Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 faccio  la festa! Com'è vero Dio, ti faccio la festa, prima di tuo
faccio la festa! Com'è vero Dio, ti  faccio  la festa, prima di tuo marito!
 faccio  un brindisi:
 Faccio  le corna! Andiamo, compare Cola.
O  faccio  qualche pazzia!...
 Faccio  la parte dell' angiolo e quella del diavolo...
O  faccio  un massacro!... Vien gente... Zitta!...
figliola mia... Debbo comperare un po' di tela... Lo  faccio  entrar qui...
le mani;  faccio  il sindaco io e il prete anche... E invece d' acqua
io  faccio  come il campanaro, che chiama la gente in chiesa, ma lui se
che se siete ubbriaca di buon'ora la mattina di Pasqua, vi  faccio  escire il vino dal naso!
è passato il mal di capo? Ve lo  faccio  passare io, ballando.... Come no? Prima con me, poi con
lo  faccio  prendere colle loro. mani.... È una bestia cattiva, sai!...
a dire però alla strega: - O questa storia finisce... o la  faccio  finire io!.. - Le schiaccio la testa con la zappa, come a
Andiamo, Nedda!... Andiamo, Mastr'Antonio! Vi  faccio  ridere... Una volta gli dissi: - È vero, Don Saverio, che
commossa che non oso dirvi tutto quello che sento. Forse  faccio  male ad amarvi, ma Dio mi è testimonio che sono sincera e
nega, perché gli  faccio  compassione; ma d'amore non mi ama più!... Ora che sono in
sotto il letto, con la coda dell'occhio. - Noo... non lo  faccio  più... - borbottava Salvatore; e come cercava di baciarle
ubriaconi volevano portarmi a mala parte... io non lo  faccio  più!..
continuamente, senza posa, intanto che lavoro, intanto che  faccio  scuola, intanto che mangio o che parlo o che taccio, che
soggiungeva ringhiando: — Se voglio, però, gliele  faccio  rivomitare intere intere! Due volte egli aveva avuto la
anche lei parolacce d'ogni sorta, minacciandolo: — Vi  faccio  una querela! Vi faccio una querela! Siatemi testimoni! E si
d'ogni sorta, minacciandolo: — Vi faccio una querela! Vi  faccio  una querela! Siatemi testimoni! E si rivolgeva alla gente
boccaccia spalancata, che era una strega a dirittura. — Vi  faccio  una querela, dragaccio! E la cosa sarebbe andata a finir
infinitesimale. Di me non si conosce se non quello che io  faccio  - ed un'azione apparentemente generosa può essere
tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non  faccio  per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi ricordo
ma che del resto avrebbe potuto essere! Non mi dica che  faccio  il galante; la galanteria suppone - de part et d'autre - un
- non la volete capire ch'io col capo nel sacco non  faccio  affari? Le persiane sbatacchiarono sul muro esterno, e il
la Cerchi. - Insomma, ne volete una lira e mezzo?  Faccio  tanto per portarla a mia figlia, che mi tormenta per aver
le mani, borbottando: — Io non ci ho alcun merito. Io  faccio  come Pilato. Questa benedetta gioventù se ne ride della
arrabbiato per la concorrenza del nuovo salone. - Ora gli  faccio  vedere chi me lo fa fare! - rispose Salvatore quando gli
dei primi tempi potranno scoraggirlo. Allora, se io mi  faccio  voler bene, potrò prendere il suo posto e troverò il salone
debbo avere la gobba; Gino non me l'ha fatta. CARLO. Te la  faccio  io con questo asciugamani. (Le calca l'asciugamani sotto il
al nonno, quando è il suo onomastico. Il nonno lo  faccio  io, e voi i bambini. Dovete baciarmi la mano. Sto sdraiato
non è più giuoco. Sei forse il nonno davvero ? CARLO. Se  faccio  da nonno, sono proprio il nonno ! GINO. Via, ho bell'e
a casa il portamonete, specialmente quando muto abiti e  faccio  in fretta. E ogni volta, quasi un maligno genio voglia
creduto capace di una cosa simile! Francamente, non ve ne  faccio  i miei complimenti. Ma è una lettera à dormir debout, la
