questo ne faceva una città straordinariamente giovane in confronto di tutte le altre città che le era capitato di vedere. Savannah e Charleston avevano
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feriti. Lo zio di Carlo, Enrico Hamilton, che faceva vita di scapolo e abitava all'albergo Atlanta accanto al deposito, le parlò egli pure seriamente in
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matrimonio; andava ai ricevimenti, ballava, usciva a cavallo con ufficiali, civettava, insomma faceva tutto ciò che faceva da fanciulla; soltanto non si
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, le faceva da cavaliere ai balli e alle vendite, la aspettava fuori dell'ospedale per riaccompagnarla a casa. Ella non temeva piú che egli tradisse il
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ringraziava per ciò che faceva per loro, chiamandolo «eroe», egli si inchinava rispondendo che non era il caso, perché egli avrebbe fatto lo stesso per le
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quanto si diceva e sperava che si voltasse a prender parte alla conversazione, come faceva di frequente. Ma quegli non si mosse. Pitty sapeva che il
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male accetto. Ogni volta che egli giungeva ad Atlanta, Pitty faceva la voce grossa e diceva alle ragazze che sarebbe andata sulla porta a proibirgli di
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Spesso Rhett faceva notare a Rossella l'inopportunità di vestire in lutto mentre partecipava a tutte le attività sociali. Egli amava i colori
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che Maribella, di ritorno da una visita a suo marito a Richmond, aveva riferito che faceva furore nella capitale. Si chiamava «Gatto, topo e topolino
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lui a Richmond e Wilmington faceva arrossire di vergogna coloro che in altri tempi lo avevano ricevuto nella loro casa ad Atlanta. Malgrado tutte
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amava. Ora ne era sicura, e questa convinzione la faceva perfino essere piú gentile con Melania. «Quando la guerra sarà finita!» pensava. «Quando...» A
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GIUNSE il maggio del 1864 - un maggio caldo che faceva appassire i fiori in boccio - e gli yankees, condotti dal generale Sherman, furono nuovamente
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fumare in silenzio. Rossella riprese a dondolarsi e le tenebre della calda notte tranquilla furono sopra di loro. Il merlo che faceva il nido in un
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rumore la faceva impazzire, perché essa pure correva avanti e indietro senza scopo. Per la decima volta corse fuori, ma non tornò piú indietro al suo
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del fumo si faceva sempre piú intenso e, sulle ali della brezza ardente, giunse un pandemonio di suoni dal centro della città; erano urla ed era il
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nell'oscurità. Erano davvero presenti, i fantasmi, e le mormoravano parole incoraggianti, o questo faceva parte del suo sogno? - Siate o non siate qui
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ballavano, cantavano, come lei stessa faceva fino a poche settimane fa. E vi era una guerra, e dei cannoni che tuonavano e città incendiate e uomini che
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aveva l'impressione di vedere continuamente mani tese, occhi supplichevoli. Questa vista la faceva impazzire, perché anche lei era non meno affamata
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quattro anni di vita all'aperto, esposti al sole e al maltempo; piú magri e muscolosi; la barba nera che avevano lasciato crescere li faceva sembrare
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era ugualmente inflessibile. Nessun soldato pidocchioso doveva entrare. Essa li avviava dietro a una macchia folta, li faceva svestire, dava loro un
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Dio perché le perdonasse; Dio non le faceva piú paura. I soldati vennero ancora, isolati o a coppie, e sempre ugualmente affamati. Rossella maledisse
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accadeva a Tara e faceva un'infinità di cose silenziosamente, con pazienza e abilità. Benché avesse una sola gamba lavorava piú veloce di Pork. E, cosa
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che ti faceva gli occhi dolci... - Smettila, Rossella; quel vecchio stupido! - rise Pitty, tornando di buon umore. - Ma certo Fanny poteva fare una
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medicina a cui si era dedicato prima della guerra, e ora faceva l'appaltatore, e dirigeva una squadra di irlandesi che stavano fabbricando un nuovo
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lei con Rossella. Senza dire una parola perfida contro Súsele, ella gli faceva nondimeno comprendere che era persuasa che sua sorella aveva agito
