storto di nome e di fatto, soleva dire la gente -si avanzava affrettatamente per la salita, spariva, riappariva dietro gli alberi e le siepi di roveti che
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dovete accapparrarvi l'inferno per tutta t'eternità, disobbedendo al comando di Dio, che v'ha fatto baronessa e madre forse unicamente per salvare
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corpi in una terribile convulsione di atteggiamenti, di mosse, di gesti furibondi, che avrebbero fatto scappare le persone fermatesi nella via ad
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sotto le coperte del misero lettino, spegnendo la candela di sego, continuando nel buio il fantastico sogno che gli aveva fatto assaporare con gusto
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dirle nulla! Mariangela, sbalordita, spaventata, aveva atteso il canonico in cima alla scala, e lo aveva fatto entrare in punta di piedi, perchè la
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trovava il verso d'introdurre il discorso della figlia cacciata via. - Ha fatto una bella passeggiata mattutina, voscenza? - Non per divertimento
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Siracusa, chi diceva a un antiquario, chi a un lord inglese; e taluno aggiungeva che si era fatto corbellare perchè le monete valevano più di
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, lasciatagli nel carattere dal passato. Un altro, al suo posto, avrebbe messo superbia. Invece di mastro Giovanni Liardo, si sarebbe fatto chiamare don Giovanni
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darla a un altro. A lui non avea fatto sognare, tre, quattro numeri; gli aveva però concesso qualcosa di meglio. E tutte le mattine, entrando nel
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onestà sopratutto. Non aveva fatto male a nessuno, eppure sapeva di aver molti invidiosi, molti nemici che avrebbero gongolato di gioia se i suoi affari
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. Don Carlo Parlato, il suocero, andava e veniva dalla camera di sua figlia. Pentita di quel che aveva fatto, essa lo mandava a pregare il marito perchè
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. Lo stesso Cipolla si era tenuto apparentemente in disparte, servito bene da mezza dozzina di giovanotti ai quali l'idea delle trombe avea fatto girare
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nell'anticamera. Don Pietro scosse la testa per significare che aveva fatto un buco nell'acqua. - Non vi perdete d'animo - soggiunse. - Ci sono tante vie aperte
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del sindaco che una volta si era permessa di dire del signor Li 'Nguanti: Cavaliere di che? Ah! Chi lo aveva fatto cavaliere? Ma c'era nato, e non
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aveva promesso che entrando in Consiglio avrebbe detto, avrebbe fatto! E che cosa diceva? Niente. E che cosa faceva? Peggio degli altri. Ora si era messo
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quel figlio di carrettiere si rifiutò di andare a sposare in casa la figiia del cavaliere, come si era fatto sempre coi civili fino a pochi mesi
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. Capannelli di estranei attorno al portiere che raccontava il fatto ai curiosi, con comenti provocatori di risate. Passai oltre; e per le scale, nei
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quando aveva fatto da sentinella davanti la caserma del battaglione dei Corsi, nel quarantotto, a Catania. - Chi ruba, fucilato! - egli ripeteva ai
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stomaco! - egli aveva la sfacciataggine di rispondergli: - Beato te, che puoi vivere due giorni senza mangiare! Io, vedi, ho fatto colazione due ore fa
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Gallinetta e le altre signore lo avevano mandato via con un bel no. Durante la sua assenza, donna Ortensia avea fatto un minuto interrogatorio alla
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lettera al finto Paolo Boni, che l'aveva fatto sudar freddo. Ed ecco, tic-tac-tic-tac. Era la terza volta, in poche ore. E Pietro Vètere aveva
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straordinaria prolificità della signora Barreca, che tre volte di séguito avea fatto al marito il bel regalo di due figliuole alla volta, dopo altre due
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aveva intercettata la risposta in mano della serva, che era stata mandata sùbito via. - Che cosa ha fatto, da mandarla via? - voleva sapere il notaio
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sua. Ma ecco: il danno che egli temeva venisse fatto dalla sbadatagine delle ragazze, il vento glielo aveva fatto, e centuplicato, in poche ore! E
