su disegno dell'ingegnere architetto Giusti, verso il 1811, | faceva | innalzare questo palazzo, comperato quindi dalla famiglia |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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complessione, ma delicata. Essa aveva un cuore d’angiolo e | faceva | le delizie della sua famiglia non solo, ma era adorata da |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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invece era coraggiosa, quasi audace per la sua età e si | faceva | bef- fe di Masino e gli dava del poltrone, come aveva |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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ella lo minacciava: - Bada! Ti faccio una paura! E gliela | faceva | quasi subito; e Masino ci cascava sempre, quantunque |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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conduceva a traverso i campi. Di tratto in tratto, come si | faceva | più buio, il babbo sentiva che Masino gli stringeva la mano |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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la mano più for- te e gli si teneva attaccato ai panni, o | faceva | un movimento quasi per accostarsi. Al lume di luna, i |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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di uo- mo accoccolato, che vuol nascondersi. Il babbo gli | faceva | ripetere la prova. - Capisci? Ora tu sai che quello è il |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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il bizzarro fenomeno. Zina si di- vertiva, batteva le mani, | faceva | delle mosse con la testa e con le braccia per vederle |
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli -
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già diventato un bel ragazzo. Correva, ballava, saltava, | faceva | la ginnastica, e, cosa singolarissima! qualche volta anche |
STORIE ALLEGRE -
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la tromba con la bocca. Raffaello, il più alto di tutti, | faceva | da cavalleria , per cui era obbligato a camminare sempre di |
STORIE ALLEGRE -
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babbo. "Te lo racconterò io", disse Raffaello, quello che | faceva | da cavalleria . "No: io!", gridò Gigino, il rappresentante |
STORIE ALLEGRE -
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babbo, del gatto del nostro ortolano, quando gli si | faceva | vedere la frusta? Tale e quale." "E la cagione di questo |
STORIE ALLEGRE -
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e le bastava. La toglieva in braccio, la baciucchiava, le | faceva | un po' il solletico sui labbrini e sul mento per vederla |
GIACINTA -
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guardandola sottecchi, succhiandosi il ditino; e | faceva | spallucce a ogni parola della mamma, della sua mammina |
GIACINTA -
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giorno fra i piedi e spesso strillava per cose da nulla, le | faceva | perdere subito la pazienza - Ah! ... Aveva le bizze? E |
GIACINTA -
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infatti, nascosto con la bimba in fondo al chiosco, se la | faceva | sedere sulle ginocchia e le domandava: - Che intrugliano la |
GIACINTA -
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del grembiule ricolma. - Indovina che ci ho qui. Beppe | faceva | il grullo. - Indovina. Beppe le accennava di avvicinarsi, |
GIACINTA -
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viali, erano entrati nella galleria; e giunto dove questa | faceva | gomito e arrivavano appena i barlumi delle due bocche, |
GIACINTA -
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Elegantissimo! Una magnificenza! E la signora Villa | faceva | passare in mano dell'Elisa o della sua mamma, i diversi |
GIACINTA -
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biancheria nuova, della fredda sensazione di liscio che le | faceva | correre dei brividi per la schiena, come se quelle lenzuola |
GIACINTA -
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e un po’ fiaccato da quelle maledette nausee altro non | faceva | che sforzarsi col miglior modo possibile a respingerla |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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la corrente con una macchina motto complicata che mi | faceva | come un gran formicolìo in tutto il braccio, mentre io |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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era mia, io le aveva trasfuso tutti i miei pensieri, io la | faceva | vibrare con le mie parole, io la conduceva per mano |
Il maleficio occulto -
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- Scurpiddu , fa' la rissa del cane col gatto. Non se lo | faceva | dire due volte. E non imitava soltanto i ringhi, gli abbai, |
SCURPIDDU -
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ad apprendere! - gli rimproverava il Soldato . Infatti | faceva | fatica, quantunque ci mettesse molta buona volontà. Ma |
SCURPIDDU -
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dagli altri. - Dove vai, Notaraccio ! E con una sassata lo | faceva | tornare addietro. - Sciò, Fra Giuseppe ! Sciò! E brandendo |
SCURPIDDU -
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erano quattro a una volta che entravano in lizza. Scurpiddu | faceva | far largo agli altri e batteva le mani, saltava di qua e di |
SCURPIDDU -
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anche a volargli addosso ad ogni richiamo. Paola | faceva | due o tre giri in alto e poi andava a posarglisi su la |
