, tante facce diventar contrite, e non udendo una parola, suppose che si discorresse di Oria, si rivolse al Paolon suo vicino, lo interrogò con gli occhi
somigliava al suo giovane amico pure in questo che gli si leggeva il cuore in faccia. Il giovane amico, ch'era del resto un lettore di facce infinitamente
, grosso, dal ventre giallo e dal dorso scuro che viene in su dal fondo quasi supino e per isghembo, con mala volontà. Le tre facce non gli piacciono perché
immobilità, di quelle facce sbalordite, inarcò le sopracciglia, interrogò con gli occhi ora suo marito, ora il Puria, ora il prefetto, sino a che una
, singhiozzanti: "Che La vegna a cà subet! Che La vegna a cà subet!". Le facce, i pianti, le voci la strapparon d'un colpo fuori della sua passione, del suo