sempre fatto così», e nei rapporti umani e sociali si propone di non ferire la sensibilità altrui, non ostentare nulla, non essere intrusiva. Perché
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Non so se ci avete fatto caso: spesso i gaffeur sono anche maldestri, perché più si è nervosi, distratti, un po' brilli, più si è a rischio di
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fastidio, non dovevamo proprio venire! Meglio un semplice: «Si è fatto tardi, devo andare». A queste parole i padroni di casa risponderanno: «Deve
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, non ha fatto altrettanto.
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e solerzia; ma se chi lo ha fatto è il proprietario del locale, la regalia di denaro sarebbe offensiva (oltre che risibile: è probabile che il
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le varie occasioni sociali è per noi donne resa più difficile dal fatto che il completo grigio scuro maschile non ha un esatto corrispettivo «al
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sono tenuti a fare un regalo solo se... non l'hanno già fatto in occasione del matrimonio precedente di uno dei due. Il genitore che si risposa
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contare il fatto che le rughe si notano molto meno su un viso che sorride e intorno a una bocca che sa parlare con garbo.
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fatto un dono più modesto, o poco originale. Accettare con garbo un regalo significa saper esprimere sempre molta riconoscenza e una sfumatura di
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Nell'esercizio anche del più umile dei mestieri lo stile è un fatto decisivo Heinrich Böll Nei paesi del Nord Europa - dove le buone maniere sono
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condiviso da tutti i colleghi. Impariamo ad accettare con naturalezza un complimento per il lavoro ben fatto (con un «Grazie» sincero, senza false
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diversi. Ecco perché vanno scelte con cura le parole. Invece di «Tu non hai fatto/detto» è meglio dire «Io vorrei che tu facessi/dicessi», e invece di
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rapporto cordiale, per il gusto di farsi vedere al corrente dei fatti altrui? La massima «Non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te» è
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, senza vergogna (sarà ben un nostro diritto!) ma senza paura né rabbia, con la fermezza di chi enuncia una «comunicazione di servizio», un dato di fatto
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semplice prevede di allestire un buffet sul luogo di lavoro; contribuiamo con qualcosa di buono, fatto con le nostre mani o no, non ha importanza: un
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po' tradizionali, se vogliamo, ma che è giusto osservare anche se parliamo perfettamente cinque lingue e abbiamo fatto un master in America. Perché non
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sottolineando che la gioventù è passata. Ultima regola: il complimento va fatto solo e unicamente quando siamo (o possiamo apparire) disinteressati. Se no è
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nelle occasioni attinenti esclusivamente il lavoro di uno dei due. L'unica differenza sta nel fatto che usano il proprio cognome nelle presentazioni e nel
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fatto o confermato di persona alle madri, comunicando molto chiaramente l'indirizzo, il giorno, l'ora di inizio e di fine della festa e informandosi
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anche accordarci sul fatto che toccherà a loro riordinare e ripulire gli ambienti dopo la festa, e ripagare eventuali danni. E poi usciamo, resistendo
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possono imporre, però si può impostare un rapporto accettabile agendo sempre con tanto, tantissimo garbo: saremo indulgenti verso il capriccio fatto
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chiedere il permesso (!) - ma non lo imporrà come convivente «di fatto» né come interlocutore in discussioni e litigi tra familiari.
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bel biglietto scritto, o anche una telefonata «vera», più calda e personale. Non contiamo troppo sul fatto che il destinatario dell'sms abbia
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-«Pardon»: scusiamoci in italiano -«Tolgo il disturbo»: meglio accomiatarsi con un semplice «Si è fatto tardi, devo andare» -«La mia signora, la mia
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pasticcini a rinfreschi, buffet e dopocena; -il caffè va versato nelle tazze davanti agli occhi degli ospiti, dalla caffettiera in cui è stato fatto
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insieme almeno una volta. Ci avete mai fatto caso? Quell'intervallo dal tramonto a mezzanotte è un lasso di tempo perfetto e utilissimo per raccogliere
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controllate tendono ad allentare le difese; si crea una situazione di intimità dove tutto può avvenire e di fatto avviene. Concludere un accordo, sedurre
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monopattino, questo è un segno di educazione. Un fatto è certo, e mi fermo qui, se c'è un momento ideale per stringere, per tirare le fila della serata è
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dagli amori infelici e non corrisposti mi dice: «Ho fatto di tutto per farle capire che mi piace: ci rinuncio». Peccato che poco dopo arrivi la
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. Qui vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per il sorriso: è dimostrato che, se ci sforziamo di mantenere i palmi all'insù, il che è indice di
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non lo hanno fatto corrono ai ripari da adulti. E, per finire, in America si lascia la mancia, sempre. I lavori come quello di cameriere sono pagati
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in bagno, anche perché il galateo non ne prevede l'uso. Bagno. È il buon rifugio per tutte le situazioni di emergenza: qualsiasi fatto anomalo accada a
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stralcio, a testimonianza del fatto che le cattive abitudini non si sradicano neppure in quattro secoli. A metà del Cinquecento Della Casa metteva alla
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, Giorgio, ti chiamo per un'emergenza: mi serve un cavaliere per stasera». Può essere fatto a voce o per iscritto, e oggi gli inviti vengono spesso inviati
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amici tedeschi che alle undici, a qualsiasi punto sia la cena, si alzano all'improvviso dicendo: «Si è fatto davvero tardi, io sto morendo dal sonno cara
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, per cortesia, visto che non hai fatto un cavolo per tutta la sera?» ha fatto capire a noi ospiti che forse era meglio togliere il disturbo. La maggior
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testimoniata anche dal fatto che, in passato, il posto a tavola della donna non era neppure contemplato: serviva il marito e i figli e mangiava dopo, da sola
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merito di avermi fatto passare la paura di volare». Evitiamo fuori dall'ambito professionale i «dottor, professor e cavalier». Un semplice: «Posso
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rispettare gli spazi. Qui accenniamo solo al fatto che ogni persona dovrebbe avere circa sessanta centimetri a disposizione per mangiare in maniera
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diabolica. San Pier Damiani fu uno dei sostenitori di questa tesi e sta di fatto che, fino al Settecento, nei monasteri d'Occidente fu per lo più bandita. Ma
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a mangiare insieme in seguito al fatto di cacciare in gruppo. È stata una scelta obbligata, se volevano catturare prede più grandi in grado di nutrire
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dettaglio importante: quando decidete le portate di un menu non preoccupatevi solo della bontà del piatto in sé o del fatto che «vi viene bene», ma
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, nell'imbarazzo generale, si mise a insultare un cameriere che aveva fatto cadere a terra una bottiglia di Brunello. In certe occasioni salta fuori la
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reciproca. È probabile che il brindisi derivi dalle libagioni in onore di Dioniso, dio del vino. Sta di fatto che il brindisi nell'antica Grecia avveniva in
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' noiosi; ritengono di avere il diritto di pontificare su vini, bicchieri, abbinamenti per il fatto di aver seguito un corso qualunque. Inutile combatterli
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, pulizie dentali e di altri orifizi, ravvivatine ai capelli e al trucco: tutto ciò va fatto rigorosamente in privato, cioè allontanandosi dal tavolo. Chi
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stracolma, danno ordini ai camerieri, si puliscono nell'avambraccio e concludono il pasto sonoramente sono all'ordine del giorno. Ma il fatto davvero
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