Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: faceva

Numero di risultati: 239 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5
pazza!... La vostra malia mi  faceva  parlare!...
partito compare Nino. Dicevano che non se ne  faceva  più niente. Solite sciocchezze delle male lingue... Veggo
ferito della povera Giulia; la quale, per compensarlo, gli  faceva  capire di volergli bene. La notte, quando i topi tentavano
dovevan passare sul corpo del paladino di Francia: e lui  faceva  tale un fragore con tutte le ferrarecce che aveva addosso,
lavarle la faccia e per ravviarle i capelli; ma Orlando le  faceva  coraggio dicendole che neppure le donne dell'epoca della
inutili. La padrona di casa sorrideva sempre e  faceva  cenno di sì, per significare che, sì, aveva capito; ma a
che non avrebbe assolutamente potuto mandar via. Poichè  faceva  caldo, la sera veniva infatti poca gente: il cavaliere
- Una testa famosa, quella donna! La principessa  faceva  un segno d'assentimento. - Non ne parlate! - Don Camillo
seguente portava la data, 16 Gennaio 1845, donna Cecilia  faceva  il conto che, essendo passati quarant'anni dall'unico
i preparativi. La giunta compilava il programma,  faceva  ripulire da capo a fondo il paese, prendeva tutte le
una sorbettiera nuova, per gli spumoni, e lo zio Vito  faceva  venire un carico di castagne e di ceci. La comare Venera,
fuori di casa più a lungo, Neo, che era un demonio e ne  faceva  di tutti i colori e aveva sgridate ogni momento — e anche
tranquilla, la signora Elvira indugiava più del solito e  faceva  con comodo certe spese che soleva far lei personalmente pel
colloquio mi  faceva  più male di quello col nano. Cominciai a umiliarmi, a
in purgatorio. Per suffragio di quelle anime benedette non  faceva  dire tre messe ogni anno, il giorno dei morti? No, non
venuto a lui? Per scacciar via quel tristo pensiero, si  faceva  il segno della santa croce. E la sera, disse alle bambine
le uova; andava spesso in cucina a trovare l'Appollonia, le  faceva  raccontare qualche episodio dimenticato della sua infanzia
essere così? Non l'avevano tutti così? Alberto raggiava. Le  faceva  dei complimenti sinceri, la chiamava il modello delle
sulle labbra una nota di canto? e nessun impeto giulivo le  faceva  mai balzare il cuore? Tutto era scolorito e monotono in
o diamo fuoco al Municipio!.. Napoleone, il procaccia che  faceva  anche il lampionaio ed il messo municipale, venne fuori al
Delfo, tossendo, spaventato dal tono rauco della sua voce,  faceva  segno a Napoleone perchè chiudesse le finestre. Ma
erano le cose, e se la festa finalmente si deliberava. Egli  faceva  il conto di quel che gli aveva fruttato, gli altri anni:
metteva tutto quello che aveva al lotto, ma Vincenzina gli  faceva  sempre una fredda accoglienza, rinfacciandogli la sua
È nato predestinato... Lui si rivolgeva al baronello, gli  faceva  la corte, chiedendogli quattrini in prestito, ma quel che
era al suo ufficio e ad andar dietro ad Antonietta che lo  faceva  disperare. Quando don Felice gli ebbe carpito due mila
sua. Totò era stato finalmente rimandato dal collegio e  faceva  ogni sorta d'impertinenze e di sconcezze, in mezzo alla
invece era coraggiosa, quasi audace per la sua età e si  faceva  beffa di Masino e gli dava del poltrone, come aveva inteso
ella lo minacciava: — Bada! Ti faccio una paura! E gliela  faceva  quasi subito; e Masino ci cascava sempre, quantunque
conduceva a traverso i campi. Di tratto in tratto, come si  faceva  più buio, il babbo sentiva che Masino gli stringeva la mano
la mano più forte e gli si teneva attaccato ai panni, o  faceva  un movimento quasi per accostarsi. Al lume di luna, i
d'uomo accoccolato, che vuol nascondersi. Il babbo gli  faceva  ripetere la prova. — Capisci ? Ora tu sai che quello è il
il bizzarro fenomeno. Zina si divertiva, batteva le mani,  faceva  delle mosse con la testa e con le braccia per vederle
il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che  faceva  compassione. Non si poteva andare avanti, via! E una sera,
del burattino. La bambola Io guardò tristemente: perchè si  faceva  beffe di lei? - Giulia? - rispose Orlando - ma ti par egli
alla meglio, accomodandole in testa un velo, che la  faceva  assomigliar tutta ad una madonnina. Ettore, sentendo che la
tutti che la ragazza stava bene, non le mancava nulla e  faceva  tanti saluti. Così era una settimana guadagnata ed in una
il piatto, ritirandolo un po' a sè istintivamente, come  faceva  nel vendere la sua merce: come fosse cosa esclusivamente
d'opera, un altro tirava fuori un pane, lo spaccava, si  faceva  facilmente versare sulla mollica un filo d'olio, e lo
che voleva, ella penetrava con coraggio nel frantoio, e  faceva  le sue brave ispezioni. C'era, anche nella cameruccia di
mettere le grinfie sulla piccola roba del prossimo, lo  faceva  con parsimonia e poi andava a confessarsene. Magari anche
come un immenso merletto vegetale a cui l'azzurro del cielo  faceva  da fondo. Nel centro, un gigantesco palmizio dal fusto
entrasse od uscisse. Dentro, Salvatore, vestito a nuovo,  faceva  gli onori di casa agli amici, ai conoscenti, agli antichi
vi voglio. Ora bisognerà far buoni affari. ll nuovo salone  faceva  i suoi affari come tutti gli altri, nè troppi, nè pochi,
pensava sempre a metter bottega alla sua volta e intanto  faceva  di tutto per cattivarsi la benevolenza del principale.