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e affettuosa; gli faceva trovare le pantofole accanto al fuoco quando tornava a casa la sera, si preoccupava dei suoi raffreddori, ricordava che del
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faceva in maniera assolutamente femminile e tranquilla: infornava pane e focacce come la signora Merriwether, o dipingeva ceramiche o cuciva o
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che faceva somigliare le case vicine a tane di conigli. A pianterreno era una lunga sala adibita a taverna, adorna di quadri ad olio; un'orchestra
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lieve profumo di acqua di Colonia ne faceva una personcina seducente finché non le accadeva di scendere dal carrozzino, mostrando cosí il suo corpo. Ma
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qual cosa cominciava a dubitare. Da un pezzo non faceva allusioni scherzose al loro colloquio nella prigione yankee; né le parlava di Ashley. E neppure
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far nulla? Lei non poteva essere contemporaneamente in due luoghi; e ad Atlanta faceva del suo meglio per aiutare tutti loro! Si agitò sul sedile
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grande scalinata di accesso che la faceva apparire un po' buffa. Ma l'aspetto tozzo e schiacciato dell'insieme era in parte modificato dalle due belle
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potremmo parlare...» Non era solo il desiderio di stare con lui che la faceva torcere di impazienza per la sua segregazione. Gli stabilimenti avevano
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percosse ancora il cavallo il quale prese un'andatura folle che faceva ondeggiare e saltare il calessino. Nel suo terrore, sentendo un passo che la
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diverse durante la guerra; allora era necessario aver contatto anche con persone non completamente... Si faceva tutto per la Causa. Certamente voi non
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faceva servizio sul fiume, e comprendo questo genere di individui. Ma non mi illudo sul conto loro. Mentre tu - e rise di nuovo - non hai alcuna
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che le faceva venire l'acquolina in bocca. Pensava di invitare tutte le sue conoscenze: i vecchi amici e i nuovi cosí simpatici. L'eccitazione dei
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faceva Geraldo quando era adirato. Ma Melania affrontò la sua ira. Fissando Rossella nei verdi occhi tempestosi, raddrizzò le spalle rivestendo un manto di
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. La nuova Atlanta non amava Rhett piú di quanto lo avesse amato la vecchia; ed egli non faceva alcun tentativo per conquistare le simpatie. Continuava
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questo pensiero non era piacevole: anzi, era un vero e proprio insulto. Ma Rossella crollò le spalle come faceva dinanzi a tutti i fatti spiacevoli. Il
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di piume gli faceva dolere il cuoricino nel piccolo petto. A mezzogiorno, mentre Pietro era occupato in cucina, Wade sgusciò fuori dalla porta e
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bambini.» Senza dubbio, Diletta era carina e le faceva onore: Rhett l'adorava. Ma ciononostante ella non ne voleva altri. Non sapeva ancora come
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da Bella Watling, lo faceva di notte, di nascosto, come facevano quasi tutti, invece di legare il suo cavallo dinanzi alla porta per tutto il
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altri bambini. Dopo tutto, Rhett faceva questo per farle dispetto. Da quando Rossella aveva dichiarato che non voleva piú bambini, egli non aveva mai
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nella stanza. Ora in lei nasceva una nuova specie di paura che le faceva sembrare insignificante il timore che aveva avuto di affrontarlo. Egli parlava
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impartitale da sua madre si faceva viva nuovamente in lei. Confesserebbe tutto, sí; ogni parola ed ogni sguardo, e le poche carezze; e allora Dio allevierebbe
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tornasse abbastanza forza da poter combattere da sola. L'ira si era tramutata in dolore, ed ella desiderava Rhett. Ma questi non si faceva vedere, e Rossella
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pariglie di mule e faceva lavorare un discreto numero di galeotti, in modo che la mano d'opra venisse a costare ben poco. Dare un addio a tutto ciò
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, pure erano dettati da un interessamento per ciò che ella faceva e diceva. Ora forse non gliene importava piú nulla. Era e disinteressato; ed ella
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. Quando era stata con Rhett a Charleston e a Nuova Orléans, le era stato permesso di rimanere alzata la sera finché le faceva piacere; addormentata fra le
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Accademia della crusca
