madre. Alla bimba, crescendo, si fecero lunghi ovati, due enormi olive che riempivano il triangolo della faccina di dolci liquescenze. Presto
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accostando la faccina alla gota, con una specie di carezza. E a quella vista anche l' Orso peloso sentiva diventar tenero il suo vino; e continuando a
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faccina un po' magra e affilata, che diventava bellissima sorridendo, come appunto allora, affondata nei guanciali, con gli occhi azzurri che sembravano
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guardò con tenerezza il piccolo abbandonato. «Fammi vedere la tua faccina, che tu sii benedetto! È bello come una stella, in verità santa! E lui non
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brutta con quelle abitudini laboriose e casalinghe e quell'uggioso marmocchio sulle spalle, colla sua faccina vecchia da figlio di vecchi, mi struggevo di
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