per mettere in ordine il salone; quand'era disoccupato egli  faceva  conti, sulla punta delle dita. Ora Salvatore era costretto
E come gli davano il soldo, lo buttava all'aria, lo  faceva  cadere dentro il berretto e scappava, tirandosi dietro la
le busse dal marito, sfogavasi colla cognata, che non  faceva  nulla per aiutare in casa; e Lucia rimbeccava che senza
rallentava il passo innanzi all'uscio, e la domenica si  faceva  animo ad accostarsi un poco più, sino a mettersi a sedere
penzoloni fra le cosce, e raccontava nel crocchio, come si  faceva  a pescare le rane, che ci voleva una malizia del diavolo.
a casa, sotto il cappotto fradicio. Ma Pino il Torno non si  faceva  più vivo, che se un povero malato aveva bisogno di un po'
aveva inteso la chiacchiera, per amor della sorella, le  faceva  il predicozzo: - A me non mi piace questa storia del Tomo.
a lei a trovare! Quello solo che aveva trovato, ora non si  faceva  più vivo, certo perchè la Rossa gli aveva fatto qualche
lo scacciano via - E pensava a quello delle rane che non si  faceva  più vedere. Dopo si venne a conoscere che era andato a
il vagabondo! - diceva la Rossa. E Lucia rimbeccava che non  faceva  nulla perchè aveva la moglie ricca che lo campava. - Se
tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si  faceva  obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava,
di dietro, s'inginocchiava; poi quando ella era discesa,  faceva  il morto. - Shake hand! - ordinava la bambina, porgendogli
Ecco di nuovo infatti l'orizzonte schiarirsi: il cielo si  faceva  azzurro, le chiome dei pini vi si disegnavano nere come
serviva? Rientrai nella pineta: il chiarore della luna si  faceva  sempre più vivo, illuminava i sentieri, i cespugli,
di carminio, che ci scherniva, si metteva fra noi e ne  faceva  gelare il sangue, e rendeva deboli i nostri baci e fioche
che salivano e scendevano precipitosamente. Don Antonino  faceva  spese, col credito che gli era tornato dopo che il barone
e prevedeva qualche disgrazia. I debiti che don Antonino  faceva  con la speranza dell'eredità sarebbero stati niente, senza
e cornuti!.. E una lira il giorno a Domenico... che gli  faceva  quel servizio!.. Ah, che non so chi mi tenga dal gridare in
seggiole; letto improvvisato, ma meglio del covile dove le  faceva  giacere la strega. Don Paolo non pareva più lui, con quegli
aveva neppure insegnato l'avemmaria e il paternostro! Le  faceva  crescere come due animaletti, purchè sapessero chiedere
e nessuno la voleva. La Nena, poveretta, per questo motivo  faceva  festa a ogni cane che passasse, e si levava il pan di bocca
il fiore del lino, e il petto che gli riempiva il busto, e  faceva  l' onda al par del seminato. - Non vi angustiate, comare
sì col capo, di si, ella aggiunse, col mento sul petto che  faceva  l'onda: - Ma voi non mi vorreste, chè le donne sono
l'avrebbe portata sulle braccia, l' avrebbe portata, se si  faceva  la strada insieme. E guardava comare Nena negli occhi che
sangue le lacrime un tempo da lei versate, e invece glie ne  faceva  spargere di nuove! A qualunque costo, bisognava farle
di quel passato gli amareggiava la vita!... Ora, egli  faceva  di tutto perchè nessuno di quegli angosciosi pensieri
si  faceva  sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero
alle maestre per farsi compatire a quel modo? Che smorfie  faceva  con loro, mentre in casa era tutto il santo giorno a
suoi vestiti da estate. Ma dopo, il caldo era terribile; le  faceva  buttar via tutto da dosso; e allontanare la Giulia, come se
attaccandovisi come un'assetata. - T'amo! T'amo! - si  faceva  dire ogni poco dalla pupattola, quasi che la dolcezza di
anche quella volta, ma adesso era tutt'altro tormento; e le  faceva  l'effetto d'aver perfino un cuore diverso per sentirlo.
