Malombra
le sue goffe spiritosaggini insolenti ; le nascondeva i libri, le mutava un guanto, faceva dondolar Saetta quando andavano sul lago. Sfoggiava senza
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diciott'anni, una flora romantica in testa, una guida stordita al fianco e sulle labbra un sorriso sarcastico che le faceva pochi amici. In
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una mano, se la strinse alle labbra. Con la infinita gioia che gli faceva veramente male a tutto il petto, alla gola, sentiva pure una gratitudine umile
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bottoni di rosa. Puro odore pio! Faceva pensare alla preghiera d'un bambino. Ma don Innocenzo beveva voluttuosamente le profane lodi di Steinegge con
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giovane ufficiale d'artiglieria. Quando l'infelice parlava a qualche signora, colei lo mordeva cogli occhi. Faceva caldo là dentro, benché fossero
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chiasso che si faceva in salotto e nell'orto, le voci rozze dei contadini, le risa spensierate delle ragazze lo irritavano. Se Edi th udisse tutto
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diligentissimo, faceva osservare a Silla ogni menomo oggetto che potesse parer notevole, spiegava i concetti dell'antenato di ferro, fondatore del Palazzo
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all'uscio. Il conte Cesare faceva dire a Silla ch'egli era con gli ospiti e lo pregava di scendere. Silla pregò Steinegge di andar lui in vece sua e di
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puro, vivificante, che faceva lievemente stormire le foglie dei noci. Edith guardava quell'immagine pia, omaggio di gente semplice al re del del dolore
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Salvador facevano compassione e che Marina faceva paura. Finalmente alla voce di Nepo che tempestava per la scalinata con Momolo e il Rico, si scosse, entrò
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. "Ah, il signor curato!" disse il Rico che stava per scappare dall'altra parte. Potevano essere le due. Faceva fresco. Il cielo si era tutto coperto
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talvolta faceva, in omaggio al vero, qualche osservazione pacata che garbava poco al curato. A lui piacevano i giudizi assoluti e le pitture esagerate di
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vada a fare? Il deputato?". Non partì, ma faceva di tratto in tratto delle visite a suo figlio. S'incontravano a Milano per abbreviare il viaggio e
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Edith. Era un triste dubbio che gli faceva male. Le nuvole grigie lo sapevano, la piova lo diceva e lo ripeteva: "Piangi, piangi, non ti ama, non ti
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. Colui tirò giù bestemmie e frustate a furia sulla povera bestia, che prese il galoppo. Passarono sopra un torrente. Sul ponte faceva chiaro. A destra si
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specialmente... scusi, Lei l'ha rimproverata, per quello che ha detto là?" "A parole non l'ho rimproverata veramente: ma deve aver compreso che mi faceva orrore
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alzata la testa, finalmente; ma adesso faceva scuro nella camera e non si poteva vedere l'espressione del suo sguardo. La voce suonava tuttavia di fredda
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fatto il colpo. Eh! Ce ne sono bene tutti i giorni, sulle gazzette di quei fatti lì!" "Oh anima!" disse un'altra comare. "E come faceva ad averci le
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" disse Silla. Si alzarono e ridiscesero verso casa. Quando giunsero in fondo al seno del Palazzo, dove faceva tanto buio che Steinegge si pentì di non aver
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del Palazzo. Faceva caldo. La cavalla si fermò davanti a un'osteria e il suo padrone gridò che gli portassero il solito "calamaio e inchiostro". "E così
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, ingrugnato; solamente, se sua madre alzava troppo la voce, le faceva un gesto iracondo. Ella resisteva, sulle prime; gli diceva: "E cosa fai tu col
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, la faceva tremare come una foglia. Io cercavo di chetarla. Oh, sì, non era possibile, si adirava sempre più. Finalmente dovetti prometterle che tutto
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la tarda risposta di Silla, perché ella era già sulla scala e vi faceva scuro. Era una consolazione uscire da quella scala fredda e buia nella strada
Accademia della crusca
