh, zio!",  fece  Luisa. S'ella avesse saputo del campanello, si sarebbe
l'esilio di Franco e ad adoperarli con calore. "Basta",  fece  lo zio non persuaso, ma placido, allargando le braccia in
affondato fino alla gola. Per buona fortuna suo padre  fece  in tempo a salvarlo: ma quando Pipì uscì fuori dal pantano,
subito il mio berretto", urlò lo scimmiottino. "Cucù!",  fece  l'uccello, e continuò il suo volo. "Pazienza! Mi ricomprerò
che la camicia e il fazzoletto da collo." E nel dir così,  fece  l'atto di cercarsi la camicia, ma invece della camicia si
: la nave stava per far vela, e un giorno quel padre si  fece  coraggio e andò al Palazzo Reale dove fece passare l'
quel padre si fece coraggio e andò al Palazzo Reale dove  fece  passare l' ambasciata. - Dite a Sua Maestà che c'è un
guardava sulla piazza del palazzo. Il giorno dopo il Re si  fece  mettere su un cataletto e si fece portare sotto la finestra
Il giorno dopo il Re si fece mettere su un cataletto e si  fece  portare sotto la finestra della camera della schiava.
cui l'aveva trattata, acconsentì ad accettarlo per isposo.  Fece  venire il padre e le sorelle a Palermo e Io sposalizio si
venire il padre e le sorelle a Palermo e Io sposalizio si  fece  con gran pompa. E a me mi dettero un solo confettino Che è
al muro per lasciare libero il passaggio, ma l' altro non  fece  altrettanto; rimase fermo e posò le mani sui fianchi,
profondo: doveva essere un animale di grossa taglia.  Fece  un passo in avanti, al che l' altro appoggiò le mani alle
le mani alle pareti. Vi fu una pausa, poi il marinaio  fece  un gesto con le due palme rivolte al suolo, come chi
Il marinaio ne approfittò: la sua spinta da verticale si  fece  obliqua, e M. si trovò seduto con le braccia puntellate
si rialzò, si rimise gli occhiali e si rassettò gli abiti.  Fece  un rapido inventario: c' erano vantaggi secondari, quelli
abitatori. Virgilio, per rimediare a così grave sconcio,  fece  fare una mosca d'oro, qualmente egli prescrisse - e dopo
produceva la morte. Fatto un potente scongiuro, Virgilio  fece  morire le sanguisughe, asciugò le paludi dove sorsero case
un morbo fierissimo invase la razza dei cavalli, Virgilio  fece  fondere un grande cavallo di bronzo, gli trasfuse il suo
Virgilio li volle contentare e in una grossa pietra  fece  scolpire un piccolo pesce, disse le sue incantagioni e
mare fruttificò mai sempre di pesci innumerevoli. Virgilio  fece  mettere sulle porte di Parthenope, verso le vie della
sotto la testa piangente. Fu Virgilio che in poche notti  fece  eseguire da esseri sovrannaturali la grotta di Pozzuoli,
in città; fu Virgilio che, per la sua virtù magica,  fece  sorgere un orto di erbe salutari per le ferite ed ottime
un mezzo migliaio. - É giusto - rispose il Re. E gli  fece  un bel regalo. Saputasi la cosa, tutti quelli che
fu l'ora della battaglia, Topolino impartì gli ordini,  fece  sonare le trombe, e in un batter d'occhio l'esercito nemico
mezzo del veleno. Invitatolo a pranzo, verso la fine gli  fece  porre davanti un piatto d'oro con su una torta di ricotta
che simulava la camera della Reginotta; e un famoso Mago  fece  una bambola grande al naturale, da scambiarsi colla
vuoi bene, risuscita mio padre! Topolino esitava. Allora si  fece  avanti sua madre: - Topolino, te ne prego anch'io,
colle mani il cadavere mezzo carbonizzato del Re, e lo  fece  risuscitare. Ma il Re era diventato un altro. Domandò
è il volere di Dio, sposatevi e siate felici! Il popolo  fece  grandi feste. Dei Ministri bruciati nessuno si diè
fatto sempre gola. La Principessa, quando fu il momento,  fece  un maschio, ma ella, poveretta, soffrì tanto che di lì a
portò il salario alla balia e qualche regaluccio, le  fece  sperare un bel paio di pendenti quando all'allievo fosse
una bella collana quando sarebbe andato solo.... insomma,  fece  molte chiacchiere, ma quando la balia e il marito gli
quel che mantengo. Figuriamoci come gongolasse la nutrice!  Fece  cenno al marito, che subito andò a prendere un boccale di
andò a prendere un boccale di vino di quello buono, ella  fece  le frittelle e mangiarono e bevvero allegramente. Ma