SCURPIDDU -
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la vocina da usignolo quando si divertiva a cantare. Ora | faceva | pena a vederla rispondere coi gesti, con gli sguardi, con |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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dei colori, coltivando le piante che il Principe | faceva | venire da lontani paesi, a fine di procurarle distrazioni |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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svegliassero e si stirassero deliziosamente; proprio come | faceva | lei appena saltata giù dal letto. Era già cresciuta una |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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spesso la sorvegliava di nascosto, notò che la povera muta | faceva | gesti, mosse e prendeva atteggiamenti di persona che stesse |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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nascosto dietro un albero, appena ella scese in giardino. | Faceva | gesti, mosse, sorrisi, quasi la piantina le raccontasse |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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dentro Roma che | faceva | Cucchi con tutti i patrioti Romani e delle provincie |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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nè mamma. Stava con una nonna vecchia vec- chia, che non | faceva | altro che dirle tutto il giorno: - Rosettina, quanto sei |
Le Fate d'Oro -
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e unguenti, ma gli orecchi cre- scevano sempre e il pelo si | faceva | più folto. Qui c' è un incantesimo, - senten ziò la strega |
Le Fate d'Oro -
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correre i bisognosi, ella talvolta dimenti- cava lo scopo. | Faceva | la carità per la carità, senza pensare agli orecchi e alla |
Le Fate d'Oro -
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ma non era vero, perché il dottore, se non in denaro, si | faceva | pagare largamente in tutte le maniere possibili. Appena |
Racconti 2 -
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veniva a passare in paese, e il suo amministratore, che | faceva | il barone tutto l'anno ed era il vero padrone di Rammacca. |
Racconti 2 -
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con un'aria da oracolo che sbalordiva i contadini e li | faceva | andar via contenti come pasque, già mezzi guariti per la |
Racconti 2 -
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-. Qualche volta dava anche torto ai clienti, ma poi | faceva | in modo che avessero sempre ragione. E il cliente |
Racconti 2 -
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legna la legnaia. Il manovale gli acconciava i tetti, gli | faceva | ogni sorta di riparazioni nella vecchia casa; andava a |
Racconti 2 -
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mani nell'assassinare la povera gente! - E cosí non se ne | faceva | nulla: la macchina rimaneva incassata tuttavia in pretura o |
Racconti 2 -
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gli altri governi gli forzavano la mano. Anche il papa | faceva | buttare il colera ne' suoi stati, ed era un ministro di |
Racconti 2 -
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brutto, era an- che ghiotto, di una ghiottoneria, che gli | faceva | allungare le mani appena la vista di una pietanza gli |
Le Fate d'Oro -
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nascoste sotto la tunica, riuscì a uscire dal palazzo, e | faceva | certi passi come se già si sentisse i birri alle calcagna. |
Le Fate d'Oro -
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gatto ed un'ancella della Regina di fiori. - Miao! Miao! - | faceva | il gatto parlante, alzando la coda. - Quel che ho visto ho |
Le Fate d'Oro -
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del sovrano, che lì non c'era più aria per lui. Mentre | faceva | queste riflessioni, sentì capitarsi fra capo e collo un |
Le Fate d'Oro -
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rosso, Piombofino era bello come un dio, ma la malìa si | faceva | ogni giorno più perversa. Ormai il peso del giovinetto era |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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non riparata, da un graticcio di fili di ferro; alla quale | faceva | riscontro una piccola libreria, un po' tarlata, con qualche |
Teresa -
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con tutti i suoi libri latini e le sue grammatiche. | Faceva | i compiti sotto l'occhio severo del padre, obbligato ad una |
Teresa -
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seno magro, da cui pendeva un'altra bambina ancora, e si | faceva | vieppiú triste. Difficilmente il signor Caccia entrava nel |
Teresa -
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anni, trovandosi sollevata da un incubo, sorrideva. Carlino | faceva | delle irruzioni tempestose, spaventando sua madre, mettendo |
Teresa -
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e il cielo con una fissità prolungata e distratta che le | faceva | intravedere lontani orizzonti, indeterminati. Venne |
Teresa -
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e riprovare; mentre la sarta principale, da Cremona, | faceva | certe spedizioni misteriose, a grande velocità, e mandava |
Teresa -
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Era il verme che le rodeva incessantemente il cervello e le | faceva | quasi dimenticare l'oltraggio del Mochi. Alcuni giorni dopo |