fiato, così, animo! Sapete che siete un bell'originale? Vi  faccio  un po' timbré, my poor fellow! Est-ce que si scrive sul
più charmants. Voi vedete che io sono equa, e che  faccio  onore ai vostri talents d'agrément. Torniamo dunque, come
l'affare non sarà così facile. Se il tempo ha le ali, io  faccio  del mio meglio per corrergli dietro. È un combattimento ad
passerò una quindicina di giorni sui laghi. Vous voyez;  faccio  di tutto per distrarmi; ma prevedo che incontrerò
gente!... Si facciano i fatti loro, la gente, come io mi  faccio  i miei. Voscenza si prende sempre certe gatte a pelare! È
disse: - Tinu, se non smetti, bada, una di queste notti ti  faccio  fare una fiammata e non ti pagherò neppure un soldo! - per
care morte, si raccomandava: — Venite a prendermi; che ci  faccio  più qui, senza di voi? — Ora invece....ora non poteva più
non è il tuo ospedale ! E qui costoro sono figli miei, e ne  faccio  quel che voglio io! Nè per ora te li rendo; neppure se
- Con qual animo puoi dirlo? Non sai che tutto quello che  faccio  è pel tuo bene? - Allora, se dite davvero, lasciatemi in
ricondotto sui miei passi per farmi ravvedere: ma intanto  faccio  il giro della casa del dottore, e arrivato alla parte del
non ne avete licenza; nè da me, nè da altri. - Ve ne  faccio  umilmente preghiera. Non mi ricusate; non mi adontate di
in fondo: il proposito di riuscire nel mio intento. E  faccio  alcuni passi: rasento ii muro: tocco la persiana: la
e rifare il letto. - No, mi arrufferesti ogni cosa;  faccio  tutto da me! E avea voluto fin una fiasca di latta per
rispose: - Il babbo ha regalata la pupazza a me; io ne  faccio  quel che mi pare, e voglio affittarla per guadagnar dei
scale, dove una sola persona alla volta poteva passare. -  Faccio  io un dispetto alla Rachele, oh, se glie lo faccio! - avea
stropicciò le mani, esclamando: - Ora, poi, è la volta che  faccio  la storia. - II discorso è oscuro, nella sua brevità, e
per renderla soda. Su, mettetevi qui tutte e due : ne  faccio  due pastoni, uno grande e uno piccolo. Su! Io intanto
con qualche cosa di piú moderato? Per carità di patria, non  faccio  confronti con le macchine straniere. In fondo, poiché
tutta punta, e nessuno ci ha messo le mani, perchè, non  faccio  per vantarla, ma la mi' citta le ha proprio d'oro le mani.
roncati e incigliati, poi filati e tessuti da sè, e, non  faccio  per dire, sembrano filati a macchina, tanto sono uniti;
tornerà all'assalto per aver la risposta, gli dirò che  faccio  all'amore con Beppe, e che ci siamo promessi di sposarci;
povera donna, e perchè siete il padre di Beppe, col quale  faccio  all'amore da più d'un anno...., gnor sì, e ci vogliamo un
si era un po' allontanato, Beppe mi disse: - Nena, oggi  faccio  un ultimo tentativo col babbo, o lui mi dà il permesso di
farei! La Cerchi si morse le labbra, ma si contenne. - Io  faccio  quello che posso per Camilla - diss'ella - e non è certo
sguardo severo a straziarle il cuore... - E io, che cosa  faccio  per... - Ci pensi; la osservi; veda di farla guarire,
La Virginia, interdetta, era rimasta sull'uscio. - Le  faccio  paura? - È l'amica della signora Assuntina, non è vero? Me
Se volete stare con me e servirmi ora che sono vecchio,  faccio  testamento e lascio ogni cosa a voi... Il padrone sono io.
protestare, c'è il caso che vi sentiate rispondere: «  Faccio  già troppo per quel che mi si dà! ». Impiegati siffatti non
senza levarla dalla tasca, uno dei biglietti; e glielo  faccio  vedere; se vuole posso darglielo subito. Ella guardava il
sto come una signora, son rispettata da tutti e, non  faccio  per dire, se mi viene una voglia, grazie a Dio, me la posso
Allora, con questo velluto me ne  faccio  la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la