A dormire non volle più che stesse in camera con loro ; gli  fece  mettere un po' di paglia in uno stanzino buio, e lì lo
ne andasse perché in quella casa era un intruso. Non appena  fece  giorno il Principino s'alzò dal suo giaciglio di paglia,
di pochi stracci, commossero il capo mastro, che subito lo  fece  ristorare, se lo prese in casa e lo mise a tirare il
mesi, pagò per un po' di tempo il baliatico e poi non si  fece  più vivo, e allora il mugnaio e la moglie presero a
Intanto il Principino raggiunse l'età maggiore e il fabbro  fece  fare l'albero genealogico della famiglia di Cattolica, cavò
e il Re riceveva tutti. Dopo lungo aspettare il fabbro  fece  passare l' ambasciata al Re, disse che veniva da Palermo e
tornò a Palermo, consegnò la lettera del Re al Viceré,  fece  riaprire la causa, ebbe di nuovo una sentenza contraria e
e si presenta al Re. - Maestà, il Vicerè di Sicilia ne  fece  un bel conto della vostra lettera ! - II Re si turbò. - Che
da limare chiavi e toppe. Ma torniamo al Re. Subito subito  fece  chiamare un suo fido servitore. - Don Josè, - gli disse -
di fame ne' suoi felicissimi Stati. Il fabbro tempestò,  fece  l'ira di Dio perché di nuovo il Tribunale discutesse la
squartati, scorticati e con la pelle dei giudici il Re  fece  fare tanti seggi e su questi seggi ordinò che sedessero
riconoscenza sposò Angelina, la figlia del fabbro. Il Re  fece  alla sposa doni sontuosi e volle che le nozze fossero
la riconoscenza dei Siciliani. Il principe di Cattolica gli  fece  fare una statua che fu messa di fronte alla casa del
inscienza degli usi e dei costumi di esso. _ Questo bisogno  fece  nascere nel sottoscritto l'idea di compilare all'uopo una
- Sì. - Io ho la tinta rossa. Fammelo portare. - Surama  fece  un cenno ad una delle sue serve e tosto un bacino d'argento
polvere rossastra, poi servendosi della mano sinistra, lo  fece  passare per tre volte dinanzi al viso di Surama; servi e
attentamente per alcuni istanti trattenendo il respiro, poi  fece  girare la maniglia senza produrre il menomo rumore e fece
fece girare la maniglia senza produrre il menomo rumore e  fece  un passo innanzi. La stanza di Surama era tutta adorna di
su di te, - rispose il servo. - La casa è tua! - Il fakiro  fece  col capo un leggero movimento e rinchiuse gli occhi.
e lanciò un secondo sibilo. Subito dopo un colpo secco si  fece  udire contro una delle due imposte. Il fakiro allungò la
il viso bellissimo e roseo della giovane indiana, poi  fece  un gesto di dispetto. - Maledetto sia il giorno che io ho
- Sì, - disse poi. - È la principessa misteriosa. -  Fece  un segno ai servi. Questi presero il palanchino, l'alzarono
- Gli ho dato tre fiorellini di carma-joga. - Ah! -  fece  il ministro. - Ne coltivo molti nel giardino. - Come
farmi parere più bella? - La vecchia non si raccomandò più:  fece  alcuni passi verso Rosettina e si la- sciò cadere sotto il
le disse: - Aiutami, se no te ne pentirai! - Rosellina  fece  la sorda anche questa volta, e appena ebbe terminato la
la condusse da una strega, perchè la guarisse. La strega le  fece  molte frizioni con pomate e unguenti, ma gli orecchi cre-
e le chiese di riposarsi un momento. La bimba lo  fece  entrare in casa, e sentendo che si lamen- tava tanto, prese
 fece  levare un espresso per recarsi al Piccolo Campidoglio Il
la sua preda sull’erba, trasse il suo coltello pugnale,  fece  in pezzi il cignale, acconciò a guisa di spiedo un virgulto
vestito alla foggia d’Orazio uscì dalla capanna, gli si  fece  incontro con aria di rispetto ed una stretta di mano dei
primo castello. Sulle torri apparve la Fata Variopinta e  fece  un cenno con le mani. Piumadoro si sentì attrarre da una
secondo chicco. Appena il grano toccò terra il castello si  fece  d'oro, la Fata e gli ospiti apparvero benigni e sorridenti,
il Re tremando, e udito il perchè della collera del figlio,  fece  caricare l'ammiraglio di catene, e dette il comando della
bastimento, che incominciò a sommergere. Il vice-ammiraglio  fece  mettere subito in mare i battelli per salvare almeno il
