Il datore di lavoro non può rifiutarsi di fare anticipazioni sull'indennità per inabilità temporanea quando ne sia richiesto dall'Istituto
Quando per la natura del lavori o per la necessità del loro inizio non fosse possibile fare detta denuncia preventiva, alla stessa deve provvedere il
diritto di fare iscrivere in essa le dichiarazioni che erede opportune. Se il datore di lavoro si rifiuta di firmare, l'incaricato ne fa menzione
Il datore di lavoro è esonerato dal fare eseguire la suddetta visita quando questa sia stata effettuata, a distanza di tempo non superiore ad un anno
infortuni sul lavoro l'elenco delle licenze e delle concessioni rilasciate. Analoga comunicazione debbono fare all'Istituto predetto le Camere di commercio
cento; in mancanza di retribuzioni convenzionali cui fare riferimento, si applica il disposto del settimo comma dell'art. 116.
senza alcuno spazio in bianco, e debbono essere scritti con inchiostro o con altra materia indelebile. Non vi si possono fare abrasioni; ed ove sia
vizio che lo portò alle soglie della demenza, o che la vita dura, disordinata che egli dovette fare fin da ragazzo, col complesso mai placato del
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donna che si spoglia, sostando in un giardino per la siesta, o facendo in battello una gita sul mare listato al bleu di prussia; difficile fare un bel
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Ma la cosa più difficile da fare per Bonnard fu sempre studiare la lezione impressionista senza mandarla a memoria; che ci fosse Renoir e insieme
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Sotto il profilo del conservatorismo di Bonnard sarebbe interessante fare una indagine; qui vogliamo soltanto porre il problema. Noi pensiamo che per
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Si può, intanto, fare un ritratto dell’insieme delle opere, che costituiscono la produzione del Maestro dal 1914 ad oggi, oppure no? Si può fare, ne
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ripete mai, anche nei momenti in cui sembra rallentare la sua marcia, fin quasi a fare di un gruppo di opere un ben costruito «periodo». La ragione di
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Nel cubismo storico, si sa, prevale la astrazione, nel senso che il fare astratto era il problema più urgente, anzi il problema dei problemi di
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Ma, si dirà, il «mostruoso» di Picasso è soltanto una impressione errata, essendo nel pittore sempre e completamente estraneo il proposito di fare
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Certo non si può fare il ritratto alla moglie, dipingere i propri figli che giuocano, mangiano, dormono, con l’intenzione di farli brutti; ma il
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Una prima osservazione che viene da fare sulla personalità del malagueno è che la nostra civiltà così compromessa con lo scandalo, lo snobismo e la
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Picasso». Ne hanno scritto e riscritto perché non ne potevano fare a meno, perché le prime prese di posizione, i primi entusiastici consensi dei Jean
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, in cubismo sintetico: erano ormai gli anni della sua piena maturità. L’artista quarantenne doveva fare i conti col suo genere tutto particolare di
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che non poteva garantire, anzi non voleva per niente promettere di fare una cosa o un’altra. E ben si comprendeva che il suo non era un discorso di
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Viene il sospetto, a questa esemplificazione, che il pittore si sia voluto prendere per sé e per pochi amici una licenza, abbia soltanto voluto «fare
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li, assurde e finitissime, perfette nel loro ibridismo. E perché non fare per Paolina sopra il suo divano Impero, anche una bara Impero, dal capo che
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rapportate al fare astratto, ecco i quadri di soggetto musicale, cari agli stracittadini della Brucke (Ricordo di Sidney Bechet) e poi, perfino, i
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protesta, che nulla abbiano a che fare con il ponte gettato dall’avanguardia verso la tradizione.
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, né oggi, il solo. In quel suo privato e schivo parlar di tutti, degli altri, come di solitari, cui però gli errori del mondo continuino a fare una
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Si guardi come quelle poche linee modulate verticalmente, nel citato «Violoncello», riescano a riempire uno spazio, a fare una forma senza rinunciare
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, potrei stare una giornata intera qui a provare: non uscirebbe niente; io sono incapace... letteralmente incapace... di fare una cosa a memoria, di fare
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Italia per un breve tempo e di nuovo riscappato a Parigi ebbe modo di fare diversi bilanci: Fattori e Toulouse Lautrec, il «Liberty» e gli
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Noi non vogliamo fare di Viani una di quelle figure dalla pitagorica coerenza, che seppero tutto di loro stesse in ogni tappa della loro vita. Viani
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senza fare attenzione all’impianto, alla impaginatura delle luci, al senso plastico, sempre presenti, con rozza ma vitale prepotenza, in ciascun quadro.
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guardava intorno, a fare incetta di sorrisi ammirati. Un avvocato? Nemmeno: troppo discontinuo nel discorso, troppo poco forense, in quegli alti e bassi
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piccolo Cézanne. E come il grande impressionista riesce sempre a fare il quadro, anche quando in esso rimane, tenace, un’ombra della sua meditazione
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generazioni; la istanza a fare astratto, a liberarsi cioè da ogni appesantimento aneddotico, da ogni orpello folkloristico, regionale, da ogni
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Sportivo una volta, non si era rassegnato a «fare il tisico» dalla mattina alla sera; e passava sovente al Bar Ferraris, dove il grande giocatore
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ricollegarsi a certe scoperte ed esperienze dal vero che i nostri non avevano fatto o (peggio) avevano creduto di fare nell’Ottocento, cogli Scapigliati e
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a fare impressionista, si potrebbe dire, coi mezzi dei macchiaioli, per quella intensità di emozione che accomuna in quel lasso di tempo altri
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, dell’armonia «tradizionali», e, insieme, l’alto senso artigiano o di bottega, che spira da tutto il fare del primo Manzù.
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, che nulla aveva a che fare con i «richiami all’ordine».
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potrà fare il suo bravo discorso, vedere in concreto come leghino o non leghino certi fatti e certi nomi.
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pittura per la scultura da parte di Raphael sua moglie una pittura che era «tonale» — dicevano i tonalisti — ma che poco o nulla aveva a che fare
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espressionista (a Roma davvero inesistente; c’era stato soltanto Levi a fare a Roma l’espressionista, e di passaggio), la spiccata e originale figura di
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varietà delle gamme, quasi che l’artista voglia fare in ogni quadro la prova del nove con l’iride, ma queste compiacenze e questi languori non ci
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Che cosa ha voluto fare il più quotato scultore della generazione giovane, Augusto Perez, con questi sei personaggi in cerca di un loro mondo, con
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risultato di questa esecuzione è da fare almeno un appunto: Garelli ci sembra oscillare fra rinuncia e rivalsa, senza rendere per ora dialettiche queste
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avanguardia, dalla partenza più remota vicino a quella astratta e informale; e che non si può fare a meno, nel panorama artistico d’oggi, di certi nomi
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— quante sono quelle esposte — non bastano a fare la solenne retrospettiva che il momento richiedeva, dopoché la critica anche più prudente si è
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Quanto a Pierre Alechinsky, la lezione di Jom è in lui ancora molto presente; ma l’artista ha fantasia e inesauribile attitudine a fare di immagini
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quello dell'Inghilterra, che presenta due soli artisti, il pittore Victor Pasmore e lo scultore Eduardo Paolozzi, del quale ultimo ci è accaduto di fare
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Una osservazione si è spinti a fare dinnanzi alle opere di Delacroix, di carattere più psicologico che critico, e cioè che, mentre gli Impressionisti
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sua inequivocabilità, per la sua totalità, come un grido o una paura, una realtà amara con la quale fare i conti.
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