letto" "Per forza, è sotto lo sportello" disse Battista "Guarda, fai come me... Rifallo..." E il maggiordomo voltate le spalle a Nicolino cominciò a
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capitar qua dentro? Di topi come te non ne ho visti mai. Che fai qui? Chi ti ci ha portato? - Moschino, che vide l'altro così brutto e in così cattivo
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fai star in piedi? - - La bambina ripetè, ridendo:
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: - Ah Dodò, se lo fai un' altra volta!... - Magari - pensava Dodò, ora che si sentiva al sicuro; e quando la contessa se lo trasse dal petto, egli le
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Per fortuna babbo e mamma arrivarono in tempo e lo riportarono nel nido. — Perché fai il disubbidiente? — disse la mamma. — Io voglio vedere che cosa
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entrarono nel grande albero fiorito, si posarono su un ramo e una vocina disse: — Ahi! mi fai male! — e subito un fiorellino si staccò e cadde a terra
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: — Tu fai osservazioni a un uccello? Come ti chiami? — Mi chiamano... Margherí, — rispose aprendo un poco i petali per far sentire la voce. — E tu
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mi perdoni Iddio, perché non ti volti a guardare ogni donna, come sempre fai, a tua gran colpa. — Una malattia forse ce l'ho, mio buon fratello
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, fai anche una strada che va verso il villaggio. Il carro prenderà l'altra, ma perché lo vuole, non perché c'è una sola strada. — Certo, Madurer. Non
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dici invece: quella faccia pallida, noti fai capir così bene che Eugenio è pallido sempre, naturalmente. - PANCETTA, chi ha la pancia grossa. Maestro
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segreta: - Più chiuso delle pine verdi. - Tu fai piovere! A chi parla con affettazione o canta male. - E ponza e ponza e ponza, venne fuori la Monaca di
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studio che preme; ma d'ogni sproposito o anche piccolo errore di lingua che sfugga a chi che sia, se lo avverti, ne fai un carnevale. Non ti dar la
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quello che fai? - Sicurissimo. Proprio in quel momento l'artiglieria nemica infuriava intorno alla fontana sorgiva.
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posato il bastone! - gli esclamò Sergio. - E poi non teneva sempre le dita nel naso come fai tu - disse Anselmuccio. Cherubino, che durante il racconto
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tosta dici d'averlo fatto tu. Fai una bella figura con la fatica di Sergio. Ecco che sei un po' comunista. Cherubino rimase soprapensiero: poi esclamò: È
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Il vecchio padrone. Invece il contadino padrone, un uomo grande, dagli occhi rossi e piccoli, domandò a Guccio: - Che cosa fai da queste parti? Sei
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poi il casco sul sedile dell'Airone. - Che ora fai, Janko? - Sono quasi le dieci e un quarto, Ede! 9 -La Freccia d'argento - Ho ancora una
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., tomahawk2 tomahawk: l'ascia di guerra degli indiani. e il viso dipinto! - Dipinti? Mi fai ridere! Il trucco ce l'avranno al massimo le signore e le
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, cosa fai in giro a quest'ora? Sei forse sonnambulo? Ede, che nel saltare a terra è caduto e ora sta allacciandosi le stringhe delle scarpe, si gira
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viaggio gratis negli Stati Uniti per partecipare al derby del campionato mondiale! - Mamma mia! Pensa, Stucchino, se ce la fai! Da non sognarselo neppure
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ti avrà liberato del tuo malanno, farai quello che vorrai... Ma se ti fai monaco adesso, non potrai tenere l'elmo, e se non lo terrai, non pensi che
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che l'acqua sia alla giusta temperatura. E tenere la testa del bambino con molta cura, quando gli fai il bagnetto. Te la senti di provare? Così
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non abbaiò, né si mosse di un centimetro. - Che ci fai qui, cane traditore? - sussurrò la Pinuccia, così sottovoce che le labbra si mossero appena per
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qualità scadente, i foraggi legnosi e grossolani. Prova, tieni conto di tutto, e vedrai l'economia che ti risulta. Col risparmio che fai nel foraggio, in
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, e robustezza alle membra. I muscoli più li fai lavorare, e più ingrossano, e acquistano forza. L'arrotino ha la gamba destra più grossa della sinistra
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corre all'impazzata, come fai tu quando esci dalla scuola. Le vacche lattaie trovano anch'esse giovamento nell'uscita giornaliera. Vedi come guadagnano