GIACINTA -
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di me! Fatemi morire! ... Ah, la morte invocata si | faceva | attender troppo! Gesú Cristo se ne stava impassibile sulla |
GIACINTA -
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bollettini del 22 ottobre, il numero delle vittime si | faceva | ascendere a due milioni cinquemila e ottocento. Il |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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telex c' era il mio caposervizio che mi cavava il fiato. Mi | faceva | un telex ogni due ore, per avere l' avanzamento del lavoro. |
La chiave a stella 1978 -
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bene, anzi, andrebbero bene fino le boccole di bronzo che | faceva | il mio padrino, una per una, a forza di olio di gomito, per |
La chiave a stella 1978 -
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io ho fatto caso che si leccava il dito tutte le volte che | faceva | il gesto di aprire qualunque cosa: il cassetto della |
La chiave a stella 1978 -
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trovava su piazza, primo c' era poco assortimento, secondo | faceva | schifo ai cani: roba compagna non ne avevo mai vista, non |
La chiave a stella 1978 -
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messi, erano mica soldi miei, ma lui non ci credeva, oppure | faceva | mostra di non crederci: basta, dopo ogni telefonata mi |
La chiave a stella 1978 -
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sì, quello dei salami, invece di darmi una mano mi | faceva | perdere tempo. Era anche vero che non c' era uno dei |
La chiave a stella 1978 -
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ma l' avevo già bell' e capito che tutto quel cine lo | faceva | per me, e poco tempo dopo ho anche capito che lo faceva |
La chiave a stella 1978 -
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lo faceva per me, e poco tempo dopo ho anche capito che lo | faceva | apposta, a fare tanto la malgraziosa, perché era diversi |
La chiave a stella 1978 -
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- E la baronessa? - E la baronessa piangeva, perché le | faceva | dispetto. - Chi le faceva dispetto? Che cosa? I libri? - Si |
Il maleficio occulto -
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la baronessa piangeva, perché le faceva dispetto. - Chi le | faceva | dispetto? Che cosa? I libri? - Si facevano i dispetti, il |
Il maleficio occulto -
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le portò via un anello. Lo si è saputo dopo. - Ma che cosa | faceva | di tutta questa roba? - La metteva da parte per andare in |
Il maleficio occulto -
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teneva qui anche d'inverno, e se ne andava solo in città. - | Faceva | benissimo, - osservai riprendendo a dondolarmi con |
Il maleficio occulto -
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riprendendo a dondolarmi con prudenza. - Benissimo? | Faceva | benissimo, dice lei? - esclamò la giovine in preda ad una |
Il maleficio occulto -
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ad una indignazione violenta e subitanea. - Ma sicuro: | faceva | benissimo. E intanto, l'hanno ammazzata, povera e cara |
Il maleficio occulto -
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E intanto, l'hanno ammazzata, povera e cara anima! Oh | faceva | benissimo, a lasciarla qui sola d'inverno, lei che era |
Il maleficio occulto -
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di proteste. - Alla fin fine, anch'egli viveva qui e le | faceva | compagnia... - Bella compagnia!... Vede la villa? Io mi |
Il maleficio occulto -
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stava giù a sinistra notte e giorno. Ecco la compagnia che | faceva | alla signora baronessa. Io, per me, dico che quando la si |
Il maleficio occulto -
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dentro la buca. Aveva preso di mira il garzone e gliene | faceva | di ogni specie. Gli nascondeva le scarpe nei mucchi di |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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specie. Gli nascondeva le scarpe nei mucchi di carbone; gli | faceva | sparire la camicia o i calzoni, che andava ad appendere in |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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le risa, non riuscivano a sgridarlo. E Saltacavalla si | faceva | pregare un po' prima di arrampicarsi lassù, e di restituire |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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che non fosse loro figlio - lo sgridavano, Saltacavalla | faceva | smorfie e gesti così strani, torcendo il muso, sgranando |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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si dovesse spezzar sotto. - Quassù, sì, si mangia bene! E | faceva | bocconi grossi, con tanti forti scoppiettii delle labbra, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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per un braccino, voleva sgridarlo, ma Saltacavalla le | faceva | una strana smorfia di scusa e la sgridata si mutava in uno |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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si arrabbiava, gridando: - Arri là! Arri là! - E | faceva | gesti così scomposti, così buffi, cacciando fuori la |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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Non mi movo! E manteneva la