orpelli); Il Padre (un mostro terrorizzante); e Kyoto consegna i tre pupi ai tre istrioni che li devono far muovere; poi colloca la guècha cantante
Proclamo quindi eletti a far parte della anzidetta Commissione gli onorevoli: Facheris, Simeoni e De Giorgio.
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riunioni che costituiscono quella giusta preparazione all'opera legislativa che serve a far sì che le leggi che poi si votano nei due rami del
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una pubblica riunione. E quando io gli feci osservazioni in proposito mi rispose: si è voluto fare il banchetto ad ogni modo per far dispetto alle
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iniziativa per una sua tattica e per zelo eccessivo, le popolazioni del Mantovano sono abituate, ricordatelo, onorevole sotto-segretario, a far
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Il prefetto poteva far sopprimere quella parte che concerneva il Comizio privato o pubblico, ma non poteva proibire tutta la parte più importante che
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a qualcuno, ma nessuno seppe darmela; perciò mi permetto di pregare l'onorevole ministro a far pubblicare le situazioni in modo che si capiscano.
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Vischi. Speculazioni di borsa per far salire i corsi della rendita!
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sopra 108 milioni di titoli posseduti essa basterebbe a far perdere 10 milioni circa all'Istituto, cioè il 10 per cento?
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taluni utili provvedimenti adottati dalla Direzione Generale del tempo, e che si potrebbero far andare a miglioramento della posizione generale
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gloria di creare, ben 370 anni indietro, quando le istituzioni di credito pubblico appena cominciavano a sorgere nel resto d'Europa, e di far vivere
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? - voleva sapere Scurpiddu . - Gente che può far del male: a te no, perchè sei ragazzo. Ma Scurpiddu si tranquillò soltanto più tardi quando massaio
spago, annodati i due crini dal capo opposto e attaccatili con càppio al legnetto, si era messo a far frinire, con giri più o meno rapidi, il suo balocco
detto che l'anno venturo gli avrebbe insegnato a potare e a far gl'innesti dei peri, delle mele, dei melogranati. Il guardare i tacchini non gl'impediva
maestri di scuola erano preti, e usavano quella sconcezza di far mettere dallo scolaro più bravo un po' di saliva sul naso del compagno negligente
distinguere le covate e far contento Scurpiddu , la massaia aveva cucito a uno stinco di tutti i pulcini di lui un pezzetto di stoffa a colore. Ora soltanto
recipienti ripieni per far più presto. Spalancato, quasi sfasciandolo, il portone del frantoio, il vento aveva spazzato sùbito il fumo e così si era potuto
anima viva in tutta la giornata; e lui non si era mosso da sedere su un masso per far meglio la guardia. In quei pochi minuti che era andato a leticare
novelle dietro il Monte, e non era accorsa ai ripetuti richiami del padrone che avrebbe voluto far la prova di attaccarla alla carrozza. - Paola ! Ehi
quattro a una volta che entravano in lizza. Scurpiddu faceva far largo agli altri e batteva le mani, saltava di qua e di là: - Guerra! Guerra! E
quel che occorreva nella masseria: ingegnoso, sollecito, allegro come quando aveva nove anni, quantunque ora non si scapricciasse più a far capriole, e
pioggia cominciò a venir giù all'improvviso. Scurpiddu però non affrettava il passo, per non far male ai pulcini. Avrebbe potuto ricoverarsi sotto la
allontanavano troppo; non voleva perderli di occhio. Le femmine pipiavano dimesse. Poi quando i maschi, ben pasciuti, cominciarono ad aprire le ali e a far la
ventura. Tu cresci come un turco. Dovrai confessarti, far la prima comunione; non sei neppur cresimato! Che ti giova sapere quante parti ha un fucile? - Per