stato di prigionia.... Seguimi! - Serpolino pian piano  fece  scivolare in terra la testa del mostro e seguendo la stella
più! - disse a un certo punto Serpolino. La stella allora  fece  cenno a un del- fino, il quale, preso in groppa il
lutto. - Serpolino si affrettò ad andare al pa- lazzo; si  fece  riconoscere, e il padre, lieto di averlo ritrovato, ordinò
suo vicino di destra, il marchese Lovere. - No, americana -  fece  questi. - La conoscete? - No, ma scommetterei; soltanto le
- credevo di trovarvi ancora su. - Volete mettervi là? -  fece  essa per tutta risposta, indicandogli di fronte a lei,
rispose essa breve, sorridendogli, subito rasserenata. Egli  fece  il giro della tavola per prendere il suo posto, e con una
e principessa per giunta. - Le sta bene la corona.... -  fece  Lovere guardandola. - Duca d'Eboli! non mi è un nome nuovo
cantare? - Oh, sì! Vuoi sentire? - Sentiamo. - Aspetta -  fece  la piccina. E aiutandosi colle mani e colle ginocchia,
- Sì, molto. - E non ti fa paura il mare? - Paura? -  fece  essa ridendo. - Ma se ci vanno tutti in mare! Ci sono i
uomini, che molto volentieri l'avrebbero accettata. Glielo  fece  comprendere subito, smettendo a suo riguardo quel riserbo
e voi non avete nulla in dosso. - Oh, questo mi basta! -  fece  Sarah, alzando intorno al collo un piccolo boa di piuma
salone - e mi stanca un po' la gente. - Come credete.... -  fece  la baronessa. Ma Sarah si riprese subito: - Dimenticavo la
il salotto del signor Rook. - Il signor Rook è qui? -  fece  Sarah stupita, dissimulando assai male una commozione
prendendo per mano la piccola Solange. - Arrivederci! -  fece  questa al marchese, gettandogli un bacio. - Addio!- disse
il mare. - Entrate.... - disse udendo bussare. - Sarah; -  fece  il duca andando verso di lei - ho una notizia da darti. Una
sanguinosa ironia? - Dimmi.... - sussurrò. - Che cos'hai? -  fece  lui dapprima osservando la sua aria trista e preoccupata. -
ai piedi, pensando alla probabilità d'un incontro; però si  fece  forte davanti a suo marito, e fingendo un'indifferenza che
della via. Così si giunse al tempio. Quivi Thompson  fece  buona figura: Un po’ noiato dalle superflue cerimonie egli
Quando ognuno dei ragazzi ebbe detta la sua, Leoncino si  fece  avanti e domandò con aria baldanzosa di sfida: "Chi di voi
... però, quella brutta bestia, a vederla lì fra l'erba, mi  fece  una certa impressione ... un certo non so che ... Ma
che guardava su un vicolo, e l'acqua, cadendo dall'alto,  fece  la schiuma. In quel mentre venne a passare il cameriere del
nel naso. Un giorno poi mise sottosopra tutto il palazzo e  fece  correre anche le guardie perché vide una pulce attaccata
molto per entrare al mio servizio ? - Venne il giorno che  fece  questa domanda anche a quel cameriere che aveva veduto
e il Re voleva, bisognava obbedire senza fiatare. E così  fece  don Giovanni, che uscì, camminando all'indietro, senza
parere una principessa, smise a un tratto di piangere, si  fece  tutt'allegra e tornò addietro a cercare la carrozza.
da capo a piedi. - E lei chi è ? - le domandò. Donna Tura  fece  una bella riverenza e rispose con una vocina tutta latte e
bene e alla mia Corte potrà invecchiare. - Donna Tura  fece  un';altra bella riverenza e uscì per farai indicare dal
Donna Peppa se ne andò, brontolando e sputando veleno, e si  fece  anche più gialla e più secca dalla grande invidia che la
? - Vorrei che mi scorticaste il viso. - Il barbiere  fece  un salto. - M'avete preso per un macellaio? Dovete sapere
convertite in luridi stracci. In quel momento il Re la  fece  chiamare per preparargli la biancheria, e quando si vide
ebbe un bel dirgli che donna Tura era lei ; il Re la  fece  cacciare dalle guardie, ed ella dovette tornarsene a morir
Il rajah rispose con un colpo di pistola la cui palla  fece  stramazzare un pirata. - Avanti, tigrotti! - urlò Sandokan,
come ogni resistenza fosse ormai inutile. Sandokan si  fece  innanzi con la scimitarra in pugno. - James Brooke - disse
non rispose. - Fu vostro zio che riconobbe Yanez e che lo  fece  arrestare. - Lui! ... - esclamò Sandokan. - Ancora lui! ...