parola. Ma prima di scendere | faceva | certe mosse, certe smorfie sempre nuove, che il Re si |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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luogo le nozze del Re, e intanto nel palazzo reale non si | faceva | nessun preparativo. Il Re, di giorno in giorno, ridiventava |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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- Maestà, date il comando a me! Vi farò vedere io! E | faceva | gesti di menar la sciabola in tondo e di tagliar teste: - |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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quel modo, che, dall'alto del suo cavallo di generalissimo, | faceva | smorfie, stralunava gli occhi, allungava le labbra, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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ho saputo resistere alla curiosità di vedere che effetto | faceva | lo stufato con tutto quel sale, e sceso al pianterreno sono |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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la mole perenne e bonaria di Tota Gina, la cassiera. | Faceva | corpo unico con la cassa, col registratore di cassa, e con |
L'altrui mestiere -
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la testa dell' assalitore. Sapeva camminare sulle mani, | faceva | la ruota, e dopo l' ora della chiusura faceva anche il |
L'altrui mestiere -
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sulle mani, faceva la ruota, e dopo l' ora della chiusura | faceva | anche il salto mortale al di sopra del bancone di vendita. |
L'altrui mestiere -
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don Carmelo dicesse che non si poteva scherzare con esso, | faceva | scoppiettare le labbra a ogni bicchiere tracannato e vi |
CARDELLO -
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abbozzato un po', gli dava qualche risposta che non gli | faceva | piacere. Cardello aveva gran pietà di quella povera donna. |
CARDELLO -
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l' Orso peloso era intrattabile; ogni minima contrarietà lo | faceva | andare su le furie; e alla sua povera moglie eran toccati |
CARDELLO -
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venuta più volte a ringraziare il burattinaio per quel che | faceva | per suo nepote. Due o tre volte egli l'avea trattenuta a |
CARDELLO -
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non aveva né affari né amici in Inghilterra, e il cuore mi | faceva | temere che quelle carte fossero del mio William. Nel pacco |
Un giorno a Madera -
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insolenti ; le nascondeva i libri, le mutava un guanto, | faceva | dondolar Saetta quando andavano sul lago. Sfoggiava senza |
Malombra -
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il concerto. La Giovanna se ne crucciava inutilmente. Chi | faceva | le spese di tanto chiasso era per lo più Momolo che sapeva |
Malombra -
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del buon sangue veneziano. Con quattro frustate in giro li | faceva | stare indietro tutti, poi ne sceglieva uno e lo tempestava |
Malombra -
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a Fanny, rispondendo agli elogi che la cameriera civettuola | faceva | della bellèssa di Nepo, della bianchèssa di quelle mani da |
Malombra -
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sito, fabbricato dal diavolo per i suoi figli. Allora le si | faceva | osservare che il matrimonio non era poi mica ancor a |
Malombra -
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la blandiva con tutti i possibili cocolezzi? Perché la | faceva | sempre parlare di donna Marina? Essa la strizzava come un |
Malombra -
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lavorare, dava la voce ai passanti di sua conoscenza, e li | faceva | ridere con le sue barzellette. Qualcuno, curioso, gli |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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cantava, cantava. Aveva una vocina sottile, intonata, che | faceva | fermar la gente ad ascoltarla dalla via con grande rabbia |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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si metteva a cantare, ecco un frullìo di ali che le | faceva | alzare gli occhi. Un pettirosso le volava sulla testa, |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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cantare, bell'uccellino? Il pettirosso con un trillo | faceva | intendere: si! si! E Cingallegra cantava. L'uccellino |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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era là, Cingallegra si sentiva sola più dell'ordinario, e | faceva | di malavoglia le faccende di casa. La sorella, che se ne |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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darei un po' di zucchero. E glielo mostrava. Il pettirosso | faceva | le viste di accorrere, aliava attorno alla mano con |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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Cingallegra, intanto: che spazzava, o spolverava, o | faceva | bollire il bucato, o sciorinava i panni, o preparava il |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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di Cingallegra, dopo quel che aveva visto e udito, lo | faceva | fantasticare. - Chi era quell'uccellino Fatato?Forse il |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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di