alla gobbina, o gli scapaccioni grandinano. A proposito, io debbo avere la gobba; Gino non me l'ha fatta. CARLO. Te la faccio io con questo
Mi accade, qualche volta di dimenticare a casa il portamonete, specialmente quando muto abiti e faccio in fretta. E ogni volta, quasi un maligno
! Ti faccio una paura! E gliela faceva quasi subito; e Masino ci cascava sempre, quantunque anticipatamente avvertito. Da qualche tempo in qua, egli
Regina! E certi vili mestieri non li faccio. TARTAGLIA (supplicando:) Lasciatevi commuovere, Maestà! ARLECCHINO. (tartagliando:) lo ci ho... ci... ci
mangiate il Drago; non lo sapete? Neppure quando la stregaccia soggiungeva ringhiando: — Se voglio, però, gliele faccio rivomitare intere intere! Due volte
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raccomandava: — Venite a prendermi; che ci faccio più qui, senza di voi? — Ora invece....ora non poteva più morire tranquillamente. Come sarebbero
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e due : ne faccio due pastoni, uno grande e uno piccolo. Su! Io intanto preparo la gramola. E le bambine affondavano allegramente le pugna nei pastoni
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creature. Se volete stare con me e servirmi ora che sono vecchio, faccio testamento e lascio ogni cosa a voi... Il padrone sono io. Ma qui non ci voglio
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, rispondendo : — La mia casa non è il tuo ospedale ! E qui costoro sono figli miei, e ne faccio quel che voglio io! Nè per ora te li rendo; neppure se
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Queste osservazioni faccio in tema generale.
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Comunque sia, se l'articolo 9 deve rimanere, pregherei vivamente la Commissione (e la preghiera la faccio in nome della lingua italiana) di voler
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non le faccio per niente affatto. Tutti i torti, caro, non sono dalla parte sua; e allora? Del resto, me ne rincresce per voialtri che mangerete di
due ore, Ella è ancora in Lodi, La faccio arrestare." "La mia salute", replicò la vittima, "non mi permette di viaggiare di notte in dicembre." "Ebbene
lo faccio egualmente. Sono troppo amico della signora marchesa Sua nonna per non farlo. Lei corre un gravissimo pericolo." "Io?", disse Franco
domando io cosa ci faccio, oramai, a questo mondo. E per voi sarebbe meglio che me ne andassi. Forse a tua nonna dispiace che io vi abbia raccolti, forse le
due novembre, il giorno dei morti. Cose strane, cose misteriose. Senta bene. La sera vado a letto e faccio un sogno. Sogno la lettera di Suo nonno
conduce a un altro discorso che ho nel cuore da un pezzo e che adesso ti faccio con una commozione indicibile. Fra otto giorni i miei amici ed io ci
benissimo anche per Loro. Adesso corro a prender la chitarra e poi gliela faccio sentire all'albergo." "Madonna!", fece Pedraglio.
parole che devono avere una data misura e non più. Adesso lo posso fare e lo faccio. Sappi però, Franco, che non rispondo esser padrona di me sempre
cose più importanti. - Come vuoi. - Bada però, Manciadi, che se non dici la verità, ti faccio soffrire mille torture. - Manciadi è forte. - Lo dirai
ho paura. - Guida quest'uomo al bosco; se esiti, ti faccio sbranare dalla tigre. Tremal-Naik aveva pronunciato quelle parole con tale tono, da far
è vero ciò, lo faccio fucilare. - Voi non farete nulla, capitano. - Perché? - Perché bisognerà farlo parlare. Quell'uomo ne saprà quanto Negapatnan