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caccia ai nidi; lascia vivere gli uccelli». Facendo guerra ai piccoli uccelli, senza saperlo fai guerra a te stesso, alle raccolte che speri in
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freddo, chiede un tozzo di pane e un ricovero per la notte. Tu dividi con lui la polenta, e gli fai posto nella stalla. Ma la carità non è tutta di
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fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se vuoi riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo, si diventa vecchi senza aver
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tuo tempo. Ora dimmi: che fai tu nelle lunghe sere d'inverno? Nulla: tu le passi nella stalla a udire vecchie storie del mago, del folletto, e degli
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prova. Ricòrdati come ti imbizzivi di non poter imparare l'aritmetica! ma poi ti mettesti proprio di buona voglia, ed ora i conti li fai bene. Così
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, come fai tu, nell'estate, ben deve aspettarsi di morir di fame nell'inverno». Ciò detto, l'ape chiuse l'uscio in faccia al grillo. Giovinetto, tieni
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tu strappi ad una pianta le foglie due o tre volte di seguito nell'estate, la fai morire, perchè la privi dei suoi polmoni. Lo stesso è degli animali
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fai il paragone con altre bestie, ricoverate in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da te stesso quanto la stalla, buona o cattiva
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giorni si lava il muso con lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se lo arruffi, gli fai dispiacere; se lo insudici, si impermalisce
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polmoni. Bada alla testa: se non usi il pettine, e non fai qualche lavatura con acqua semplice, o saponata, vi si annidano certe bestioline schifose, che
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talora avvoltolarsi per terra, fregarsi agli alberi, ai muri? Per liberarsi dalle lordure, e far cessare il prurito che da esse deriva. Se fai scorrere
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pronto a risparmiarti, se mi fai strada. Tit lo guardò con tale disprezzo, che Caterina provò ammirazione e spavento per lui. — Il Re degli
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strascinarlo al riparo, a portarlo via e a reggerlo tutto insanguinato. - Che fai qui? Mettiti là, dentro quel portone! Cuddu si era sentito afferrare per
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mano per afferrare il più vicino. - Ohè!... Che fai? Cuddu balzò in piedi, atterrito da quella voce che veniva dal lato opposto, quasi fosse uscita dall
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. - Che fai? - tornò a domandargli. - Niente... Volevo prendere un ranocchio. Sono tuoi? Il ragazzo si mise a ridere. - Di nessuno e di tutti
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lui. - Ed ora che fai? Tua madre starà in pena. Cuddu non rispose. Pensava appunto alla sua mamma e i bocconi di pane con la ricotta gli andavano giù
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Il bambino dorme. La luna affaccia il suo viso tondo e batte sui vetri con un raggio. - Ehi, tu, librino, che fai sotto il tavolo? Il librino sospira
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zucchero non ce lo metti. Penserei a un fioretto alla Madonna, se lo zucchero non mancasse, ma lo zucchero manca. Che cosa ne fai? Dove lo porti? Ninetta
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mamma sorveglia e sorprende Ninetta mentre ferma le sfere. - Cattiva bambina; perchè fai questo? Ninetta colta in fallo, scoppia in lacrime e si
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regali. — Che rispose il Re di Spagna? — Maestà, il Re di Spagna rispose: Fai, fai, fai, Non l' hai avuta e non l' avrai. — Il Re fece finta di esserne
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, volentieri. — Dovresti servire il Reuccio. - E si mise a servire il Reuccio. — Bruttona, fai questo! Bruttona, fai quello. - Il Reuccio non la
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. Quanto lo fai? — Maestà, quello che il cuore v' ispira. — Datele cento lire. - La vecchina, con quelle cento lire, si credette più ricca di Sua Maestà
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compiuta. Ah! povera Serpentina, dove tu sei? - E una voce lontana, lontana: — Maestà, sono nel bosco. — E che tu fai? — Sento strani rumori. - Il Re
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impazzire. Un giorno è venuta a bussare alla nostra porta. Ero a casa da solo. - Sono venuta a chiederti dove fai la pipì — ha detto con la sua
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