rame. Sceglieva questo e quello, senza osservarli bene e | faceva | mettere da parte gli oggetti di suo gradimento: un gran |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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terzo suo inquilino, il dottor Antonio Amati, quello che le | faceva | guadagnare tanti denari, per le chiamate improvvise dagli |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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una bugia, ma il marchese Cavalcanti aveva detto no. Gli | faceva | onore e piacere che il dottor Amati avesse cercato la |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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balcone del medico, chiuso, ermeticamente chiuso. Che pena | faceva | al cuore, quella misera creatura della Madonna, che si |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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che una famiglia si presentava, innanzi al suo casotto, e | faceva | le interrogazioni di rito, ella crollava il capo, sospirava |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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asilo, con la familiarità della piccola gente napoletana e | faceva | scricchiolare le chiavi, che teneva sospese alla cintura, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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Chi l'attribuiva al perfido destino, chi alla jettatura, hi | faceva | della filosofia sulle passioni umane, sul giuoco, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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un tal freddo, un tal odore di vecchia polvere smossa, che | faceva | ribrezzo. Sulle mura eran disegnati, in larghe macchie |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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vedova, non giovane, né vecchia, che aveva una bottega dove | faceva | da mangiare per la povera gente. Preparava buone minestre |
LE ULTIME FIABE -
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subito all'avventore il bicchiere di vino richiesto, e gli | faceva | un bell'inchino. La mamma finalmente capì che molti la |
LE ULTIME FIABE -
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difetto, non protestò più; anzi quel: Gobbina! spesso la | faceva | sorridere, quasi fosse una carezza per quella creatura, sua |
LE ULTIME FIABE -
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a scaldar l'acqua, a preparare la minestra, ella | faceva | la pulizia della stanza dov'erano tavolini e panche e |
LE ULTIME FIABE -
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desiderate? - Tutto quel che c'è, gobbina mia. Alla ragazza | faceva | impressione sentirsi dire: "Gobbina mia" da uno |
LE ULTIME FIABE -
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e uno stomaco da struzzo, se egli replicava le pietanze e | faceva | due bocconi di ogni pagnotta. La bottiglia col vino però |
LE ULTIME FIABE -
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catino la punta delle labbra, scuoteva la testa, sbuffava, | faceva | versacci col muso all'aria, mostrando i denti. Don Michele |
Racconti 2 -
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Il consulto fu lungo. Mastro Filippo, visto lo zi' Decu, | faceva | l'indiano, per imbarazzare il rivale: - Può darsi che sia |
Racconti 2 -
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occhi infossati, il naso filigginoso e un affanno che la | faceva | smaniare. Appena il viatico andò via, ella fe' cenno al |
Racconti 2 -
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migliorava né peggiorava, sempre con quell'affanno che la | faceva | smaniare. - Se la bella Madre dei malati non vuol farle il |
Racconti 2 -
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la lingua che non sapeva piú tenere in freno. Il dottore | faceva | due visite al giorno; non dava però nessuna speranza né di |
Racconti 2 -
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gli avesse dato un pizzicotto, scattava con balzi e salti, | faceva | rapide giravolte da sembrare una trottola; e, sùbito, si |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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perdere, buttava il soldo per aria, lo prendeva in bocca e | faceva | il verso d'inghiottirlo, come aveva praticato coi fichi. Lo |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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per trovarli in fondo alla tasca. Oh quel portamonetino gli | faceva | comodo davvero! Giusto quel giorno egli era troppo ricco: |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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concessogli, per carità, da una vecchietta che gli | faceva | da madre, e gli diceva spesso: - Invece di fare il buffone, |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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- Ehi, Pappafichi! Si scommette? Guarda che bellezza! - | faceva | una spallucciata, e non si voltava neppure. Aveva ben altro |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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smetteva di fischiare e cominciava a cantare; ogni tanto | faceva | due passi indietro e chiudeva un occhio, e andava anche |
Il sistema periodico -
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e poi si strofinava la bocca col rovescio della mano. | Faceva | insomma tante cose così strane e nuove che era |
Il sistema periodico -
