, ricominciavano: - Ricordi, moglie mia? - Ricordi, marito mio? Era di dicembre; nevicava, faceva un gran freddo. Neppure nel letto essi riuscivano a scaldarsi
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C'era una volta un vecchio tornitore che faceva trottole d'ogni forma e d'ogni grandezza. Quand'era la stagione delle trottole, i ragazzi si
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marito, battendo le suole le faceva il verso, per ridere: Dormi, il Reuccio arriva! Dormi, figlia Regina! La madre, dopo pochi mesi, morì e il calzolaio
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sossopra tutto il palazzo reale; capricciosa e bizzosa poi quanto può essere una bambina che i genitori non sgridavano mai. Più grosse le faceva e più
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grand'appetito, come da più settimane non faceva, e in segno della sua gratitudine regalò alla ragazza una collana di brillanti. - Maestà, questa è
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, le faceva segno di rallegrarsi, agitando per aria il berretto. Da parecchi mesi però il povero pescatore aveva una gran disdetta; pareva che quasi
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fosse pure contentata di maltrattarla con quel nomignolo soltanto! Non sarebbe stato niente, perché la Zoppina non se ne faceva, come se non dicesse a
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C'era una volta un barbiere che faceva la barba alla povera gente. Scorticava le facce con un vecchio rasoio e vi trinciava braciole di quando in
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Re. Il Re, stupito di questa novità, ordinò subito: - Fatelo entrare. Squadrando quel vecchietto mal vestito, che faceva cosa tanto insolita, il Re
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nozze del Reuccio. La ragazza, vestita con gli abiti da Reginotta, pareva davvero un sole. La Regina non sapeva darsene pace, e le faceva ogni giorno
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faceva dei servizietti alle vicine. Abitavano una casetta affumicata a pianterreno, e avevano appena un misero lettuccio e pochi altri mobili. Pure non
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toccata! - Il gattino non diceva nulla. Sul far, dell'alba, i ladri tornavano carichi di preda; argento, oro, pietre preziose. E il capo faceva le
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sapore! Alto, grosso, quasi un gigante, faceva certe sgambate così larghe e leste, che non lo avrebbe raggiunto neppure il vento. In pochi minuti fu alla
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resistere a tale vita. La mattina non faceva colazione: tornando a casa dal seminario, se per la vecchia Geltrude non era giorno di fornello, comprava
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: allora i suoi occhi scintillavano, un brivido più freddo lo faceva tremare sulla panca, afferrava colla mano dritta la ciambella del tiratoio e
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inesplicabile e irresistibile, che lo faceva rabbrividire di un freddo angoscioso. I suoi occhi si tesero nell'ombra verso l'uscio socchiuso della
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muta confessione di sconfitta faceva sanguinare il suo orgoglio più di qualunque umiliante abbandono. Lelio aveva appena ventiquattro anni. Il suo
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: quindi il suo primo sentimento era stato di odio verso la principessa. La superbia di artista, aiutata dall'orgoglio della giovinezza, gli faceva
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mento sulla canna. Così viaggiò più di venti ore: giunse a Tolone. Nel porto molti bastimenti arrivavano e partivano; gliene fu indicato uno che faceva
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passione delicata e profonda, che lo faceva vivere collo spirito di quella sconosciuta, in una confidenza fraterna e nullameno trepidante di riserve
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proprie feste, e i giovanetti di primo carnevale, cui la confidente facilità degli altri eleganti faceva soffrire nell'amor proprio; quindi si raggruppavano
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il corpo: una contorsione antipatica gli faceva infatti piegare la testa sulla spalla gobba con atto sgraziato, mentre la larga bocca sensuale e gli
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, d'estate il sole vi faceva screpolare il cassettone; i mattoni del pavimento erano rotti, i vetri della finestra scompagnati, ma tutti questi difetti
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ottone, era il mobile più bello della camera; nel mezzo un tavolo rotondo vi faceva da altare, con una Madonna cilestrina tutta stellata d'argento, e un
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punto di scoppiare davvero. Chi faceva poco onore al pasto, senza però offendere Sing-Sing, erano i due europei. Il cosacco specialmente, non
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. - Deve essere terribile quel mostro - disse il Lama, mentre un brivido di terrore lo faceva sussultare. - Divora cento uomini cattivi al giorno e con
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poco si faceva sempre più oscuro, quasi nero. Già dal sud, dalle immense catene dell'Himalaya, cominciavano a soffiare le prime raffiche, gelide e
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quando in quando un brivido lo faceva sussultare e girava la testa a diritta e a manca come se cercasse di scorgere qualche albero su cui slanciarsi
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gran diavolo con venti o trenta corna. Se aveste visto che smorfie faceva il vecchio Bogdo-Lama e che occhiate furiose mi lanciava! - Ne sono convinto
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l'ufficiale, che aveva divorato per due e che da vero cosacco faceva gli occhi dolci a una veneranda bottiglia di whisky recata dal macchinista. - Voi
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quattrodici anni, con un visetto grazioso che la faceva rassomigliare ad una europea, salvo la tinta della pelle che era d'un giallo sbiadito, e
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sempre un venticello freddissimo che irrigidiva le mani e screpolava le labbra. Il sole, abbastanza tiepido, faceva scintillare vivamente le acque del
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. Cercò cogli sguardi il magistrato, ma non era ancora giunto. Invece erano entrati dodici soldati, armati di fucili, guidati da un ufficiale che faceva
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verso l'India, verso la Mongolia, verso il Turkestan e nelle fertili vallate dell'impero cinese. Un vento freddissimo, che faceva vibrare le ali dello
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settimana, gagliardamente imitato dai quattro capi e anche dalla principessa, la quale, fra un boccone e l'altro, guardava sempre Rokoff che le faceva
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all'estremità d'una penisoletta, un grosso ammasso di costruzioni, sormontato da alcune cupole che il sole faceva scintillare vivamente come se fossero
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e munitisi di abbondanti munizioni e d'una fiasca di brandy per combattere il freddo che si faceva sentire, lasciarono il fuso, dirigendosi verso la
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borbottando delle preghiere. Nessuno aveva avuto il coraggio di guardarlo. Rokoff, già stordito da quell'abbondante bevuta che gli faceva ronzare gli
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e di ammirazione. Quale splendido congegno aveva ideato quello sconosciuto che si faceva chiamare "il capitano!" Era lo scioglimento dell'arduo
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Accademia della crusca
