Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Tralcio di vite. Modena, raccolta Campori. Mi  faceva  pensare al Cerquozzi.
e fu avversato a Roma dalla cerchia pseudoclassica che  faceva  capo a Tischbein e a Goethe.
rosso, in cui il sole doveva sembrare tanto gaio, mentre  faceva  rutilare l'acqua cadente con dolce mormorio nel bacino
cadente con dolce mormorio nel bacino della fontana, e  faceva  sogghignare le teste delle erme satirine, e faceva
e faceva sogghignare le teste delle erme satirine, e  faceva  sorridere le statue delle Dee ignude, e spandeva intorno i
l’artista, nel riportare a proporzioni medie i suoi quadri,  faceva  leva su un tipo di pittura più lavorato e chiuso.
che non aveva studi classici, ma voleva raffinarsi, e  faceva  la schifiltosa dinnanzi alle violente interpretazioni
un che di trafelato e di arreso, nel sembiante dimesso, si  faceva  strada dentro le ombre terse della tela, costituendo quasi
non è d'osso, ma d'avorio; dunque comprato in città, quando  faceva  il cardinale, in una bottega di «articoli religiosi».
e, in parte, di quello francese con Schauffer e Arman)  faceva  sì che la mostra veneta non assolvesse più al suo compito
divertita e saporosa di un episodio domenicale come  faceva  Dufy; soltanto, si sarebbe detto, la cornice di questa
rispetto e anche l’ammirato stupore per il Grande Vecchio  faceva  sembrare prodigiose le immagini ancora in embrione, e
«pintò come pintò»per via di un forte astigmatismo che gli  faceva  vedere ogni cosa stirata verticalmente - una sola
di San Luca, dove tra gli altri era maestro il Tenerani.  Faceva  dei bozzetti di composizione, e studiava col Rossetti la
e collages parziali, anche allora, ogni tanto Prampolini  faceva  centro, come nel bellissimo «Astrazioni in due tempi
con la critica che il Bellori nello stesso anno (1670)  faceva  del Caravaggio, «Rembrante d'Italia», come un secolo dopo
sua Roma, non potendo starci, si  faceva  mandare una certa ricotta e le verdure, che tentava di
quali Leonardo pose tanto amore, che, dice il Vasari, non  faceva  nè più in qua nè più in là di quello voleva
desiderio di due anziani che erano soliti spiarla mentre si  faceva  il bagno. Un giorno i due uscirono allo scoperto e la
di una sensibilità quasi eccessiva, con una reazione che  faceva  sentire anche a noi che le opere erano carne viva, corpi.
più singolare artista è senza dubbio Marcello Capy che non  faceva  presagire tanto prima di apparire nella «Baïonnette» con
della sua casa, operoso e imperterrito; Utrillo invece  faceva  la figura di un ospite nella sua villa; seduto col capo
suo «Lorenzo Lotto». Dopo la confusione eccessiva che si  faceva  fra le due correnti, ciò che significava porre Antonello e
se sospettava che potessero parere affettati. Lo stesso  faceva  anche per la forma, e chi lo ha visto studiare le perfette
aveva certe pretensioni di raffinatezza e di buon gusto, e  faceva  un viaggio trionfale in Grecia per girare di scena in scena
nella memoria riuscisse a sovrapporre, proprio come sovente  faceva  nei suoi quadri, figure a figure, incontri di tempi
la sua immaginazione, e studiava le cose nel vero, ciò  faceva  per servire alla parte materiale della pittura, ma non già
fervente sua adorazione s’indirizzava ai Greci. Questo lo  faceva  incontentabile per sè. Finito un modello spezzava l’opera,
e così stupendi lavori da rammentarci quanto di meglio si  faceva  in passato. Vorremmo avere spazio e tempo per dare a tutti
e cerberi che fossero però andati dalla manicure: insomma  faceva  capolino nei quadri di disimpegno (dalla angoscia) di Dova,
l’altro diceva all’improvviso, e c’era chi ascoltava e chi  faceva  all’amore. Il giardino pareva fresco, e gli uomini parevano
stampo di quelli che trent'anni fa il Corriere della Sera  faceva  pulitamente tradurre per offrire in dono agli abbonati.
insieme, in quel suo essere contagiato e reticente. Cézanne  faceva  sempre gli onori di casa, mentre Morandi non era del tutto
da Bellini ben diversa da quella d'Antonello. Se Antonello  faceva  risaltare su fondo scuro i suoi modelli come busti torniti,
poi dava a intervalli de’ colpi fermi nel sasso. La rana  faceva  parte del fregio di un bel camino, tutto a fogliami, nello
la legna per il suo maestro svizzero, questi gliela  faceva  spaccare, dicendogli, che il verno conviene scaldarsi.
glorificava e invocava dannunzianamente la macchina, lo  faceva  «dal di fuori», constatando con un certo cipiglio
come fosse un ortolano zappatore («arebbe voluto, come  faceva  dell’opere che zappavano nell’orto, che egli non avesse mai
descrittivismo (ovvero per la volontà di fare quello che  faceva  Visconti o che fa, talvolta ridondando, Zeffirelli), ma
ma affermare che la povera gente non fa problema.  Faceva  problema, in senso morale più che sociale, per Caravaggio,
veramente “filippina”, delle Sette opere di misericordia.  Faceva  problema per il Saraceni, quando rappresentava lo stupore
un verso a questo stato degli animi; ma per un altro verso  faceva  sentire il bisogno d’una maggiore libertà, e di muoversi
del pittore. Il quale, se «cominciava una donna e  faceva  un leone» era capace di dipingere barricate e di
costante della pittura tedesca, il quadro, di cui diciamo,  faceva  tornare in mente le cose tedesche, massime dello Schnorr.
i quadri di genere ve n’era uno del Bianchi, che si  faceva  molto notare. Un prete che insegna a suonare il violino ai
riusciva ad animare anche le sculture e le pitture, le  faceva  vivere, sanguinare, palpitare.
«quadri telefonici»: riduceva il suo lavoro al progetto e  faceva  eseguire le opere ad artigiani che istruiva via telefono.
né con l’esasperata lirica del secondo. Lo sviluppo ch’egli  faceva  subire a Caravaggio era puramente tecnico e solo
a dire versi all’improvviso, la quale cosa si sa che egli  faceva  assai spesso e con prontissima grazia; e noi abbiamo già
amorfa come pittura, mentre l'educazione veneziana non  faceva  mai scordare a Caravaggio che la tela dev'essere tutta
e il plexiglass. Il sottofondo onirico che, dilatandoli,  faceva  il verso ai cibi, adesso preme maggiormente fino ad
verità: poteva anche essere gradevole e divertente, ma non  faceva  problema, e la critica vuole il problema.