- In un luogo sicuro. - Fate quello che credete. Sandokan  fece  un gesto a Kammamuri. Subito quattro barelle di rami
il rajah, lo imbavagliò con un fazzoletto di seta, indi lo  fece  collocare nella barella vuota. - Dove andiamo, capitano? -
rapidamente indietro, con Sambigliong e Aïer-Duk. Sandokan  fece  rapidamente l'appello. Undici uomini mancavano. - Sono
improvvisamente attaccato dalle truppe di Sarawak, poi  fece  slegare il rajah, il quale durante il viaggio non aveva mai
ed ingannando come sempre tutto il mondo, il governo  fece  assicurare dai nostri stessi amici i Romani che bastava
giovani ed impressionabili militi, e coll’arma al braccio  fece  assistere l’esercito nostro, il fiore della nazione
e senza lacciuoli. Finita la messa, Adalberto si alzò, e  fece  cenno al maestro Ingo, il quale spiegò una pergamena:
petto. Pure lo sguardo acuto, reso acutissimo dall'odio,  fece  sì che messer Adalberto potesse dal profilo risoluto di Ugo
Lanciasalda, il cavaliero, tenendosi allato lo scudiere, si  fece  avanti con un certo passo violento che e' pareva movesse
un ossicino se gli pose attraverso la gola, e tanto gli  fece  male che dovette morirne. Ti ho reso l'omaggio mio! - e si
con profonda ammirazione e preceduto da quattro eunuchi,  fece  la sua solenne entrata nell'immensa sala del trono, la
E che cosa sia venuto a fare qui? - A cacciare. - Il greco  fece  una smorfia. - Uhm! - fece poi. - Sai tu qualche cosa sul
qui? - A cacciare. - Il greco fece una smorfia. - Uhm! -  fece  poi. - Sai tu qualche cosa sul suo conto? - So solo che
ora sì. - Si vede però che hai qualche sospetto. - Il greco  fece  un gesto vago, poi aggiunse con una certa malignità. -
è un coraggioso può essere anche pericoloso. - Il rajah  fece  un gesto di noia e s'alzò dicendo: - Lasciami in pace
il tuo silenzio per cinquanta rupie. - Il chitmudgar  fece  un soprassalto e sgranò gli occhi. In un anno di servizio
fortuna. Va' a chiamarmi quell'uomo. - Il chitmudgar non si  fece  ripetere l'ordine due volte, quantunque il pranzo non fosse
Si alzò precipitosamente e scomparve. - Ah! Ah! -  fece  Yanez ridendo. - Mio caro rajah voglio prepararti un tiro
il calicaren (attore), - disse il maggiordomo. L'indiano  fece  un profondo inchino e attese di essere interrogato. - Sei
Yanez si rizzò di colpo squadrandolo rapidamente, poi  fece  un legger inchino, dicendo in perfetto inglese: - Ben
indiana. - E perché? - Per invitarla a corte. - Ah! -  fece  Yanez, respirando un po' più liberamente di prima, poiché
s’adunavano i padroni del mondo per discuterne le sorti, ne  fece  un Campo Vaccino! Erano dunque le nove d’una notte oscura
un strisciante inchino lo salutò, baciògli la mano e gli  fece  lume accompagnandolo fino ai primi gradini della scala più
casa Pompeo. Ammalatasi la vecchia Virginia, Ignazio le  fece  accettare Flavia per infermiera e col suo mezzo, e
tavola e poi sceglierò quello che mi piacerà. - II Principe  fece  il bando, e siccome Mariuccia era bella davvero, era
da cristiano. Quando il banchetto terminò, il Principe la  fece  chiamare e la figlia gli disse chiaro e tondo che fra i
era il cavaliere col serpente sull'elmo. Questi si  fece  avanti, chinò un ginocchio in terra e disse al Principe che
offrirle i doni che aveva recati. Il Principe, naturalmente  fece  chiamare la figlia, che comparve magnificamente vestita, ma
morta che viva, e allo sposo, che insisteva per vederla,  fece  una spallata e lo consigliò d'andarsene, perché bisogna
ella lo faceva senza discutere. Salì dunque dal Re,  fece  passare ambasciata e si offrì per cameriere. Al Re piacque
terra. Il Reuccio mandò a chiamare le donne della Regina e  fece  trasportare il finto don Peppino nelle stanze della madre.