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e non lasciandosi mai spazientire. Ella dal suo canto, mi | faceva | da sorella con una pertinacia meravigliosa; mille volte le |
Il maleficio occulto -
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ed io la modificava, andandomene. Prendevo una carrozza e | faceva | una corsa fuori di città, al Galluzzo, alla Certosa, a |
Il maleficio occulto -
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de rideau la Giannella recitava una farsa del Duroni, a cui | faceva | seguito una commedia in due atti di Scribe jouèe par madame |
Nanà a Milano -
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di Nanà che balbettava, e per mostrar disinvoltura | faceva | invece la corte a madama Blanche. Madama Blanche, che aveva |
Nanà a Milano -
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molta ironía. Ella si era messa allo specchio e truccandosi | faceva | mostra di non sentir le lodi che Rubieri profondeva a Nanà, |
Nanà a Milano -
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forse conosciuto: Mastro Nitto, il ferraio, quello che | faceva | chiavi false pei ladri, e "temperini" di due spanne per gli |
EH!La vita...(Novelle) -
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- Ma com'è avveduto il fatto? - Semplicemente. Don Natale | faceva | la sua solita partita a Tresetti nello studio del notaio |
EH!La vita...(Novelle) -
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di vestirsi, la impressione del sogno si attenuava, lo | faceva | sorridere. Ieri sera avevano parlato tanto del povero |
EH!La vita...(Novelle) -
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La sua persona emanava una sottile fosforescenza che la | faceva | distinguere benissimo nel buio fitto della camera. - Mi fai |
EH!La vita...(Novelle) -
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mattina dopo andò dal Pretore, giovanotto quasi imberbe che | faceva | le sue prime prove giudiziarie, da incaricato. Si era fatto |
EH!La vita...(Novelle) -
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attorno, alla scrivania. Al Pretore, che poco prima | faceva | il bello spirito, tremava la mano nell'infilare la chiave |
EH!La vita...(Novelle) -
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qualche torta di pomi, qualche nuovo guazzetto di Mansueta. | Faceva | la mattina di buon'ora grandi passeggiate pei monti, |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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anzi qualche volta preveniva egli stesso la mia domanda. Mi | faceva | ripetere volentieri i miei poveri versi, - ed io sceglievo |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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sessanta! Però quel candore che con tanta sollecitudine si | faceva | incontro alle mie tristi rivelazioni doveva celare un |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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ero passato innanzi alla porticina del coro mentre egli | faceva | la dottrina ai ragazzi: mi fermai ad ascoltarlo: la sua |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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amorevole. Egli era sicuro del suo Dio e delle promesse che | faceva | in suo nome. Nelle sublimi puerilità del rito, nelle |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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i suoi vasi, ne disponeva in leggiadra guisa i colori, vi | faceva | piovere su dalle terse vetrate della cupola un raggio di |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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da collocare al posto di quella vecchia e sdruscita che | faceva | torto all'altar maggiore, e, a detta di chi se ne intendeva |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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e, - ad ogni quarto d'ora, - una salva di mortaretti che | faceva | traballar tutto e tutti dall'un capo all'altro della |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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sento ancora pigiato da quella folla variopinta in cui si | faceva | largo di tratto in tratto, coll'autorità dell'abito e forse |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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e più gravi di quel ch'io potessi allora immaginarmi, si | faceva | una gran forza e conversava e mi parlava di me, delle cose |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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studio del povero Kleber, vedrà i modelli spaziali che | faceva | lui stesso, con le sue mani. _ Avevano effetto permanente? |
Storie naturali -
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la carta di giornale. Aveva paura delle cagnette, e invece | faceva | la corte alle galline e alle gatte: anzi, una gatta se ne |
Storie naturali -
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arrivato in tempo, quella gli avrebbe cavato gli occhi. Più | faceva | caldo, e più dovevo penare per farlo bere: davanti a me |
Storie naturali -
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caldo, e più dovevo penare per farlo bere: davanti a me | faceva | mostra di bere, ma si vedeva benissimo che l' acqua gli |
Storie naturali -
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sono stato io il primo che se ne sia accorto. Lui | faceva | ogni sforzo per tenerlo nascosto, ma io vidi subito come |
Storie naturali -
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e li gettava via subito. Quanto poi al grattarsi, lo | faceva | solo quando non si sentiva osservato, o quando si |
Storie naturali -