sciupata, più ancora quella di averle fatto male, gliela  faceva  attirare a sè, e osservarla e carezzarla. Povera Giulia! I
sotto gli occhi nella stessa casa, Brasi, lo sguattero, che  faceva  la cucina, e aiutava anche nelle cose di campagna quando
lasciarli soltanto dopo che era morta. In quel mentre  faceva  l' occhietto a Brasi, e gli confidava che fra due o tre
con sua moglie, la quale aveva dei fumi in testa, ora che  faceva  la signora, e si lagnava del fumo dei sarmenti e del
la ragazza che gli mancasse di rispetto, quando lo  faceva  correre, tenendosi il pancione. - No! No! - ella pareva una
sfogava a cuore aperto, chè erano poverelli tutte e due, e  faceva  bene al cuore confidare i guai a una persona che si vuol
il pane come poteva. Povertà non è peccato. Ma Lucia si  faceva  rossa, o pallida, o le si gonfiavano gli occhi di pianto, e
son belli come quelli di comare Lucia. La poveretta si  faceva  animo a fissarglieli in viso, ancora sbigottita, e
gli ballava dal tanto ridere al vedere le smorfie che  faceva  Brasi, e al sentirlo barbugliare alla Lucia, pallido come
adulto, e che non avevo mai visto allevato in gabbia, mi  faceva  sopportare le noie del continuo imbeccamento, gli strilli
su con molta cura. Bello, vispo, malizioso e affezionato,  faceva  un particolar grido per chiedere da mangiare. Udendolo dal
no. Come non lo capiva? Così passava per discolo, si  faceva  mal volere dal Maestro e dai compagni... Da ora in poi non
intanto mettere una nota dopo l'altra. Quella poesia mi  faceva  l'effetto di una convenzione, di una menzogna, di una
quelli del tempo, o delle porcherie con cui don Angelo  faceva  i piatti, in fondo al cortile, dove i garzoni sbattevano
un braccio dietro la vita; ma la signora Giacomina si  faceva  brutta. - Dico, baronello!... Appena lei andava fuori,
Questo non è neanche tre quarti. Qua la bilancia. E come  faceva  la pesata, gridava più di prima: - Se l'ho detto io! Tre
dalla sua finestra, al cuoco della baronessa, che le  faceva  l'occhiolino: - Monsù Pietro, che passa il Viatico? Poi le
ne soffriva di un dolore sottile, penetrante, continuo:  faceva  la bocca da ridere, la sua fronte restava serena, ma ci
vedere se vi erano amici... don Gabriele Scognamiglio se ne  faceva  dare una seconda portata. - Stava lì, eh? - Sicuro. Con una
quel grossolano e falso brio di certi meridionali, non ne  faceva  mostra che fra amici, al caffè, al teatro, nella vita di
cosa scorretta, non aveva nessuno spirito. Ciò, in fondo,  faceva  piacere a Roberto Gargiulo e lo seccava: privatamente era
e secche: una torta alla romana, cui mancava la metà,  faceva  mostra di sè, carica di zucchero, gocciolante di crema.
