tua propria volontà. Non contraddire troppo recisamente, non cercare di rettificare un racconto fatto da altri; non scommettere. Una donna non può nè
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della vostra carità; non rinfacciare questo o altro beneficio ad essi fatto; ciò farebbe perdere a voi il pregio, ad essi il dovere di esservene grati
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parlare del costume. Per le maestre che non hanno costume o l'hanno scorretto questo libro non è fatto, perchè nessuno ha avuto qui l'idea di stendere un
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. Questo invito va fatto con garbo e in maniera da mostrare che si sa distinguere una società da una folla; e così hanno luogo le presentazioni fra
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e che fatto pei ragazzi va cessando nelle famiglie man mano ch'essi diventano uomini. Ad una pianta di sempreverdi, alloro o ulivo, retta da un enorme
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pianoforte, non mai grande musica nè pezzi concertati, ed è fatto in modo che ciascuno possa andare a prendersi il suo thé, il quale delle volte non
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chiodetti e cucire dei fiocchi e delle frangie, ma non sa nè i nostri gusti nè i nostri comodi, ed ha un inventario fatto a sella che si pone addosso, salvo
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Vittorio Alfieri sono un lavoro tutto di mano della madre sua e di sua sorella, fatto intanto ch'egli era fanciullo in Asti; e le ingenue linee di quei
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, come l'intervenire ad un concerto, ad una conferenza, sarà fatto al tempo stabilito con puntualità e compostezza. Nessuna cosa rivela più la
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dall'a alla zeta; vi dicono dove e da chi si son recati in quel giorno e le cose più riservate di cui hanno parlato. Se avete fatto fare il vostro
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propine a casa, con qualche parola di ringraziamento, senza mostrare di credere di averlo compensato abbastanza per quello che ha fatto per voi. Se un
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altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi, ci insegnerà di non imporre la nostra persona in alcun modo a nessuno, e di renderci amabili con tutti
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cattive maniere: essa implica la ribellione, il disprezzo degli altri, il puntiglio, il permale, quel famoso permale che ha fatto creare una parola
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invitato e anche, essendolo, non comprende che l'invito gli è fatto perchè lo si è incontrato per via; l'inopportuno che fa troncare un colloquio, che
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ordine, una formola sublime che informa tutta la morale umana: quelle divine parole: Non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te. - Ora
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Le lettere, l'abbiamo già fatto comprendere per la concatenazione che hanno tra di loro tutte le buone regole, debbono essere linde, pulite, piegate
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mostrano neppure di accorgersi di quel che han fatto ammannire, e che i convitati non si perdono in un'ammirazione troppo entusiastica delle vivande
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pensiero tormentoso e col rimpianto irreparabile: ah! se non avessi fatto così! - È necessario però che il riserbo e la timidezza non degenerino in
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