certe ingenue domande d'Ida, che pure la facevano sorridere. In quei giorni della Settimana santa ella era stata profondamente commossa, vedendo
il cavaliere alla signora Zaira. ELENA. E io un ceffone, come ella rispostò l'altra volta. GINO. Facevano per chiasso. ELENA. Sì, per chiasso! Dopo
Commissione! E lo bevve d'un fiato, strizzando gli occhi con una smorfia. Trincarono tutti, senza badare a quel che facevano, inebriati anticipatamente
; e mentre le povere bestie si contorcevano dal dolore e facevano accorrere con le grida la mamma, il babbo, o qualch'altro di casa, egli rideva
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vedrai gli angioli! — perché subito ella smettesse di fare una bizza. I dolci intanto rimanevano lì, sotto il fazzoletto, e facevano gola alla bambina
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e sei di la. Erano già addomesticate; mi riconoscevano, mi facevano festa affollatamente, se sporgevo fra le gretole qualcosa da beccare; si
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vedeva attorno le orfanelle che spazzavano, raviavano, ripulivano, come due donnine, vispe, allegre, attente a eseguire gli ordini, e che già facevano
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bambine alle prime note della Ninnaredda. I suonatori non si facevano sentire nè da vicino nè da lontano, ed era quasi mezzanotte. Dovevano aver
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con lucidità e precisione meravigliosa. Si divertivano quasi, anche quando se la prendeva con loro, con quelle ingrate che lo facevano morire di fame
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latte certi succhi di erbe a lui note, che non facevano molto male, ma davano dolori di pancia e producevano vomiti. — Non è niente, — disse. — Un po
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, immagini del presente e del futuro, le facevano assalto. Lo zio cominciò ad aver freddo e discese sotto coperta. "Fra poco più d'un'ora", diss'egli
agente di polizia poi, si considerava un occhiolino microscopico sotto l'unghia. La vita sua era quella della monarchia. Se i Russi le facevano il
lamento del suo amore, il timido segreto lamento che mai non avrebbe osato mettere in parole. Sulla terrazza, nel mobile chiaroscuro che facevano insieme
si misero a discutere, ma le sei teste, ad ogni colpo dei remi, facevano un cenno di completo accordo. Così ciascuno dei critici saliti nella
potuto alzar la vela, e i cavalloni sbattuti indietro dalle rive si arruffavano con i sopravvegnenti, facevano ballare il battello fra un bollimento di
. Discorrendo una sera nell'orto con don Franco delle solenni scorpacciate e trincate che Pasotti e gli amici suoi facevano spesso alle cantine di Bisgnago, il
, si sarebbe ancor più meravigliata di una proposta simile. Ma il buon uomo aveva qualche volta di queste idee ingenue che facevano sorridere sua
tutti scapoli, meno Franco, e tutti allegri. Si chiamavano e si facevano chiamare "i sette sapienti". Dominavano Torino, nella loro sapienza, dall'alto
prime brezze dell'alba, traevano i due viaggiatori ad altri pensieri, li facevano pensare, senza che ne sapessero il perché, all'avvenire incerto
labbra come per lasciar uscire una frase, ma stette muto, fissando sull'ingegnere due occhi che facevano paura. "Quale nuovo terrore turba il tuo cervello
§Dormivano da due ore quando vennero bruscamente svegliati da urla acute, da spari e da alcune scosse violentissime che facevano sobbalzare
appena venti centimetri e con la pelle azzurro-argentea. S'alzavano da varie parti, s'incrociavano in tutti i sensi, facevano sforzi prodigiosi per
sospiri, che facevano impallidire quel poltrone di Simone. Verso le quattro pomeridiane, quando meno ci pensavano, la corrente aerea, che fino allora
, miserabile! - gli gridò. Manciadi lo guardò in volto con due occhi che facevano paura. Con uno sforzo disperato s'alzò a sedere, ma ricadde mandando
buon'aria per noi. I sipai non tarderanno a ritornare. I due indiani si gettarono in mezzo al bosco sfondando i cespugli che facevano a loro ostacolo
pullulano come le formiche in tutta o quasi tutta l'India, ed i cui morsi sono ritenuti velenosi, erano più di cento e facevano salti disperati, sfogando la