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molto rigido, lo sorpresi qui, proprio in questa camera: si | faceva | vento col giornale, e si stava togliendo la maglia mentre |
Storie naturali -
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si accorgeva che io me ne accorgevo. Una occhiata che mi | faceva | male: mi ricordava quell' altro, il suo predecessore, il |
Storie naturali -
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Nell'insieme, poteva dirsi un buon figliuolo. A scuola non | faceva | miracoli, ma il maestro mostravasi contento: in casa poi |
STORIE ALLEGRE -
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Mi domanda sempre come era Luisa da ragazza e che cosa | faceva | e diceva, e io le ho raccontato la storia delle fotografie |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ieri avemmo quasi caldo! - Sí, vuol nevicare. Il conte gli | faceva | l'eco, per dir qualche cosa, continuando a guardare con gli |
GIACINTA -
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conte gli rispondeva con dei gesti negativi e intanto gli | faceva | largo per lasciarlo passare. Ma Giacinta levatasi in piedi, |
GIACINTA -
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al magazzino da lui preso in affitto, una folla di ragazzi | faceva | ressa per vedere i preparativi delle rappresentazioni, |
CARDELLO -
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dallo stipite, un urlo o una parolaccia dall'interno lo | faceva | scappare sùbito via. Ed era uno sbandarsi di qua e di là di |
CARDELLO -
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chiamato si accostava accennando di sì, l' Orso peloso gli | faceva | una carezza, gli dava i soldi e il chiodo per mostra e |
CARDELLO -
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di spago, d'una cartata di tabacco per la pipa - e si | faceva | anche aiutare da lui nel rizzare in fondo al magazzino il |
CARDELLO -
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andassero in un bacaro a berne un quartuccio per uno (egli | faceva | qualche ri- tornello) ed a mangiare un'aringa, appena |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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e con le mani e contate a gran voce. L'accompagnamento lo | faceva | sentire di quando in quando il maestro dei cori, Annibale |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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non altro che il setticlavio. E se qualcuno gli | faceva | osservare che oramai tutti leggevano col metodo comune, |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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Mansueta attendeva alle tranquille faccende della cena e | faceva | ripetere le orazioni ai bimbi di Beppe: le loro vocine |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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l'ansietà della prima prova era tale in Cardello che non lo | faceva | dormire. Quando i vasi e gli orci vennero tratti fuori, |
CARDELLO -
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giù, muto, serio, indifferente, quasi niente di quel che si | faceva | colà lo interessasse, e non gli rispondeva neppur con un |
CARDELLO -
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- Cardello si accorgeva che il Piemontese serio, freddo, | faceva | in quel momento grandi sforzi per non mostrarsi commosso; |
CARDELLO -
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non fidandosi delle sue scarse abilità epistolari, si | faceva | scrivere lunghe lettere dal segretario comunale; ma |
CARDELLO -
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Piemontese - Sei un buon figliuolo! - cosa che a Cardello | faceva | tanto piacere perchè gli sembrava di sentirlo dire dal |
CARDELLO -
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tanto, dava un'occhiata alle carte che aveva dinanzi, e vi | faceva | un segno col lapis rosso. Apparve sull'uscio Giulia, |
PROFUMO -
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dito su dito della destra di lei e di quella di Giulia, le | faceva | strana impressione, quasi di cosa che non stesse bene, e |
PROFUMO -
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a chi appartiene. Che m'importa se il nonno di Corrado | faceva | il carrettiere? Suo padre è ora un proprietario. Corrado |
PROFUMO -
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con le ragazze innamorate non ce ne può neppure il demonio! | Faceva | così anche lei?" Eugenia si sentiva presa da immenso |
PROFUMO -
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obbedendo ancora a quel comando interiore, che gli | faceva | forte il pensiero, attraversò l'atrio, passò nel salotto da |
Giacomo l'idealista -
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la contessa si avanzò nella sua pesante gramaglia che | faceva | comparire piú scarna e marmorea la grande pallidezza del |
Giacomo l'idealista -
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paese, capiva male l' italiano, niente le andava bene, e | faceva | fare a Isabella una serie di esercizi noiosissimi. Noiosi e |
La stampa terza pagina 1986 -
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verso il basso. A ogni passo, l' urto contro il suolo si | faceva | più lieve, finché la terra le mancò; sentì una gran pace, e |
La stampa terza pagina 1986 -
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del Gravio saliva una corrente d' aria calda che le | faceva | acquistare quota gratis. Seguì la provinciale e si portò a |
La stampa terza pagina 1986 -
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