fecero le nozze con gran pompa, e la Reginuzza non solo si  fece  amare dal marito e dal suocero, ma anche da tutto il
il corriere nel palazzo, gli cucinò la, cena, e gli  fece  ogni sorta di gentilezze. Però, non appena il corriere fa
del marito, le disse che la lettera era giunta e gliela  fece  anche leggere. La sfortunata Reginuzza ne ebbe un colpo
morte del figliolino e farvela morire di fame anche lei,  fece  una corsa, un lancio sulla gradinata, lo afferrò coi denti
e le aie di tuo figlio, - e da quel momento Mariuccia  fece  una vita tranquilla in mezzo a tutte quelle donne che la
con amore. Gli anni passarono, il figlio di Mariuccia si  fece  un bellissimo giovinetto ed era sempre in groppa al
su quel capo che aveva tanto bramato di baciare. Poi si  fece  condurre dalla madre, e qui nuovi abbracciamenti e nuove
un giorno anche il cavallino sauro morì, e il Re gli  fece  erigere una statua.
marzurka, corse subito ... ma prima di entrare in sala,  fece  capolino alla porta e vide ... Vide un brulichio di
fratello, prese la giubba e se la infilò. Figuratevi quando  fece  la sua comparsa in sala! Scoppiò una risata, che non finiva
passione di vestirsi a uso giovinotto , prima del tempo. E  fece  bene: perché i ragazzi, vestiti da ragazzi, figurano molto
sino agli atrii inferiori. Il Gran Proposto  fece  uno sforzo violento sopra sé stesso. Per quella sera egli
signore di Milano. _ San Carlo, su disegno del Pellegrini  fece  erigere nel centro una bella cappella di figura ottagona
al capo, andate ad aspettarci sulla strada." Lo scimmione  fece  il salto: e dopo lui, lo fece la moglie: poi i quattro
sulla strada." Lo scimmione fece il salto: e dopo lui, lo  fece  la moglie: poi i quattro figlioli. "Ora tocca a me", disse
e canta, canta, canta ..., ho dormito finora! Il Re non gli  fece  nulla. Alla nuova stagione, incaricò della guardia il
apriva gli occhi: le arance d'oro non ci eran più! Allora  fece  un bando per tutti i suoi Stati: - Chi gli portasse, vivo o
giorni l'avrete. Il Re, stizzito, chiamò una guardia e lo  fece  condurre in prigione. Intanto ordinava si facesse attorno
- Maestà, eccolo qui. La Reginotta ora è mia. Il Re si  fece  scuro. Doveva dare la Reginotta a quello zoticone? - Vuoi
lo attendeva. - Maestà, la Reginotta ora è mia. Il Re si  fece  scuro. Dovea dare la Reginotta a quello zoticone? - Domanda
il contadino: - Maestà, la Reginotta ora è mia. Il Re si  fece  scuro. Dovea dare la Reginotta a quello zoticone? - Quello
qualche tempo il barone  fece  vita ritirata e carezzò l'idea di andare lontano o con
monsignor arcivescovo. - Prego, si accomodi. Il barone  fece  qualche passo innanzi, indicò una poltroncina, ne accostò
solo della villa, ma anche dei terreni annessi. - Uhm! -  fece  il barone, raccogliendo tutto il suo spirito. E pensò: -
che altri avesse potuto smuovere il terreno di Santafusca  fece  scorrere un brivido nelle ossa. - Rispettiamo i sentimenti
di religione sui bisogni della Chiesa. Monsignor vicario  fece  un gesto cosí pulito nel dire "levar di mezzo" che non
è lo sposarci noialtri. - Maestà, come voi volete. Il Re  fece  i preparativi delle nozze, e quando fu quel giorno, andò
Re montò sulle furie; la prese per un'offesa alla Regina.  Fece  fermar la carrozza e ordinò ai soldati che legassero
Fai, fai, fai, Non l'hai avuta e non l'avrai. Il Re  fece  finta di esserne contento, ma chiamò un Mago e gli raccontò
lì, che glielo impediva. Il Re scoppiava dalla rabbia.  Fece  chiamare novamente il Mago, e gli raccontò in segreto ogni
la figliuola del ciaba; e il Re gli diè una ricca dote e lo  fece  intendente di casa reale. Re e servitore ebbero molti