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prima Dio e poi l'abito sacro che portate addosso. Qualunque altro.... - Non ne parliamo più; voi siete il padre. Io ho fatto il mio dovere di
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strana gente! - esclamai, pensando al farmacista, che aveva fatto annerire al sole la tinta dei capelli e della barba, e al barone Saccaro co' suoi
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, fino di lineamenti, biondo di capelli, con occhioni così azzurri da parere quasi neri, gracilino ma ben fatto; e, in certi momenti, ella credeva le
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andare a servizio dal cavaliere Ferro? Ah! Lo aveva minacciato e l'ha fatto! Donna Ortensia raccontò rapidamente quel che era accaduto. - Il meglio è
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sbalordita mentre quegli scarabocchiava i quaderni seduto al tavolinetto fatto fare a posta per lui. Lo vedeva già cresciuto, bel giovane, serio.... Avvocato
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lavato, incredula, aspettando che colui le dicesse; Vi ho fatto un brutto scherzo. Ma quegli insisteva, ripetendo: — Vi compenserà di tutte le spese
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poteva reclamare il figlio messo ai trovatelli, senza prima aver fatto tutti gli atti occorrenti. Tenevano chiuso il ragazzo in casa, non gli
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alla finestra? - Era alla flnestra. - E gli ha fatto dei segnali? - Gli ha fatto dei segnali, col fazzoletto bianco! Don Franco si strizzava le mani
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solo con la figliuola per andare un istante in cucina, Zitu potè facilmente dire alla ragazza quel che già le aveva fatto intendere con le occhiate
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Malgrado l'opposizione del marito, donna Sara aveva già fatto l'invito delle Verginelle, cioè di tutte le ragazze del vicinato, una trentina
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alla vista della croce. - Che cosa hai? - Niente. - Il miracolo è fatto! - disse l'Eremita, sorridendo e lisciandosi la barba.
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figliuole in un mare di guai. Non aveva mai fatto niente di bene in questo mondo, e non ne faceva neppure nell'altro, pover'uomo! - Che gli costerebbe dire
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. Soltanto da una vicina era stato osservato poco prima Tinu Mèndola appostato alla cantonata del vicolo qui allato, ma essa non ci avea fatto caso
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: - Scappa! Si vedrà poi? - A mia figlia sì. Tinu Mèndola però ha fatto male i suoi conti. Glielo può mandare a dire voscenza. E preghi il suo Santo
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via in cerca di notizie. Erano già passati quindici giorni! Gli sembravano un'eternità. Quella notte aveva fatto un sogno. Trisuzza era tornata in
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giovinastri del giorno d'oggi parlano a casaccio; non sanno quel che dicono. Ormai il fatto è fatto; bisogna rimediare.... E poichè ci mette le mani il
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, don Pietro per poco non credeva d'aver fatto un brutto sogno. La mancanza della mula bastava, pur troppo, per convincerlo che la strana triste realtà
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genitori, don Pietro aveva preferito di andare ad abitare nella casa dei nonni, dov'era nato. Aveva fatto fare un po' di pulizia, la più grossa in tutte le
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restare in casa di don Pietro a disobbligarsi, poveretta, del bene che le aveva fatto e di quello che egli mostrava intenzione di farle! Per questo non
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voscenza per serva! In casa sua, anche senza salario. È il padre della carità voscenza; ha fatto tanto bene a tanti! Purtroppo, tanto bene a tanti! Ma
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andato difilato dalla madre di Tinu Mèndola. La gna Carmina stava su l'uscio a filare. - Vostro figlio? Non si è più fatto vedere. Dov'è? - Che ne so
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un'altra volta; oggi ho da fare. Buon giorno!.... E riprendeva a dettare allo scrivano: "Dunque.... In fatto e in diritto.... „ Quella mattina
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nuora e sui nipoti. Appena la cassa del morto era uscita di casa, il barone don Pietro-Paolo aveva fatto cavar fuori dallo stanzino quelle altre casse da
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