curvato il capo, teneva gli occhi abbassati sul piatto,  faceva  meccanicamente delle pallottole di mollica: giungendo,
il suo ufficio strozzatorio nelle case da giuoco, dove  faceva  firmare delle cambiali di ventiquattr'ore ai giuocatori,
generoso, bene educato, dalle avventure fantastiche, le  faceva  soggezione. - Che ci trovate, in quel giovanotto? Gli
rabbiosa che aggrottava le ciglia, vedendola passare, e  faceva  esclamazioni apertamente maligne, alla carbonaia, che
il fascino del suo amore, della sua generosità - non le  faceva  sempre dei regalucci? - questa ribellione lo indignava. -
l'ho fatto, dunque? Perche l'ho fatto? Nella notte che si  faceva  più fredda, in quella stanza in cui aveva battuto i denti
superiore, cinico, di persona rotta alla vita. Sì, le  faceva  dei doni: una quantità di cose, che le mancavano, di cui
Carlo era aperto, con quelle centocinque lire mensili, ella  faceva  delle economie, le quali, in estate, insieme a qualche
lire al giorno, l'aiutavano a vivere. Ora, da due mesi, non  faceva  più un soldo di economia: aveva speso tutto, per figurar
bene, con Roberto: e aveva anche qualche debito, il che la  faceva  tremare di dispiacere. Tutte le sue abitudini erano mutate:
le mani come cassiere, con una intonazione bizzarra, che  faceva  rabbrividire di un'ignota paura la sua amante. Spesso,
Subito, Roberto Gargiulo, che prometteva di mutar vita,  faceva  due o tre mesi di astinenza, nel senso che andava poco a
di astinenza, nel senso che andava poco a teatro, non si  faceva  vedere con donne, non frequentava le trattorie e i caffè
Poi ricominciava. Adesso, da più di due mesi, egli si  faceva  vedere dappertutto con Carmela Minino, con un contegno di
andava per le commissioni. Se lavorava giorno e notte lo  faceva  volontariamente: andava a prendere l'acqua alla fontana, a
— Ehi!... Una voce, Dio liberi! — diceva il Canonico — che  faceva  accapponar la pelle quando si udiva da Surfareddu, un uomo
al suo servizio degli uomini come Surfareddu per campari, e  faceva  ammazzar la gente per quattro ulive. Voleva consegnato
po' il Giudice lo dichiarava complice e mandante, e lo  faceva  legare ugualmente dagli sbirri. Così gridavano e andavano e
si preoccupava ancora per la casa, per gli animali, e si  faceva  venire in camera i gatti e i piccioni: adesso non si curava
E intanto vivevo in un'attesa che di giorno in giorno si  faceva  più ansiosa e impaziente: qualche cosa doveva pur arrivare:
un riso che pareva spandersi a tutta la sua persona e  faceva  financo vibrare i suoi piedi di bronzo. E quando riuscii a
lui, a toglierla dal peccato, con la sua tonaca? Don Pietro  faceva  un gesto d'impazienza, prendeva la tuba e il bastone, e
niente. - Hai fame? Non ti hanno dato da mangiare? - E la  faceva  sedere a tavola con lui e gli sembrava che, mangiando,
un ciabattino, che, pur di guadagnare qualche soldo di più,  faceva  anche il mestiere di vestire i morti. Il ciabattino,
sognò di andare alla grotta del Sasso sonante. La mula lo  faceva  sperare; prendeva di qua, prendeva di là pei campi.... Non
più: era divenuto giallo giallo, col ventre gonfio, che  faceva  pietà a vederlo, quando si trascinava al sole per
più misterioso, che ancora non confessavo a me stesso, mi  faceva  camminare agile e dritto e rivedere chiaro intorno a me.
alla peggio. Si fermava per osservare l'effetto che  faceva  quel: Il Direttore Dino Marsà e rideva con risolino
i grandi cappelloni tondi di paglia bianca, che il vento  faceva  piegare stranamente avanti e indietro. Gli uomini parevano
più di là che di qua, tanto era sbiancata e smunta, e  faceva  venire piuttosto alla mente I'idea che Cencio forse sarebbe
pensato da sè; non importava che loro se ne occupassero. Si  faceva  tardi e bisognò muoversi. La Virginia abbracciò e baciò la
crocevia era illuminato da un fanale giallo che sotto di sè  faceva  ombra come un albero. E in quest'ombra vedo un uomo che
insieme, poi io tornai verso la mia porta. La notte si  faceva  nebbiosa: un vapore biancastro veniva dal mare, dai campi,
fino alla porta del mio creditore. Il vecchio marinaio non  faceva  più la guardia sotto il fanale; all'avvicinarsi dell'uomo
bene a te. E rubava i denari alla signora Giacomina, e si  faceva  prestare i soldi dalla Milia, per mandarle qualche cosa,
la padella, diceva Rosa - ma Antonietta, la maggiore, lo  faceva  per necessità, giacchè la sua pelle era floscia, cadente,
buon divertimento: me ne lavo le mani! La signora Giacomina  faceva  la voce grossa e teneva il broncio a suo marito, come fosse
vossignoria, scrivetela corta, per carità! Il medico  faceva  il suo mestiere. Tutti a questo mondo fanno il loro
- E passato Zitu! - e non era vero. Zitu anzi non si  faceva  più vedere da quelle parti; non ne aveva bisogno. Andava,
figliuolo, fior di galantuomo, che rispettava tutti e si  faceva  rispettare da tutti! Per ciò Benigna e donna Sara cascarono